periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 275 - Roma, 24, 25 e 26  aprile 2004

Sommario

28 e 29 aprile: Conferenza Regioni, Stato-Regioni e Unificata Salute e infanzia: on line le informazioni dall'Emilia-Romagna
Farmaci: 191,83 euro a testa e non UE: riforma della politica di coesione
Ghigo e Urbani presentano a Ciampi Codice Beni Culturali Veneto: proposta su nuova Politica Agricola Comunitaria
UE: riforma della politica di coesione
L'Europarlamento, riunito a Strasburgo, ha approvato una risoluzione sulla riforma della politica regionale e di coesione a partire dal 2006. La risoluzione esprime la posizione dell'assemblea sulle proposte di riforma presentate dall' ex-Commissario Michel Barnier nella Terza Relazione sulla coesione.
Il Parlamento europeo, pur riconoscendo i limiti imposti dalla disciplina finanziaria per quanto concerne l'attribuzione di risorse di bilancio alla politica regionale e di coesione, ritiene che la quota dello 0,45% del Pil dell'Unione garantita attualmente debba essere mantenuta dopo il 2006. E' questa una condizione necessaria affinché  la politica di coesione sia all'altezza delle sue ambizioni in un'Europa allargata dove la
popolazione che beneficerà dei fondi passerà da 68 a 116 milioni di persone, e che non escluda le regioni beneficiarie attuali.
Commentando il pronunciamento, il gruppo dei Verdi, in una nota, sottolinea di puntare ad una riforma che ''aiuti le regioni dell'Unione Europea allargata più povere e permetta una maggiore compatibilità dei progetti finanziati dai Fondi strutturali con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile''. I Verdi respingono invece ''la tentazione di ri-nazionalizzare di parte dei fondi e le proposte di riduzione del bilancio comunitario destinato alla politica di coesione che alcuni governi europei hanno proposto in questi mesi''. I Verdi difendono inoltre la concessione di aiuti di stato a  tutte le regioni ammissibili ai programmi di convergenza (futuro obiettivo 1), comprese quelle interessate dall'effetto statistico dell'allargamento (ovvero le regioni attualmente eleggibili all'ob.1, che con l'abbassarsi la media comunitaria del Pil comunitario resteranno fuori). Si' anche all'introduzione di un regime transitorio di aiuti strutturali per quelle regioni che soffriranno dell'effetto statistico.
Una novità importante e' giudicata infine la proposta della Commissione europea di finanziare nel futuro obiettivo 2 azioni specifiche ambientali e di prevenzione dei rischi.
(red)
Ghigo e Urbani presentano a Ciampi Codice Beni Culturali

Il ''Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio'' è stato presentato oggi al Presidente della Repubblica Carlo al Quirinale  da Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, e da Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome e Presidente della Regione Piemonte. Erano presenti anche Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce in rappresentanza del Presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Enrico Borghi, Presidente dell'Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani, e Alberto Vanelli, Direttore della Cultura della Regione Piemonte e alcuni dirigenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
''Il Codice - ha affermato il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Ghigo - rappresenta un traguardo importante, frutto di un lungo, travagliato, ma efficace lavoro che ha coinvolto gli esperti del Ministero e delle Regioni e che ha visto la collaborazione dei rappresentanti degli Enti Locali e del mondo della cultura''. ''Si è così arrivati - ha aggiunto Ghigo - ad un testo che non e' una riforma radicale del settore, ma un punto di equilibrio che concorre alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e che mette in grande rilievo anche il riordino della tutela del paesaggio''. ''Diventa così possibile - ha concluso - innovare la gestione del patrimonio culturale e paesaggistico prevedendo accordi o comunque per organizzare sistemi integrati dei servizi''.
(red)

