periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 227 - Roma, 17 febbraio 2004

Sommario

Domani Conferenza delle Regioni e incontro con Berlusconi BIT: Regioni e nuove politiche sul turismo
Marche: tre Progetti Interreg per rilanciare la cultura della Regione Veneto ritira ricorso al TAR sul sociale
Martini: Senato federale collegato alle Regioni Durnwalder: più cooperazione tra Trento e Bolzano
Martini: Senato federale collegato alle Regioni
Oggi pomeriggio sarà presentato in Aula l'emendamento sul Senato federale della Cdl. Riparte quindi la discussione a Palazzo Madama.
''Siamo agli sgoccioli ormai - afferma il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, intervistato dalla Padania a proposito della verifica di maggioranza - Oggi ci sara' a Roma il vertice della Casa delle Liberta' dove saranno valutate le proposte emendative''.
Oggi pomeriggio, alle 16,30, riprendono le votazioni. L'emendamento del relatore D'Onofrio stabilisce la contestualita' delle elezioni del Senato Federale con le elezioni dei Consigli regionali, presuppone la contemporaneita' richiesta dal Presidente del Consiglio delle elezioni regionali con le elezioni della Camera e del Senato Federale
.
Il Senato federale  ''deve essere collegato alle Regioni e quindi anche alle  elezioni regionali''. Il presidente della Regione Toscana  Claudio Martini (nella foto) condivide la tesi del governatore della  Lombardia Roberto Formigoni, che si era espresso chiaramente a favore della "contestualita' delle elezioni con quelle dei  consiglieri regionali''.
''Formigoni - afferma Martini - pone un problema giusto: o  del Senato federale si fa una questione seria, o e' meglio non  farlo e aspettare tempi migliori''.
''Se veramente vogliamo il Senato federale -
dichiara Formigoni - e' essenziale e irrinunciabile la contestualita' delle elezioni con quelle dei consiglieri regionali. E' necessario che ci sia un'unica scheda, con la quale eleggere il presidente della Regione, la quota di senatori che corrispondono alle Regioni e i consiglieri regionali''.
Martini per quanto riguarda la possibilita' di far coincidere i tempi delle elezioni regionali con quelle per il Senato federale, il presidente toscano osserva che probabilmente prima si dovra'  fare i conti con la costituzionalita' di un meccanismo simile, ma che ''il problema posto e' giusto''. ''Altrimenti - conclude  - non sara' un Senato delle regioni, sara' un Senato come quello  attuale, senza di noi, e che peraltro decidera' su di noi. Cioe'  il peggio possibile''.
Molto critico invece l'assessore  agli Affari istituzionali della regione Lazio Donato Robilotta.''Chi pensa di rinviare le elezioni  regionali di un anno allo scopo di farle coincidere solo  occasionalmente con quelle del Senato non ha evidentemente chiaro che modifiche di questo genere oltre a farle nei palazzi  bisogna poi spiegarle ai cittadini''.
Ma nella giornata politica è stata evidenziata anche la necessità di avviare un serio discorso sul federalismo fiscale. E ''per una  forte accelerazione dei lavori dell'Alta Commissione sul  federalismo fiscale'': si è detto convinto il prof.
Giuseppe   Vitaletti, consigliere del ministro Tremonti e presidente della  Commissione istituita dalla finanziaria 2002. I lavori  dell'organismo, che dovevano concludersi nell'aprile di  quest'anno, sono stati prorogati fino al settembre 2004.
Vitaletti - intervistato dal periodico on line  delle Province - ha spiegato tecnicamente la "situazione di stallo''. L'ostacolo e' stato  rimosso - ha aggiunto Vitaletti - con la finanziaria 2004, che  proroga il congelamento delle addizionali, svincolandolo dalle  decisioni della Conferenza Unificata.
A suo giudizio c'e' anche una causa politica del mancato  decollo della Commissione: essa va ricercata ''nell'opportunita'  (innegabile) di attendere l'ulteriore riforma del Titolo V della  Costituzione, per meglio raccordare il nuovo e definitivo  assetto delle funzioni delle Amministrazioni pubbliche con il  nuovo assetto della fiscalita' ''.
