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Sommario |
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Riforme costituzionali: stop negativo in Conferenza Unificata | |||||||||||||||||||
Bossi
detta i tempi ed è rottura. "Il confronto sulle riforme costituzionali
-
si legge nel
testo del comunicato
stampa delle Regioni - ha registrato oggi un passaggio negativo in
Conferenza Unificata. Il Governo non si è dimostrato disponibile ad un
fattivo confronto nel merito della riforma. Questo è un dato
particolarmente grave. Le Regioni ritengono, a fronte di una situazione a
dir poco allarmante, che solo l’iniziativa del Presidente del Consiglio
dei Ministri, tesa a riaprire un dialogo su basi nuove, può riportare sui
giusti binari il confronto istituzionale su un tema di tale rilevanza per
il Paese".
Con questo comunicato stampa la Conferenza delle Regioni ha preso atto, ieri, dell'interruzione del fondamentale confronto con il Governo sulle riforme costituzionali. Lo stop istituzionale è avvenuto in sede di Conferenza Unificata, dopo che in mattinata invece c'erano stati dei primi segnali di apertura da parte del Governo. A far saltare il tavolo è stata la richiesta del ministro Bossi di contingentare al 2 ottobre tempi e modalità per il parere di Regioni ed Enti locali sulla riforma costituzionale che prevede, tra l'altro, l'introduzione di un Senato delle Regioni. Sullo stesso fronte e linea dura nei confronti del Governo anche Province, Comuni e Comunità montane. Lo hanno sottolineato anche gli articoli di oggi sui quotidiani: "la Repubblica"; "La Stampa"; "Italia Oggi"; "Corriere della Sera" e "il Sole24Ore". I comuni e le province sottolineano la necessita' che non siano loro posti limiti di tempo stringenti. ''Condividiamo il giudizio negativo e le preoccupazioni espresse dalle regioni - ha commentato il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici - sorprende, che dopo l'incontro di stamani, nel pomeriggio ci sia stata proposta una tempistica assai veloce. E' utile che il governo dia un segnale chiaro''. Anche Anci, Upi e Uncem, cosi' come hanno fatto le regioni - ha annunciato sempre Domenici - stanno predisponendo a riguardo un documento. Bocciato Bossi in federalismo, la parola passa ora a Berlusconi. ''Siamo preoccupati per il merito - ha spiegato il presidente della regione Umbria Maria Rita Lorenzetti - e solo un'iniziativa di Berlusconi puo' recuperare un percorso condiviso. Io ritengo che questo atteggiamento sia dovuto ad una tassa che il governo paga a Bossi per discutere di pensioni e finanziaria. Mentre questa mattina ci sembrava di aver notato una disponibilita' del governo ad un percorso condiviso, l'atteggiamento, nel pomeriggio, e' cambiato e la disponibilita' e' divenuta sempre minore''. Storace e' apparso infastidito dall'atteggiamento di Bossi che ha definito ''molto sbrigativo". Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, ha cercato fino all'ultimo di insistere sulla disponibilita' delle Regioni e di appellarsi a quella del Governo. E in serata il ministro La Loggia e il sottosegretario Brancher hanno cercato di ricucire lo strappo. Il vice presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani ha posto paletti precisi al confronto: ''se non ci sono veti e pregiudiziali, se la discussione aperta sulla sostanza del provvedimento, noi abbiamo cose da dire. Il Senato federale cosi' come e' immaginato nello schema di ddl e' l'opposto - ha osservato Errani - di come dovrebbe essere e questo e' un punto che va completamente rivisto''. Ancora piu' drastico e' stato il giudizio di Vito D'Ambrosio, presidente delle Marche. ''Nel concreto non si riesce a capire - ha detto D'Ambrosio - se da parte del governo si vuole costruire un percorso condiviso con