periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 213 - Roma, 28 gennaio 2004

Sommario

Senato federale al "tagliando" verifica Corte dei Conti critica 'taglia-spese'
29 gennaio: Conferenza regioni e Stato-Regioni "comunitaria" Campania prima a istituire reddito di cittadinanza
Riforme: le proposte di cui ancora non si discute Piano Alitalia, Storace  a Berlusconi: si valuti rapporto Costi sociali-benefici
Senato federale al "tagliando" verifica

Il Federalismo al tagliando verifica presenta ancora qualche problema di stabilità e "carburazione", quindi rimane ancora in officina "emendamenti". La riforma costituzionale, infatti, che prevede il Senato federale si intreccia e si annoda con la verifica interna alla maggioranza. Verifica che An e Udc hanno chiesto da tempo e che sembra aver preso il via con l'incontro tra il premier e Fini.
Forse anche per questo sale la tensione tra An e la Lega. Il ministro Umberto Bossi ha minacciato la possibilità per la Lega di "fare le valigie" dal Governo dopo che uno dei saggi di "Lorenzago",  l'esponente di An Nania, aveva dichiarato: ''Le riforme sono dietro l'angolo, ma dobbiamo sapere che possiamo realizzarle solo se prevarra' il senso di responsabilita' e un atteggiamento positivo. Per cui e' necessario che certi esponenti dei partiti della coalizione non si ingegnino un giorno si' e uno no ad insultare gli alleati. Bossi -ha aggiunto il capogruppo di An- non deve chiedere la fiducia ad An, ma deve dare fiducia ad An, perche' noi le riforme le vogliamo con forza''. Nania ha anche attaccato poi la riforma federalista  votata dall'Ulivo, rea di aver recato ''delle lesioni alla  solidarieta' territoriale, all'unita' nazionale e all'interesse  nazionale, con un federalismo eversivo e secessionista''.  Aggiungendo che le riforme proposte dalla Cdl devono porre  rimedio a queste ''ferite mortali''.
E Bossi ha subito stigmatizzato: ''Non mi e' piaciuto  l'intervento di Nania. Qui invece di fare il federalismo andiamo  a fare il controfederalismo? Penso che sia una controriforma. Si  tratta di tornare indietro rispetto al titolo V? Ho piu' di un  dubbio. Se le cose vanno cosi' mi sa che dobbiamo cominciare a  preparare le valigie...''.
E' quindi prevista una riunione risolutiva della Cdl sugli emendamenti alle riforme e per trovare un accordo duraturo. Non sono 2.000 gli emendamenti ma 1.741, di cui solo 228 della Cdl (55 di FI, 29 di AN, 20 della Lega  Nord e ben 124 dell'Udc).  Maurizio Ronconi dell'Udc (nella foto) si è detto certo che al momento del voto non passerà mai l'emendamento della Lega che inserisce i Presidenti di Regione nel Senato federale.
Se la  Lega pretende la presenza dei Governatori nel futuro Senato  federale, l'Udc chiede di modificare il numero dei membri della  Corte costituzionale, tornando da 19 a 15 (cosa che non piace al  Carroccio), e ritorna sullo statuto di Roma capitale, mentre An  vuole ripristinare i senatori eletti dagli italiani residenti  all'estero, richiesta che ha suscitato la reazione del senatore  leghista Piergiorgio Stiffoni: ''Non abbiamo mica territori  d'Oltremare come la Francia''.
Quanto all'opposizione, invitata da Nania a ''concorrere''  alla stesura delle riforme, ha buon gioco a replicare, con  Gavino Angius (Ds) e Willer Bordon (Margherita), sottolineando  la difficolta' di un dialogo con una maggioranza divisa.
Leonardo Domenici, presidente dell'Anci e sindaco di Firenze, dopo aver ribadito che oggi ''le sedi della concertazione  istituzionale non funzionano piu' '', Domenici ha lamentato il  fatto che ''le Conferenze Stato-Citta' e Autonomie locali e  quella Unificata ormai da tempo sono state esautorate''. Quanto  poi alla ipotesi di Senato federale in discussione, il  Presidente dell'Anci ha affermato che questa, nella attuale  configurazione, ''prevede soltanto la rappresentanza delle  Regioni; noi invece chiediamo che sia ampliata a tutti i livelli  istituzionali, perche' altrimenti non e' garantita una vera  rappresentanza del territorio''.
Il richiamo è ad un progetto di Senato sia aperto anche  ai Comuni e alle Province, mentre il primo cittadino di Milano,  Gabriele Albertini, parlando a nome delle grandi città, ha  auspicato che i sindaci delle città metropolitane possano  entrare nel Senato federale.
(red)

