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Sommario |
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Domani 16 aprile sciopero dei medici di famiglia e dei pediatri | ||||||||||||||||||||||||||
Medici di famiglia e pediatri in
sciopero dopodomani, venerdi' 16, e ambulatori chiusi per tutta la
giornata. Saranno comunque garantiti gli interventi urgenti e quelli
in assistenza domiciliare programmata e integrata, in osservanza alle
norme e ai codici di autoregolamentazione delle sciopero. La protesta sindacale è stata proclamata dalla Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), dallo Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), dalla Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e vi parteciperanno anche i medici della Continuita' assistenziale (l'ex guardia medica) dell' Emergenza e dei servizi. Per il Segretario nazionale della Fimmg, Mario Falconi (nella foto), bisogna contrastare ''il progressivo smantellamento del Servizio sanitario nazionale'', e reclamare il rinnovo dell' accordo di lavoro che lega i medici di famiglia e i medici di medicina generale al Servizio sanitario nazionale. Contratto che è scaduto da più di tre anni. ''Il Governo e le Regioni continuano a non mantenere gli impegni presi in termini di investimenti sull'assistenza territoriale - spiega il segretario della Fimmg - mentre prosegue lo smantellamento del Ssn attraverso il persistente sottofinanziamento e il processo di devoluzione 'spinta'''. "I cittadini - prosegue Falconi - devono sapere che la figura medica del Ssn a loro più gradita guadagna soltanto, tolte le spese, circa due euro al mese per ciascun assistito". Dopo lo sciopero di venerdi' 16 i medici di medicina generale e i pediatri scenderanno in piazza a Roma la prossima settimana, sabato 24 aprile, insieme con tutte le altre organizzazioni sindacali dei 'camici bianchi' dipendenti e convenzionati del Ssn per manifestare a sostegno del Servizio sanitario pubblico e per il rinnovo degli accordi di lavoro, tutti scaduti da anni. Progressi si registrano invece per quel che concerne lo sviluppo on line della professione medica. secondo quanto riportato dalla newsletter di governo.it entro tre anni - a partire dal Sud Italia e, poi, via via in tutto il resto del Paese - di dovrebbe disporre non più un solo tradizionale "medico condotto", ma di "un team di medici di medicina generale per ogni paziente". Con la connessione alla rete digitale - prosegue la newsletter di Palazzo Chigi - più medici di medicina generale condivideranno le informazioni su un paziente e potranno fornirgli la migliore assistenza in tempi rapidissimi. La stessa Rete supporterà i servizi di farmaco-vigilanza, di formazione a distanza (e-learning), di informazione ai cittadini e di monitoraggio delle prescrizioni. Il progetto è stato già finanziato dal CIPE con 25,8 milioni di euro. (gs) |
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Galan contro il luogo comune del politico "strapagato" | ||||||||||||||||||||||||||
Fortemente polemico sui luoghi comuni
che vogliono i politici come potenti "e strapagati", il Presidente della
Regione Veneto, Giancarlo Galan (nella foto), in
un'intervista a Il Gazzettino
spiega che in realtà: "quando sono stato liquidato da Publitalia, dopo sei
anni di lavoro, ho percepito 700 milioni di lire. E ora leggo di qualche
manager che va in pensione con 8 milioni di Euro. Non c'è paragone, il
luogo comune non regge più. E smettiamola con questa morale: un manager
nel privato guadagna miliardi l'anno e non mi pare che l'azienda Veneto
sia da meno. Con la piccola differenza che il Presidente della Regione
deve anche farsi eleggere dai cittadini ogni 5 anni". E non basta: " il
Presidente del Veneto, in 9 anni, non si è mai fatto dare un gettone di
presenza. Qualche mio predecessore della prima Repubblica si faceva
nominare in importanti aziende di Stato, qualche mio collega, nel senso di
amministratore pubblico, Sindaco o Presidente di Provincia che siano, pur
avendo uno stipendio molto più basso del mio, come prevedono le leggi,
guadagnano poi l'iradiddio". E nonostante la differente responsabilità "i Consiglieri regionali - prosegue Galan - non dico che lavorino di meno, ma certamente possono evidentemente svolgere un altro lavoro, in quanto non credo che lavorino 7 giorni su 7 o 6 su 7 a palazzo come fa il Presidente della Regione, il che consente di avere altre entrate", senza contare gli "escamotage" della funzione di presidente, segretario, vicequalcosa che hanno quasi tutti, che fa limitare ulteriormente lo stipendio e poi hanno anche il rimborso spese di viaggio che un Assessore non ha perché ha a disposizione l'auto, per la quale però paga anche il contributo". Insomma un complesso di disposizioni che meriterebbe essere migliorato... "già - risponde caustico il Presidente Galan - ma le leggi le fanno in Consiglio". (red) |
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Emilia-Romagna: riforma dell'amministrazione e sviluppo e-government | ||||||||||||||||||||||||||
In Emilia-Romagna è in atto una riforma del
sistema amministrativo, l'approvazione
della legge di
riforma del sistema amministrativo regionale e locale adegua
infatti l´ordinamento ai nuovi poteri che la Costituzione ha decentrato alle
Regioni. Il testo regola i rapporti internazionali e con l´Unione europea,
stringe un´alleanza strategica con l´Università, definisce il sistema dei
poteri e delle competenze locali, accelera la semplificazione della
pubblica amministrazione anche grazie agli sportelli per il pubblico e all´utilizzo
spinto delle nuove forme di comunicazione informatica nelle istituzioni e
tra le istituzioni e i cittadini, cancella i controlli sugli atti degli
Enti locali...
