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Sommario |
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Entro il 2006 verra'
attivato un sistema informativo che raccogliera' e codifera' incassi e
pagamenti di tutte le amministrazioni pubbliche, consentendo alla
Ragioneria generale dello stato, attraverso un archivio informativo
gestito dalla Banca d'Italia, una rilevazione giornaliera e non piu'
trimestrale dei dati di cassa.
Si tratta del Siope (Sistema informativo delle operazioni degli enti
pubblici), frutto della collaborazione tra Ragioneria dello Stato,
Banca d'Italia, Istat, presentato questa mattina in Campidoglio. Erano
presenti, tra gli altri, il viceministro dell'Economia, Mario
Baldassarri, il ragioniere generale dello Stato, Vittorio Grilli,
l'assessore ai Rapporti Istituzionali della Regione Lazio, Donato
Robilotta, l'assessore capitolino al Bilancio, Marco Causi, e il
presidente dell'Abi, Giuseppe Zadra. Scopo principale del Siope e' l'eliminazione delle asimmetrie esistenti tra amministrazioni centrali ed enti territoriali in materia di verifica dell'andamento dei conti pubblici, di cui verranno migliorate l'efficienza e la trasparenza. Saranno interessati dal monitoraggio Stato, Regioni, Province, Comuni, Universita', Asl e altri enti pubblici. Partito nel 2003, il progetto e' ora in fase di sperimentazione: verra' adottato definitivamente nel 2006 ."Si partiva da una situazione di incertezza - ha sottolineato Baldassarri - e di riferimenti contabili fragili. Spesso gli enti locali trasmettevano i bilanci anche con cinque anni di ritardo. Questo progetto nasce dalla convinzione che le statistiche sono un bene pubblico: non e' possibile in un paese civile non avere la certezza dei dati di spesa". L'importanza di conoscere in tempo reale lo stato delle finanze pubbliche, ha rilevato il ragioniere generale Grilli, e' accresciuta al nuovo federalismo fiscale e dai vincoli del Patto di stabilita' europeo: "La riforma federalista presentera' per noi aspetti problematici, - ha detto Grilli - con lo spostamento di grandi risorse dal centro al territorio. Questo rende indispensabile una omogenizzazione dei bilanci, e una maggiore tempestività nelle rilevazioni. Inoltre, il Siope consentira' di interfacciarsi con la classificazione europea Fe 95, per rispettare i parametri imposti da Bruxelles". (red) |
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"Viviamo
in un paese che, anche nelle regioni più svantaggiate, presenta dati che
indicano un’aspettativa di vita maggiore a quella di molti Paesi
sviluppati, inclusi gli Stati Uniti". E' il commento di Walter Ricciardi,
direttore dell'Istituto
di Igiene dell'Universita' Cattolica di
Roma. "I progressi che sono staticompiuti negli ultimi dieci anni e i
profondi cambiamenti inprocinto di verificarsi per le modifiche al
nostro sistemacostituzionale prosegue - rappresentano un importante
sfida per il sistema". |
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Mantenere vive le
tradizioni popolari e le proprie radici culturali e sociali è
fondamentale per affrontare con spirito costruttivo un futuro che ci
vede proiettati verso l’orizzonte europeo, ecco perché lo studio dei
dialetti nelle scuole medie inferiori e superiori del Lazio rappresenta
una importante novità e uno stimolo a crescere e maturare. L’istituzione
scuola, che la Giunta Storace concepisce sotto un profilo di innovazione
e di integrazione tra competenze professionali e attività lavorativa,
non potrà che beneficiare di questo provvedimento, sempre che gli
studenti possano usufruire di basi di studio solide e orientate a
discernere le differenze culturali piuttosto che ad enfatizzarle.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione, con deleghe alla Scuola,
alla Formazione e al Lavoro, Giorgio Simeoni, a proposito
dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del Lazio della
legge
finalizzata alla “Tutela e valorizzazione dei dialetti di Roma e del
Lazio”.
