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Sommario |
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Martini: Senato federale collegato alle Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
Oggi pomeriggio sarà presentato in Aula
l'emendamento sul Senato federale della Cdl. Riparte quindi la discussione
a Palazzo Madama. ''Siamo agli sgoccioli ormai - afferma il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, intervistato dalla Padania a proposito della verifica di maggioranza - Oggi ci sara' a Roma il vertice della Casa delle Liberta' dove saranno valutate le proposte emendative''. Oggi pomeriggio, alle 16,30, riprendono le votazioni. L'emendamento del relatore D'Onofrio stabilisce la contestualita' delle elezioni del Senato Federale con le elezioni dei Consigli regionali, presuppone la contemporaneita' richiesta dal Presidente del Consiglio delle elezioni regionali con le elezioni della Camera e del Senato Federale. Il Senato federale ''deve essere collegato alle Regioni e quindi anche alle elezioni regionali''. Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini (nella foto) condivide la tesi del governatore della Lombardia Roberto Formigoni, che si era espresso chiaramente a favore della "contestualita' delle elezioni con quelle dei consiglieri regionali''. ''Formigoni - afferma Martini - pone un problema giusto: o del Senato federale si fa una questione seria, o e' meglio non farlo e aspettare tempi migliori''. ''Se veramente vogliamo il Senato federale - dichiara Formigoni - e' essenziale e irrinunciabile la contestualita' delle elezioni con quelle dei consiglieri regionali. E' necessario che ci sia un'unica scheda, con la quale eleggere il presidente della Regione, la quota di senatori che corrispondono alle Regioni e i consiglieri regionali''. Martini per quanto riguarda la possibilita' di far coincidere i tempi delle elezioni regionali con quelle per il Senato federale, il presidente toscano osserva che probabilmente prima si dovra' fare i conti con la costituzionalita' di un meccanismo simile, ma che ''il problema posto e' giusto''. ''Altrimenti - conclude - non sara' un Senato delle regioni, sara' un Senato come quello attuale, senza di noi, e che peraltro decidera' su di noi. Cioe' il peggio possibile''. Molto critico invece l'assessore agli Affari istituzionali della regione Lazio Donato Robilotta.''Chi pensa di rinviare le elezioni regionali di un anno allo scopo di farle coincidere solo occasionalmente con quelle del Senato non ha evidentemente chiaro che modifiche di questo genere oltre a farle nei palazzi bisogna poi spiegarle ai cittadini''. Ma nella giornata politica è stata evidenziata anche la necessità di avviare un serio discorso sul federalismo fiscale. E ''per una forte accelerazione dei lavori dell'Alta Commissione sul federalismo fiscale'': si è detto convinto il prof. Giuseppe Vitaletti, consigliere del ministro Tremonti e presidente della Commissione istituita dalla finanziaria 2002. I lavori dell'organismo, che dovevano concludersi nell'aprile di quest'anno, sono stati prorogati fino al settembre 2004. Vitaletti - intervistato dal periodico on line delle Province - ha spiegato tecnicamente la "situazione di stallo''. L'ostacolo e' stato rimosso - ha aggiunto Vitaletti - con la finanziaria 2004, che proroga il congelamento delle addizionali, svincolandolo dalle decisioni della Conferenza Unificata. A suo giudizio c'e' anche una causa politica del mancato decollo della Commissione: essa va ricercata ''nell'opportunita' (innegabile) di attendere l'ulteriore riforma del Titolo V della Costituzione, per meglio raccordare il nuovo e definitivo assetto delle funzioni delle Amministrazioni pubbliche con il nuovo assetto della fiscalita' ''. La Commissione partira' dai nuovi assetti dei tributi propri, ed in connessione delle compartecipazioni fiscali, ''seguendo l'ordine inverso rispetto alla grandezza degli enti: rispettivamente Comuni, Province, Regioni (e, residualmente, lo Stato)''. Seguiranno le tematiche della perequazione, trattate con una sequenza inversa a quella dei tributi, affrontando anche le questioni relative alle aree svantaggiate. Da ultimo verranno affrontati i problemi legati al coordinamento della finanza pubblica: ad esempio il patto di stabilita', la contabilita', il monitoraggio. Vitaletti si e' detto profondamente convinto che un modello di federalismo fiscale ''fortemente innovativo'' sia a portata di mano. Gino Nunes, presidente della Provincia di Pisa alla guida di una giunta di centrosinistra, rilancia invece l'allarme per la grave situazione in cui versano le casse delle Province e punta l'indice contro la mancata attuazione del federalismo fiscale. Intervistato dal periodico dell'Upi, Nunes sollecita il Parlamento a porre mano ad un nuovo disegno ''in grado di valorizzare contemporaneamente, ai fini dello sviluppo del Paese, la 'vitalita' ' dei singoli territori, e la 'perequazione della capacita' operativa' degli stessi. (gs) |