CRC Emilia-Romagna, è il
sito del Centro Regionale di Competenza per lo sviluppo dell'e-government
e della società dell'informazione in Emilia-Romagna. Il CRC ha l'obiettivo
di supportare lo sviluppo del Piano Telematico Regionale e dei progetti in
esso contenuti; di fornire agli amministratori locali strumenti di
conoscenza e comprensione dello sviluppo della Società dell'informazione
nel territorio; di sviluppare attività di informazione e formazione per
fare della Società dell'informazione un'opportunità in più per tutti. Nel
sito: calendario dei laboratori e dei seminari "percorsi per la qualità
dei servizi on line", materiali su e-learning e banda larga, Osservatorio
su e-government e Società dell'informazione, articoli e documenti da
scaricare. |
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20 aprile: un rapporto sulla famiglia | ||||||||||||||||||||||||||
"Famiglia e
capitale sociale
nella società italiana. Il mondo politico
a confronto con il Rapporto Cisf"
E' questo il tema dell'incontro in programma martedì, 20 aprile 2004
a
Roma (Palazzo San Macuto). il programma è
on line così come alcune sintesi dello stesso
Rapporto Cisf.
Secondo gli organizzatori pochi hanno messo in rilievo è il fatto che, nel
dibattito nazionale e internazionale, esiste una profonda ambivalenza nei
confronti della famiglia, la quale raramente e con fatica compare come un
soggetto generatore di capitale sociale. La famiglia è vista come fonte di
relazioni fiduciarie e cooperative sempre con molte riserve e sospetti. Ci
si chiede: la famiglia è (?) un capitale sociale per la società italiana?
In che senso e in che modo? Che cosa facciamo per rigenerarlo anziché
distruggerlo? Ed è proprio questo l’argomento dell’Ottavo Rapporto. L'evento che è patrocinato dal Presidente della Camera e dal Cnel prevede che il vaori abbiano inizio alle 14.30 con laPresentazione dell’Ottavo Rapporto Cisf da parte di Francesco Belletti (Direttore Cisf) e di Riccardo Prandini (Università di Bologna). alle ore 16.00 avrà luogo una Tavola rotonda sul tema "Politiche per la famiglia a confronto" con la partecipazione di Publio Fiori, Roberto Pinza, Livia Turco e luca Volonté. Sono poi previsti gli interventi di Emanuela Baio Dossi, Maria Burani Procaccini, Massimo Grillo, Mimmo Lucà, Francesca Martini, Patrizia Toia. A trarre le conclusioni sarà Pierpaolo Donati, curatore del Rapporto. Per approfondimenti on line: Tesi emergenti ; Breve sintesi dei capitoli ; Indice ; I rapporti CISF sulla famiglia in Italia 1989-2003 ; Capitale sociale e famiglie italiane: la ricerca CISF/Famiglia cristiana ; Breve sintesi dei capitoli. (red) |
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Stato-Regioni: Giovanardi invita le Regioni a tornare al tavolo | ||||||||||||||||||||||||||
''Stato, Regioni, Province e Comuni devono
ridurre la conflittualità, eliminare la confusione di competenze e
lavorare assieme per il bene comune,in un rapporto di reale collaborazione
fra quelli che sono i pezzi della stessa Repubblica: questo e' l'obiettivo
per il quale tutti dobbiamo lavorare'': parola di Carlo Giovanardi,
Ministro per i rapporti con il Parlamento. per il Ministro il vero nodo è il trasferimento delle risorse economiche dal centro alla periferia quindi ''la chiarezza del federalismo fiscale, cioè delle responsabilità delle entrate e delle uscite''. Questo perché ha osservato il ministro, ''finche' il cittadino non riuscirà a capire e a leggere quali sono le responsabilità degli amministratori ai vari livelli, e' inevitabile un gioco allo scaricabarile fra Stato, Regioni, Province e Comuni con ognuno di questi che tenderà a dare la colpa ad altri organismi o della mancanza di servizi o dei tagli di bilancio''. ''Mi auguro che con