periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 123 - Roma, 17 settembre 2003

Sommario

Consiglio ministri vara riforma costituzionale federalista Corte dei conti su trasporto pubblico in Sicilia
Fa discutere l'ipotesi condono edilizio Emilia-Romagna chiede Stato d'emergenza per terremoto
Al via il Salone della Comunicazione pubblica Un seminario su invecchiamento e pensioni
Varata riforma costituzionale federalista dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Ddl sulle riforme con alcune modifiche rispetto alla bozza di Lorenzago (cfr. scheda proposta dall'agenzia Ansa). Il testo sulle riforme istituzionali varato potrà avere un primo  voto dal Parlamento entro quest'anno ed essere varato  definitivamente nel 2004. Lo ha detto Silvio Berlusconi (nella foto) annunciando che già la settimana prossima il testo sarà al  vaglio della Conferenza Stato-Regioni. E il provvedimento contiene anche la  norma su Roma Capitale. Il  ministro delle RIforme Umberto Bossi ha affermato che il testo delle riforme approvato oggi dal Consiglio dei ministri e' "aperto" al confronto con il  Parlamento e con i presidenti delle regioni.
Il confronto con le opposizioni sul  disegno di legge sulle riforme istituzionali , secondo il coordinatore della segreteria dei Ds Vannino Chiti è uno ''sfilatino istituzionale'', e se ci sarà confronto "avverrà ''alla luce del sole'' in Parlamento  perché ''ad oggi altre condizioni non ci sono''.  E ''nelle sedi proprie,aggiunge   Augusto Barbera - che affronta il tema in un'intervista al Corriere della Sera - cioè nelle commissioni parlamentari, si può tentare di migliorare  quel testo. Proviamoci almeno. C'e' chi dice che queste riforme  non vanno fatte perché favoriscono solo Berlusconi. Ma il suo  governo non e' eterno e un giorno potrebbe avvantaggiarsene l'attuale opposizione''.
Per quanto riguarda invece "Roma Capitale", il "saggio" Roberto Calderoli ha dichiarato: ''Nel Ddl varato dal governo abbiamo  previsto Roma Capitale con forme normative particolari secondo  quello che stabilirà lo statuto del Lazio''. Lo ha detto  Roberto Calderoli (Lega Nord) dopo aver partecipato al Consiglio  dei Ministri, in qualità di 'saggio' che ha messo a punto il  testo della riforma, appena terminato.  ''Sono felice perché - ha aggiunto Calderoli - ce l'abbiamo  fatta: da saggio - ha ironizzato - sono diventato  Papa...''.
Per il Presidente della Regione,
Francesco Storace  “la decisione del Consiglio dei ministri è rispettosa della considerazione che si deve alla capitale di una Repubblica federale. Ed è positivo che il Consiglio dei ministri abbia trovato unanimità su un tema che aveva provocato recenti lacerazioni. Da parte nostra ribadiamo l'impegno a lavorare insieme al Campidoglio, per un assetto ordinato dei poteri della città e della Regione. Voglio altresì apprezzare la disponibilità manifestata dal ministro Bossi a un confronto aperto con le Regioni. Forse la Casa della libertà - ha dichiarato il Presidente Storace in un'intervista rilasciata a La Stampa -ha intrapreso finalmente la strada giusta. Che coincide con un'occasione storica per la città di Roma”. Parola confermate anche da una dichiarazione dell'assessore agli affari istituzionali della Regione Lazio Donato Robillotta
. Su Roma capitale ''non c'e' stato nessun escamotage - ha spiegato il Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini -  nessuna scappatoia. Siamo stati concordi nel ritenere che più l'assetto dello Stato è federale, maggiore deve essere la caratteristica del ruolo di Capitale''. Di diverso avviso il sindaco di Roma : "Deferendo alla Regione  -ha detto Walter Veltroni il compito di definire esclusivamente nell'ambito di propria  competenza il nuovo ordinamento, l'esecutivo e' sfuggito al vero  tema: la definizione di quali poteri o prerogative, anche  nazionali, debbano essere conferiti alla capitale d' Italia. Il  percorso che si delinea, inoltre, quasi sicuramente non si  concluderà entro questa legislatura: sarà un'altra occasione perduta''.
Sul necessario confronto con le Regioni è intervenuto il Presidente della Lombardia :
''Certamente il confronto in Conferenza Stato-Regioni dovrà essere molto serio e approfondito e saranno  necessarie alcune modifiche''. In particolare, Formigoni ha citato ''il meccanismo di composizione ed elezione del Senato e la nomina dei giudici alla Corte Costituzionale''.
L'atteggiamento del Governo che non ha incontrato le Regioni prima di licenziare lo schema di Ddl è stigmatizzato dal Vicepresidente della Conferenza delle Regioni:
''Prendo atto che il Governo non  ha voluto in nessun modo accogliere la richiesta dei Presidenti delle Regioni di avviare una discussione prima della riunione  del Consiglio dei ministri in cui e' stato approvato lo schema di riforme istituzionali''. Per il Presidente dell' Emilia-Romagna Vasco Errani ''è un fatto politico profondamente negativo che non può non avere un peso sul confronto istituzionale. Questa storia e' cominciata male e purtroppo bisogna prendere atto che continua nella stessa maniera''.  ''Lo dico con sincerità: non si può chiedere il dialogo e  poi continuare in una visione autosufficiente del cammino verso le riforme. Tutto ciò - ha chiuso Errani - rischia di essere non un passo avanti, ma un passo indietro per l'intero Paese''.''Bisogna operare tutti insieme - ha aggiunto Maria Rita Lorenzetti, presidente dell'Umbria - concluso - per dare finalmente all'Italia un federalismo autentico' A sostenerlo è Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione Umbria. Il  mancato coinvolgimento delle Regioni ''e' una questione di  metodo - osserva Lorenzetti - che è diventata sostanziale'' e questa accelerazione del governo, ''data 
senza alcun preventivo confronto con le Regioni'', è dovuta al  fatto che si deve ''pagare un obolo a Bossi per poter aprire il  confronto su pensioni e finanziaria''
Protestano gli enti locali.
''Il confronto sulle riforme dello Stato non può che coinvolgere l'intero l'arco istituzionale, Province e Comuni inclusi''. A sottolinearlo e' il Presidente  dell'Upi, Unione delle Province d'Italia, Lorenzo Ria''Non si puo' - rileva Osvaldo Napoli , Vicepresidente dell'Anci - da un lato affermare che si  vuole fare il vero federalismo e dall'altro dimenticare ogni  forma di concertazione con i Comuni e le Province''. ''Sono  certo - prosegue  - che si e' trattato di  un lapsus e che Comuni e Province saranno chiamati ad un  confronto sul testo di riforma. Se ciò non fosse - aggiunge -  allora bisognerebbe cancellare i Comuni e le Province dal nuovo  Titolo V della Costituzione che stabilisce una equiordinazione  tra i livelli istituzionali. Insomma prosegue  il dibattito in attesa del confronto nelle sedi istituzionali.
I Presidenti delle Regioni cominceranno ad affrontare i temi delle riforme nella Conferenza delle Regioni in programma per domani 17 settembre a Copanello (in Calabria) e proseguiranno il loro confronto nelle riunioni ordinarie calendarizzate per il 22 e 23 settembre a Roma.
(gs)

