|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Sommario |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Basterà contattare il numero verde
regionale 800.42738 per avere un nuovo servizio sociale dedicato ai
sordomunti per facilitare le telefonate.
In Toscana i cittadini sordomuti sono circa 2500, in Italia 92 mila. Da
oggi un operatore, ogni mattina per cinque giorni
la settimana, farà da ‘interprete’ tra chi sente e chi, non sentendo, ha
difficoltà di parola. I non udenti digiteranno sulla tastiera del loro
telefono speciale i messaggi e leggeranno sul display le risposte, come
sono già abituati a fare; all’altro capo le stesse parole saranno
ripetute dall’operatore alla persona udente, in possesso di un
normalissimo telefono. “E’ un servizio gratuito attivo tramite un numero
verde, che è 800.42738. Renderà chi non sente più autonomo e gli
permetterà di telefonare a lavoro per un’emergenza o al medico,
rivolgersi ad un ufficio qualsiasi o prenotare magari un ristorante”
spiega il vice presidente ed assessore alle politiche sociali della
giunta regionale toscana, Angelo Passaleva. E’ una delle azioni che si inserisce all’interno del protocollo d’intesa firmato l’anno scorso con l’Ente nazionale sordomuti, per cui sono stati stanziati 40 mila euro nel 2003 ed altrettanti nel 2004”. Il servizio, attivato da qualche tempo in Lazio, parte dal 6 dicembre: disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Sarà accessibile a tutti i cittadini residenti in Toscana e costerà alla Regione, per i primi sei mesi, 10 mila. Non è comunque l’unico servizio rivolto ai sordomuti. L’Ufficio relazioni con il pubblico della giunta regionale già dal 2003 è in grado di dialogare con chi ha difficoltà di parola. Gli operatori hanno imparato il linguaggio dei segni ed è stato attivato un numero verde dedicato (800.881515) con una segreteria ed un telefono che registra e traduce le parole in messaggi scritti. Infine si segnala un libro dedicato ai ragazzi per promuovere la cultura ambientale: Segnali Ambientali Junior, l’ambiente a portata dei ragazzi. Si tratta di un libro con illustrazioni per conoscere problemi, criticità e risorse. Un volume destinato ai ragazzi dai 9 ai 13 anni per spiegare, con illustrazioni ed un linguaggio semplice e accattivante, lo stato di salute dell’ambiente toscano, gli interventi da adottare per risolvere le criticità ed i comportamenti da assumere nella vita di tutti i giorni per diminuire l’impatto derivante dalle nostre azioni. Si intitola ‘Lapo, Tosca e l’Ambiente ritrovato’ ed è stato realizzato dalla Regione in collaborazione con Carthusia Edizioni. Il libro verrà presentato domani, martedì 7 dicembre, dall’assessore all’ambiente Tommaso Franci alle 12.30 nella sala stampa di Palazzo Bastogi (via Cavour 18). (red) |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Il condono
edilizio scade il 10 dicembre, a meno di proroghe, scade il termine per
presentare
le domande ed effettuare il versamento
della prima rata. Al 4 dicembre le domande arrivate nei capoluoghi di
regione sono 58.000. Piu' della meta', precisamente 32.000, sono
state presentate a Roma. Nei capoluoghi piu' piccoli invece in molti
casi non si raggiungono le 100 richieste. Da Trieste, dove si parla di
poche decine di adesioni, a Potenza (solo 80 domande), passando per
Ancona, dove sono state presentate meno di 30 istanze. Secondo
un'indagine dell'ADNKRONOS sono state poche le domande. |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Ecco la situazione al 6 dicembre sullo
stato di approvazione dei nuovi Statuti regionali.
