periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 197 - Roma, 3-4-5  gennaio 2004

Sommario

Ghigo alle europee? "Accetterei, ma preferirei continuare in Regione" Trasporto pubblico: una legge proroga in Basilicata concessioni attivate
L'Italia e l'euro: aspro confronto fra Prodi e Tremonti Spesa pubblica: per settore statale avanzo 16.700 mln. euro
Biasotti: importante per Genova e Liguria l'Istituto Italiano di Tecnologia Nasce la rete italiana dei programmi regionali di azioni innovative
Spesa pubblica: per settore statale avanzo 16.700 mln. euro

Secondo i dati resi noti dal ministero dell'Economia nel mese di dicembre 2003 si è registrato un avanzo del settore statale di circa 16.700 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 23.103 milioni del dicembre 2002.  Nell’intero anno 2003 si è registrato un fabbisogno del settore statale di circa 38.200 milioni a fronte di quello di 26.040 milioni del 2002. Tutto ciò porta il dicastero di via XX Settembre a ritenere che, in considerazione dell’avanzo del settore statale registrato in dicembre, il fabbisogno 2003 si attesta a circa 38.200 milioni, ed è quindi inferiore di circa 6.800 milioni a quanto ipotizzato nella Relazione Previsionale e Programmatica di fine settembre, che prevedeva un fabbisogno di 45.000 milioni.
Un risultato che va ricondotto, da un lato al buon risultato delle entrate fiscali il cui gettito è stato superiore alle stime, dall’altro ad un evoluzione della spesa corrente più contenuta rispetto alle previsioni. L’andamento dei conti dell’anno 2003 ha consentito, peraltro, di non attivare le procedure previste dalla legge "spese e coperture" e di rinviare al 2004 un importante programma di dismissioni immobiliari. L’andamento del fabbisogno, la realizzazione di privatizzazioni per 16.600 milioni e le operazioni di gestione del debito lasciano prevedere una riduzione del rapporto debito/Pil di circa 1,8 punti percentuali rispetto al 2002, contro l’obiettivo di 0,7 punti evidenziato dai documenti programmatici.(gs)

L'Italia e l'euro: aspro confronto fra Prodi e Tremonti

''All'Europa è mancata l'Italia, come all'Italia e' mancata l'Europa''. Parola del Presidente  della Commissione UE Romano Prodi (nella foto) che accusa il Governo Berlusconi,  di aver ''poco contribuito alla costruzione europea nel  2003''. Dalle colonne de la Repubblica, Prodi traccia un bilancio  dell'anno trascorso e punta il dito su Palazzo Chigi. ''Dare la colpa all'euro del disagio economico dell'Italia e' una falsità''', e ripete che ''in Italia e' mancato il  più elementare controllo sulla dinamica dei prezzi. Parlando poi delle prossime europee, si dice in dubbio sull'opportunità di  candidarsi ribadendo che la decisione finale spetterà  all'Ulivo. Diverse le reazioni all'intervista di Prodi, fra le più dure quelle del Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: "La prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo. Il "candidato Prodi" torna sul disastro dell’euro. Secondo Prodi il disastro non ci sarebbe stato se avesse funzionato "l’ufficio che era stato creato al Ministero del Tesoro per verificare che durante la fase di transizione all’euro non ci fossero abusi, per impedire che il Paese fosse abbandonato nelle mani dei profittatori ..."Geniale!
L’ufficio – più precisamente il Comitato Euro – costituito presso il Tesoro - prosegue Tremonti -  dai governi di centrosinistra, ha funzionato: con lo stesso programma, con la stessa impostazione, con lo stesso personale, con lo stesso dirigente responsabile identificati dai governi di centrosinistra.Per suo conto, il nuovo governo ha affidato la responsabilità politica del Comitato Euro al professor Vito Tanzi, sottosegretario al MEF ed uno dei massimi esperti internazionali di finanza pubblica. Detto questo, pensare, come fa il "candidato Prodi", che i disastri dell’euro potessero essere risolti d’ufficio è contro ogni buon senso. L’impatto dell’euro sulla realtà italiana, fatta da una rete commerciale polverizzata in milioni di piccoli esercizi, fatta da una popolazione in gran parte anziana e comunque non abituata all’uso di monete metalliche di elevato valore, avrebbe dovuto essere evitato prevedendo diversi valori di conversione lira-euro e di coniazione-stampa dell’euro. In questi termini facendo valere con la forza necessaria il nostro interesse nazionale. Tanto per fare un esempio: che fine ha fatto - torna a domandarsi il Ministro - la proposta italiana di stampare la banconota da un euro come è per il dollaro?" (red)