La Commissione partira' dai nuovi assetti dei tributi propri,  ed in connessione delle compartecipazioni fiscali, ''seguendo  l'ordine inverso rispetto alla grandezza degli enti:  rispettivamente Comuni, Province, Regioni (e, residualmente, lo  Stato)''. Seguiranno le tematiche della perequazione, trattate  con una sequenza inversa a quella dei tributi, affrontando anche  le questioni relative alle aree svantaggiate. Da ultimo verranno  affrontati i problemi legati al coordinamento della finanza  pubblica: ad esempio il patto di stabilita', la contabilita', il  monitoraggio.
Vitaletti si e' detto profondamente convinto che un modello  di federalismo fiscale ''fortemente innovativo'' sia a portata  di mano.  Gino Nunes, presidente della  Provincia di Pisa alla guida di una giunta di centrosinistra,  rilancia invece  l'allarme per la grave situazione in cui versano le  casse delle Province e punta l'indice contro la mancata  attuazione del federalismo fiscale.
Intervistato dal periodico dell'Upi, Nunes sollecita il  Parlamento a porre mano ad un nuovo disegno ''in grado di  valorizzare  contemporaneamente, ai fini dello sviluppo del  Paese, la 'vitalita' ' dei singoli territori, e la 'perequazione  della capacita' operativa' degli stessi.
(gs)
Marche: tre Progetti Interreg per rilanciare la cultura della Regione
Tre segni distintivi dell'identità culturale della Regione Marche -sottolinea l'agenzia italplanet  (è possibile ricevere via e-mail le notizie dell'agenzia)  - l'archeologia, le antiche vie consolari, i luoghi dello spirito - rappresentano i il punto di incontro di quella che si presenta una rete europea di collaborazione tra Paesi. E l'obiettivo finale di tre progetti (noti con i nomi di Archeosites, Rome ed Est-European Placet of Spirit) elaborati dal Servizio Beni e Attività culturali della Regione Marche (e approvati dagli organismi transnazionali responsabili del programma europeo Interreg III B) è proprio la valorizzazione della cultura come opportunità di sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.
L'idea è quella di convogliare sul territorio marchigiano risorse extra regionali e di sviluppare rapporti di cooperazione tecnica e amministrativa con i Paesi partner, favorendo così ricadute vantaggiose nel settore culturale. Ma un'altra finalità è anche quella di costruire una rete permanente di collaborazione tra paesi interessati dal programma Interreg: questo programma europeo, infatti, prevede il finanziamento di progetti da realizzare in partenariato tra regioni italiane, Grecia, Austria, e Germania, e altri paesi dell'area balcanica, caratterizzandosi per una valenza strategica nelle prospettive di integrazione europea e di politiche di sviluppo locale. I tre progetti verranno realizzati sul territorio regionale attraverso interventi cofinanziati dall'Unione Europea e dallo Stato.
Ma di cosa si tratta? Il primo progetto, Archeosites, intende configurare un nuovo modello di gestione del Parco Archeologico di Urbs Salvia (Urbisaglia), selezionato come caso campione per la compresenza ed integrità di eccellenze culturali e naturali. Nella Abbadia di Fiastra saranno ospitati workshop internazionali per il confronto e lo scambio di buone prassi in tema di valorizzazione delle risorse archeologiche come occasione di sviluppo locale. Le regioni coinvolte, oltre alle Marche, sono il Molise, l'Umbria, enti e istituzioni di Germania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Romania e Slovenia.
Rome, il secondo progetto, è invece destinato alla valorizzazione delle vie di scambio e collegamento dell'antichità. Nelle Marche sarà realizzato uno studio e la valorizzazione culturale-turistica della via Flaminia, con un percorso formativo di contenuto innovativo rivolto ai giovani che troverà il suo punto di riferimento a Fano. Le altre regioni che lavoreranno in partenariato sono Umbria, Puglia, Albania, Grecia e Austria.
Infine, il progetto Est - European Places of Spirit, vede interessate oltre le Marche, l'Umbria, la Romania e la Grecia, con lo scopo di creare una rete europea delle aree ricche di tradizioni e di eredità spirituali e culturali. Le Marche sono state scelte per essere una delle regioni italiane a più alta concentrazione di “loca sacra”. Sarà quindi sviluppato e messo in rete un progetto pilota sui luoghi del Romanico per definire un modello di gestione coordinata dei servizi legati al turismo culturale di alto profilo.
(sm)
Domani Conferenza delle Regioni e incontro con Berlusconi