Piano Alitalia, Storace  a Berlusconi: si valuti rapporto Costi sociali-benefici

Vertenza Alitalia, il Presidente della regione Lazio, Francesco Storace torna alla carica e scrive una lettera al Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. "Nel corso dell’incontro del 26 gennaio con le organizzazioni sindacali el trasporto aereo- scrive Storace (nella foto) -alla presenza del Presidente della Provincia e dei Sindaci di Fiumicino e di Roma, sono state espresse osservazioni sul piano industriale Alitalia 2004–2006 ed illustrate le proposte già presentate al tavolo governativo, istituito a seguito degli accordi sottoscritti presso la Presidenza del Consiglio in data 29 dicembre 2003.
Ritengo - prosegue nella lettera il presidente della Regione Lazio - che queste ultime richiedano una attenta riflessione del Governo perché rappresentano integrazioni che, riducendo la spesa complessiva del piano, attribuiscono al vettore nazionale condizioni di sviluppo, necessario per la competizione e la penetrazione nel mercato. E’ stato, in particolare, riferito alle OO.SS. che il piano Alitalia si prefigge una riduzione di costi di circa 530 milioni di euro, di cui il 10% ottenuto sia con la riduzione del personale, sia con il trasferimento di attività ora svolte dal vettore. Premesso che solo questo 10%, cioè circa 53 milioni di euro costituisce un dato certo, mentre il rimanente 90% richiede interventi correttivi del Governo per trasferirne l’entità allo Stato e ad altri Enti operanti nel trasporto aereo, mi chiedo se il beneficio sia confrontabile con il costo in termini sociali, senza considerare i danni operativi che potrebbero ricadere sul vettore a seguito delle tensioni che hanno già determinato conseguenze pesanti sulla mobilità e sull’economia del vettore stesso. Da una prima analisi, che gli Organi ministeriali potrebbero approfondire, una equivalente, se non maggiore, economia potrebbe ottenersi intervenendo sulle spese correnti del vettore, senza toccare ovviamente quelle relative alla sicurezza del volo, se si considera, ad esempio, che in passato l’Alitalia ha sostenuto spese di miliardi delle vecchie lire per affidare consulenze ad analisti stranieri ed ancora oggi sostiene ingenti spese per lo stesso fine, penalizzando la produttività al suo interno. Su questo stesso aspetto non è stato mai chiarito se gli incarichi affidati all’esterno per varie centinaia di milioni di lire, di cui la stampa nazionale dette notizia due anni orsono, sono stati revocati con sensibile contenimento dei costi. Alla riduzione delle spese interne - prosegue la lettera del presidente della regione Lazio - potrebbe sommarsi l’aumento delle entrate proprie, se non venissero trascurati mercati esistenti come quello charter, florido in Italia sia in ingresso che in uscita, evitando così ai nostri cittadini di dover utilizzare vettori come quello recentemente coinvolto nel disastro di Sharm el Sheikh o il mercato merci, limitato in tutti gli aeroporti italiani a circa 700 mila tonnellate annue contro 1.650.000 tonnellate del solo aeroporto di Francoforte, evitando così alle nostre merci di dover attraversare le Alpi per raggiungere l’aeroporto europeo più vicino, con i conseguenti oneri gravanti sull’esportazione dei nostri prodotti. Prima di decidere l’abbattimento dei livelli occupazionali per recuperare 53 milioni di euro, Ti prego - conclude Storace rivolgendosi al Presidente del consiglio -di far verificare se la riduzione di costi interni comprimibili e la penetrazione del vettore in settori strategici, sistematicamente ignorati, producano effetti equivalenti o, addirittura, superiori".(red)