le Regioni oppure si punta a portare a casa comunque una riforma. E questo sarebbe sbagliato''. Il documento elaborato dalle regioni, secondo il presidente della regione Lazio, Francesco Storace, sta in qualche modo a dire che ''con Bossi non puoi piu' parlare di queste cose''. Solo un'iniziativa del presidente del Consiglio puo' riannodare le fila. "Bossi e' riuscito a compattare il fronte delle autonomie contro di lui - ha sottolineato Storace - Il livello della discussione e' stato infantile. E' un ministro della Repubblica che a volte non si rende conto di essere tale''. (gs) |
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Storace: se Senato federale a Milano, Camera a Matera | |||||||||||||||||||
''Il Senato federale dovrebbe avere sede a
Milano''. A lanciare la proposta e' stato il vicepresidente del
Senato, Roberto Calderoli (Lega) - in un'intervista
alla PADANIA: «Milano è un simbolo, è il
motore del Paese. Milano ha una storia e una cultura, che riteniamo possa
rappresentare al meglio i nuovi compiti che verranno affidati al Senato
federale. Non stiamo dicendo “Milano Capitale”, vogliamo solo riconoscere
l’importanza del ruolo che la città di Milano ha sempre rappresentato e
rappresenta per il nostro Paese". E Calderoli propone anche dove collocare
il Senato delle Regioni a Milano, che ricorda comunque «è stata capitale e
aveva il proprio parlamento in un palazzo nella centralissima via Senato a
due passi dal Duomo. Se fosse per me, quella sarebbe una sede perfetta per
ospitare anche il nuovo Senato federale». L'idea e' piaciuta a Bossi a tal punto da definirla "buona": ''non ci si puo' dimenticare - dice il leader della Lega - che questo Paese vive con i soldi di Milano''. Lo stesso afferma Calderoli nell'intervista a "la PADANIA". 'Dopo che il governo - spiega Calderoli - ha deciso di introdurre (nella bozza della riforma istituzionale) un articolo che conferisce poteri speciali all'Urbe, ci e' sembrato opportuno prendere in considerazione anche il fatto che entrambe le Camere non debbano per forza avere sede nella stessa citta'. La Camera dei Deputati puo' tranquillamente rimanere a Roma, mentre il Senato, che avra' compiti diversi maggiormente legati alla realta' del territorio, crediamo possa essere tranquillamente spostato a Milano''. Sicuramente meno positivo è stato il commento di Francesco Storace, Presidente della regione Lazio, che ha definito la proposta una "cretinata" della Lega: il Senato federale a Milano? ''E' la solita cretinata della Lega ... sono giochetti''. Con questa battuta Storace ha liquidato la proposta Calderoli. E propone: ''Il Senato a Milano? Allora la Camera a Matera, la' almeno ci sono i sassi da tirare a Bossi''. Storace si e' anche difeso dagli attacchi dell'opposizione che lo hanno accusato di voler regionalizzare il problema di Roma capitale. ''Vorrei ricordare che gia' prima di me, Francesco Rutelli come rappresentante del Comune e Piero Badaloni alla Regione, avevano presentato nel '98 un pacchetto di proposte - sostiene Storace in conclusione - nel quale era anche previsto che lo statuto della Regione Lazio disciplinasse l'autonomia della citta' di Roma''. (gs) |
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Ghigo: Finanziaria ancora da verificare nel merito | |||||||||||||||||||
“Ancora da verificare nel merito". E'
questo il primo commento di
Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza dei
Presidenti delle Regioni, in merito alla presentazione della Finanziaria
svolta ieri dal Governo a Palazzo Chigi.
"E’
una finanziaria che ha un buon impianto complessivo. Ma senza una verifica
sul testo del provvedimento ci si muove ancora al buio: tra primi segnali
rassicuranti e il permanere invece di rigidità nell’autonomia finanziaria.
