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Sommario |
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8 ottobre: Conferenza Regioni. 9 ottobre incontro con Berlusconi | |||||||||||||||||||
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Il Presidente Enzo Ghigo ha convocato per mercoledì 8 ottobre la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (Roma, via Parigi 11, ore 10,30). L’incontro nasce anche dalle determinazioni assunte nel corso della seduta della Conferenza delle Regioni del 2 ottobre ed in previsione dell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi (nella foto), sul tema delle Riforme costituzionali programmato per il 9 ottobre prossimo alle ore 15.30.La Conferenza delle Regioni affronterà i punti posti all’ordine del giorno delle successive Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni e si riunirà in seduta riservata per discutere sulla posizione da assumere in merito al Disegno di legge costituzionale di modifica della parte II della Costituzione (approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso) e per le valutazioni sul Disegno di Legge Finanziaria 2004.(red) |
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Un rapporto su Statuti regionali e pari opportunità | |||||||||||||||||||
Regioni: quali statuti e quali leggi elettorali è il titolo di un rapporto pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità fra uomo e donna. "Un lavoro di elaborazione - ha spiegato Marina Piazza (nella foto), Presidente della Commissione - che si è indirizzato su quattro piste. da un lato la messa a punto di una proposta di riforma degli Statuti regionali sul tema delle pari opportunità, che possa servire da base comune per intervenire nell'elaborazione della riforma degli statuti regionali; dall'altro l'elaborazione di una proposta per la convenzione europea che ha come punto do partenza irrinunciabile la definizione della carta di Nizza; dall'altro ancora, il monitoraggio e la sponsorizzazione attiva della legge di iniziativa popolare sulla rappresentanza femminile,infine lo studio attento di una possibile riforma degli organismi di parità, che non abbia come obiettivo la loro riduzione e marginalizzazione, ma al contrario il loro potenziamento in termini di visibilità, di efficacia e di potere". (red) | |||||||||||||||||||
Regioni e condono edilizio | |||||||||||||||||||
Il quotidiano "IlSole24Ore" apre oggi in
prima pagina un lungo articolo titolato "le Regioni all'attacco del
condono" edilizio. La Toscana, dopo l'annuncio giunto dalla Campania, ha varato il disegno di legge per "disinnescare" gli effetti della sanatoria. Le due amministrazioni, così come le altre Regioni governate dal Centro‑sinistra, confermano inoltre la volontà di impugnare la normativa di fronte alla Corte costituzionale. Situazione in movimento anche nella Provincia autonoma di Bolzano, dove il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha fatto intendere che la Giunta provinciale non applicherà la sanatoria. La Toscana ha deciso di opporsi alla normativa nazionale che prevede il condono per gli abusi edilizi compiuti prima del marzo di quest'anno. E lo fa approvando una propria proposta di legge che richiama la normativa gia' in vigore in Toscana dall'agosto scorso. Diversa la posizione dei Governatori di Centrodestra, afferma sempre l'articolista de "IlSole24Ore". Il primo a scendere in campo è stato il presidente della Puglia, Raffaele Fitto: la Puglia intende solo limitare la portata della regolarizzazione, riducendo i termini di presentazione delle domande per evitare il proliferare degli abusi. Intanto, le norme statali sul condono edilizio potrebbero essere integrate e corrette durante l'esame parlamentare. Per il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Giancarlo Giorgetti (Lega), è necessario «un aggiustamento», poiché «in qualche caso si è esagerato nelle agevolazioni ai condonandi».( Le Regioni all'attacco del condono ; Regioni all'attacco sul condono edilizio 1; Regioni all'attacco sul condono edilizio 2 (red) |
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Sirchia: le Regioni controllano poco spesa farmaci | |||||||||||||||||||
Al periodico
"Sole24Ore
Sanità" del 7/13
il ministro
Girolamo Sirchia
rilascia un'intervista dove dichiara, tra l'altro, che in merito alla
Finanziaria ad "Una situazione economica difficile", si sono scelte "delle
linee molto precise, interventi molto precisi". Il ministro della
salute conferma poi: "Ho avuto 150 milioni in più per l’attività globale