Corte dei Conti critica 'taglia-spese'

Corte dei Conti critica sui poteri attribuiti al ministro dell'Economia dal decreto taglia-spese. In un allegato - non letto - della Relazione del Procuratore generale della Corte dei Conti, Vincenzo Apicella, (nella foto) in occasione dell'Inaugurazione anno giudiziario 2004, si legge che "alla fine del 2002 il decreto legge taglia-spese ha spostato l'asse decisionale dal Parlamento al Governo e alla Ragioneria, indebolendo la resistenza della decisione parlamentare del bilancio e delle leggi di spesa e di entrata, con l'attribuzione di una discrezionalità al Ministro dell'Economia che non ha riscontro nel panorama comparatistico delle democrazie dell'Occidente".
E' questa una delle affermazioni più critiche della relazione e che si trova in suo allegato non letto quindi da Apicella nella Relazione. In merito proprio all'allegato
Vincenzo Apicella, si è detto "dispiaciuto" che il ministro dell'Economia abbia pensato che i rilievi a lui mossi fossero contenuti nella sua relazione. I rilievi, relativi ai poteri attribuiti al Ministro dell'Economia dal decreto 'taglia-spese', sono contenuti - come ha sottolineato Apicella in una conferenza stampa - in un allegato delle Sezioni riunite, che fa il 'punto' periodico e provvisorio delle attività svolte dalla Corte in sede di controllo. "Il Ministro non si è arrabbiato, ma al termine della mia relazione - ha riferito Apicella - mi ha chiesto perché avessi parlato dell'eccessiva discrezionalità a lui attribuita. E io non capivo, perché non si trattava di un passaggio della mia relazione...". Apicella ha tuttavia sottolineato che l'allegato contiene valutazioni valide, benché provvisorie, che costituiscono una sorta di anticipazione sul Rendiconto di fine giugno della Corte.
La presentazione della relazione è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche istituzionali. Il Procuratore Generale della Corte dei conti ha svolto pertanto la relazione sull’attività svolta nel 2003, in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario 2004 (on line sul sito della Corte dei conti la Versione stampabile del documento). La Corte dei Conti ha denunciato anche lo spreco di pubbliche risorse, le evasioni fiscali, l'abuso delle consulenze chieste dalle Amministrazioni a privati e che continuano ad impegnare la Corte dei conti nella ricerca dei responsabili dei danni subiti dall'erario nel tentativo di recuperare almeno una parte delle perdite.
In ogni caso “sarà necessario restaurare una generale cultura del controllo e della responsabilità”. I conti pubblici italiani "non vanno poi così male e, come affermano gli stessi organi Ue, sono tra i meno peggio di tutti gli Stati europei", mentre il Procuratore Generale Corte dei conti, Vincenzo Apicella, si dice invece più preoccupato per l'andamento complessivo dell'economia nazionale, che "manifesta una riduzione delle esportazioni e la decadenza del marchio Italia".
I principi di unitarietà e di centralità della Corte dei conti hanno trovato, ricorda il Procuratore, una affermazione e una occasione di realizzazione nella legge 131 del 2003 (così detta legge La Loggia), in virtù della quale l’Istituto ha visto confermata la sua tradizionale posizione nel sistema di vigilanza sulla contabilità pubbliche nazionali con le finalità indicate del coordinamento della finanza pubblica e del rispetto della natura collaborativi del controllo di gestione sulle Regioni.
Compito della Corte è la verifica del perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali e regionali di principio e di programma nonché la sana gestione finanziaria degli enti locali e il funzionamento dei controlli interni, con funzioni di referto sugli esiti di verifiche da rendere esclusivamente ai consigli degli enti controllati. Nell’ambito del quadro normativo, fonte di particolari problemi è il controllo, sia di natura finanziaria, sia sulla gestione, che la Corte dei conti dovrà svolgere nei confronti degli enti locali, con ciò chiudendo il circuito del sistema. E’ infatti assai poco realistico pensare che la Corte, possa svolgere, direttamente e con le sue sole attualmente limitate strutture, un’attività di verifica seria e puntuale su tutti gli enti locali: basterebbe semplicemente pensare che soltanto i comuni sono oltre 8.000. La funzione dell’Istituto dovrà, quindi, trovare una conformazione tale da potersi avvalere della responsabilizzata opera degli organi interni di controllo e di revisione contabile di quegli enti. L’attività di questi organi interni dovrà, da una parte, trovare ispirazione nei criteri e nelle linee guida stabiliti, in modo uniforme e coordinato a livello centrale, dalle sezioni regionali di controllo e, dall’altra, essi avranno il compito di segnalare quelle anomalie e, in genere, quei profili di criticità che, nei casi di maggiore gravità, potranno formare oggetto di intervento diretto da parte delle stesse competenti sezioni regionali di controllo.
In tal senso la Corte dei Conti ha attivata sul sito la nuova pagina della sezione delle autonomie.
Il Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini ha giudicato "sicuramente di ottimo livello" la Relazione del procuratore generale della Corte dei Conti. Il Ministro La Loggia con riferimento ai rilievi e aò modo in cui viene elaborata la Finanziaria, ha affermato "Tutto e' perfettibile",  "e fa parte dell'attivita' della Corte la possibilitàdi suggerire, valutare". In ogni caso la Relazione è pervasa da un "senso costruttivo e positivo".
"La relazione del presidente della Corte dei Conti a rappresenta il bollettino ufficiale della Caporetto della politica economica del governo Berlusconi".E' questo invece il parere del responsabile Economico della Margherita, Enrico Letta, all'odierna audizione alla commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria e sul bilancio per il 2004 del presidente della Corte dei Conti: " siamo in presenza di una vera e propria debacle. Una disfatta di queste proporzioni non può che obbligare il Governo ad un cambiamento radicale della sua politica economica".(cfr. dal sito della Corte: 1. Comunicato stampa ; 2. Relazione del Procuratore Generale ; 3. Attività giudiziaria sezioni giurisdizionali regionali in materia di pensioni ; 4. Attività in materia di responsabilità 2003 ; 5. Attività Sezioni d'appello I - II - III e sezione d'appello Sicilia ; 6. Attività Procura Generale - Ufficio Appelli e Ricorsi ; 7. Tabelle comparative sentenze e importi 1992-2003 (gs)

