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Sommario |
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Ghigo su sito unico rifiuti nucleari | ||||||||||||||||||||||||||
Del destino del sito unico
nazionale per i rifiuti nucleari, ne parla Enzo Ghigo (nella foto), Presidente della
Conferenza delle Regioni , in
un'intervista a la Gazzetta Politica, giornale on line.
"Sono sicuramente condivisibili le ragioni che
stanno alla base dello spirito della legge 368, ma è evidente che prima di
procedere all’individuazione del sito unico nazionale è necessaria la
massima concertazione sul territorio potenzialmente interessato. Esistono
comunque ragioni di sicurezza che impongono la necessità di procedere con
urgenza sulla strada della razionalizzazione e dello smantellamento degli
impianti esistenti. I diversi livelli di governo devono quindi
responsabilmente farsi carico di tale esigenza, sulla scorta di ogni utile
approfondimento e confronto con la comunità scientifica al fine di
adottare soluzioni che abbiano il minore impatto ambientale". Ma rispetto
all’impatto ambientale su cosa si basa la valutazione delle Regioni? Quali
sono le caratteristiche che dovrebbe avere il sito unico nazionale?
Domanda la gazzetta politica . "Sicuramente morfologia del territorio -
risponde densità di popolazione,
sicurezza sono , come accennavo, elementi indispensabili per ogni
valutazione che riguardi l’impatto ambientale…Ma perché il livello
politico possa assumere decisioni responsabili occorrono almeno due
presupposti. Il primo è proprio quello di un’adeguata informazione ambientale. Facevo prima riferimento all’apporto della comunità scientifica e quindi al parere che può giungere da quelle istituzioni che in questa direzione possono fornire tutti gli elementi utili per decidere: penso all’Enea, o al Cnel, ma penso anche ad alcuni istituti, anche territoriali, che hanno già oggi un patrimonio informativo e un know how in grado di supportare la decisione del livello politico. Occorre poi una informazione ambientale capillare sul territorio. Non possiamo più pensare di ripetere l’esperienza di Scanzano pensando quasi di cogliere di sorpresa un’intera comunità regionale. Ma quando parlo di un’adeguata informazione - conclude Ghigo- mi riferisco certo all’impatto ambientale, ma anche alle opportunità di sviluppo, che pure ci sono, legate all’insediamento di un sito del genere". (red) |
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Riforme. Storace:coinvolgere Presidenti di Regione. Piemonte ok a nuovo Statuto | ||||||||||||||||||||||||||
''Penso sia poco intelligente l'esclusione
dei Presidenti di Regione dal confronto sul federalismo - lo ha affermato
il Presidente della Regione Lazio Francesco
Storace (nella foto), intervistato da
Il Messaggero. ''Sarebbe stupido -
aggiunge Storace - fare una riforma che riguarda la vita delle Regioni
senza consultarle o peggio contro". Si rischia di veder "bocciare la
riforma al referendum" e "sarebbe da sciocchi". ''Si arriva
al referendum e poi si ripete quanto è accaduto con il Titolo V. Ovvero
che il centrosinistra farà il difensore delle autonomie su una riforma
sgangherata e l'ottanta per cento dei Presidenti di Regione voteranno come
la sinistra''. (...) Ritengo il confronto assolutamente necessario anche
perché sul piano politico mi chiedo, per esempio, che fine ha fatto il
presidenzialismo visto che sento parlare di premierato. Non mi piace
nemmeno la formula che è stata trovata sull'interesse nazionale'',
conclude l'esponente di Alleanza Nazionale. Il testo di riforma
federale ''va scritto insieme, non ci può essere dato all'ultimo momento,
non possono pensare di ridurci a uditori. Non voglio fare l'ospite della
maggioranza''. E al Presidente della Regione Lazio sono dedicati due box dei settimanali Panorama ed Espresso. L'Espresso sottolinea il corso delle carriere dei dirigenti in Regione Lazio , con particolare riferimento al padre dell'attrice Sabrina Ferilli. Su Panorama invece si da conto del feeling fra il Presidente della Regione Lazio e quello delle Regione di Mosca che ha portato alla pubblicazione di elogi in cirillico sul sito del rappresentante istituzionale della capitale russa. Prosegue l'inchiesta de Il Giornale sulle spese delle Regioni (A Palazzo Santa Lucia tante liti interne tra sinistra e centro; Bassolino vuole coprire i suoi disastri distribuendo privilegi e consulenze; Il regno di Bassolino: eros, spazzatura e anni di pseudo arte; L'Emilia ha il consulente per le sardine. L'Emilia spreca anche sul pesce azzurro; Quando lo sperpero e' un'opera d'arte ). Al tema del federalismo sono invece dedicati alcuni articoli pubblicati oggi da Il Foglio: Devolution a parti rovesciate ; Il federalismo? 