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Marche: tre Progetti Interreg per rilanciare la cultura della Regione | ||||||||||||||||||||||||||
Tre segni
distintivi dell'identità culturale della Regione Marche -sottolinea
l'agenzia
italplanet (è
possibile ricevere via e-mail le notizie
dell'agenzia) - l'archeologia, le antiche vie consolari, i luoghi
dello spirito - rappresentano i il punto di incontro di quella che si
presenta una rete europea di collaborazione tra Paesi. E l'obiettivo
finale di tre progetti (noti con i nomi di Archeosites, Rome
ed Est-European Placet of Spirit) elaborati dal Servizio Beni e
Attività culturali della Regione Marche (e approvati dagli organismi
transnazionali responsabili del programma europeo Interreg III B) è
proprio la valorizzazione della cultura come opportunità di sviluppo
sociale ed economico delle comunità locali. L'idea è quella di convogliare sul territorio marchigiano risorse extra regionali e di sviluppare rapporti di cooperazione tecnica e amministrativa con i Paesi partner, favorendo così ricadute vantaggiose nel settore culturale. Ma un'altra finalità è anche quella di costruire una rete permanente di collaborazione tra paesi interessati dal programma Interreg: questo programma europeo, infatti, prevede il finanziamento di progetti da realizzare in partenariato tra regioni italiane, Grecia, Austria, e Germania, e altri paesi dell'area balcanica, caratterizzandosi per una valenza strategica nelle prospettive di integrazione europea e di politiche di sviluppo locale. I tre progetti verranno realizzati sul territorio regionale attraverso interventi cofinanziati dall'Unione Europea e dallo Stato. Ma di cosa si tratta? Il primo progetto, Archeosites, intende configurare un nuovo modello di gestione del Parco Archeologico di Urbs Salvia (Urbisaglia), selezionato come caso campione per la compresenza ed integrità di eccellenze culturali e naturali. Nella Abbadia di Fiastra saranno ospitati workshop internazionali per il confronto e lo scambio di buone prassi in tema di valorizzazione delle risorse archeologiche come occasione di sviluppo locale. Le regioni coinvolte, oltre alle Marche, sono il Molise, l'Umbria, enti e istituzioni di Germania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Romania e Slovenia. Rome, il secondo progetto, è invece destinato alla valorizzazione delle vie di scambio e collegamento dell'antichità. Nelle Marche sarà realizzato uno studio e la valorizzazione culturale-turistica della via Flaminia, con un percorso formativo di contenuto innovativo rivolto ai giovani che troverà il suo punto di riferimento a Fano. Le altre regioni che lavoreranno in partenariato sono Umbria, Puglia, Albania, Grecia e Austria. Infine, il progetto Est - European Places of Spirit, vede interessate oltre le Marche, l'Umbria, la Romania e la Grecia, con lo scopo di creare una rete europea delle aree ricche di tradizioni e di eredità spirituali e culturali. Le Marche sono state scelte per essere una delle regioni italiane a più alta concentrazione di “loca sacra”. Sarà quindi sviluppato e messo in rete un progetto pilota sui luoghi del Romanico per definire un modello di gestione coordinata dei servizi legati al turismo culturale di alto profilo. (sm) |
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Domani Conferenza delle Regioni e incontro con Berlusconi | ||||||||||||||||||||||||||
Tavoli e controtavoli di valutazione. E'
molto probabile che si svolgerà nella tarda mattinata di domani l'incontro
- previsto nella Sala Verde di Palazzo Chigi - richiesto
dalle Regioni con il Governo. Con Berlusconi e Tremonti le Regioni
affronteranno i principali temi
collegati alle questioni ritenute d'urgenza in materia finanziaria.