Ed è rilevante, inoltre – ha osservato Simeoni – il fatto che ad essere
interessati dal provvedimento, oltre che i centri anziani e le comunità
di emigrati laziali in Italia e all’estero siano anche le Università
popolari e della terza età, il cui impegno in ambito formativo
l’amministrazione regionale di centrodestra sostiene con grande
attenzione e partecipazione. |
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La Commissione europea ha deciso di portare l'Italia
davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea di Lussemburgo
perché ''il tributo ambientale istituito dalla Regione Sicilia è
contrario alla tariffa doganale comune della Comunità europea nonché ai
principi fondamentali che disciplinano la politica commerciale comune e
agli obblighi internazionali dell'Ue risultanti dall'accordo di
cooperazione con l'Algeria''. Secondo l'esecutivo europeo il tributo, che grava principalmente sul gas naturale proveniente dall'Algeria, è sostanzialmente contrario alle disposizioni europee e inoltre ''le autorita' italiane non hanno dato risposta al parere motivato che era stato inviato loro nel mese di luglio 2004 né reso conforme al diritto comunitario alla legislazione italiana relativa a tale tributo''. Il tributo e' stato istituito con una legge regionale del 2002 e grava principalmente sul gas naturale proveniente dall'Algeria e poi distribuito in Italia e in altri stati membri attraverso un gasdotto appartenente ad una societa' privata. Secondo la Commissione questa tassa non rispetta il principio dell'unicita' della tariffa esterna comune a prescindere dal punto in cui le merci entrano nella Comunita' ne' gli obblighi derivanti all'Ue dall'accordo con l'Algeria. La Commissione europea ha deciso di adire la Corte di giustizia contro la Repubblica italiana per omessa comunicazione delle misure di attuazione in diritto interno della direttiva 2002/94/CE sull'assistenza reciproca in materia di recupero di crediti fiscali. Inoltre, la Commissione ha trasmesso allo stesso Stato membro una richiesta formale invitandolo a comunicare le misure adottate per attuare in diritto interno la direttiva 2003/96/CE del Consiglio, del 27 ottobre 2003, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità. La richiesta formale è stata trasmessa sotto forma di parere motivato, seconda fase della procedura d’infrazione prevista dall'articolo 226 del trattato. In assenza dell'adozione di misure intese a conformare la legislazione italiana alla direttiva entro due mesi dal ricevimento del parere motivato, la Commissione potrà decidere di sottoporre anche questo caso alla Corte di giustizia delle Comunità europee. (red) |
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I ragazzi bevono di più, fuori pasto e con l'intenzione di ubriacarsi, uno su cinque tra loro fa uso di cannabis mentre aumenta il numero di quelli che hanno consumato cocaina ed eroina. E’ quanto emerge dal Progetto ESPAD (European School Survey Project on Alcohol ad other Drugs), un’indagine condotta nel 2003 dal Consiglio d’Europa tramite il Gruppo Pompidou e il Consiglio svedese su alcool e droghe, e realizzata, per quanto concerne l’Italia, in collaborazione tra Consiglio nazionale delle ricerche e Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri (di cui, fra gli altri da notizia la newsletter educazione&scuola). Il progetto ESPAD ha coinvolto gli studenti tra i 15 e i 19 anni di 35 paesi europei. Il campione italiano conta circa 30.000 sedicenni. I dati più significativi che emergono dallo studio europeo sono: Consumo di tabacco : L’Italia si pone in una posizione intermedia tra i paesi europei, con il 25% dei sedicenni di entrambi i sessi che riferisce di aver fumato sigarette più di 40 volte nella vita. I valori più elevati, con il 42% risultano quelli di Austria e Groenlandia, mentre la Turchia risulta all’ultimo posto, sia per media (13%), sia per i due generi: 17% dei maschi, 7% delle femmine. Il paese con il maggior numero di fumatori sedicenni maschi è la Lituania con il 49%, stessa percentuale che si riscontra tra le ragazze della Groenlandia, che si piazzano al primo posto della graduatoria. Consumo di alcool L’Italia mostra un incremento rispetto alla precedente rilevazione del 1999, con il 33% dei ragazzi ed il 16% di ragazze che riferisce di aver consumato alcool 40 o più volte nella vita: la media tra i due sessi, del 24%, è superiore di ben 6 punti a quella di quattro anni prima. Al primo posto si colloca la Danimarca con il 50% di media (57% dei ragazzi, 42 delle ragazze). Anche Austria, Repubblica Ceca e Olanda contano però valori superiore al 50% per i maschi o al 40% per le femmine. Valori inferiori al 20% per i maschi e al 15% per le ragazze si trovano in Norvegia, Islanda e Turchia. Relativamente alle intossicazioni acute da alcool (10 o più ubriacature nel corso dei 12 mesi precedenti l’intervista), l’Italia con il 7% per i maschi ed il 2% per le ragazze si pone, insieme con la Francia, agli ultimi posti della graduatoria a livello europeo. In paesi come la Danimarca vengono riferite frequenze analoghe dal 40% dei ragazzi e dal 29% delle ragazze, in Irlanda dal 30% dei ragazzi e dal 28% delle ragazze.