0 sarà europeo o sarà un disastro ; Ogni Regione fa Stato a se' e crea nuovi diritti, ma lo Stato vero spesso non c'e' . E' da segnalare anche un editoriale di Massimo Riva su l'Espresso : Carissima devolution. Prosegue il dibattito sulla "Stagione degli Statuti" e sul ricorso del Governo alla Corte Costituzionale per lo Statuto toscano. Fra gli articoli pubblicati: Il Giorno Statuti, un'Italia Arlecchino , la Repubblica I vescovi contro la Carta toscana. Luzi: no, quella scelta ci fa onore, La Stampa Caso-Toscana, i costituzionalisti assolvono lo Statuto contestato , l'Unità Statuto, la Toscana ricorrerà alla Corte di giustizia europea , il Giornale Gli statuti illiberali, Avvenire Aumento consiglieri- no del Piemonte; La Gazzetta del Mezzogiorno Coppie di fatto, è scontro , La Nazione Se lo Statuto va ko la tassa di scopo si allontana subito; Statuto, è guerra tra paradossi e contraddizioni . "La sinistra ci accusa a volte di voler sfasciare il paese ed altre volte di non essere abbastanza federalisti. Come commentare? Ognuno e' libero di farsi male come meglio crede, l'importante e' che non faccia male al paese". Lo ha affermato il Ministro degli Affari Regionali Enrico La Loggia, ospite oggi di un filo diretto a Radio Radicale. "Al di là del merito, vorrei ricordare che la Regione Toscana poteva fare determinate cose, ed ha preteso di farne altre. Se si dice che i diritti civili sono competenza esclusiva dello Stato, e una regione poi fa in modo diverso, noi non possiamo girare la testa dall'altra parte", ha detto La Loggia. E poi,rispondendo al Presidente del Consiglio regionale toscano Nencini, che ieri aveva evocato i "contatti" con il governo, il Ministro dice che si', "c'erano stati contatti, ed avevamo anche auspicato una legge interpretativa. Quando abbiamo visto lo Statuto ed abbiamo preso la decisione di impugnarlo sono emersi dubbi di costituzionalità su altri punti. E nel frattempo va avanti il nuovo Statuto della Regione Piemonte che è stato approvato nella notte, dopo un' estenuante maratona durata tutta la settimana, con 41 voti favorevoli e 5 contrari. L' approvazione e' stata salutata da un lungo applauso dell' assemblea. Il Piemonte non aumenterà il numero dei consiglieri regionali: resteranno 60, anziché 72, come era stato proposto da un accordo trasversale fra le maggiori forze di maggioranza e di opposizione. Ma l' intesa era saltata nel pomeriggio di ieri durante la discussione in aula. Il consiglio aveva quindi approvato, dopo un intervento del presidente Ghigo, un emendamento dei Ds che ne lascia il numero invariato a 60. Lo Statuto della Regione approvato ''e' moderno ed innovativo, più aderente all'evoluzione sociale e politica del Piemonte e risponde alle caratteristiche di un territorio in profonda fase di trasformazione. Un testo che ha contenuti tali da poter essere attuale anche fra 20 anni''. E' stato il commento del Presidente della Giunta regionale Enzo Ghigo. ''L' assemblea - sottolinea Ghigo - ha dato un esempio di serietà istituzionale decidendo di non modificare il numero dei consiglieri regionali eletti, raccogliendo così le mie sollecitazioni su un argomento che i cittadini piemontesi hanno seguito con attenzione''. Ghigo ritiene infatti che ''in questa fase della politica è opportuno non aumentare il distacco tra i cittadini e le istituzioni, ed ogni azione deve sempre trovare il riscontro con il sentire comune, in special modo su un documento di alto profilo come lo Statuto della Regione", cfr. sul sito del Consiglio regionale la sintesi del Nuovo Statuto della Regione Piemonte e il comunicato sul Preambolo al nuovo Statuto. (stefano mirabelli) |
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Sicilia approva nuova legge elettorale | ||||||||||||||||||||||||||
L' Assemblea regionale siciliana ha
approvato la nuova legge elettorale. A favore hanno votato 49 deputati su
67 presenti, 18 i voti contrari. |
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Battesimo agenzia del farmaco | ||||||||||||||||||||||||||
"Il Sole 24 Sanità" del 3-9 agosto
celebra il varo della super Aifa, L'Agenzia italiana dei farmaci.