29 gennaio: Conferenza Regioni e Stato-Regioni "comunitaria"
Sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni: la riunione è stata convocata dal Ministro Rocco Buttiglione (ore 15.30, presso la Sala riunioni di Via della Stamperia, n. 8, in Roma). All'ordine del giorno il parere sullo Schema di disegno di legge comunitaria 2004. Il testo sarà valutato anche nel corso della Conferenza dei Presidenti delle Regioni in programma per la mattina della stessa giornata.
Le prospettive finanziarie  dell'Unione europea per il periodo 2007-2013 approdano dunque all'esame della Conferenza dei presidenti delle regioni italiane. Lo ha sottolineato anche il Presidente della Toscana Claudio Martini che oggi a Bruxelles ha partecipato, con il presidente delle Marche Vito D'Ambrosio, ad un seminario del Pse sul bilancio europeo  post-2006.  L'obiettivo, ha riferito Martini, che ha dato l'annuncio dopo un colloquio telefonico con il presidente della Conferenza delle Regioni italiane, Enzo Ghigo, e' quello di assumere  un'iniziativa chiara a favore della politica di coesione e  quindi di un bilancio europeo per il periodo 2007-2013 con un  tetto di spesa non inferiore all'1,24% del Pil Ue. ''Le regioni italiane nella riunione del 5 febbraio prossimo  - ha aggiunto Martini (nella foto) - saranno chiamate ad un pronunciamento comune ed a sollecitare il governo italiano - che non si e' schierato con i sei paesi europei che invece hanno chiesto un tetto dell'1% - a sostenere questa posizione''. D'accordo si è detto anche D'Ambrosio, relatore sulla politica di coesione al Comitato delle Regioni Ue, che ha puntato l'accento soprattutto sul risultato, anche attraverso  ''una diversa distribuzione dei fondi'' per favorire un'effettiva politica di coesione. ''Si tratta di vedere quale sarà la strada meno difficile da percorrere per trovare un'intesa. Quello che dobbiamo ribadire con forza  - ha  affermato il presidente delle Marche - è che la politica di  coesione va sostenuta e incrementata''. Sull'esempio delle regioni italiane, anche altre regioni europee, potrebbero esprimersi formalmente sulle prospettive  finanziarie dell'Ue, facendo arrivare la loro proposta sul tavolo della Commissione. ''Ognuno nei propri paesi - ha rilevato Martini, parlando anche nella sua veste di Presidente della Conferenza delle regioni periferiche marittime - assumerà ogni iniziativa utile a influenzare positivamente le prossime decisioni di Bruxelles''.
Anche dal seminario degli europarlamentari e dei rappresentanti delle Regioni aderenti al Pse di oggi uscira' un  documento comune, dopo che alcuni capi di governi di centro  sinistra si sono espressi invece per un tetto di spesa pari  all'1% del Pil Ue. ''In questo momento c'e' una contraddizione -  ha spiegato Martini - che attraversa tutte le famiglie e non solo quella socialista, ma anche quella popolare. Si tratta di contraddizioni che ognuno di noi cerca di superare sulla base di  una forte iniziativa che parta dal basso''.(sm)
Campania prima a istituire reddito di cittadinanza