Questioni già anticipate ad entrambi durante il precedente incontro del 29
gennaio. In particolare sono da sciogliere i nodi della spesa sanitaria
collegati al rispetto dell'Accordo istituzionale dell'8 agosto 2001: 1)
sottostima del Livelli Essenziali di Assistenza; 2) finanziamento
dell'assistenza degli immigrati regolarizzati con la legge Bossi-Fini. |
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BIT: Regioni e nuove politiche sul turismo | ||||||||||||||||||||||||||
Pierluigi Mantini,
vicepresidente dell' Osservatorio Parlamentare sul Turismo e' stato
incaricato di preparare a nome dell' Osservatorio la proposta di legge
per l'istituzione dell' Agenzia Nazionale per il turismo. Lo ha reso
noto ieri a Milano alla Bit lo stesso parlamentare che spiega come
l'Agenzia ''sara' oggetto delle valutazioni delle Regioni e dei soggetti
istituzionali, degli enti di rappresentanza e di categoria''. Secondo il parlamentare della Margherita, questa e' una esigenza primaria per l'Italia anche perche' Paesi piu' direttamente concorrenti come Francia e Spagna, hanno forti politiche nazionali sul turismo. '' L'Italia e' ormai totalmente priva di un ruolo dello Stato in materia di turismo''. Per Mantini, siamo arrivati ad un punto morto dove, invece di interpretare le nuove competenze regionali in materia di turismo in una visione nazionale che non escluda il ruolo dello Stato, ''si e' preferito una totale politica di abbandono del settore. Oggi nessuno piu' si occupa di turismo a livello statale ed e' singolare che siano le stesse regioni e i principali attori privati a reclamare una sede di governance'' Il responsabile economico dei Ds, Pierluigi Bersani, ha invece affermato che ''E' ora di riformare l'Ente nazionale italiano per il turismo (Enit) in un luogo di un grande progetto nazionale dove Stato e Regioni lavorano insieme''. Tra le altre proposte dell'Ulivo per il settore del turismo sintetizzate da Bersani, vi sono ''riformulare il sistema dell'Iva sia a livello nazionale che a livello europeo, rilanciare alcune incentivazioni ad esempio per quanto riguarda le ristrutturazioni e i processi di riqualificazione del settore, perche' adesso finiranno queste incentivazioni, cercare di valorizzare i cosiddetti patti turistici territoriali, quindi un rapporto con i territori che devono organizzarsi perche' il turismo e' un bricolage complesso e richiede quindi delle connessioni locali''. Ma soprattutto, aggiunge Bersani, ''fare subito il tavolo della politica dei redditi perche' questo e' un settore che risente dell'andamento dei consumi e del potere d'acquisto: quindi ha bisogno di una stabilita' macro-economica non solo di interventi di settore''. Oggi il turismo e' ''la cenerentola'' delle politiche nazionali, mentre servirebbe ''una forte strategia'' di sostegno al settore: lo ha detto, parlando alla Bit, l'assessore al Turismo della Regione Campania, Teresa Armato, criticando ''alcune scelte del Governo che, invece di aiutare il settore, lo danneggiano in modo grave''. Tra queste, Armato - -cita il raddoppio dei canoni demaniali per gli stabilimenti balneari: ''E' l'indice della disattenzione verso il comparto turistico. Servirebbe al contrario una netta inversione di tendenza, con politiche forti che promuovano l'Italia su mercati tradizionali che stiamo perdendo, come quello tedesco''. Un'altra richiesta all'esecutivo riguarda la politica dei visti verso la Cina: ''E' necessaria maggiore apertura. Gli esperti concordano nel ritenere quello cinese uno dei nuovi mercati turistici piu' significativi per l'Europa, ma le attuali procedure rischiano di scoraggiare gli arrivi in Italia''. Le Regioni, secondo l'assessore della Campania, specie dopo la riforma del titolo V della Costituzione ''stanno svolgendo in pieno la propria parte'', ma le azioni territoriali non bastano: ''C'e' bisogno di una strategia nazionale, la promozione turistica non puo' scomparire dall'agenda delle priorita' del Paese''. Comunque risultano efficaci le collaborazioni interregionali in ambito turistico. Vanno dalla valorizzazione del comprensorio dell'Adamello alle palestre subacquee della Liguria e della Sardegna, dalla creazione di una rete delle citta' d'arte alla rivitalizzazione