Intervengono, tra gli altri, anche Romano Colozzi e Enrico Rossi (nella
foto),
rispettivamente Assessore al bilancio della regione Lombardia
(coordinatore degli assessori al bilancio per la Conferenza delle Regioni)
e Assessore per il Diritto alla salute della Regione Toscana. Si tratta della prima vera Authority federale, sostiene Colozzi: "un esempio concreto di federalismo, che avrà il compito di occuparsi di una parte fondamentale del Servizio sanitario nazionale: il ministero della Salute, dell'Economia e le Regioni, sono rappresentati con pari dignità e pari responsabilità". "Dovremo valorizzare - prosegue Colozzi - e responsabilizzare tutti i soggetti della "filiera" del farmaco, dal produttore al prescrittore, fino al cittadino utente". "La norma istitutiva - sottolinea Rossi - in linea con il documento "Un patto per la farmaceutica" , approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni l'8 maggio 2003 (Patto per la farmaceutica), oltre a dare mandato all'Agenzia di garantire, attraverso una serie di interventi, la stabilità economica del sistema, dispone che la stessa Agenzia crei le condizioni per favorire in Italia gli investimenti in ricerca e sviluppo del settore". E sul tema della politica farmaceutica si sofferma una inchiesta de L'espresso che dedica grande attenzione ai farmaci generici e più in generale ai prezzi dei medicinali (da banco e non): "Occhio al farmaco il prezzo non e' giusto". (gs) |
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Formigoni: manovra contro Berlusconi | ||||||||||||||||||||||||||
''In Forza Italia c'e' una manovra contro
Berlusconi. Tanto piu' inaccettabile se concordata, come si sussurra, con
altri partiti''. E' questa la denuncia fatta da
Roberto Formigoni
in un'intervista pubblicata sul settimanale Panorama intitolata "C'è
un complotto contro Berlusconi".
Secondo il Presidente della Regione Lombardia, ''la sintesi tra diverse
culture rappresentate da Forza Italia e' messa a repentaglio da qualche
personalismo. Vedo dei personalismi nel partito e li combatto. I
personalismi, per esempio, di chi,
nello scegliere i candidati alle elezioni, preferisce l'amico dell'amico
piuttosto che la persona migliore''. Nell'intervista Formigoni si occupa anche della lettera dei deputati azzurri critici sulla gestione Bondi-Cicchitto del partito: ''E' interessante che non si sappia ancora chi l'ha firmata. Sono venuti fuori solo sei o sette nomi e invece dicevano che c'erano ottanta firme. Chi sono gli altri? Stanno nascosti. Questo mi dice di una manovra abortita, di poche persone che hanno diffuso la notizia falsa delle ottanta firme''. Sui rapporti all'interno della Cdl è intervenuto anche il Presidente della Camera. Il berlusconismo non e' tramontato, afferma Pier Ferdinando Casini che, in un'intervista al Corriere della Sera, dice di far ''fatica a credere che i cicli siano determinati dai giornali o dai commentatori: tocca agli elettori determinare che cosa si sia concluso e che cosa no''. Invitando a leggere ''con prudenza'' i risultati delle europee, Casini afferma che da allora in poi ''e'diventata acuta la consapevolezza che non ci si può affidare messianicamente solo all'Uomo della Provvidenza che risolve tutto''. Ma da qui a dire che l'effetto Berlusconi e' passato - prosegue - sarei prudente. Fi e' ancora il primo partito e il collante del Polo. E, nonostante le difficoltà odierne, Berlusconi (nella foto) lo tiene unito più di ogni altro. Calma, dunque, nel decretare un tramonto sul piano numerico e politico''. (gs) |
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Nuovo Consiglio Generale italiani all'estero | ||||||||||||||||||||||||||
In un articolo di
Luigi Sandirocco Presidente del Filef (Federazione Italiana dei
Lavoratori Emigrati e Famiglie)
, pubblicato su
Emigrazione notizie
si da conto dell’insediamento
del nuovo CGIE svoltosi nel corso di cinque giornate di intenso e proficuo
lavoro presso le strutture dell’Hotel Jolly-Villa Carpegna di Roma. "E’
emerso - scrive Sandirocco - subito il sostanziale rinnovamento
determinato dalle recenti elezioni: oltre il 50 per cento dell’attuale
CGIE è composto da membri eletti per la prima volta, numerose le
personalità eminenti del mondo della cultura, dell’imprenditoria,
dell’associazionismo. Il primo confronto avvenuto nel corso dei dibattiti
preliminari ha messo subito in evidenza la presenza di una cospicua
maggioranza di centrosinistra, sia fra le delegazioni estere che fra i
membri di “nomina governativa”, così definiti perché, su indicazione di
partiti, sindacati, patronati, associazioni, vengono nominati con decreto
del governo (così come prevede la legge). Naturalmente le elezioni degli
organi interni al CGIE (Comitato di Presidenza, organi esecutivi delle 7
commissioni in cui lo stesso CGIE si articola, ecc.) sono state
espressione di questa maggioranza". |
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