Combattere la povertà marginale, che ti esclude anche dalla sopravvivenza primaria, dall'essere cittadini. E' questo il senso delle previste trecentocinquanta euro al mese, e di una serie di aiuti previsti sul versante dei servizi sociali, per le  famiglie campane in condizioni di estrema povertà. Il Consiglio  regionale della Campania ha infatti approvato  - con i voti del  centrosinistra e di Alleanza Nazionale - la legge che istituisce  in via sperimentale il reddito di cittadinanza: la misura  restera' in vigore per tre anni, e poi si valutera' se e come  portarla avanti. E' - come sottolinea il governatore Antonio  Bassolino - la prima misura di questo tipo introdotta da una  Regione italiana.
Potranno accedere a questo aiuto le famiglie con un reddito  annuo inferiore ai cinquemila euro, comprese quelle degli  immigrati purche' residenti in Campania da almeno cinque anni. 
Il regolamento di attuazione della legge dovra' poi  determinare nel dettaglio alcuni aspetti, come le misure di  sostegno (dalla gratuita' dei testi scolastici a quella per  l'abbonamento al trasporto pubblico) da garantire alle famiglie  beneficiarie del reddito di cittadinanza; previsti anche  interventi di accompagnamento al lavoro, per evitare che  l'erogazione mensile si trasformi in assistenzialismo.
Per Bassolino: ''E' una  legge di civiltà. In giornate come questa si capisce che vale  la pena far politica e impegnarsi tanto''. Appena dopo il voto,  il governatore ha telefonato al segretario di Rifondazione  Comunista, Fausto Bertinotti (nella foto), ed i due si sono ripromessi di  festeggiare insieme il varo della legge.
Il presidente della Regione sottolinea anche un aspetto del  provvedimento, in chiave polemica con i movimenti di piazza dei  senzalavoro: ''E' un sostegno offerto alle famiglie, con  carattere universalistico: l'esatto contrario del particolarismo  cui e' improntata l'azione delle liste organizzate. E'  importante che le istituzioni, nella nostra Campania, si  dimostrino concretamente al fianco dei piu' deboli''.
Inoltre Bassolino ha anche  commentato l' ''Aifa" (FORMAZIONE, parte il nuovo bando Aifa) e quindi il  boom di progetti: oltre mille, presentati da altrettante  aziende. L' ''Aifa" è un provvedimento "nato come sperimentazione in  concerto con le parti sociali, diventa sempre piu' una misura  strutturale''.  ''Siamo al terzo bando, che ne migliora la struttura sul  piano della qualita', dell'efficacia, della trasparenza e del  controllo. Un terzo bando - ricorda il presidente della Regione  - che stanzia 37 milioni di euro sui 100 gia' impegnati, mentre  abbiamo in corso una verifica sull'impatto occupazionale e la  sua qualita'. Non a caso Aifa e' un provvedimento che  finalizzando la formazione professionale e l'aiuto alle imprese  al lavoro a tempo indeterminato sta suscitando interesse a  livello nazionale, determinando iniziative analoghe in altre  regioni''.
Infine la Regione sottolinea in modo positivo il raggiunto accordo tra le Regioni sul Fondo
Sanitario Nazionale che ha permesso più fondi alla Campania, e di come l'Economia in Campania cresca più che nelle altre Regioni, confermando in un rapporto l'aumento dell'occupazione e quindi la discesa del tasso della disoccupazione. (red)
Riforme: le proposte di cui ancora non si discute