del ministero rispetto alla Finanziaria dell’anno scorso. E queste risorse
cercheremo di impiegarle al meglio". I
farmaci sono ancora al centro della Finanziaria e Sirchia (nella foto) difende la
decisione: "quello che abbiamo varato è un provvedimento che serve a
rafforzare, e non sempre a controllare. Perché mette ordine in un sistema
che già si sentiva la necessità di riordinare e che prevede anche il
rifacimento della legge 541 sulla pubblicità, con un nuovo testo che è già
pronto. Senza scordare che abbiamo recuperato alcune valenze etiche
importantissime sull’informazione scientifica, di cui c’era un grande
bisogno. Ma il motivo del contendere, è un altro...". E cioè i ripiani
degli eventuali sfondamenti: " La misura che abbiamo preso è stata
concepita secondo la logica di una responsabilità primaria delle aziende
farmaceutiche e anche delle Regioni. Perché le aziende promuovono troppo e
le Regioni controllano poco. Per questo siamo arrivati alle percentuali
del 60% (a carico delle aziende) e del 40% (a carico delle Regioni),
escludendo i farmacisti che non hanno titolo né di promuovere né di
controllare". Si parla anche della super Agenzia del farmaco: "Nasce con
tre obiettivi - spiega Sirchia - riordinare un settore che è disperso in
mille competenze, condividendo con le Regioni la politica del farmaco". E
alla domanda, "Ma le Regioni ce la faranno a governare l’assistenza
sanitaria con i fondi che hanno a disposizione per il 2004? Già circolano
previsioni inquietanti di un rosso da almeno 8 mld, afferma Sirchia:
Questo
non lo so dire. So bene però che se non si comincia a mettere sotto
governo la spesa, non si cambierà mai. E dunque c’è molto da fare. Penso
all’unità territoriale delle cure primarie e alla medicina di gruppo.
Questo è uno degli obiettivi di piano che vogliamo affrontare e che
significherà appropriatezza delle prestazioni e riduzione della spesa
ospedaliera, allo stesso tempo responsabilizzando i medici. |
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Ghigo: sì a nuove centrali, ma prestiamo attenzione a strade alternative | |||||||||||||||||||
"Ho
vissuto con grande orgoglio - ha sottolineato - la notizia che
la Fiat continua a impegnarsi seriamente nella produzione di una utilitaria che
sperimenterà l' utilizzazione dell' idrogeno. E' un momento in cui nel nostro paese si rivendica per talune città il ruolo di capitale. Personalmente - ha concluso - mi
accontenterei che Torino tornasse a essere la capitale dell'automobile europea'',
lo ha affermato Enzo Ghigo nel corso di un recentemente incontro, al quale
ha partecipato anche Jeremy Rifkin (nella foto). l'attenzione del
Presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Piemonte si è
infatti soffermata sui temi dello sviluppo e dell'energia. "Costruire rapidamente nuove centrali ma interrogarci anche sulle strade alternative'': queste le vie indicate dal presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, per evitare il ripetersi di fenomeni come il recente black out. ''L' Italia - ha detto - si e' trovata improvvisamente in ginocchio in virtù di una servitù energetica dovuta all' assenza, probabilmente decennale, di una reale politica energetica. In questi casi e' errato cercare solo un capro espiatorio. C' e' chi ha fatto riferimento alla scelta antinuclearista del nostro Paese, c'è chi ha rimarcato le responsabilità dei precedenti governi, c' e' chi ha individuato colpe nell' atteggiamento delle istituzioni territoriali. Ha ragione però il presidente Ciampi: dobbiamo abbattere la cortina degli egoismi istituzionali e costruire rapidamente nuove centrali. Ma dobbiamo anche in Italia e in Occidente interrogarci sulle strade alternative''. Secondo Ghigo a questo punto, ''dobbiamo cominciare seriamente a lavorare perché possa svilupparsi un'economia basata sul più democratico fra i carburanti: l' idrogeno". (dan.rus.) |
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Trento: preliminari elezioni provinciali 26 ottobre | |||||||||||||||||||
Dopo
il sorteggio che ha stabilito l’ordine con cui compariranno sulla scheda
elettorale i candidati presidenti ed i partiti che li sostengono,
procedono le operazioni preliminari alle elezioni provinciali del prossimo
26 ottobre.
E' stata licenziata la bozza della scheda tipo – vi figurano gli 8
candidati presidente e, alla loro destra, le liste che li sostengono – che
sarà stampata in 460 mila copie in italiano e 10 mila per i ladini. |
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