Consumo
di droghe:
Con il 22%
dei maschi di 16 anni ed il 18% delle ragazze che riferisce
un’esperienza d’uso di cannabis nella vita, l’Italia si colloca tra i
paesi europei con consumi medi elevati, anche se non evidenzia
significativi incrementi dalla rilevazione del 1999. Valori superiori al
30% per i maschi ed al 28% per le femmine vengono riferiti da Repubblica
Ceca, Svizzera, Irlanda, Francia, Regno Unito, Spagna e Belgio. Con
valori inferiori al 10% in entrambi i sessi si evidenziano Norvegia,
Svezia, Grecia, Turchia, Cipro e Romania. Differente si
mostra, la situazione italiana, per quanto riguarda le altre sostanze
illegali: il nostro paese, insieme con la Spagna e la Repubblica Ceca,
conta l’11% dei maschi che riferisce una esperienza di consumo di altre
sostanze psicotrope (specialmente cocaina ed eroina) nella vita, e con
il 6% delle ragazze si colloca tra i paesi più colpiti. Preoccupa in
particolare l’aumento di 3 punti percentuali per entrambi i generi
rispetto al rilevamento del 1999. |
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Una nuova linea
Napoli-Barcellona allo studio per potenziare ancora le autostrade del
mare della Campania, un protocollo d’intesa tra Regione, porti e
interporti per agire in maniera integrata come unica e grande
piattaforma logistica e l’avvio di un intenso programma di
partecipazione a fiere e convegni internazionali per promuovere il
sistema campano del trasporto merci e stimolare investimenti sul
territorio. Sono queste le tre principali novità annunciate oggi
dall’Assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta, in
occasione del II incontro dell’Osservatorio nazionale sul trasporto
merci e la logistica, tenutosi
presso l’Unione Industriali di Napoli. “Attraverso Logica, la prima
Agenzia regionale di promozione della logistica e del trasporto merci
che abbiamo istituito giusto un anno fa – ha detto Cascetta – abbiamo
innanzitutto creato un archivio
completo che fornisce alle imprese interessate a investire in Campania i
dati sull’accessibilità stradale, ferroviaria e intermodale, sulla
demografia e sulle opportunità economico-produttive di tutte le 550 aree
regionali. Uno strumento prezioso a disposizione degli investitori che
contribuirà a sviluppare ulteriormente il settore della logistica.
Abbiamo quindi avviato studi di fattibilità su nuove rotte delle
autostrade del mare che abbiano origine o destinazione nei porti di
Napoli e di Salerno, come la Napoli-Barcellona che pensiamo di istituire
a breve con la collaborazione di tutti i soggetti interessati: anche
questa iniziativa avrà certamente riflessi positivi su un settore che
già oggi vede la Campania coinvolta nel 54,4 per cento di tutti i
collegamenti nazionali e nel 60 per cento di quelli sul versante
tirrenico”. “Altra importante novità per il 2005 – ha quindi concluso
Cascetta – sarà il protocollo d’intesa tra Regione, porti di Napoli e
Salerno e interporti di Nola, Marcianise/Maddaloni e Battipaglia, che
consentirà alla Campania di catturare i futuri traffici di container e
di competere come piattaforma logistica integrata nel nuovo contesto
euro-mediterraneo: uno scenario che nel 2010 prevede la creazione di una
zona di libero scambio in grado – si stima – di far triplicare gli
scambi fra Italia e Mediterraneo rispetto ai valori del 1998. Infine,
con il coordinamento di Logica, parteciperemo a una fitta serie di
fiere, mercati e conferenze in tutto il mondo per promuovere il
‘marchio’ della logistica campana e attirare investimenti in grado di
far crescere ancora un sistema che già oggi movimenta nel suo insieme 93
milioni di tonnellate di merci all’anno”. Novità, nel settore trasporti, anche in Calabria: "La Calabria che avevamo trovato solo pochi anni or sono, che citavamo dimenticata persinodall'Anas e dalle Ferrovie dello Stato, oggi puo' contare su un programma sicuro di interventi, oltre che di buoni rapporti, che insieme alle Ferrovie dello Stato e per altro verso con l'Anas abbiamo prima provocato e finalmente ottenuto". E' quanto dichiarato dal presidente della Giunta calabrese, Giuseppe Chiaravalloti, dopo la sigla di una 'convenzione' con le Ferrovie dello Stato, con la quale viene fissata la realizzazione di un programma relativo al trasporto su rotaia localizzato nella regione. Per il gruppo Ferrovie dello Stato ha sottoscritto la convenzione il Presidente Elio Catania. La Regione Calabria mettera' a disposizione 47,7 milioni di euro, utilizzando specifici Fondi Por. La convenzione consentira' - fa sapere una nota del portavoce della presidenza della Giunta regionale calabrese - di accelerare la realizzazione della 'linea metropolitana' Catanzaro Lido-Catanzaro-Lamezia Terme-Aeroporto Lamezia Terme, potenziando e migliorando l'attuale tracciato oltre che la dotazione di mezzi. La convenzione permettera', inoltre, di raggiungere altri obiettivi finalizzati al potenziamento del trasporto ferroviario all'interno della nostra regione. E' infatti previsto il miglioramento per servizio sulla linea Catanzaro Lido-Reggio Calabria (linea jonica), di fatto migliorando la qualita' e i tempi di percorrenza nel collegamento tra i due versanti Jonio-Tirreno. (red) |
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