Ci sono ancora molti punti da chiarire”. |
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Condizione giovanile in provincia Trento | |||||||||||||||||||
In provincia di
trento dopo l'ultima indagine sui giovani, la quinta, condotta nel 2000
sul territorio nazionale, l'Istituto Iard ha
mantenuto vivo l'impegno di monitorare la condizione giovanile,
contestualizzandola anche a livello locale.
Sebbene la tradizione della ricerca sociale nel
Trentino e nei suoi comprensori territoriali sia particolarmente ricca ed
articolata, mancava a tutt'oggi
uno studio sistematico a tutto campo sulle condizioni di vita e sulla
cultura dei giovani trentini. La ricerca "La
condizione giovanile nella provincia di Trento", condotta dall'Istituto
Iard Franco
Brambilla per conto della
Provincia Autonoma di Trento su un campione rappresentativo di
mille giovani trentini in età compresa tra 15 e 29 anni, colma questa
lacuna, perseguendo tre obiettivi: fornire un quadro completo della realtà
giovanile trentina agli inizi del nuovo millennio; individuare le
peculiarità dei giovani trentini rispetto ai coetanei italiani, attraverso
un confronto sistematico tra i risultati locali e quelli nazionali e,
infine, offrire un utile contributo alle politiche indirizzate ai giovani. |
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UE: Formigoni a Consiglio informale Ministri Agricoltura | |||||||||||||||||||
Un'occasione
per ''chiarire gli
obiettivi che oggi guidano la politica agricola nell'Ue'', ma
anche ''una risposta alla richiesta che le Regioni avanzano da
tempo, di partecipare, anche a nome del proprio Paese, alle sedi
comunitarie dove si decidono politiche di interesse regionale''. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato cosi' la sua presenza a Taormina per guidare la delegazione italiana al Consiglio informale dei Ministri dell'Agricoltura, presieduto dal ministro Gianni Alemanno. E' la prima volta in assoluto, ha ricordato infatti la Regione, che un governatore rappresenta il Governo italiano in una riunione del Consiglio dei Ministri europei: ''E' un precedente di straordinario significato politico e sostanziale'' ha spiegato Formigoni. ''Ha il significato - ha osservato - di dimostrare che l' integrazione fra le politiche e le risorse del Governo e delle Regioni puo' portare a risultati di grandissimo spessore, generando effetti moltiplicativi e ricadute importanti a favore dell'economia e della societa'. In particolare, nel settore agricolo, tale integrazione e' resa piu' facile dalla lunga esperienza istituzionale delle Regioni, che gestiscono direttamente questa materia da oltre trenta anni''. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ribadito che ''E' un precedente di straordinario significato politico e sostanziale'' ha spiegato Formigoni. Infine è da segnalare inoltre anche un nuovo sito internet che aiutera' i cittadini europei a trovare lavoro. Il portale, realizzato per iniziativa della Commissione europea, consentira' un accesso elettronico alle informazioni sul mercato del lavoro e sulle offerte in tutti gli Stati membri dell'Ue. Coloro che cercano un lavoro avranno anche la possibilita' di mettere on line il loro curriculum vitae. Sul sito si troveranno inoltre informazioni sui corsi di formazione professionale che potranno essere frequentati attraverso l'Unione europea. (red) |
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Perrin boccia riforma costituzionale | |||||||||||||||||||
A Carlo Perrin, presidente della Regione autonoma Valle d' Aosta, non piace la bozza di riforma elaborata dal Governo e segnatamente dal Ministro La Loggia. Secondo Perrin, infatti, ''nella bozza di progetto non c' e' nulla di territoriale e regionale e non viene garantito il ruolo di rappresentanza diretta delle Regioni''. Di piu', per il presidente della Valle d' Aosta che e' il portavoce delle Regioni e delle Province autonome, ''il Governo ha reintrodotto i controlli sulle leggi regionali, soppressi dalla legge costituzionale n.3 del 2001. Il testo e' dunque da considerare inadeguato anche perche' non vengono garantite le peculiarita' delle Regioni a Statuto speciale''. (red) |
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