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Sommario |
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U.E.: accordo su tabacco e olio | ||||||||||||||||||||||||||
Un
"successo insperato" U.E. che garantirà fino al 2013 fondi per 1
miliardo e 52 milioni di euro l'anno a favore delle filiere del tabacco e
dell'olio. E' stato il ministro per le politiche agricole
Gianni Alemanno,
(nella foto)
che ha condotto a buon fine la trattativa in ambito comunitario, a
illustrare i contenuti dell'accordo raggiunto. Per l'olio d'oliva le risorse a disposizione saranno pari a 719,8 milioni di euro, per il tabacco 332,3: "sono le risorse che volevamo", ha spiegato Alemanno. In particolare per il tabacco, l'accordo interessa 26.800 produttori e coinvolge 134.500 occupati fra campo agricolo e industriale: l'accordo consente in pratica un anno di proroga dell'attuale regime e quattro anni di transizione fino al 2009, in cui si garantisce il 60% di aiuto cosidetto accoppiato e il 40% dell'aiuto disaccoppiato (erogato cioè senza un collegamento diretto con la produzione) per tutte le imprese. Per l'olio di oliva, invece, l'accordo interessa 978.000 aziende che potranno così contare su un netto miglioramento della condizione operativa. Per la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti "Il forte e difficile impegno delle istituzioni locali umbre, insieme alla costante mobilitazione delle organizzazioni sindacali e della filiera, ha contribuito in maniera decisiva a rendere più flessibile l' atteggiamento tra Paesi produttori e non produttori di tabacco e a determinare una posizioni tra Commissione europea e Consiglio dei ministri d' Europa che ha portato all' accordo sulla riforma dell' Ocm del tabacco''. ''Le decisioni assunte dal Consiglio europeo dei ministri dell'agricoltura sono positive e ne sono naturalmente soddisfatto'', è il commento del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino: "Avevo incontrato le organizzazioni sindacali e avevo sentito il ministro Alemanno e il Presidente Prodi per rappresentare le legittime richieste degli agricoltori. Con le decisioni assunte - ha concluso il presidente - c'e', ora, il tempo necessario per far attivare ai produttori i necessari processi di riconversione, garantendo l'occupazione e lo sviluppo qualificato dell'agricoltura''. (sm) |
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Federalismo: Vizzini spiega "stagione Statuti". Funari si candida | ||||||||||||||||||||||||||
Le
strade del federalismo
sono infinite. Lo dimostra il giornalista Giancarlo
Funari (nella foto), presentandosi per le elezioni provinciali a Napoli: ''Non ci sono
problemi con la Lega Nord, in questo momento noi li possiamo solo aiutare'':
ha detto Funari,
annunciando la propria
candidatura alla presidenza della provincia con il movimento meridionalista
Magna Grecia Sud Europa. E proprio il federalismo visto da Sud è
secondo Funari una opportunità da non perdere:
''Adesso con la mancanza di Bossi dobbiamo intervenire noi'', ha aggiunto
Funari il quale ha
sottolineato che il movimento meridionalista si ispira ''alla grande idea
che la rivoluzione parta dal sud come sosteneva Guido Dorso e alla prima
idea di federalismo di Bossi e Miglio, con le tre macroregioni. Quella era
la vera idea di federalismo - ha aggiunto il giornalista televisivo - non
questa che e' addomesticata''. |
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Storace: Alitalia, posizione univoca enti territoriali | ||||||||||||||||||||||||||
Il presidente della
Regione Lazio Francesco Storace (nella
foto) ha
sollecitato nuovi incontri politici locali sulla questione Alitalia per poi
ricevere insieme i sindacati di settore e fornire una ''posizione univoca
degli enti territoriali''. |
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Basilicata e Friuli Venezia Giulia per sviluppo società dell’informazione | ||||||||||||||||||||||||||
Basilicata e Friuli-Venezia Giulia insieme per lo sviluppo della società dell’informazione e la diffusione delle tecnologie nei rispettivi territori. I contenuti di un protocollo d’intesa, che disciplina le modalità di collaborazione fra le due Regioni e che sarà firmato nei prossimi giorni dai presidenti Bubbico e Illy, sono stati illustrati oggi a Potenza in una conferenza stampa. “Le realtà del Friuli e della Basilicata – ha detto ai giornalisti l’assessore ai sistemi informativi, Franco Iacop (nella foto), che da ieri è a Potenza con una delegazione di tecnici e funzionari della Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia – sono confrontabili e presentano ampie parti di territorio con zone marginali e difficili dal punto di vista orografico rispetto alle principali direttrici di traffico”. E proprio alle aree interne sarà indirizzata una delle iniziative su cui si svilupperà la collaborazione fra le due Regioni. L’obiettivo è quello sperimentare tecnologie e sistemi in grado di portare la “banda larga” nelle