Tavoli e controtavoli di valutazione. E' molto probabile che si svolgerà nella tarda mattinata di domani l'incontro - previsto nella Sala Verde di Palazzo Chigi  -  richiesto dalle Regioni con il Governo. Con Berlusconi e Tremonti le Regioni affronteranno i principali temi collegati alle questioni ritenute d'urgenza in materia finanziaria. Questioni già anticipate ad entrambi durante il precedente incontro del 29 gennaio. In particolare sono da sciogliere i nodi della spesa sanitaria collegati al rispetto dell'Accordo istituzionale dell'8 agosto 2001: 1) sottostima del Livelli Essenziali di Assistenza; 2) finanziamento dell'assistenza degli immigrati regolarizzati con la legge Bossi-Fini.
E' stata quindi
convocata in seduta riservata la Conferenza Straordinaria dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome - sempre per mercoledì 18 febbraio - alle ore 18.00 presso la Segreteria della Conferenza dei Presidenti (Via Parigi, 11 – Roma).
La seduta avrà il seguente ordine del giorno:
1)
      Comunicazioni del Presidente;
2)
      Valutazione sul confronto con il Governo in merito alle questioni irrinunciabili presentate dalle Regioni;
3)
      Approfondimento e discussione sulle ipotesi di riorganizzazione del sistema delle Conferenze Stato-Regioni, Unificata e della Conferenza dei Presidenti;
4)
      Varie ed eventuali.
Rispetto al confronto con il Governo i
l presidente della Regione Toscana  Claudio Martini ha definito ''dichiarazioni  irricevibili'' quelle del sottosegretario  all'Economia Giuseppe Vegas, che aveva sostenuto che le  Regioni, per assicurare i livelli di assistenza sanitaria,  devono tagliare le spese o introdurre nuovi ticket.
''Le dichiarazioni di Vegas - ha aggiunto Martini - per noi  e' come se non fossero state fatte. Credo di  poter dire, a nome di tutti i presidenti delle Regioni, che solo  un incontro con il presidente del Consiglio puo' ricreare un  quadro di discussione utile tra Regioni e Governo''.
''Se le dichiarazioni di Vegas fossero il preludio di quello  che ci dira' Berlusconi - ha concluso il governatore toscano -  sarebbero un pessimo viatico a un dibattito che a quel punto si  fermerebbe in origine''.
Ma è pronto un altro tavolo di valutazione Sulla richiesta di maggiori fondi per l'assistenza sanitaria agli extracomunitari il Governo e' pronto a discutere: ha oggi affermato lo stesso sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas. ''Partira' un tavolo per valutare la reale entita' della spesa sostenuta dalle regioni - ha precisato Vegas - il resto si vedra' in sede politica''.
Domani  ''Il problema sara' posto a livello istituzionale'', ha detto Vegas. Per quello che riguarda gli annunciati controlli sui conti delle sanita' regionali, Vegas ha ribadito che si tratta di verifiche gia' previste dall'accordo dell'8 agosto 2001. Un accordo che, ha concluso Vegas, fino ad ora ''ha marciato''.

(gs)