Il sito del Ministro per le riforme istituzionali ha fornito un quadro sinottico dei progetti costituzionali di cui non è ancora iniziato l'esame.  

SENATO

MATERIA

ARTICOLO MODIFICATO

NUMERO

TITOLO

MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE

Principi fondamentali

 

Articolo 2

 

 

S. 1110 di iniziativa del Sen. Eupreprio Curto 

Modifica dell' articolo 2 della Costituzione per la tutela del diritto alla vita

S. 1593 di iniziativa del Sen. Loredana De Petris

Modifica all' articolo 2 della Costituzione concernente l'inserimento del diritto all' acqua come bene comune pubblico

S.2653 di iniziativa del Sen. Cosimo Izzo

Modifica all’art.2 della Costituzione per il  riconoscimento della cultura, le tradizioni ed i valori cristiani che hanno caratterizzato la storia d’Italia e dell’Europa quali princìpi fondamentali ispiratori dell’assetto della società civile fondata sul reciproco rispetto, sulla tolleranza e la tutela dei diritti di ogni persona e cittadino

 

Articolo 3

S. 306 di iniziativa del Sen. Luigi Malabarba

Modifica dell' articolo 3 della Costituzione

 

Articolo 7

S. 1535 di iniziativa dell’On.le Antonio Del Pennino

Abolizione del regime concordatario tra Stato e Chiesa Cattolica

 

Articolo 12

S. 1967 di iniziativa del Sen Luigi Grillo 

Modifica all' articolo 12 della Costituzione

Parte Prima-  Diritti e doveri dei cittadini

 

Articolo 21

S. 2605 di iniziativa del Sen.  Luigi Enrico Zanda

Integrazioni all' articolo 21 della Costituzione

 

Articolo 29

S. 1850  di iniziativa del Sen. Roberto Calderoli

Modifica all’ articolo 29 della Costituzione

 

Articolo 31

S. 1635 di iniziativa del Sen. Riccardo De Corato

Modifica all’ articolo 31 della Costituzione in materia di tutela della persona anziana

 

Articolo 33

S. 40 di iniziativa del Sen. Nando Dalla Chiesa

 

Modifica all’ articolo 33 della Costituzione, in materia di finanziamento delle scuole e degli istituti di educazione privati

S. 56 di iniziativa del Sen. Maurizio Eufemi

Modifica all’ articolo 33 della Costituzione, in materia di parita’ scolastica

S. 1443 di iniziativa del Sen. Giuseppe Menardi

Modifica dell’ articolo 33, terzo comma, della Costituzione

 

Articolo 39

S. 688 di iniziativa del Sen. Francesco Debenedetti

Modifica dell’ articolo 39 della Costituzione in materia di contrattazione collettiva.