Ghigo alle europee? "Accetterei, ma preferirei continuare in Regione"
Enzo Ghigo (nella foto), Presidente della giunta piemontese da oltre otto anni, non nega la prospettiva di entrare in lista per Strasburgo, dove, come Presidente della Regione, potrebbe essere proiettato su «specifico invito» di Silvio Berlusconi. La notizia è riportata in un'intervista pubblicata da La Stampa.
"Ho parlato a lungo con Berlusconi per le questioni del trasporto pubblico. Non ne ha fatto cenno. Ma se l'intenzione fosse davvero quella di candidarci tutti per Strasburgo - ha detto Ghigo -  l’accetterei. Grato al Presidente per la scelta". Alla domanda relativa a quale scelta farebbe, data l'incompatibilità fra eurodeputato e Presidente di regione, Ghigo ha risposto:
"In politica bisogna fare un passo alla volta. Rimarrei quindi deputato a Strasburgo. I piemontesi non mi perdonerebbero di dimettermi nel 2004 per ripresentarmi alle regionali del 2005. Inoltre mentre nel Nord-Est il centro-destra ha un solo presidente, nel Nord-Ovest, con Lombardia e Liguria, siamo in tre. È comunque un discorso da verificare. Io comunque preferirei rimanere a Torino, in Regione".
Ma a parte l'europa Ghigo spera di far aprire, nel 2004, i cantieri in largo Tirreno per il grattacielo di cento metri e 30 piani in cui saranno riuniti gli uffici direzionali della Regione e punta sui Giochi olimpici del 2006. " Dal 2004 al 2007 - ha spiegato - il valore aggiunto crescerà di 1400 milioni di euro, con una media di 6800 occupati in più l’anno. Inoltre il 70 per cento degli investimenti interesserà le altre province con uno stanziamento di 170 milioni di euro per le cosiddette opere di accompagnamento.
Una accenno anche alla forte diversità fra caso Parmalat e questione Fiat:
"C’è un aspetto che vorrei sottolineare, soprattutto di fronte al caso Parmalat. Vicenda molto diversa dalla crisi Fiat. Diversa perché gli Agnelli, vista la situazione, hanno messo in campo i “gioielli” di famiglia per trovare soluzioni che adesso, a quanto appare, danno i primi frutti. A Parma, Calisto Tanzi, se le notizie di stampa sono vere, si è comportato in modo, oserei dire opposto. In gioco, nella diversità, c’è il carattere: i piemontesi danno tutto, sino al sacrificio personale, per salvare le loro aziende, grandi o piccole che siano. È anche una questione di mentalità imprenditoriale. E me ne rallegro".
Importanti cenni anche allo sviluppo del territorio: "
Nel 2003 ha preso corpo il progetto per realizzare il Parco della Salute, una forma di sanità qualificata che, a regime, diverrà risorsa economica per il territorio. Poi ci sono i trasporti. Con la tratta ad alta velocità Milano-Torino-Lione, il governo investirà 22 miliardi 720 milioni di euro per infrastrutture che collegheranno il Piemonte con il resto d’Italia e con l’Europa, evitandoci il temuto isolamento. E poi, nonostante la crisi Fiat, gli occupati - ha detto Ghigo - sono aumentati di 47 mila unità, portando i senza lavoro ad una soglia inferiore al 5 per cento". (sm)
Nasce la rete italiana dei programmi regionali di azioni innovative
E' stata istituita una rete italiana dei PRAI, i programmi regionali di azioni innovative, si chiama CoorIInna (coordination of italian innovative action).  "L'impulso - si legge nell'ultimo numero di Sudnews,  la newsletter del Dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dell'economi e delle finanze - lo ha dato un gruppo di Regioni che, in seguito ad una serie di incontri informali tenutisi tra il 2002 e il 2003 - con l'incoraggiamento del Ministero dell'Economia e delle finanze - ha manifestato l'esigenza di creare un coordinamento delle Regioni orientate all'innovazione (...) e quelle interessate si apprestano a firmare anche un protocollo di intesa".
CoorIInna si muoverà nell'ambito di 3 tematiche strategiche proposte dalla commissione per la programmazione 2000-2006 delle azioni innovative Fesr: economia regionale fondata sulla conoscenza e l'innovazione tecnologica; e-Europa (la società dell'informazione al servizio dello sviluppo regionale); l'identità regionale e lo sviluppo duraturo.
Il programma è ambizioso e prevede, fra l'altro:
- la definizione di una posizione comune delle Regioni italiane sullo strumento finanziario rappresentato dalle azioni innovative;
- un più efficace coordinamento tra le politiche regionali e nazionali sull'innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico;
- lo scambio delle metodologie di promozione e sviluppo dell'innovazione
- la ricerca di soluzioni comuni. (red)
Trasporto pubblico: una legge proroga in Basilicata concessioni attivate

Il Presidente della Regione  Basilicata, Filippo Bubbico (nella foto), ha promulgato  la legge  regionale numero 36 con norme importanti per il trasporto pubblico locale. La legge prevede infatti che ''fino all'  aggiornamento delle norme in materia ed all'avvio delle relative procedure di gara, comunque non oltre il 31 dicembre  2004, le Amministrazioni competenti possono prorogare le concessioni già attivate''. ''In questo periodo - precisa la legge - restano in vigore le norme regionali relative alle concessioni ed agli investimenti e fino alla data del 31 dicembre 2004 i rapporti tra la Regione Basilicata e le società Trenitalia e Fal, relativamente ai  servizi di competenza regionale saranno regolati da contratti di servizio sulla base delle risorse finanziarie trasferite dallo Stato''. (red)

Biasotti: importante per Genova e Liguria l'Istituto Italiano di Tecnologia

''Se nei primi mesi del 2004 riusciremo, e ne sono convinto, a portare a casa la sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia, Genova e la Liguria, oltre che della cultura, diventeranno anche Capitale Europea della  Ricerca''. Lo ha affermato il presidente della Regione  Liguria Sandro Biasotti (nella foto). ''Sarebbe un risultato storico - ha aggiunto Biasotti - perché l'Iit ha una dotazione finanziaria importantissima, qualcosa come duemila e 200 miliardi di vecchie lire. Dietro l'Iit ci sono anche scienziati, tanti 'cervelli' che si trasferirebbero in Liguria, con nuove possibilità di lavoro 
anche localmente per i nostri giovani''. ''Il trasferimento in Liguria del Mit italiano è un fatto importantissimo - ha concluso Biasotti - che portera' la Liguria sotto i riflettori di tanti paesi stranieri e, lasciatemelo dire, a essere inevitabilmente guardata da tutto il mondo. Anche con un pizzico di invidia''.(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"