Fa discutere l'ipotesi condono edilizio

«Questo condono è incostituzionale perché calpesta la potestà legislativa delle Regioni in materia di governo del territorio». Lo afferma Alessandro Pace, ordinario di diritto costituzionale alla ‘Sapienza” di Roma in un'intervista rilasciata al quotidiano "la Repubblica". Il Professore fornisce una risposta affermativa alla domanda se le Regioni potranno impugnare il condono davanti alla Corte costituzionale: "per violazione dell’articolo 117 del la Costituzione". Questo perché il governo usurperebbe una loro competenza: "spetta alle Regioni la potestà legislativa", inoltre sarebbero le regioni "le sole legittimate a fare cassa con un eventuale condono". "Indubbiamente  questo condono - spiega ancora il professore - oltre al 117, rischia di violare diversi articoli del la Costituzione" : 3 (ragionevolezza), 9 (tutela dell’ambiente), 25 e 112 (obbligatorietà dell’azione penale). 
Il Governo ha sbagliato nel non  consultare preventivamente le Regioni sull'ipotesi di condono  edilizio. Ne e' sempre più convinto il governatore della Campania, Antonio  Bassolino. Governo e Regioni, anche se  espressioni di maggioranze diverse, devono mantenere un forte rapporto di collaborazione istituzionale. Su questo punto  concordano il ministro delle Attività produttive, Antonio  Marzano, e  Antonio Bassolino. Un appello al presidente della Sicilia, Salvatore Cuffaro, per impedire il condono edilizio nell'isola proviene proprio dalla Giunta, dall'assessore all'ambiente e all'istruzione : ''Caro Presidente - scrive Granata - blocchiamo come governo della Regione l'eventualità di condono edilizio prospettata dal governo nazionale, sottolineando così la definitiva strategica adesione ad un'idea di sviluppo sostenibile legata alla difesa del patrimonio ambientale''. Secondo il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan:  (nella foto) ''una sanatoria che risolva contenziosi che non hanno alcun senso potrebbe essere cosa utile e saggia''. Mentre a Regione Emilia-Romagna,  "oltre a presentare ricorso alla Corte costituzionale come mi auguro facciano altre Regioni - ha dichiarato Errani - utilizzerà ogni strumento legislativo per contrastare questa scelta scellerata, a cominciare dalla legge 16 approvata in Consiglio nel 2002 che consente ai Comuni  di abbattere le cosiddette opere incongrue, ovvero quelle costruzioni che per dimensioni e tipologia hanno un impatto negativo sull'ambiente, tanto più se sono abusive". (sm)