dei borghi marinari minori,dagli itinerari della fede alla promozione sui mercati dell'est. Sono 34 i progetti interregionali sul turismo presentati dalle Regioni italiane per usufruire degli oltre 73 milioni di euro stanziati dallo Stato per il 2001 ed il 2002. La capacita' delle Regioni di unirsi su singoli progetti e di presentarli in sole due settimane riuscendo a utilizzare tutti i fondi (il decreto e' stato pubblicato il 18 novembre ed il termine scadeva il 4 dicembre). La partecipazione delle Regioni ai progetti comuni e' stata diversa: si va dai 14 progetti della Toscana e dai 12 dell'Emilia ai due-tre progetti di Abruzzo, Val d'Aosta, Puglia e Piemonte. Il finanziamento piu' consistente (oltre 12 milioni di euro) e' previsto per la valorizzazione territoriale del fiume Po: ne e' regione capofila l' Emilia Romagna e vi partecipano Lombardia, Piemonte e Veneto. Segue, con quasi undici milioni di euro, il progetto per le terre dei Malatesta e dei Montefeltro, proposto da Emilia Romagna e Marche. Al terzo posto si pone il progetto di nove Regioni (capofila la Liguria) per la realizzazione di un portale telematico interregionale di promozione dell' offerta turistica. Ma non mancano anche microprogetti come quelli da 217 mila euro per il Tevere, fiume della storia (Toscana, Umbria), da 250 mila euro per le palestre subacquee per immersioni didattiche (Liguria-Sardegna) o quello da 333 mila euro per la creazione del circuito della Terra del Duca, dai Montefeltro ai Della Rovere, proposto da Marche ed Umbria. Sono state le stesse regioni a scoprire nicchie di mercato suscettibili di buone prospettive di sviluppo. Come gli itinerari turistici culturali nei centri storici minori di Basilicata, Campania,Emilia, Friuli, Liguria, Molise e Toscana o gli 'approdi di Ulisse' in Campania, Calabria, Lazio, Sardegna e Sicilia (azioni integrate per la rivitalizzazione ecosostenibile dei borghi marinari, detto nel linguaggio burocratico) o ancora 'l'isola che non c'e'' dedicato alle isole minori di Campania, Lazio e Sardegna. (sm) |
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Veneto ritira ricorso al TAR sul sociale | ||||||||||||||||||||||||||
Il ricorso al
Tar della Regione Veneto
contro il decreto del ministro Roberto Maroni per il finanziamento diretto
del Governo a enti locali impegnati in progetti con finalita' sociali
sara' ritirato. Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche sociali,
Antonio De Poli (nella foto), in merito alle dichiarazioni di Maroni a
Treviso e precisando che il ministro era a conoscenza della decisione
della Regione in tal senso. L'avvocatura della Regione Veneto, infatti, il 12 gennaio scorso aveva inviato una nota al ministero precisando che l'avvocatura stessa ''provvedera' alla prossima udienza avanti il Tar del Lazio a chiedere la rinuncia al ricorso''. Il problema, ha spiegato De Poli, e' collegato alle particolari procedure di prassi adottate, in circostanze simili, dalla Regione Veneto. Contro il decreto di Maroni aveva infatti presentato ricorso alla Corte Costituzionale la Conferenza dei presidenti di Regione, ritenendo incostituzionale il provvedimento, anche alla luce della modifica del titolo quinto relativamente alla competenza di Regioni, Comuni ed Enti locali nella gestione di risorse per iniziative di carattere sociale. Parallelamente, seguendo un criterio consueto di ''doppio binario'', la Regione Veneto aveva presentato lo stesso ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio, ricorso che puo' essere ritirato soltanto in occasione dell'udienza. ''Oltre che per la nota dell'avvocatura - ha detto De Poli - Maroni doveva essere informato della nostra intenzione di rinunciare alla richiesta della sospensiva per una telefonata che ho fatto personalmente alla sua segreteria''. (red) |
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Durnwalder: più cooperazione tra Trento e Bolzano | ||||||||||||||||||||||||||
Incentivare la collaborazione tra Trento e
Bolzano. E' questo, in sintesi, il tema di fondo sviluppato dal
Presidente designato della giunta regionale Luis
Durnwalder (nella foto) nelle sue
dichiarazioni programmatiche. |
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