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Sommario |
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Formigoni: fondi pensione regionali | ||||||||||||||||||||||||||
Si' ai fondi pensione regionali, però
subito il federalismo fiscale, è
il titolo di un'intervista del Corriere della Sera al Presidente della
Regione Lombardia, Roberto Formigoni (nella foto). "Siamo pronti a partire'', a lanciare un fondo pensioni ''lombardo'' tramite una societa' di gestione controllata dalla Regione insieme ad alcune banche. Al Corriere della Sera il presidente della giunta della Lombardia, aggiunge: ''abbiamo gia' costituito un fondo che è in via di validazione da parte delle autorità''. La gestione complementare prevalentemente ''si rivolgerà ai dipendenti pubblici'', sottolinea, precisando di non chiedere ''maggiori trasferimenti dallo Stato, ma l'autorizzazione a mettere in moto prelievi autonomi su voci alle quali lo Stato rinuncia''. ''In Lombardia - spiega Formigoni - ci sono circa due milioni di lavoratori dipendenti e la quota media di Tfr è di 1.500 euro a persona''. Quando partira'? ''In teoria -risponde- non appena saranno pronti i decreti attuativi del governo. Ma a condizione che siano risolti i problemi relativi alle risorse. Se parte il federalismo e lo Stato affida alle Regioni nuove competenze, deve dare nuove risorse. E' un motivo in più per mettere in moto il federalismo fiscale''. (red) |
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In Aula riforme | ||||||||||||||||||||||||||
''I nemici delle riforme hanno troppo da
perdere'', dice il neoministro Roberto Calderoli
in una intervista al quotidiano la Padania, e precisa ''le dichiarazioni
di Follini mi sembra che lascino uno spazio per trovare una soluzione ai
problemi che, attualmente, sono sul tavolo''. Quanto ai 'nemici' delle
riforme ''ai governatori delle regioni -afferma Calderoli- chiedo di
aspettare il testo definitivo prima di esprimere un giudizio, perché sono
convinto che il testo definitivo non dispiacerà nemmeno a loro".
Confindustria? Tutti i poteri forti, l'apparato burocratico, i ministeri,
vedono come fumo negli occhi un simile progetto con il quale -precisa
Calderoli- si vuole portare dal centro alla periferia una parte dei
poteri. E' chiaro -conclude- che questi qua si vedono il potere sfilato di
mano e non ci stanno. Anche qui niente di nuovo...''. L'Udc e pronta al confronto, dice il ministro Giovanardi: " ci mancherebbe altro se non fossimo disponibili noi ad utilizzare i mesi di agosto e settembre, fino all'apertura del Parlamento, per arrivare a concordare una soluzione condivisa sulle riforme". Intanto forte preoccupazione per il disegno di legge sul federalismo, approvato dalla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati il 26 luglio scorso, e' stata espressa dai presidenti dei Consigli delle Regioni e delle Province a Statuto Speciale. E sulla riforma per il federalismo è iscritto a parlare in Aula il leader dell'Udc Marco Follini (nella foto). Gli interventi alla Camera cominceranno subito dopo la relazione del presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera Donato Bruno che e' anche relatore del provvedimento. ''L'8 ottobre non sara' il termine finale per l'approvazione del federalismo''. Luciano Violante, capogruppo Ds alla Camera, sembra sicuro che i tempi per l'approvazione delle riforme si allungheranno, in quanto ''e' necessario un confronto serio e aperto tra maggioranza e opposizione su una riforma di tale portata''. ''Mai nella storia della Repubblica - sottolinea Violante - c'e' stato un intervento tanto vasto da cambiare 43 articoli della Costituzione''. Secondo Violante, alle 140 ore previste per la discussione generale, non saranno sufficienti le 32 sedute assegnate da Casini. Visti anche i tempi del Senato, dove sono servite 34 sedute per 103 ore di discussione. ''Quando ci sarà un testo di intesa sul federalismo (se ci sarà) - chiarisce il capogruppo Ds - interverremo sulle proposte, con un dibattito piu' approfondito possibile'' (cfr. anche: Corriere della Sera: E su Lorenzago 2 riparte la sfida al Carroccio ; Corriere della Sera: Follini: no alle riforme a maggioranza; Corriere della Sera: Rutelli: non cancelleremo le riforme del Polo ; la Repubblica: E La Russa frena i centristi. Non va bene in premier debole; la Repubblica: Proporzionale, Follini rilancia ma il tavolo d'agosto divide l'Udc; il Messaggero: Calderoli: ognuno si veste come vuole; il Messaggero: Le riforme si fanno in giacca e cravatta). (gs) |
