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Sommario |
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Bankitalia: federalismo con solidarietà tra le Regioni | ||||||||||||||||||||||||||
Un federalismo solidale e cooperativo è quello descritto
dalla Banca d'Italia: ''L'autonomia tributaria non deve essere di ostacolo
allo sviluppo del Paese, non deve sfociare in forme dannose di concorrenza fiscale''.
E' il 'paletto' di
Bankitalia alla riforma federale,
con la contraddizione dell'ancora da definire e da attuare
federalismo fiscale previsto dal nuovo Titolo V della Costituzione. A Palazzo Madama ha sostenutole queste tesi Giancarlo Morcaldo, direttore centrale per la Ricerca economica della Banca d'Italia, che in un'Audizione alla Camera sulla spesa pubblica ha insistito sulla necessita' che ''il decentramento consenta un recupero di efficienza nelle amministrazioni pubbliche'', compresi "interventi strutturali sulla spesa''. ''E' fondamentale'' che il processo di decentramento ''sia connotato da collaborazione e solidarieta' tra le Regioni piu' avanzate e quelle meno dotate''. Un assetto decentrato, ''puo' dare grandi benefici, ma e' necessario che le regole che per i singoli siano raccordate alla programmazione riguardante il complesso delle amministrazioni pubbliche''. Inoltre ''è essenziale che il decentramento si realizzi in un quadro di stabilita' finanziaria'', e ha aggiunto Morcaldo, ''e' anche indispensabile potenziare gli strumenti di controllo di gestione''. Per quanto riguarda la spesa degli enti locali, l'incidenza sul prodotto e' cresciuta dal 13,4% del 1998 al 15% del 2003 in relazione all' aumento delle uscite correnti, in particolare della spesa sanitaria e dei consumi intermedi. In rapporto al prodotto, le entrate complessive sono salite dal 13,2% al 14,8% in connessione con l'aumento delle addizionali regionali e comunali Irpef e dei trasferimenti in conto capitale; i trasferimenti correnti sono rimasti stabili. A fronte della stabilita' del rapporto tra indebitamento netto e il prodotto, ricorda ancora la Banca d'Italia, il fabbisogno delle amministrazioni locali finanziato con obbligazioni e prestiti di intermediari diversi dalla cassa DD.PP., che era stato dell'ordine dello 0,1% del prodotti tra il 1991 e il 1997, e' salito allo 0,4% in media tra il 1998 e il 2008. L'incidenza sul prodotto di queste forme di debito e' cresciuta dal 2,5% nel 1998 al 4% nel 2003. Circa due terzi dell'aumento sono dovuti all'incremento del debito delle regioni. In tal senso ricordiamo anche che il 18 marzo è avvenuta un'Audizione della Conferenza delle Regioni in merito proprio all'andamento della spesa regionale: audizione CONTROLLO FLUSSI DI FINANZA PUBBLICA IN ORDINE ANDAMENTO DEBITO CON RIFERIMENTO COMPONENTE NON STATALE. (gs) |
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Campania: ordinanza rifiuti protezione civile | ||||||||||||||||||||||||||
Il Presidente del Consiglio ha firmato
un'ordinanza di protezione civile contenente una serie di provvedimenti
per affrontare l'emergenza rifiuti in Campania. L'ordinanza autorizza il
Commissario delegato Prefetto Corrado Catenacci, d'intesa con la Regione
Campania, ad assicurare il sollecito smaltimento dei rifiuti non ricevuti
dagli impianti di produzione di Combustibile da Rifiuti avviandoli, in un
primo momento, anche fuori dal territorio regionale sulla base di un piano
straordinario di emergenza che sarà concordato dal Governo con la
Conferenza dei Presidenti delle Regioni. |
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Regioni, comuni e province: proposta di legge sulla polizia locale | ||||||||||||||||||||||||||
E' "on
line" la proposta di legge sulla polizia locale di CONFERENZA REGIONI, ANCI (comuni) e UPI (province), presentata ieri al Convegno sulla POLIZIA
LOCALE. |
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Pera: siamo di fronte ad un Senato federale "minotauro" | ||||||||||||||||||||||||||
Prende spunto dalla bagarre accaduta in
aula alla Camera (protagonisti il vicepresidente della Camera, Publio
Fiori e il capoguppo della Lega Nord Alessandro Cè) la
lunga intervista che
il Presidente del Senato Marcello Pera ha rilasciato a Massimo Giannini de
la Repubblica. Per il Presidente del senato, l'episodio di ieri
è "l'e ennesimo esempio degli scarsi poteri istituzionali del premier. Per
questo la riforma costituzionale è la condizione necessaria, anche se non
sufficiente, per far sì che tutto il sistema politico sia più efficiente e
più capace di garantire il cambiamento. Questa occasione della riforma