(red) |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Le
liste unitarie alle regionali del 3-4 aprile 2005 rappresentano ancora
un problema per entrambi gli schieramenti politici. Sia l'Ulivo che la Cdl stanno valutando l'impatto della lista unitaria alle regionali e i candidati presidenti ancora da scegliere. In alcuni casi le liste civiche - si sostiene - che portano il nome dei candidati presidenti di regione, come nel Lazio, potrebbero essere decisive per una vittoria. I contrari sostengono che così si rischia di drenare consensi alle forze maggiori. Lo staff del Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha manifestato perplessita' sulle dichiarazioni del coordinatore regionale di Forza Italia, Paolo Romani, secondo il quale non c'e' la possibilita' che alle elezioni regionali ci siano liste autonome del presidente, e si chiede se ''per caso'' c'e' chi ''vuole fare perdere le elezioni regionali''. ''Non e' un caso - hanno osservato i collaboratori di Formigoni - se il capogruppo dei Ds, Pierangelo Ferrari, e' stato il primo ad applaudire, dicendo che e' un dato positivo se non c'e' la lista del presidente''. Negli ambienti vicini a Formigoni, tra l'altro, viene fatto notare che ''in altre regioni le liste del presidente sono gia' state decise come per esempio nel Lazio, in Liguria e in Puglia. E allora in queste regioni, secondo il ragionamento di Romani, c'e' qualcuno che vuole far perdere Forza Italia?''. ''Non e' certo Paolo Romani che decide - si fa ancora notare - e Formigoni ha sempre detto che decidera' secondo cio' che sara' piu' utile alla coalizione e che la decisione verra' presa insieme''. Mentre fa discutere nel centrosinistra la candidatura Bresso. ''E' stato un ragionamento difficile e doloroso, ma fatto con l'obiettivo di tenere una coalizione larga e di vincere''. Cosi' Pierluigi Bersani, responsabile nazionale Economia dei Ds, ha commentato la decisione di candidare Mercedes Bresso al posto di Pietro Marcenaro alle prossime elezioni regionali in Piemonte. ''Le valutazioni possono essere diverse - ha aggiunto Bersani - ma lo spirito e' identico e lo si vedra' gia' dai prossimi giorni. Niente potra' incrinare e fermare l'unita' della coalizione e la voglia di vincere di tutti: dei candidati, di quelli che saranno in lista, di quelli che daranno una mano''. (red) |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Diretto
da
Gianni Ferrara,
www.costituzionalismo.it
si avvale della collaborazione di Gaetano Azzariti,
Lorenza
Carlassare, Pietro Ciarlo, Alfonso Di Giovine e Mario Dogliani.
Le specifiche ragioni di politica culturale e la professione di metodo alla base di quest'iniziativa sono rese esplicite in due editoriali Le ragioni di una rivista nuova, di Gianni Ferrara e Le ragioni di un impegno nuovo, di Gaetano Azzariti. Il sito Costituzionalismo.it si compone di diverse rubriche. Lo spazio intitolato "Sulla teoria costituzionale" raccoglie scritti di carattere fondamentalmente teorico. Questa rubrica ha carattere monografico, in una successione di "fascicoli", normalmente introdotti da un editoriale. La rubrica intitolata "Costituzionalismo alla prova" ha anch'essa carattere monografico. Distinta in "fascicoli", vuole riflettere sulle più significative vicende della realtà contemporanea, al fine di valutarne la riconducibilità alle dottrine del costituzionalismo. Nella sezione intitolata "Commenti" sono discussi, non ogni avvenimento costituzionalmente rilevante, ma solo quei fatti, atti o eventi che si ritiene possano significativamente incidere sulle vicende storiche del costituzionalismo. Con la colonna "Notizie" si fornisce una panoramica completa di tutti i fatti, atti o eventi più o meno costituzionalmente rilevanti. Fra le notizie relative a Regioni ed enti locali: Il nuovo Statuto della regione Emilia-Romagna 11/10/2004; Il nuovo Statuto della regione Toscana, 11/10/2004; Il nuovo Statuto della regione Umbria, 17/05/2004; La prima legge elettorale regionale 13/05/2004; Regione Calabria - approvato lo Statuto regionale, 26/02/2004; Il nuovo Statuto della Regione Puglia, 07/11/2003; Parere della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul ddl Finanziaria e sul ddl di conversione in legge del D.L. 269 del 2003, 09/10/2003; Parere della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul ddl Finanziaria, 18/09/2003; Nuovo Statuto della Regione Calabria,25/06/2003; Polizia amministrativa locale, 15/04/2003. Sempre in tema, di particolare rilevo è il sito dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti (AIC) che nasce per iniziativa di un gruppo di studiosi con lo scopo