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Dpef: approfondito confronto con le autonomie territoriali | ||||||||||||||||||||||||||
Via libera al Dpef
dalla Commissione Bilancio della Camera, quindi il provvedimento ora va in
Aula. C’è anche una risoluzione della Cdl al Dpef. E questo testo è stato
illustrato dal relatore Ettore Peretti (Udc) stamani in Aula. La
risoluzione di maggioranza sul Dpef impegna il governo a definire,
nella finanziaria 2005, gli interventi per 'una progressiva
riduzione della pressione fiscale', oltre che quelli per il
contenimento della spesa pubblica. Alleanza Nazionale vorrebbe
indicazioni più dettagliate, in particolare riferite ad alcuni comparti
produttivi. Il governo si impegna a integrare ove necessario, con la
presentazione di una nota di aggiornamento a settembre, l'evoluzione dei
conti pubblici e il quadro del bilancio programmatico dello stato nel
triennio 2005-2007, dopo 'un approfondito confronto con le autonomie
territoriali e le parti sociali'. |
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Storace: fondi europei, pronti a nuova sfida 2006 | ||||||||||||||||||||||||||
''Siamo pronti ad affrontare la nuova sfida
per il 2006 quando i fondi europei verranno modificati''. E' questa la convinzione espressa dal presidente della Regione Lazio, Francesco Storace (nella foto), che ha ricordato che ''l'Europa ci ha dato grandi soddisfazioni. Anche per questo da tempo lavoriamo per convincere i cittadini che dall'Europa non vengono solo dei no, anzi, oggi l'Europa rappresenta una grande opportunità. L'amministrazione che presiedo, del resto, ha ampiamente dimostrato come possono essere colte tutte le opportunita' che dall'Europa vengono''. Nuovi dati da Eurostat: http://europa.eu.int/comm/eurostat/. L'istituto di statistica targato U.E. fa sapere che nel giugno 2004 nel complesso i disoccupati erano 12,7 milioni nella zona euro e 19,4 milioni nell'Ue-25. La disoccupazione maschile, nella zona euro nel giugno scorso Š salita dal 7,9% all'8,0%, mentre è lievemente diminuita passando dall'8,4% all'8,3% nell'Ue-25. Per quanto riguarda invece le donne, il tasso di disoccupazione è passato dal 10,2% al 10,3 nella zona euro ed è rimasto invariato al 10% nell'Ue-25. Tra i giovani con meno di 25 anni, invece, sempre nel giugno scorso, il tasso di disoccupazione è stato del 17,5% nella zona euro e del 18,2% nell'Ue-25. (sm) |
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Saldo del settore statale – luglio 2004 | ||||||||||||||||||||||||||
Il
Ministero dell'Economia comunica
che nel mese di luglio 2004 si è registrato un avanzo del
settore statale di circa 100 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di
1.256 milioni nel luglio 2003. Nei primi sette mesi del 2004 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 38.300 milioni, mentre nell'analogo periodo 2003 si era avuto un fabbisogno pari a 27.087 milioni. Avanzo quindi del settore statale rispetto al fabbisogno. Secondo il Dicastero di via XX Settembre il miglioramento è significativo, considerando che l’anno scorso i conti del mese di luglio avevano beneficiato dell’incasso per circa 1.800 milioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione, mentre quest’anno gli introiti straordinari prodotti dal versamento della prima rata del condono fiscale, sono stati circa 1.300 milioni. Il miglioramento dei conti del mese di luglio riflette il buon andamento delle entrate fiscali ordinarie e l’impatto delle misure di correzione del deficit recentemente adottate. (red) |
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Trento: ad Helmut Kohl il Premio De Gasperi | ||||||||||||||||||||||||||
Il 19 agosto a Trento,
alla presenza del presidente della Camera Casini, è prevista lacerimonia
colnclusiva del Premio De Gasperi "Voluto dalla Provincia
autonoma di Trento per rilanciare gli ideali del grande statista trentino
a 50 anni dalla sua scomparsa. |
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