Farmaci: 191,83 euro a testa e non

Farmaci: 191,83 euro a testa. Ma c'è sempre chi "mangia" due farmaci e chi nessuno. Bressanone vince infatti la medaglia d’oro del risparmio farmaceutico e l'Asl "Roma A" la maglia nera del consumo. Un fondo in prima pagina su "il Sole 24 Ore" di oggi , a firma di Roberto Turno e titolato "Gli sprechi tolgono salute", apre un lungo servizio sulla spesa farmaceutica all'interno del quotidiano. I dati analizzati sono dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali: "Farmaci, Nord formica Sud cicala".
L’Italia della pillola è spaccata a metà. Chi ne fa uso morigerato, chi ne fa incetta. A dispetto dei tetti di spesa e delle soglie regionali di imporre le briglie alle iperprescrizioni dei medici - scrive "il Sole 24 Ore" - e al mai sopito desiderio degli italiani di tener pieno l’armadietto delle medicine. Risultato: su una spesa media nazionale procapite di 191,83 euro, c’è Bressanone che paga appena 134.71 euro e Roma A», la Asl al centro della capitale, che "autorizza” 292,15 euro. Centocinquatotto euro dì differenza.
Un trend allarmante. È una fotografia più che mai in chiaroscuro quella scattata dall'Assr (Agenzia per i servizi sanitari regionali) sulla spesa farmaceutica 2003 a carico del Ssn (farmaci di classe «A») sostenuta dalle 197 aziende sanitarie d’Italia.
Un check che deve far riflettere, soprattutto nel momento in cui i primi bilanci del 2004 di gennaio-febbraio dicono che la temperatura della farmaceutica pubblica ha ripreso a crescere: la spesa netta a carico del Ssn è salita del 4,2% e le ricette del 2,6 con dati di febbraio (rispettivamente +7,8% e +5%} che stanno cominciando a far tremare i polsi - scrive sempre "il Sole 24 Ore": "a Governo e amministratori locali. Tanto più se saranno confermate le previsioni addirittura più negative di marzo. L’"Agenzia nazionale» ideata col decretone di accompagnarncnto alla Finanziaria 2004, a questo punto, non può restare ancora in naftalina. E non è un caso che Governo e Regioni hanno intenzione di accelerarne la nascita. Se si raggiungerà l'accordo sull’attribuzione delle poltrone, a cominciare da quella di presidente".
(gs)

Salute e infanzia: on line le informazioni dall'Emilia-Romagna
Nel portale Saluter - della Regione Emilia-Romagna - c’è anche una sezione dedicata all’infanzia e all’età evolutiva.
E' possibile reperire on line le principali informazioni per orientarsi, ad esempio, sulla scelta del pediatra di fiducia, sulle vaccinazioni obbligatorie e quelle raccomandate, sugli ambulatori di neuropsichiatria infantile, in altre parole su tutti i servizi sanitari rivolti ai più piccoli.
(red)
Veneto: proposta su nuova Politica Agricola Comunitaria

Il Veneto ha messo a punto la sua proposta tecnica sulla cui base andare al confronto politico con il Governo in vista delle scelte che quest’ultimo dovrà fare entro luglio per quanto concerne l’applicazione della nuova Politica Agricola Comunitaria. I contenuti del documento regionale sono stati al centro di un incontro svoltosi stamani alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, tra l’assessore all’agricoltura del Veneto Giancarlo Conta (nella foto) e i vertici delle organizzazioni professionali agricole, con i presidenti Eugenio Giazza per la Coldiretti, Sandro Ghiro per la CIA e Antonio Borsetto per la Confagricoltura. Sul documento, con taluni distinguo, hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo Coldiretti e CIA, mentre Confagricoltura è stata critica per la parte relativa alle modalità di attuazione dell’Organizzazione Comune di Mercato per la carne bovina. Quella presentata è una proposta aperta, sulla quale le Regioni si sono confrontate con il Ministro Gianni Alemanno  a Milano, nel corso di vertice programmato proprio su tali questioni. Poi si tratterà di vedere quali saranno i contenuti di alcuni Regolamenti applicativi che la Commissione deve ancora emanare. Ci sarà dunque modo per ulteriori approfondimenti e iniziative prima di giungere alla decisione definitiva. Va ricordato che la nuova PAC cambia in maniera sostanziale il regime di intervento in agricoltura, rafforzando lo sviluppo rurale e introducendo tra l’altro il cosiddetto disaccoppiamento, che assicura finanziamenti comunitari rapportati a quelli percepiti dall’impresa nel triennio 2001 – 2003, indipendentemente dalla coltura o dall’attività agricola effettivamente praticata. Agli stati membri è consentito di attuare il disaccoppiamento in maniera differenziata (totale o parziale, cioè in parte indipendentemente dall’attività, in parte in relazione alla produzione come in precedenza ) e graduale, in relazione alle diverse specificità agricole.
Le nostre proposte – ha sottolineato Conta – puntano ad ottimizzare gli effetti della nuova PAC nel territorio regionale, ma restiamo aperti a soluzioni, valutazioni e opzioni che raccolgano il più ampio consenso, nell’interesse generale di una posizione comune dell’Italia nel panorama europeo".
E
il Consiglio dei Ministri UE ha deciso riforme radicali del sostegno erogato nell’ambito della politica agricola comune (PAC) nei settori del tabacco, dell'olio di oliva e delle olive da tavola, del cotone e del luppolo. I risultati attesi delle riforme sono una maggiore competitività, un più forte orientamento al mercato, un maggiore rispetto dell'ambiente, minori distorsioni degli scambi e redditi più stabili per gli agricoltori. Per questi quattro settori, una parte significativa degli attuali pagamenti legati alla produzione sarà trasferita al regime di pagamento unico disaccoppiato. Per il tabacco, prima del disaccoppiamento completo, gli Stati membri possono decidere di mantenere elementi vincolati alla produzione per un periodo transitorio di quattro anni. Una parte dei premi attuali sarà utilizzata per finanziare programmi di ristrutturazione nelle regioni produttrici a partire dal 2010. Per l'olio di oliva, il Consiglio ha autorizzato gli Stati membri a mantenere un pagamento accoppiato nella misura massima del 40%. Per il cotone, i ministri hanno deciso di disaccoppiare il 65% del sostegno, mentre il 35% sarà mantenuto sotto forma di pagamenti per ettaro. Gli aiuti per il luppolo saranno completamente scollegati dalla produzione, ma gli Stati membri hanno la facoltà di mantenere l'accoppiamento nella misura massima del 25%. Tutte le riforme avranno inizio nel 2006.
(red)