costituzionale non deve essere perduta": "Nella passata legislatura - ha aggiunto Pera - si andò vicini al traguardo. Stavolta non si può fallire Le mancate riforme hanno un costo elevatissimo. Tanto salato quanto quello delle riforme sbagliate. Per il presidente del senato non c'è il rischio che la devolution sfasci il Paese: "Nell'insieme, l’impianto della devolution mi pare ragionevole. Con un solo elemento di ambiguità: la polizia locale (cfr. anche l'articolo sulla proposta delle autonomie in materia di polizia locale). Non è chiaro se si tratti di polizia amministrativa o di altra o natura. Questo è un punto che andrà precisato". "L’altra nota dolente della riforma è il Senato federale?", domanda Giannini. "E' vero. Il testo approvato tra sforma il Senato federale in un minotauro: una testa americana innestata su un corpo italiano. Qui l'accoglimento da parte della maggioranza delle proposte dell’opposizione ha prodotto un risultato negativo. Al Senato, anche su richiesta del centrosinistra, sono state attribuite competenze vastissime: dall'antitrust alla disciplina dei mercati, dalla Legge Finanziaria ai diritti di libertà. Secondo i primi calcoli, si tratta dei quattro quinti dell’intera legislazione. In questo modo si è creata un’Assemblea elettiva molto potente che sfugge alla normale dialettica tra governo, maggioranza e opposizione. Al vecchio impianto bicameralista si è aggiunto quello nuovo federalista: un “Senato bicamerale-federale", un vero paradosso. Il nuovo Senato, eletto tra l’altro contestualmente alle Regioni, acquisisce un vero e proprio diritto di veto rispetto all’esecutivo. Rischiamo di trovarci un governo che non può governare, se non negoziando ogni volta con il Senato. Una prassi che avrebbe costi enormi per il Paese. E che oltre tutto farebbe esplodere i conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni sul tema centrale dell’interesse nazionale. Si finirebbe così per trasferire surrettiziamente dal Parlamento alla Consulta una funzione impropria di sindacato politico”. E' importante la disponibilità di mostrata dai Senatori D'Onofrio e Calderoli su questo punto". (sm) |
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Riforme: la giurisprudenza costituzionale e il riparto delle competenze | ||||||||||||||||||||||||||
Il
riparto
delle competenze legislative fra Stato e Regioni
alla prova della
Corte: la giurisprudenza costituzionale dopo la riforma del Titolo V.
Parte I: le decisioni della Corte; Parte II: il contenzioso in atto,
è questo il titolo di un
Quaderno di documentazione, predisposto in connessione all'esame dei disegni di legge di riforma
dell'ordinamento costituzionale (A.S. 2544 e abbinati).
Il volume offre una panoramica della giurisprudenza costituzionale relativa al riparto di competenze legislative fra Stato e Regioni, in attuazione del Titolo V della Parte II della Costituzione, quale modificato dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, nonché del contenzioso attualmente pendente, su tale memoria, avanti la Corte costituzionale.(red) |
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Università e territorio: un'alleanza possibile | ||||||||||||||||||||||||||
La Fondazione Crui (Conferenza dei
Rettori delle Università italiane) ha pubblicato gli atti del seminario
CampusOne: "Processi di integrazione con il territorio". Fra gli
interventi quello di Raffaele Cioffi (dell'Università della Basilicata) è
dedicato al tema della "mediazione dei soggetti istituzionali nel rapporto
fra università e Territorio. "in Regione Basilicata . ha affermato Cioffi
- i rapporti col territorio sono spesso resi più complessi a causa delle
difficoltà di creare facili contatti con attività imprenditoriali ed enti
locali fortemente distribuito su un territorio, con evidenti carenze
di collegamento". Eppure due azioni hanno permesso di raggiungere risultati importanti proprio attraverso la Regione e gli enti locali.. Il primo intervento è rappresentato da una convenzione quadro per lo svolgimento di tirocini presso gli enti locali lucani, attraverso la mediazione dell'ufficio autonomie locali della Regione Basilicata.. e questo ufficio ha permesso - ha raccontato Cioffi - di rendere visibili gli interessi dell'università presso numerosi uffici distribuiti sul territorio. L'altro tipo di intervento ha invece portato l'Università lucana a a collaborare con l'associazione industriali di Potenza per la creazione di un "modulo contenitore" denominato "laboratorio di sistemi informativi e applicazioni web" all'interno del più generale corso di laurea in informatica. Per maggiori informazioni si può consultare la sezione del sito di CampusOne dedicata alle diverse attività. Sul sito della Conferenza dei Rettori sono invece on line le seguenti documentazioni del 2003: La valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di governance , Prima Relazione sullo Stato delle Università Italiane , L'Università che cambia: un primo contributo per un'analisi del mutamento del sistema universitario italiano: 2 vol. I Regolamenti didattici di ateneo: uno strumento per dare corpo all'autonomia , L'Università che cambia: un primo contributo per un'analisi del mutamento del sistema universitario italiano: 1 vol. La Riforma universitaria. Una indagine sui docenti: dall'estraneità al coinvolgimento , La Ricerca universitaria: Esperienze, modelli, proposte. Roma, 11 giugno , Nuova Università e mondo del lavoro: atti del convegno. Roma, 29 gennaio . (red) |
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