periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 119 - Roma, 11 settembre 2003

Sommario

Industria: trasferimento  competenze senza aumento risorse Barnier: azioni legali se Stati non rispettano leggi su qualità aria
Anci: per le riforme è fondamentale partecipazione Enti locali Veneto ed Emilia Romagna progettano “Nuova Romea”
Marche: presto firma protocollo con Ministero Interno Bozza Lorenzago: nuovo testo e "questioni aperte" al vaglio leader Cdl
Industria: trasferimento  competenze senza aumento risorse

 "Il processo di decentramento avviato con le leggi Bassanini, ed in particolare con il D.lgs. 112/98, che ha trovato compimento con la revisione del Titolo V, parte II, della Costituzione, riconosce e attribuisce alle Regioni competenze piene in tema di sviluppo economico e attività produttive" Così è scritto in un Documento predisposto per l'audizione presso la X Commissione della Camera dal coordinamento degli assessori all'industria ed illustrato in audizione dall'assessore Ambrogio Brenna (nella foto) , coordinatore degli assessori all'industria per la Conferenza delle Regioni nell'ambito di un'indagine conoscitiva sul sistema industriale italiano"

"Il quadro istituzionale, tuttora in evoluzione - si legge ancora nel documento - dovrà comunque tenere conto di quanto sino ad oggi è stato realizzato e soprattutto del quadro di riferimento costituito dall’Unione Europea e dalle sue politiche.

Le scelte del Governo incidono profondamente sulle potenzialità operative delle Regioni. Le competenze regionali sono aumentate negli ultimi anni, sollecitando quindi le Regioni a mettere in campo iniziative e risorse per dare corpo a nuove politiche di sviluppo locale. Ma al trasferimento delle competenze non ha corrisposto un aumento delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie al loro esercizio".

Fino ad oggi "Le Regioni, con gli strumenti e le scarse risorse a loro disposizione, hanno impostato iniziative fondamentalmente mirate a favorire la riorganizzazione delle imprese per metterle in condizione di agganciare ogni segnale di ripresa economica".

Occorre inoltre segnalare - sottolinea il Documento - che alcune amministrazioni centrali continuano ad occuparsi di materie che sono di competenza esclusiva regionale, con conseguente duplicazione e concorrenza di strumenti.

La stessa legge La Loggia, nel tentativo, peraltro apprezzabile, di superare le questioni connesse relativamente alle materie di legislazione concorrente, sembra, sia pure indirettamente, favorire una riappropriazione di competenze da parte dello Stato".

Non va dimenticato insomma che "le politiche regionali di sostegno allo sviluppo, a differenza delle politiche nazionali - sostengono gli assessori all'industria - permettono:
-
di operare secondo una logica territoriale, quindi di sistema, superando il tradizionale approccio settoriale

- di produrre politiche selettive, mirate a specificità produttive in cui la prossimità territoriale permette di definire interventi circoscritti e non indifferenziati
- di attivare iniziative concertate, in un processo di governance che coinvolge istituzioni locali, imprenditori pubblici e privati, università e centri di ricerca, gli attori sociali, nella fissazione degli obiettivi, nella scelta delle strategie, nel reperimento delle risorse necessarie, nella valutazione e monitoraggio degli interventi". (sm)

