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Sommario |
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''Tre mesi fa si discuteva se il
centro sinistra si sarebbe presentato unito alle regionali. Oggi si
presenta unito con 14 candidati che vanno al voto in modo unitario''.
Per Vasco Errani (nella foto), presidente della giunta regionale dell'Emilia-Romagna:
''La federazione e' un progetto che va costruito per le politiche del
2006. A questo progeto io credo. E' essenziale. Quindi costruiamo la
federazione e verifichiamo sul piano nazionale e locale se ci sono le
condizioni per una tappa che vada in questa direzione, (cioe' le liste
unitarie nelle varie regioni, ndr) senza drammatizzazioni. Lavoriamo
davvero per vedere se e' possibile questo risultato''. Errani sottolinea l' approvazione del bilancio nonostante una Legge finanziaria che definisce ''di segno recessivo'' perche' fra l' altro crea o mette ostacoli agli investimenti delle regioni e degli enti locali che costituiscono il 50% degli investimenti pubblici. Dunque da parte del Governo per Errani c'e' una politica di ''segno opposto a quella di cui ci sarebbe bisogno''. Errani sottolinea anche l' approvazione avvenuta ieri della legge per l' adeguatemnto del sistema sanitario alla riforma del Titolo V della Costituzione. ''Basta polemiche e discussioni inutili'': è invece il messaggio lanciato da Francesco Rutelli sulla crisi dei rapporti interni all' Ulivo. Rutelli affronta il tema dell' unità della coalizione: ''unita' e' unire su un programma comune le forze in campo, evitando che ci si divida facendo il gioco degli avversari. Non confondiamo l' unità con l' unificazione: non si può unificare Mastella e Bertinotti''. E infine sottolinea in una intervista a La Repubblica il presidente dei Ds Massimo D'Alema:''Prodi ha in mente un progetto, e lo sostiene con molta forza. Era giusto che sottolineasse la battuta d'arresto: far finta di nulla sarebbe stato sbagliato, e avrebbe dato la sensazione che lui stesso non ci crede fino in fondo. E invece non e' cosi'. Lui ci crede, come ci credo anch'io e molti altri.Prodi ha fatto bene. Ma ora io ritengo che non si debba drammatizzare il fatto di non esser riusciti a imporre la lista unitaria alle regionali. Era molto piu' complesso, rispetto alle europee, unificare le liste di quattro partiti, provincia per provincia, regione per regione''. (red) |
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L'appello al dialogo sulle riforme del capo
dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e' ''diretto alle opposizioni -dice il
ministro delle Riforme Roberto
Calderoli al il Giornale
- perché è il
centrosinistra che, in vista delle regionali di aprile e più in là
delle politiche del 2006, ha bisogno di strumentalizzare la riforma
federale''. |
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“QM - Qualità garantita dalle Marche”: è il
nuovo marchio che sarà possibile applicare sui prodotti agroalimentari,
e sui servizi correlati, individuati dalla Regione e certificati da
organismi di controllo. Prodotti non esclusivamente marchigiani, ma che
la Regione garantisce sotto l’aspetto della qualità e della provenienza.
Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Luciano Agostini (nella
foto),
l’esecutivo ha approvato il logo e il regolamento di concessione dello
stesso alle imprese di produzione, commercializzazione, distribuzione e
somministrazione
che ne faranno richiesta. “Attraverso questo marchio – evidenzia
Agostini – intendiamo valorizzare e certificare le produzioni, e
garantire i consumatori. L’intento è quello di assicurare la
tracciabilità, cioè fornire tutte le
informazioni sulla provenienze e sul rispetto degli standard qualitativi
delle materie prime e del prodotto finale”. Il marchio QM viene concesso
in uso a quanti s’impegnano a rispettare il regolamento e gli appositi
disciplinari. L’elenco dei prodotti ammessi è ampio: dalla carne, pesce,
pollame, alla frutta e ortaggi; dalle marmellate, al latte, uova e
conserve. Ma anche paste, gelati, miele, bevande (alcoliche, birre,
acque minerali, succhi e sciroppi). Senza tralasciare i prodotti
agricoli, orticoli, forestali, granaglie, sementi e piante. I servizi
che possono gratificarsi con il marchio sono quelli della ristorazione,
dell’alimentazione e agricoli. I disciplinari sono depositati presso l’Assam
(Agenzia servizi settore agroalimentari delle Marche), mentre le
registrazioni vengono curate dalla Regione (Servizio sistema
agroalimentari ambiente rurale e foreste). La Regione è anche titolare
del marchio che concede in uso attraverso licenza. QM sostituisce “Qualimarche”,
il precedente logo proposto. Sulla base della normativa europea, che
tutela la libera circolazione delle merci in ambito comunitario,
l’informazione trasmessa al consumatore dalla presenza del nome
geografico poteva, infatti, presupporre un’origine marchigiana dei
prodotti, mentre la Regione può svolgere solo una funzione di garanzia |
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È stato approvato recentemente dalla Giunta
provinciale il programma per l’organizzazione da parte della Formazione
professionale italiana di un corso triennale a tempo pieno di “Addetto
all’informatica d’ufficio”. Il corso, che avrà un´articolazione annuale
di circa 1220 periodi formativi (36 periodi settimanali per 34
settimane), è finalizzato a sviluppare competenze richieste ed
utilizzabili nel mondo del lavoro e si svolgerà nelle sedi di Bolzano,
Bressanone e Merano. Il corso si prefigge anche il raggiungimento degli
standard formativi minimi relativi alle competenze di base inerenti in
corsi triennali per il conseguimento di qualifiche professionali
previsti dall´Accordo del gennaio
2004 della conferenza permanente Stato - Regioni. Gli standard formativi
minimi rappresentano il riferimento comune per consentire la
spendibilità nazionale degli esiti formativi certificati, intermedi e
finali, ma anche garanzia di pieni diritti di cittadinanza a partire dal
possesso di un quadro culturale
di formazione di base. Al termine del corso è previsto inoltre il
conseguimento di una certificazione standard di competenze informatiche
riconosciuta a livello europeo (ECDL, MOUS, ecc.). Per gli iscritti al
primo anno di corso non è prevista alcuna modalità di selezione salvo
l´accertamento dei requisiti di ingresso. Per maggiori informazioni
riguardo al corso di "Addetto all´informatica d´ufficio" gli interessati
possono rivolgersi direttamente alla segreteria della Formazione
professionale in lingua italiana, in Via S. Geltrude,3 a Bolzano, Tel.
0471 414400. (red) |
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Il Consiglio dei ministri, su proposta
del ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia, ha deciso di
impugnare le norme relative ai condoni edilizi di cinque regioni:
Lombardia, Marche, Umbria, Veneto e Campania.
Il Consiglio ha poi deliberato la proroga degli stati di emergenza sul territorio nazionale per l'afflusso di extra-comunitari, nelle regioni Marche ed Umbria (per eventi sismici), Sicilia, Lazio, Campania e Calabria (per smaltimento rifiuti), nonche' nelle citta' di Catania, Milano e Palermo (per traffico e mobilita'). ''L'aver ridotto al minimo la possibilita' di sanare eventuali irregolarita', secondo la valutazione tecnico-giuridica che e' stata fatta, ha svuotato di significato la legge nazionale''. Così il ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia (nella foto), ha commentato, al termine del consiglio dei ministri, la decisione di impugnare le norme relative ai condoni di cinque regioni italiane: Lombardia, Marche, Umbria, Veneto e Campania. ''Si configura così - ha chiarito il ministro - una interferenza di queste regioni rispetto all'orientamento emerso dallo stato. Le altre regioni hanno fatto le loro valutazioni anche riduttive, ma non sino al punto da quasi annullare la legge statale. Faccio un esempio: se la legge dello Stato stabilisce che si possono sanare 100 metri cubi e la regione ne prevede solo dieci, si svuota di significato la norma. Altro è prevedere di poterne sanare 60, 70 o 80. Noi riteniamo di aver preso la decisione giusta ma ovviamente - ha concluso - ci