BIT: Regioni e nuove politiche sul turismo
Pierluigi Mantini, vicepresidente  dell' Osservatorio Parlamentare sul Turismo e' stato incaricato  di preparare a nome dell' Osservatorio la proposta di legge per  l'istituzione dell' Agenzia Nazionale per il turismo. Lo ha reso  noto ieri a Milano alla Bit lo stesso parlamentare che spiega  come l'Agenzia ''sara' oggetto delle valutazioni delle Regioni e  dei soggetti istituzionali, degli enti di rappresentanza e di  categoria''.
Secondo il parlamentare della Margherita, questa e' una  esigenza primaria per l'Italia anche perche' Paesi piu'  direttamente concorrenti come Francia e Spagna, hanno forti  politiche nazionali sul turismo. '' L'Italia e' ormai  totalmente priva di un ruolo dello Stato in materia di  turismo''. Per Mantini, siamo arrivati ad un punto morto dove,  invece di interpretare le nuove competenze regionali in materia  di turismo in una visione nazionale che non escluda il ruolo  dello Stato, ''si e' preferito una totale politica di abbandono  del settore. Oggi nessuno piu' si occupa di turismo a livello  statale ed e' singolare che siano le stesse regioni e i  principali attori privati a reclamare una sede di  governance''
Il   responsabile economico dei Ds,
Pierluigi Bersani, ha invece affermato che ''E' ora di riformare l'Ente  nazionale italiano per il turismo (Enit) in un luogo di un  grande progetto nazionale dove Stato e Regioni lavorano  insieme''.
Tra le altre proposte dell'Ulivo per il settore del turismo  sintetizzate da Bersani, vi sono ''riformulare il sistema  dell'Iva sia a livello nazionale che a livello europeo,  rilanciare alcune incentivazioni ad esempio per quanto riguarda  le ristrutturazioni e i processi di riqualificazione del  settore, perche' adesso finiranno queste incentivazioni, cercare  di valorizzare i cosiddetti patti turistici territoriali, quindi  un rapporto con i territori che devono organizzarsi perche' il  turismo e' un bricolage complesso e richiede quindi delle  connessioni locali''. Ma soprattutto, aggiunge Bersani, ''fare  subito il tavolo della politica dei redditi perche' questo e' un  settore che risente dell'andamento dei consumi e del potere  d'acquisto: quindi ha bisogno di una stabilita' macro-economica  non solo di interventi di settore''.
Oggi il turismo e' ''la  cenerentola'' delle politiche nazionali, mentre servirebbe ''una  forte strategia'' di sostegno al settore: lo ha detto, parlando  alla Bit, l'assessore al Turismo della Regione Campania, Teresa  Armato, criticando ''alcune scelte del Governo che, invece di  aiutare il settore, lo danneggiano in modo grave''.
Tra queste,
Armato - -cita il raddoppio dei canoni demaniali per gli stabilimenti  balneari: ''E' l'indice della disattenzione verso il comparto  turistico. Servirebbe al contrario una netta inversione di  tendenza, con politiche forti che promuovano l'Italia su mercati  tradizionali che stiamo perdendo, come quello tedesco''.
Un'altra richiesta all'esecutivo riguarda la politica dei  visti verso la Cina: ''E' necessaria maggiore apertura. Gli  esperti concordano nel ritenere quello cinese uno dei nuovi  mercati turistici piu' significativi per l'Europa, ma le attuali  procedure rischiano di scoraggiare gli arrivi in Italia''. Le Regioni, secondo l'assessore della Campania, specie dopo  la riforma del titolo V della Costituzione ''stanno svolgendo in  pieno la propria parte'', ma le azioni territoriali non bastano:  ''C'e' bisogno di una strategia nazionale, la promozione  turistica non puo' scomparire dall'agenda delle priorita' del  Paese''.
Comunque risultano efficaci le collaborazioni interregionali in ambito turistico. Vanno dalla valorizzazione del comprensorio dell'Adamello alle palestre subacquee della Liguria e della Sardegna, dalla creazione di una rete delle citta' d'arte alla rivitalizzazione dei borghi marinari minori,dagli itinerari della fede alla promozione sui mercati dell'est.
Sono 34 i progetti interregionali sul turismo presentati dalle Regioni italiane per usufruire degli oltre 73 milioni di euro stanziati dallo Stato per il 2001 ed il 2002.
La capacita' delle Regioni di unirsi su singoli progetti e di presentarli in sole due settimane riuscendo a utilizzare tutti i fondi (il decreto e' stato pubblicato il 18 novembre ed il termine scadeva il 4 dicembre).
La partecipazione delle Regioni ai progetti comuni e' stata diversa: si va dai 14 progetti della Toscana e dai 12 dell'Emilia ai due-tre progetti di Abruzzo, Val d'Aosta, Puglia e Piemonte.
Il finanziamento piu' consistente (oltre 12 milioni di euro) e' previsto per la valorizzazione territoriale del fiume Po: ne e' regione capofila l' Emilia Romagna e vi partecipano Lombardia, Piemonte e Veneto. Segue, con quasi undici milioni di euro, il progetto per le terre dei Malatesta e dei Montefeltro, proposto da Emilia Romagna e Marche. Al terzo posto si pone il progetto di nove Regioni (capofila la Liguria) per la realizzazione di un portale telematico interregionale di promozione dell' offerta turistica.
Ma non mancano anche microprogetti come quelli da 217 mila euro per il Tevere, fiume della storia (Toscana, Umbria), da 250 mila euro per le palestre subacquee per immersioni didattiche (Liguria-Sardegna) o quello da 333 mila euro per la creazione del circuito della Terra del Duca, dai Montefeltro ai Della Rovere, proposto da Marche ed Umbria.
Sono state le stesse regioni a scoprire nicchie di mercato suscettibili di buone prospettive di sviluppo. Come gli itinerari turistici culturali nei centri storici minori di Basilicata, Campania,Emilia, Friuli, Liguria, Molise e Toscana o gli 'approdi di Ulisse' in Campania, Calabria, Lazio, Sardegna e Sicilia (azioni integrate per la rivitalizzazione ecosostenibile dei borghi marinari, detto nel linguaggio burocratico) o ancora 'l'isola che non c'e'' dedicato alle isole minori di Campania, Lazio e Sardegna.
(sm)
Veneto ritira ricorso al TAR sul sociale
Il ricorso al Tar della Regione Veneto contro il decreto del ministro Roberto Maroni per il finanziamento diretto del Governo a enti locali impegnati in progetti con finalita' sociali sara' ritirato. Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche sociali, Antonio De Poli (nella foto), in merito alle dichiarazioni di Maroni a Treviso e precisando che il ministro era a conoscenza della decisione della Regione in tal senso.
L'avvocatura della Regione Veneto, infatti, il 12 gennaio scorso aveva inviato una nota al ministero precisando che l'avvocatura stessa ''provvedera' alla prossima udienza avanti il Tar del Lazio a chiedere la rinuncia al ricorso''.
Il problema, ha spiegato De Poli, e' collegato alle particolari procedure di prassi adottate, in circostanze simili, dalla Regione Veneto. Contro il decreto di Maroni aveva infatti presentato ricorso alla Corte Costituzionale la Conferenza dei presidenti di Regione, ritenendo incostituzionale il provvedimento, anche alla luce della modifica del titolo quinto relativamente alla competenza di Regioni, Comuni ed Enti locali nella gestione di risorse per iniziative di carattere sociale.
Parallelamente, seguendo un criterio consueto di ''doppio binario'', la Regione Veneto aveva presentato lo stesso ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio, ricorso che puo' essere ritirato soltanto in occasione dell'udienza. ''Oltre che per la nota dell'avvocatura - ha detto De Poli - Maroni doveva essere informato della nostra intenzione di rinunciare alla richiesta della sospensiva per una telefonata che ho fatto personalmente alla sua segreteria''.
(red)
Durnwalder: più cooperazione tra Trento e Bolzano

