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Sommario |
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Regioni denunciano: finanziaria insostenibile | |||||||||||||||||||
L'insostenibilità della finanziaria da parte delle
Regioni è stato il tema affrontato a Palazzo Cherubini, in un incontro pubblico promosso
dalla Conferenza delle Regioni con parlamentari, organizzazioni
sindacali, forze sociali e rappresentanti degli Enti locali. |
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Finanziaria: per Tremonti "Con sforzi comuni la distanza si accorcia" | |||||||||||||||||||
La finanziaria ''contiene cose concordate e credo utili peri i cittadini come la carta sanitaria e l'Agenzia del farmaco, e utili per le Regioni''. Cosi il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti (nella foto) intervistato dal Tg1 replica ai Presidenti delle regioni che oggi hanno aspramente criticato la manovra del governo. ''Le regioni -aggiunge- fanno il loro mestiere il governo fa il suo mestiere. Vedremo cosa e' possibile fare. In ogni caso sulla finanziaria ogni anno sembra che viene giu' il mondo. Poi con gli sforzi comuni la distanza si accorcia''.(red) | |||||||||||||||||||
6 Novembre: "Federalismo e politica per il territorio. La svolta dei numeri" | |||||||||||||||||||
Si terrà a Roma il giorno 6 novembre
2003 presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Sala del
Parlamentino - Via Pastrengo n. 1 - un convegno sul tema: "Federalismo e
politica per il territorio: la svolta dei numeri", promosso e organizzato
dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento per le Politiche di
Sviluppo - Conti Pubblici Territoriali. Introdurrà i lavori Gianfranco Miccichè, Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze. (red) |
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Riforme: tornare al confronto dopo emendamenti Governo | |||||||||||||||||||
Gli emendamenti delle Regioni al Ddl sulle
riforme istituzionali arriveranno in Commissione Affari costituzionali
dopo che il governo avrà presentato i suoi. E' quantoha comunicato oggi,
nel corso di un'audizione presso la stessa Commissione
il
presidente della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo. ''Vogliamo
vedere formalmente gli emendamenti del governo e poi faremo le nostre
valutazioni entro il 13 novembre, secondo i tempi della Commissione''. Il
presidente della Commissione Affari costituzionali, Andrea Pastore, ha
detto di ''augurarsi'' le valutazioni delle Regioni per il 13 novembre, ossia in ''tempo utile'', ma il relatore del ddl in Commissione, Francesco D'Onofrio, ha espresso perplessità sulla posizione dei 'Presidenti' perche', ha detto, nel caso in cui gli emendamenti governativi ''arrivassero l'ultimo giorno in Commissione, ecco che le Regioni non avrebbero piu' il tempo di discutere gli emendamenti''. Quanto al futuro assetto del Senato federale, il presidente Ghigo ha detto che il modello tedesco del ''Bundesrat'' e' l'ideale per i 'governatori' e tuttavia, Ghigo ha espresso apprezzamento per il modello del Senato federale così come delineato nel Ddl del governo sulle riforme istituzionali. Positivo da parte delle Regioni e' comunque il giudizio sull'emendamento che prevede l'elezione contestuale dei Senatori con i Presidenti delle giunte e dei consigli regionali. Quanto alla devolution, altro punto nodale del Ddl, il Presidente Ghigo (nella foto) ha ribadito ai membri della Commissione la posizione ''differenziata'' già espressa dai 'governatori' nell'ambito della Conferenza, e ha sottolineato lo sforzo per giungere ad una convergenza tra presidenti di centrodestra e di centrosinistra per arrivare a una proposta condivisa da presentare in Commissione. (gs) |
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Formigoni: quota vendita Enel a Regioni. Storace no a condono | |||||||||||||||||||
Vendere una quota aggiuntiva dell'Enel
per il ripiano dei debiti che lo Stato ha con le Regioni. E' la proposta
avanzata dal
Presidente della Lombardia Roberto Formigoni.
''E' stato venduto il 6,6 per cento di Enel - ha osservato Formigoni a
margine del convegno - che e' stato acquistato da Stanley Morgan per 2,5
miliardi di euro. E' possibile pensare ad una quota aggiuntiva di Enel:
così come la quota venduta serve per il ripiano dei debiti, questa nuova
quota potrebbe servire per il ripiano dei debiti che lo Stato ha con le
Regioni''. Formigoni ha ribadito che le Regioni ''non chiedono un
euro in più'' ma sono in presenza di circa 700 mila
immigrati regolarizzati, ai quali il prossimo anno si aggiungeranno
i ricongiungimenti familiari, che hanno diritto ad assistenza sanitaria.