aree interne e nei piccoli Comuni, dove i grandi investitori privati non sono interessati ad effettuare i propri investimenti per la mancanza di un ritorno economico immediato. “Lo sviluppo delle aree interne – ha detto ancora Iacop – richiede azioni di sostegno da parte del pubblico per garantire pari opportunità a tutti i cittadini. Noi abbiamo apprezzato le iniziative della Regione Basilicata nel campo dell’innovazione, che si completano e si possono integrare con le competenze sviluppate dalla nostra Regione”.La collaborazione fra le due Regioni riguarderà inoltre l’area dei servizi on line ai cittadini e alle imprese, l’e-learning e gli enti locali. “E’ con molto piacere – ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico – che intendiamo avviare un proficuo rapporto di collaborazione con la Regione Friuli, da tempo impegnata nella diffusione delle tecnologie e che oggi si propone l’ambizioso obiettivo di realizzare un modello di relazioni in ambito europeo e con i paesi di prossimità. La Basilicata mette a disposizione del Friuli e delle altre Regioni italiane il patrimonio di conoscenze acquisito in questi anni nel campo della società dell’informazione. Siamo certi che dal Friuli può venire un importante contributo, per integrare i nostri programmi arricchendoli di nuovi e importanti contenuti”.(red) |
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Tra Tremonti e Anci è polemica | ||||||||||||||||||||||||||
Tra Tremonti, e l'Anci, l'associazione
nazionale dei comuni, è polemica. A scatenarla è una lettera inviata dal Ministro, nella
quale si chiede ai Comuni una ''tempestiva informativa'' dei costi
sostenuti per una campagna di informazione, pubblicata sui principali
quotidiani, dal titolo Comuni al Collasso e su un'indagine SWG sulla
Finanziaria. La lettera ha provocato immediate e accese reazioni: ''I Comuni
italiani si attendono - ha detto il
presidente dell'Anci, Leonardo Domenici
- pubbliche scuse da parte del Ministro
dell'Economia Giulio Tremonti''. |
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Trasporto pubblico locale: Regioni criticano Proposta di legge | ||||||||||||||||||||||||||
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In materia di
trasporto pubblico locale le Regioni criticano il
Parlamento. Nel corso di un'audizione che
si è svolta ieri pomeriggio in Commissione Trasporti alla Camera la
Conferenza dei presidenti ha dichiarato che molte delle norme contenute
nella proposta di legge (primo firmatario De Laurentis) sul trasporto
pubblico locale, che ha tra le sue finalità quello di conseguire ''un
riequilibrio di mercato nel settore,garantendo condizioni uguali di
concorrenza nel momento in cui sarà completamente liberalizzato'',
possono considerarsi incostituzionali perché invadono competenze
esclusive delle Regioni. Le regioni hanno poi chiesto che lo Stato, in
assenza dell' autonomia fiscale, eroghi nel biennio 2006-2010 risorse
aggiuntive, calcolabili intorno 300 milioni di euro l'anno, necessarie
allo sviluppo del settore. Inoltre ''tutte le Regioni - ha spiegato l'assessore ai Trasporti della Campania, Ennio Cascetta (nella foto) - hanno legiferato secondo i principi della 422 e quindi una legge dello Stato che modifichi alcuni di questi principi andrebbe a creare un pericoloso conflitto di competenze fra le leggi delle regioni e quelle dello Stato creando un ulteriore momento di confusione. Secondo noi perciò la proposta di legge andrebbe respinta in toto, ma in linea di principio le regioni hanno proposto che il Parlamento elabori una legge integrativa della 422 che ne risolva alcuni punti, ma soprattutto dia certezza di risorse al settore''. Al momento - sostengono le regioni - le risorse che sono state trasferite dallo Stato alle Regioni per finanziare i contratti di servizio ''non coprono neanche i nuovi contratti di lavoro che si dovranno definire nei prossimi mesi''. ''Per effetto della realizzazione dell'alta velocità - ha aggiunto l'assessore - molte tratte ferroviarie si libereranno e potrebbero essere usate dal trasporto locale, purtroppo non ci sono i soldi per acquistare nuovi treni. Il problema serio è dunque quello delle risorse aggiuntive in questo settore che deve crescere offrendo più servizi, facendo camminare più treni e più corse di autobus. In assenza di un'autonomia fiscale delle regioni, per finanziare questi nuovi servizi dovrebbe intervenire lo Stato. Il Paese finalmente sta investendo in trasporto, ma le autonomie hanno però bisogno di risorse aggiuntive per poterne usufruire appieno. La riduzione dei costi dovuto ad una maggiore efficienza delle aziende e l'aumento dei biglietti dovuti al necessario adeguamento agli standard europei - ha concluso - non coprirebbero il fabbisogno di risorse aggiuntive che abbiamo calcolato nel quinquennio 2006-2010 sarebbe di 300 milioni di euro all'anno in più per tutta l'Italia''. (red) |
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