28 e 29 aprile: Conferenza Regioni, Stato-Regioni e Unificata
Mentre rimangono sullo sfondo le richieste di ordine finanziario della Conferenza dei Presidenti delle Regioni (cfr. anche il Dossier di riepilogo predisposto dalla Segreteria della Conferenza) e le polemiche fra l'Anci (l'Associazione nazionale dei comuni italiani) e il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti (cfr. regioni.it n. 274) , il Ministro per gli Affari regionali ha convocato la Conferenza Unificata e la Conferenza Stato-Regioni per il 29 aprile.
La situazione di stand-by dei rapporti istituzionali offre già un evidente risultato: sono infatti 24 i punti all'ordine del giorno della Conferenza Unificata e ben 66 quelli all'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni.
Anche per questo la Conferenza dei Presidenti delle Regioni è stata articolata in due sessioni. I Presidenti delle Regioni si riuniranno infatti presso la sede della Conferenza in via Parigi 11, nella serata (ore 20.00) di mercoledì 28 aprile e proseguiranno i lavori l'indomani, 29 aprile, a partire dalle 9.30.
All'Ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni l'eventuale esame questioni all'odg della Conferenza Unificata e l'eventuale esame questioni all'odg della Conferenza Stato-Regioni.
La Conferenza si confronterà sul Documento Sanità futura  del Ministro della Salute e degli Assessori alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome, elaborato a Cernobbio lo scorso 6 aprile. Sempre in materia di sanità ci sarà un'informativa del Coordinatore degli Assessori sul Convegno relativo al Governo dei Sistemi Sanitari regionali nell’ambito della Manifestazione Forum P. A. Sanità, previsto il 13 maggio 2004.
Proseguirà poi l'approfondimento e la discussione sulle ipotesi di riorganizzazione del sistema delle Conferenze Stato-Regioni, Unificata e della Conferenza dei Presidenti.
Sarà valutata una bozza di accordo ex articolo 7 della Legge 131/2003, proposto dall’Ufficio per il federalismo amministrativo. All'esame anche il lavoro del Comitato delle Regioni con riferimento alla  bozza di parere sul terzo Rapporto di coesione.
Il confronto proseguirà poi sulle proposte di legge d’iniziativa parlamentare all’esame della Commissione IX della Camera dei Deputati recanti “Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale” (4358 e 3053). Proposte già esaminate dal Coordinamento interregionale nella riunione del 25 marzo 2004. (cfr. anche regioni.it n.274).
Al centro del confronto fra i Presidenti anche le
problematiche concernenti l’emergenza rifiuti in Campania (Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3345 del 30 marzo 2004: verifica delle disponibilità delle Regioni in attuazione della suddetta ordinanza). Il tema sarà trattato nel corso della Conferenza dei Presidenti delle Regioni con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso (nella foto).
Fra gli altri punti all'ordine del giorno (gli ordini del giorno integrali sono on line su www.regioni.it) rientrano anche: l'ordinanza sulla riclassificazione sismica del territorio nazionale e le problematiche applicative e il  Piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Sarà inoltre affrontata la ripartizione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, Anno 2004 (Proposta che sarà vagliata prima dal Coordinamento interregionale).
Infine sarà valutato il documento approvato dal Coordinamento degli Assessori al Turismo il 7 aprile scorso in merito alla riforma dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo (ENIT).
Fra gli appuntamenti dei Presidenti anche l'Assemblea del Cinsedo (29 aprile 2004 alle ore 11.00).
(sm)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore responsabile: Marco Tumiati
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