Incentivare la collaborazione tra Trento e Bolzano. E' questo, in sintesi, il tema di fondo sviluppato dal Presidente designato della giunta regionale Luis Durnwalder (nella foto) nelle sue dichiarazioni programmatiche.
''Tutti i nostri sforzi - ha detto - dovranno andare in questa direzione, secondo un concetto di 'Bolzano con Trento e Trento con Bolzano' quando si trattera' di tutelare e rafforzare la nostra autonomia a Roma, prescindendo dalle maggioranze politiche del momento''. Durnwalder ha sottolineato che la necessita' di una politica comune e' urgente sul piano nazionale alla luce delle trattative in corso sulla riforma costituzionale e di quello che ha definito ''il difficile cammino dallo Stato centrale all'assetto federale''.
La vecchia Regione - ha detto - va sostituita con una nuova forma di dialogo fondata sulla collaborazione tra Trento e Bolzano e dovra' garantire una ''cornice efficiente per una cooperazione dinamica''.
Durnwalder ha quindi elencato i temi strategici sui quali sara' impegnata la staffetta tra lui e Dellai per la legislatura. ''Piu' in generale - ha detto - va salvaguardata la rappresentativita' delle regioni a statuto speciale e delle due province autonome nelle apposite sedi di contatto con il governo italiano. Trento e Bolzano seguiranno attentamente il processo di riforma costituzionale, verificando che non vengano fatti passi indietro sul piano delle competenze legislative e che non siano attivate nuove istanze di controllo politico sulle leggi provinciali approvate''.
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica
 

invia
e-mail

 

 

 

numeri precedenti

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"