 

Articolo 48

 

S. 243 di iniziativa del Sen. Luciano Guerzoni (anche articoli 50 e 75)

Diritti politici dello straniero in Italia

 

Articolo 49

S. 788 di iniziativa del Sen. Lodovico Pace

Modifica dell’ articolo 49 della Costituzione concernente la regolamentazione dei partiti politici e la partecipazione dei cittadini alla vita politica

 

Articolo 53

S. 1908 di iniziativa del Sen Renato Cambursano

Modifica all’articolo 53 della Costituzione, in materia di irretroattività delle disposizioni tributarie

Parte Seconda - Ordinamento della Repubblica- Titolo I -Il Parlamento

 

Articolo 68

S. 1642 di iniziativa del Sen. Antonino Caruso

Modifica degli articoli 15, 68 e 105 della Costituzione e istituzione dell’ Alta Corte di Giustizia  

 

Articolo 75

S. 766  di iniziativa del Sen. Giovanni Crema

 

Modifica all’ articolo 75 della Costituzione, in materia di referendum abrogativo

S. 1615 di iniziativa del Sen. Alessandro Battisti

Nuova disciplina del referendum abrogativo e della proposta di legge d’ iniziativa popolare: abolizione del quorum e del giudizio di ammissibilita’ della Corte costituzionale e obbligo di calendarizzazione delle proposte di legge d’ iniziativa popolare

S. 2334  di iniziativa del Sen. Maria Claudia Ioannucci

Modifica dell’ articolo 75 della Costituzione

 

Articolo 79

S. 2106 di iniziativa del Sen. Giuseppe Consolo

Modifica al primo comma dell’articolo 79 della Costituzione

Ordinamento della Repubblica - Titolo II - Il Presidente della Repubblica 

 

Articolo 90

S. 2232 di iniziativa del Sen Francesco Cossiga

Norme sulla inviolabilità del Presidente della Repubblica

S. 2301 di iniziativa del Sen. Giovanni Crema (anche articoli 63 e 135)

Disposizioni sull’improcedibilità per le cinque supreme cariche dello Stato.

 

Articolo 96

S. 2368 di iniziativa del Sen. Stefano Passigli

Norme di guarentigia conseguenti alla sospensione di processi penali relativi alle alte cariche dello Stato

Ordinamento della Repubblica - Titolo IV - La Magistratura

 

Articoli da 101 a 107, 112, 113, 134, 135, 89 (?)

 

Articoli da 102 a 112

S. 1256 di iniziativa del Sen. Francesco Cossiga

S. 1864 di iniziativa del Sen. Francesco Cossiga

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S. 2368 di iniziativa del Sen. Stefano Passigli

Riforma del Titolo IV della parte II della Costituzione

Aggiunte e modifiche alla Costituzione in materia di ordinamento ed esercizio della funzione giurisdizionale e della funzione di pubblico ministero, di ordinamento e di guarentigie dei giudici ordinari e amministrativi e del pubblico ministero, di poteri relativi del Presidente della Repubblica, di conseguenti competenze e composizione della Corte Costituzionale e di ordinamento e competenze degli organi di amministrazione delle magistrature ordinaria e amministrativa

Norme di guarentigia conseguenti alla sospensione di processi penali relativi alle alte cariche dello Stato

 

Articolo 104

S. 562 di iniziativa del Sen. Melchiorre Cirami

Modifica dell’ articolo 104 della Costituzione, in materia di composizione del Consiglio superiore della magistratura

 

Articolo 107

S. 1006 di iniziativa del Sen. Mario Cavallaro

Modifica dell’ articolo 107 della Costituzione 

Ordinamento della Repubblica - Titolo V -  Le Regioni, le Province, i Comuni

 