questa legislatura, con il completamento della riforma del Titolo V della Costituzione - ha aggiunto Giovanardi (nella foto) - si ponga in essere la capacità del Parlamento di creare regole chiare e competenze tra Comuni, Province, Regioni e Stato, tali da non caricare la Corte Costituzionale di un lavoro immane, perche' la suprema Corte ormai lavora quasi soltanto per conflitti tra Regioni e Stato''. Giovanardi esclude qualsiasi rischio legato alla riforma ora all'attenzione della Camera: "Sul federalismo la Cdl ha costruito una piattaforma che esclude ogni forma di secessione''. La riforma istituzionale approvata dal Governo (ed in prima lettura dal senato. ndr) ''parla di federalismo e di decentramento tenendo conto dell'unita' del Paese. Se parliamo di sanita', polizia locale e scuola - ha aggiunto - la devoluzione non mi spaventa perché prendo semplicemente atto che questi temi sono già competenze della Regione: le polemiche su queste materie sono polemiche a vuoto''. Giovanardi ha invitato le Regioni a tornare ad avere un ruolo collaborativo e ad abbandonare la scelta di rottura avviata con il blocco dei rapporti alla Conferenza Stato-Regioni, sottolineando il ruolo della ''leale collaborazione istituzionale'' anche in vista della nascita del Senato delle Regioni. Un tema che - in un'intervista dedicata ai lavori in Parlamento e rilasciata a Il Sole 24 ore - il Ministro tocca anche da un altro punto di vista: " stiamo faticosamente tentando di modificare le funzioni tra le Camere. Se non usciamo dal bicameralismo perfetto - che caratterizza l'attuale sistema parlamentare e che impone che un provvedimento viaggi da una Camera all'altra fino a quando il testo approvato non è identico - allora difficilmente otterremo risultati migliori". E sempre in tema di riforme si riunirà mercoledi' 21 aprile ( il programma è on line) il Congresso delle Regioni (l'organizzazione legata al coordinamento dei Presidenti dei consigli regionali, ndr). Si discuterà di Senato Federale e dei nuovi statuti regionali con le relative leggi elettorali. Nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, oltre l'attesa partecipazione del Presidente della Camera Pierferdinando Casini, arriveranno i presidenti dei Consigli regionali e due rappresentanti per ciascuna Regione. Per l'occasione saranno presenti anche i presidenti delle Commissioni regionali di riforma degli Statuti. ''Il nostro obiettivo -afferma Attilio Fontana, coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e Presidente del Consiglio regionale della Lombardia- è quello di confrontarci sulla necessità di riprendere il filo della interlocuzione con il Parlamento''. Attesi come relatori, tra gli altri, Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari regionali, Donato Bruno e Franco Bassanini, rispettivamente presidente e membro della I Commissione Affari costituzionali di Camera e Senato, Francesco Speroni, capo di gabinetto del Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione e Carlo Vizzini, Presidente della Commissione Bicamerale per le Questioni regionali. (sm) |
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On line la Liguria "europea" | ||||||||||||||||||||||||||
La newsletter della Regione Liguria
ha reso noto che è in linea il
nuovo sito di Casaliguria, la sede della Regione a Bruxelles. E' così possibile collegarsi per avere informazioni sulle attività della struttura e su temi europei con il calendario degli eventi, il notiziario e le informazioni della Comunità Europea. Il sito è anche una vetrina per segnalare le best practice della Liguria o dove è possibile cercare un partner per aderire a un programma europeo:www.casaliguria.org . (red) |
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