rimetteremo alle decisioni della Consulta''. "Aspettiamo di conoscere le motivazioni; ribadiamo la nostra scelta fatta a suo tempo con legge regionale del novembre scorso, legge che punta alla sanatoria delle piccole difformita' edilizie in particolare in zone sismiche dove la ricostruzione sta andando avanti o si e' conclusa". Cosi' la presidente della regione Maria Rita Lorenzetti ha risposto in merito alla decisione del consiglio dei ministri di ricorrere alla consulta sul condono edilizio varato da 5 regioni, tra cui appunto l'Umbria. "A noi - ha aggiunto Lorenzetti - il condono edilizio di per se, non e' mai piaciuto, cosi' la sanatoria per chi ha approfittato ed ha commesso abusi". La legge regionale dell'Umbria contiene prescizioni severe a carico di chi violi o abbia violato divieti di costruzione in zone protette, prevedendo "salate" sanzioni (sino a 6 mila euro) se la costruzione e' stata fatta in zona soggetta a vincoli. Per i grandi abusi edilizi, la legge prevede la demolizione con intervento dei Comuni o delle province. Per le ristrutturazioni senza le dovute autorizzazioni, la legge dispone un pagamento di 1500 euro di ammenda, mentre tende a sanare quelle posizioni minime, legate appunto alla ricostruzione post-terremoto. "In clima ampiamente natalizio posso dire di trovarmi in buona compagnia, almeno per quanto riguarda Lombardia, Marche ed Umbria? Il Governo nazionale ci accusa di essere tra quelle Regioni meno disposte a condonare abusi e irregolarita' edilizie. Il Governo ha ragione. Se fosse dipeso da me sarei stato ancor piu' rigoroso, ma la materia e' difficile, articolata, valutabile da piu' punti di vista''. Lo ha dichiarato il Presidente del Veneto Giancarlo Galan, in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare dinanzi le norme sul condono edilizio di cinque Regioni, tra cui il Veneto. "Insomma - ha proseguito Galan -, si tratta di una questione problematica e che ogni volta ha sollevato polemiche e discussioni a non finire, perche' di questo si tratta quando parliamo di condono edilizio. In ogni caso, il Veneto non e' terra di ecomostri, non e' terra di periferie invivibili e degradate, non e' terra di devastanti interventi a danno del paesaggio o dei contesti monumentali. Il Veneto ha bisogno certamente invece di consolidare e applicare quanto di meglio produce la moderna cultura urbanistica in fatto di difesa dei valori ambientali e storici, tanto diffusi nella nostra regione"."Per concludere - ha detto infine Galan -, se siamo stati piu' restrittivi e rigorosi di questo non mi lamento". Duro il commento dalla Giunta della Campania: "Il Governo non sa più che pesci prendere, visto che il gettito del condono finora e' stato un flop, meno della meta' del previsto''. L'assessore all'Urbanistica della giunta Bassolino, Marco Di Lello, commenta cosi' la decisione del Consiglio dei Ministri e si dice ''molto fiducioso'' sull'esito del giudizio, e tiene a ribadire ai cittadini che, in attesa delpronunciamento della Consulta, la legge della Campania rimane comunque in vigore a tutti gli effetti. ''Il ministro La Loggia sostiene che le Regioni hanno svuotato il senso della legge? Forse dimentica che e' stata proprio la Corte Costituzionale a chiedere alle Regioni di definire le modalita' di applicazione della sanatoria e in particolare i limiti volumetrici. Mi sembra molto difficile che la Consulta possa smentire se stessa". L'assessore rivolge poi una critica politica al governo nazionale: ''Si conferma il piu' antiregionale nella storia del Paese, alla faccia del tanto declamato federalismo. Pretende di imporre la peggiore logica centralistica, e non si arrende rispetto alla volonta' evidente di un Paese che non ha voluto e non vuole il condono". E critiche arrivano anche da Wwf e Legambiente. (red) |
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E' Riccardo Sarfatti, imprenditore
milanese, il candidato del centrosinistra che alle Regionali di aprile.
Sarfatti sfidera' Roberto Formigoni. La decisione e' stata resa nota
oggi. La decisione su Sarfatti e' arrivata alla fine di una riunione
piu' movimentata del previsto, alla fine della quale la Gad
regionale della Lombardia ha emesso un comunicato sottolineando che la
decisione e' stata presa ''all'unanimita'''. ''La Gad ringrazia - prosegue il comunicato firmato dal coordinatore dell'alleanza lombarda, Alberto Martinelli - tutte le donne e gli uomini che hanno contribuito a questo risultato unitario e tutti coloro che hanno dato generosamente la loro disponibilita' a candidarsi e in particolare Mario Agostinelli, Carlo Monguzzi e l'europarlamentare Pia Locatelli che verranno valorizzati nell'attuazione del progetto politico unitario come convenuto insieme alla Gad nazionale''. ''Bene'': cosi', il Presidente della Lombardia ricandidato alle elezioni regionali di aprile, Roberto Formigoni, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla scelta della Gad di candidare Riccardo Sarfatti. (red) |
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