Anci: per le riforme è fondamentale partecipazione Enti locali
Osvaldo Napoli (nella foto), vicepresidente dell'Anci, ha ribadito che i comuni italiani  danno la loro piena disponibilita' al  confronto sulle riforme istituzionali. Il confronto potrà avvenire anche subito e si è detto pronto anche a ''fare notte'' se avvenisse un'accelerazione in tal senso.  Ma è fondamentale che ciò avvenga prima che il  Consiglio dei ministri decida e a condizione che sia  riconosciuta la pari dignita' delle Regioni con i Comuni e le  Province.
Napoli  dopo la richiesta  fatta in Conferenza Unificata di un incontro con Berlusconi  sulla proposta dei 4 saggi in materia di riforme istituzionali  torna alla carica e spiega i motivi che hanno mosso i  rappresentati degli Enti locali a far sentire la loro voce.
''Non e' possibile - esordisce - attuare una riforma senza  sentire gli 8.100 comuni italiani e le oltre 100 Province che  piu' di altri hanno contatto con la gente; sarebbe un grave  errore istituzionale, ma anche politico, dimenticare gli enti  locali. Le riforme sono di tutti e come sancisce il Titolo V  regioni, Comuni e Province nel processo di riforma hanno pari  dignita'. Se si ignora, come si sta facendo, il nostro parere si  disconosce quello spirito. Senza acquisire il nostro parere -  ribadisce Napoli - si passerebbe da un centralismo romano di  vecchio stampo, ad uno nuovo delle Regioni''.
Parlando poi come viceresponsabile di Forza Italia, avverte:  ''Se i quattro saggi coglieranno l'importanza del contributo dei  Comuni nel disegno di Riforma dimostreranno intuito politico;  nel costruire un percorso cosi' delicato serve un consenso il  piu' possibile condiviso e i Comuni svolgono un ruolo  essenziale''.
Il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, commentando  l'iniziativa delle Regioni, dell'Anci e dell'Upi che chiedono un  incontro al premier Berlusconi per contribuire alla discussione  sulle riforme istituzionali, ha sottolineato che la sua  esperienza di governo locale le fa capire quanto sia  indispensabile il parere degli amministratori nella stesura  delle leggi, ''quando ho fatto il ministro ascoltavo tutti ma mi  rendo conto che adesso dopo questa esperienza sarebbe stato  diverso''.
I temi delle riforme istituzionali e  in particolare degli statuti regionali e delle prossime  elezioni europee saranno al centro del seminario di studio  promosso dall' Associazione Liberta' Eguale in programma lunedi'  prossimo a Roma. Tra gli interventi previsti al seminario (il 15 settembre) Peppino Calderisi, Franca Prisco,  Michele Salvati e Giorgio Tonini (per Liberta' Eguale),   Alessandro Tesini (presidente FVG) e Carlo Vizzini (presidente  della commissione Bicamerale per le questioni regionali). (gs)
Marche: presto firma protocollo con Ministero Interno
La Regione Marche e il Ministero  dell' Interno sigleranno a breve un protocollo di intesa in  materia di sicurezza locale e di politiche integrate della  sicurezza.
Lo ha annunciato il presidente della giunta Vito D' Ambrosio (nella foto), che ha  tenuto una relazione sullo stato di attuazione delle legge  regionale n. 11 del 2002 sulle politiche integrate per la  sicurezza. ''La Regione Marche - ha detto - sarà la quarta  regione italiana, dopo Emilia Romagna, Toscana e Veneto, a  dotarsi di tale strumento organico e innovativo dei rapporti tra  Stato e regione su queste tematiche''. Ma il protocollo  marchigiano conterrà ulteriori novità, rispetto agli altri  tre, soprattutto in tema di forme di collaborazione e raccordi  operativi con lo Stato nei settori portanti del sistema  sicurezza. 
Dopo un ''proficuo lavoro a livello tecnico'', la firma  potrebbe essere apposta il 17 settembre prossimo, quando il  ministro Pisanu sarà ad Ancona per partecipare ad un convegno  dell' Anci nazionale sulla protezione civile. Il protocollo mira  a coordinare le azioni dello Stato centrale, della Regione e  degli enti locali, senza intaccare le prerogative delle singole  amministrazioni, per migliorare la conoscenza dei fenomeni che  incidono sulla sicurezza dei cittadini, per rendere piu'  efficace la collaborazione operativa dei servizi di vigilanza e  di controllo del territorio, per sostenere l' aggiornamento  professionale degli operatori della sicurezza.
''Di particolare rilievo'' - secondo D' Ambrosio - la  collaborazione prevista nel protocollo per il reperimento e la  gestione di finanziamenti europei per la sicurezza". (red)
Barnier: azioni legali contro Stati che non rispettano leggi su qualità aria