Al via il Salone della Comunicazione pubblica
Al via il COM-P.A. 2003. Si svolgerà a Bologna dal 17 al 19 settembre prossimi la decima edizione del Salone della Comunicazione Pubblica e  dei Servizi al Cittadino. Al COM-P.A. 2003 sono previste numerose iniziative nelle quali hanno trovato spazio temi  d’attualità come l’e-Government, l’Europa, la mobilità, la  scuola, la sanità, l’ambiente, le nuove professioni della comunicazione, la sicurezza, le nuove tecnologie, i linguaggi della comunicazione, da quella politica a quella della burocrazia. Particolare attenzione sarà rivolta quest'anno ai prodotti e ai sistemi tecnologici d'avanguardia per la comunicazione visiva, tecnologica e digitale. http://www.compa.it .
Due esempi della partecipazione regionale. La Regione Emilia-Romagna presenta nel proprio stand a ComPA 2003, un pacchetto di 33 progetti realizzati insieme a Province, Comuni e Aziende sanitarie. Un modo per superare l’autoreferenzialità e la separatezza, vizi antichi della pubblica amministrazione, ed aumentare l’efficacia dei servizi che si offrono a cittadini ed imprese. Sperimentando che il lavorare assieme, dimostrandosi più efficace agli occhi del pubblico, migliora la visibilità di tutti. La Regione Lazio si appresta a partecipare al prossimo Com.PA di Bologna (17 al 19 settembre) con due postazioni dedicate agli uffici per le relazioni con il pubblico (Urp), una per chiunque fosse interessato ad avere notizie sui progetti sull’E-government attivati dall’amministrazione regionale. E in più le novità riguardanti il portale sanità e il portale agricoltura recentemente presentati dall’assessorato al Personale. (red)
Emilia-Romagna chiede Stato d'emergenza per terremoto
La Giunta regionale dell'Emilia-Romagna chiederà lo stato di emergenza per fronteggiare i danni provocati dal terremoto di domenica scorsa, che ha avuto come epicentro l'Appennino bolognese a circa 30 chilometri a sud del capoluogo.  La richiesta sarà formalizzata dal presidente Vasco Errani lunedì prossimo, quando sarà completata la valutazione economica dei danni. La decisione è stata assunta oggi, su proposta dell'assessore alla Difesa del suolo e Protezione civile Mario Luigi Bruschini che ha fornito un primo resoconto degli interventi in corso nei paesi colpiti dal sisma. "Abbiamo raddoppiato le squadre dei rilevatori dei danni - ha informato l'assessore - ma le stime economiche sono ancora parziali anche perché stanno crescendo, soprattutto a Monghidoro, le richieste di sopralluoghi urgenti da parte dei cittadini. Abbiamo istituito, d'intesa con la Provincia, un nucleo di valutazione finanziaria dei danni ma possiamo già dire il conto sarà più salato del previsto e comunque tale da non poter essere affrontato con le risorse della Regione". Da qui la decisione di avanzare la richiesta dello stato di emergenza al governo.
“La situazione è sotto controllo", ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Mario Luigi Bruschini (nella foto): "Il sistema di protezione civile ha funzionato molto bene e con rapidità: la Regione prenderà in carico le prime spese dei Comuni colpiti ed in questo momento squadre di valutazione stanno esaminando la zona appenninica epicentro del sisma”.  (red)

La Corte dei conti sul trasporto pubblico in Sicilia

Il trasposto pubblico  nella regione siciliana è stato sottoposto al vaglio della lente della Corte dei conti. "Nel precedente referto - sottolinea la newsletter della Corte dei conti - la Sezione di controllo per la Regione siciliana aveva individuato nell’assenza di una politica regionale di settore, nella mancanza di una legislazione organica e in una serie di inerzie e carenze amministrative i punti critici del sistema dei trasporti".
Ora il giudizio critico si attenua perché si da "atto all’Amministrazione della rilevanza quantitativa e qualitativa dell’attività svolta”, ma la Corte torna a sottolineare la permanenza di diversi problemi, sollecitando "una forte e costante volontà politica”. All'appello- secondo la sezione della corte - mancano, fra l'altro,  la legge di riforma del trasporto pubblico, il Piano regionale trasporti, i piani attuativi. On line è possibile - secondo quanto indicato dalla newsletter della Corte (http://www.corteconti.it/Cittadini-/La-newslet/index.asp) - leggere la
Deliberazione n. 5/2003 della Sezione di controllo per la Regione siciliana.(red)

18 settembre: un seminario su invecchiamento e pensioni

Un seminario sul tema “Invecchiamento e pensioni” si terrà all’Università di Bologna il 18 settembre, lo ha reso noto la newsletter del Ministero del lavoro e delle politiche sociali welfareinforma.
L’iniziativa è inserita nel programma degli eventi previsti durante il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Partecipano i membri del Social Protection Committee, i rappresentanti aggiuntivi degli Stati membri e degli Stati aderenti, responsabili della Commissione Europea, esponenti delle parti sociali e del governo. Aprirà e concluderà i lavori il Ministro Maroni. Informazioni,
programma e presentazione sono on line sul sito del Ministero del welfare.(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"