di "favorire l'approfondimento dello studio e dei metodi d'insegnamento del diritto costituzionale, promuovendo e coordinando incontri tra studiosi e ricerche collettive". L'AIC aderisce all'lnternational Association of Constitutional Law. Nella sezione Dibattiti : Il nuovo titolo V; La revisione della Costituzione ; Laicità e Stato costituzionale ; Attualità costituzionale ; Internet e libertà costituzionali ; Aspetti costituzionali delle vicende internazionali; Amministrazione e Costituzione . Nella sezione Cronache, on line informazioni su: Giurisprudenza costituzionale; Giurisprudenza comunitaria e CEDU; Cronache costituzionali dall'estero ; Attività degli organi costituzionali e delle autonomie . Nella sezione Dossier: Statuti regionali: la situazione dei procedimenti di adozione ; Scheda di lettura dei materiali della Convenzione europea ; Il nuovo assetto della potestà regolamentare dopo la riforma del Titolo V: i pareri del Consiglio di Stato ; Dossier di documentazione e approfondimento sulle recenti iniziative relative al Titolo V della Costituzione ; Conflitto di interessi. Infine www.federalismi.it (diretto da Beniamino Caravita di Toritto) i cui contenuti si possono consultare solo previa registrazione. Di recente pubblicazione il Forum sul Titolo V della Costituzione con gli interventi di Girolamo Sciullo sul Federalismo amministrativo e di Matteo Barbero sul Federalismo fiscale: dalla Consulta una sentenza con molte conferme, alcune precisazioni e qualche anticipazione (nota a Corte Cost. n. 320/2004) . Nell'ambito del dibattito sugli Statuti è stato pubblicato li'ntervento di Americo Iurleo, Ulteriori riflessioni in merito alla procedura di approvazione dello Statuto della Regione Lazio e sull'esame svolto dal Governo . (red) |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||
|
La decisione della
multinazionale tedesca di chiudere il reparto di produzione
dell'acciaio magnetico della Ast di Terni e' ''gravissima e
inopinata''. Lo ha affermato Maria Rita Lorenzetti, presidente della
regione Umbria, ribadendo la richiesta della convocazione in tempi
''brevissimi'' del tavolo nazionale per affrontare la vertenza Thyssen
Krupp, gia' avanzata dalla provincia e dalle organizzazioni sindacali. ''Nelle forme e nei modi in cui si e' prodotta - ha aggiunto Lorenzetti - appare come una gravissima scorrettezza. Alla disponibilita' e agli impegni concreti delle istituzioni e del governo, la proprieta' risponde con un disinvolto e incredibile voltafaccia. Come regione, abbiamo sempre fatto la nostra parte, con senso di responsabilita', portando al tavolo della trattativa proposteserie e concrete. Cosi' non e' stato da parte della Thyssen Krupp e questo - ha ribadito- e' per noi istituzionalmente inaccettabile''. ''Le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Failms, Ugl e Cgil, Cisl, Uil, dopo le ultime comunicazioni di ThyssenKrupp, proclamano la mobilitazione dei lavoratori di tutto il gruppo Acciai speciali Terni e confermano l' indisponibilita' a mettere in discussione gli accordi con la ThyssenKrupp del 18 febbraio e del 17 giugno 2004, con la garanzia del Governo italiano, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero delle Attivita' produttive''. Quindi l'Assemblea dei lavoratori delle Acciaierie di Terni ha proclamato quattro ore di sciopero articolate entro la fine della settimana. ''Le decisioni di ThyssenKrupp - si legge nel documento - hanno rimesso in discussione le produzioni e l' occupazione, ma anche la credibilita' delle intese sindacali ed istituzionali". “Lo abbiamo già detto lo scorso febbraio e voglio ripeterlo: noi non siamo un’‘Italietta’, non siamo una regione in cui una qualsiasi azienda multinazionale, Thyssen Krupp in questo caso, può permettersi di entrare e uscire da una trattativa come le fa comodo”, ha affermato il presidente Maria Rita Lorenzetti: “Sia chiaro – ha detto Lorenzetti –, come Regione eravamo pronti, sin dal 23 novembre scorso ad assumerci tutti gli impegni che ci competevano per ciò che riguarda la partita del fabbisogno energetico, così come il Governo era pronto a garantire quelli sul versante delle infrastrutture. E’ stata Thyssen Krupp a rimangiarsi in modo incredibile gli impegni sottoscritti formalmente e ufficialmente nell’accordo di Palazzo Chigi del 17 giugno scorso. Voglio qui ribadire – ha sottolineato la presidente - che le istituzioni unitariamente, sono al fianco dei lavoratori e delle istituzioni locali per la difesa di Terni, quale sito industriale integrato per la produzione degli acciai”. (red) |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|