Nel corso di un lungo dibattito organizzato d’urgenza dal Parlamento europeo, il Commissario Barnier (nella foto) ha illustrato le misure adottate dalla Commissione per aiutare gli Stati membri a fronteggiare le drammatiche conseguenze di un'estate canicolare. Il commissario Barnier ha sottolineato la rapidità con la quale Ia Commissione ha proposto un aiuto di 31 milioni a favore del Portogallo, vittima di incendi particolarmente drammatici. Barnier ha insistito in particolare sulle misure da adottare per fronteggiare i mutamenti climatici, tanto a livello globale, quanto a livello nazionale e regionale, e ha ricordato che la Commissione ha avviato azioni legali contro gli Stati membri che attualmente non rispettano gli obblighi imposti dalla legislazione sulla qualità dell'aria.
L'intervento del commissario ha infine posto in evidenza la necessità di un maggiore coinvolgimento dell'Europa in materia di protezione civile.(red)

Veneto ed Emilia Romagna progettano “Nuova Romea”

Presentato progetto pel l'autostrada "Nuova Romea". Il Presidente del Veneto Giancarlo Galan (nella foto) e l’assessore ai trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri, presente l’assessore veneto alla mobilità Renato Chisso, hanno consegnato a Venezia al presidente dell’ANAS S.p.A. Vincenzo Pozzi, accompagnato dal Direttore Centrale Autostrade Mauro Coletta, il Documento preliminare programmatico dell’E55 autostrada “Nuova Romea”. Il progetto autostradale si inserisce nel contesto del Corridoio Adriatico e del Corridoio 5; viene prevista un’arteria della lunghezza complessiva di 132 chilometri da Ravenna Sud (collegamento con l’E 45) a Mestre Sud, con 13 caselli (8 nel territorio dell’Emilia Romagna e 5 nel Veneto) e due barriere; l’importo complessivo da finanziare viene quantificato in circa 2 miliardi 730 milioni di euro; secondo le previsioni, la nuova infrastruttura sarà percorsa da circa 30 mila veicoli al giorno.  (red)

Bozza Lorenzago: nuovo testo e "questioni aperte"al vaglio leader Cdl
Il gruppo di lavoro che ha steso la bozza sulle riforme a Lorenzago ha concluso il lavoro istruttorio e si appresta a sottoporre un testo definitivo al vaglio dei leader della maggioranza. Lo ha annunciato Domenico Nania (nella foto), al termine di una riunione durata oltre tre ore e alla quale hanno preso parte, oltre a Nania, D' Onofrio, Calderoli, Pastore, Moroni, Nucara e il sottosegretario alle Riforme, Brancher. 
Quanto all' esame dei suggerimenti di modifica alla bozza venuti dai Presidenti di Regione della CdL, Nania ha spiegato che  "alcune proposte sono state recepite perché compatibili con la bozza, altre sono state valutate come proposte del tutto alternative alla nostra. Quindi le porremo nei prossimi giorni all'attenzione dei leader della CdL, perche' assumano una decisione politica''.
Il nodo su Roma Capitale, ad esempio, non è stato sciolto e non essendoci un accordo la decisione sarà trasferita ai leader della CdL. Tra le proposte recepite, spiega ancora Nania, c'è quella che affida al presidente della Repubblica l' ultima parola quanto all' interesse nazionale. ''Su proposta di D' Onofrio abbiamo parzialmente accolto i suggerimenti dei  governatori, lasciando al Senato federale il compito di valutare l' interesse nazionale, ma affidando al Presidente della Repubblica la decisione finale''. Anche la proposta relativa ai giudici della Corte Costituzionale espressi dalle regioni, è demandata ai leader politici. ''Anche questa - spiega Nania - era una proposta completamente diversa dalla nostra''. ''Il nostro lavoro istruttorio si e' concluso stasera -
dice  ancora Nania - contiamo di confrontarci con tutti, anche con l'opposizione''.
Nel frattempo dopo le osservazioni dei Presidenti delle Regioni, il gruppo di lavoro della Cdl incaricato di istruire le proposte di riforma costituzionale ha ricevuto anche una ''
nota di osservazioni'', messa a punto dalle presidenze dei Consigli regionali e delle Province autonome. (red)
 

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