Articolo 114

S. 2307 iniziativa del Sen. Leonzio Borea

Istituzione della provincia interregionale del Cilento – Vallo di Diano

 

Articolo 116

S. 271 di iniziativa del Sen. Salvatore Lauro

Modifica dell’ articolo 116 della Costituzione e introduzione dello Statuto speciale per la Campania

S. 1359 di iniziativa del Sen. Salvatore Lauro

 

Modifica dell’ articolo 116 della Costituzione, per costituire in Provincia autonoma l’ Arcipelago delle isole minori

 

Articolo 123

S. 1939 di iniziativa del Consiglio regionale della Puglia

Disposizioni in materia di denominazione dei Consigli regionali

 

Articoli 123 e 127

S. 1940 di iniziativa del Consiglio regionale della Puglia

Attribuzione alla potestà statutaria regionale della competenza in materia di fonti del diritto

 

Articolo 131

S. 2 di iniziativa popolare

 

 

Modifica al Titolo V della Costituzione in materia di autonomie provinciali e locali. Attribuzione alla provincia di Bergamo e ad altre province dello statuto d’ autonomia provinciale

S. 4 di iniziativa popolare

Modifiche alla Parte II, Titolo V, della Costituzione in materia di autonomie provinciali e locali. Attribuzione alla provincia di Treviso dello statuto d’ autonomia provinciale

S. 1116 di iniziativa del Sen. Giampaolo Bettamio

Modifiche all’ articolo 131 della Costituzione

Ordinamento della Repubblica - Titolo VI - Garanzie Costituzionali

STATUTI SPECIALI

 

 

S. 186 di iniziativa del Sen. Willer Bordon

Modifica dello Statuto della regione Friuli Venezia – Giulia per l’ istituzione della provincia autonoma di Trieste

S. 418 di iniziativa del Sen. Renzo Gubert

Disposizioni concernenti lo Statuto speciale della regione autonoma Trentino – Alto Adige

S. 478 di iniziativa del Sen. Giulio Camber

Modifiche allo Statuto speciale della Regione Friuli – Venezia Giulia di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1

S. 581 di iniziativa del Sen. Rossano Caddeo

Statuto speciale per la Sardegna

S. 619 di iniziativa del Consiglio regionale Sardegna

Procedura di adozione del nuovo Statuto speciale per la Sardegna mediante istituzione dell’ Assemblea Costituente sarda

S. 1135 di iniziativa del Sen. Ivo Tarolli

Modifica allo Statuto speciale per il Trentino Alto Adige, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670

S. 1360 di iniziativa del Sen. Francesco Cossiga

Nuovo statuto della regione autonoma della Sardegna e cambiamento di denominazione della stessa in “ Comunita’ Autonoma della Sardegna “

S. 2177  di iniziativa del Sen. Luigi Caruso

Modifica allo Statuto speciale della Valle D’ Aosta

ISTITUZIONE DI ASSEMBLEA COSTITUENTE

 

 

S. 341 di iniziativa del Sen. Cesare Marini

Istituzione di una Assemblea Costituente per la revisione della parte II della Costituzione

S. 618 di iniziativa del Sen.  Maurizio Eufemi

Elezione di una Assemblea per la riforma della Costituzione

S. 790 di iniziativa del Sen. Giovanni Crema

Istituzione di una Assemblea costituente per la revisione della parte seconda della Costituzione

ISTITUZIONE DI COMMISSIONI

 

 

S. 1851 di iniziativa del Sen. Francesco Cossiga

Istituzione di una Commissione parlamentare per le riforme in materia di giustizia

MODIFICHE ALL’ASSETTO DELLO STATO

 

 

S. 542 di iniziativa del Sen. Claudio Rollandin 

Norme per la costituzione della Repubblica federale Italiana

S. 1931 di iniziativa del Sen. Francesco Cossiga

Procedure per la costituzione dei popoli e della Nazione italiana in liberi e sovrani Stati federati ed in una libera e sovrana Confederazione Italiana

(red)

 

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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