''Vogliamo assicurare a tutti loro i livelli essenziali di assistenza - ha
concluso - e questo comporta bisogni finanziari in piu': se non
arrivassero saremmo costretti a togliere servizi''. ''La Regione Lazio portera' in Giunta il ricorso alla Corte Costituzionale sul condono edilizio. Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Storace (nella foto) nel corso del convegno 'Una Finanziaria per i cittadini'. Storace ha parlato di ''senso di insoddisfazione'' verso il governo e di ''indisponibilita' al patto di solidarietà politica che presuppone una reciprocita' che non vedo. Qui - ha aggiunto - e' difficile parlare di fiducia. Il patto di solidarietà - ha ribadito - deve essere reciproco'.E' inaccettabile il taglio del 29% del fondo per le politiche sociali: lo denuncia il coordinatore nazionale degli assessori alle politiche sociali delle Regioni, Antonio De Poli. Parlando a margine del convegno sulla Finanziaria che si e' tenuto a Roma, promosso dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni, De Poli, che e' anche assessore alle politiche sociali del Veneto, ha elencato alcune cifre: la Finanziaria ha assegnato quest' anno al fondo sociale nazionale un miliardo 215 milioni di euro, a fronte di un miliardo 716 milioni del 2003. ''Stiamo parlando - ha sottolineato - di 500 milioni di euro in meno a livello nazionale, e per il Veneto di 15 milioni di euro per il 2004 che si aggiungerebbero ai 6 milioni mai ricevuti nel 2003 dal governo, senza contare le ulteriori sottrazioni che arriveranno per gli asili nido e la famiglia''. De Poli suggerisce quindi che la Finanziaria accolga l'emendamento avanzato dalle Regioni, che chiedono sia assegnata al Fondo una dotazione di almeno un miliardo 758 milioni di euro, cioè la somma dell' anno scorso aumentata del tasso d'inflazione programmata (+2,4%). ''Se non ci fosse un' inversione di rotta - afferma - sarebbe messo in discussione il diritto dei cittadini alla salute e all' assistenza e il sistema di servizi socio-sanitari ne riceverebbe un danno forse irreversibile; agiremo in tutte le sedi per scongiurare questa evenienza'' (red) |
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Finanziaria: botta e risposta fra Ministero economia e Regioni | |||||||||||||||||||
La protesta delle Regioni sulla
presunta sottostima degli oneri sanitari ''e' una valutazione erronea''. A
sostenerlo, nel corso dei lavori della Commissione bilancio,
e' il
sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas (nella foto), che
sottolinea come ''riguardo ai trasferimenti finanziari tra lo Stato e le
Regioni e' attualmente in corso una trattativa volta a superare talune
divergenze emerse in relazione alla spesa sanitaria''. Quanto
all'assistenza per gli immigrati regolari, osserva il sottosegretario,
''l'assistenza sanitaria degli immigrati regolari,contemplata nell'ambito
della cosiddetta legge Bossi-Fini, non consegue un incremento della spesa
sanitaria''. Rimangono aperte, poi, le questioni che riguardano le risorse
destinate agli enti locali. In particolare, sulla compartecipazione al
patto di stabilita' interno ''e' attualmente in corso una trattativa nelle
forze di maggioranza'', meccanismo che secondo il sottosegretario potrebbe
diventare operativo ''dal prossimo anno'', spiega Vegas. La contestazione
da parte degli enti locali di un taglio dei finanziamenti di 1,8 miliardi,
invece, per Vegas va respinta ''in quanto la disciplina finanziaria
prospettata nell'ambito della manovra di bilancio si colloca in una linea
di continuità, per quel che concerne i saldi di finanza pubblica, con
quella dello scorso anno''. Immediata la replica delle Regioni, per bocca del coordinatore degli assessori alla sanità per la conferenza delle Regioni, Fabio Gava “Le dichiarazioni del Sottosegretario Vegas relative alla denuncia fatta dalle Regioni sulla finanziaria stupiscono per due motivi" ha affermato Gava. “Prima di tutto perché c’è una costante relazione fra le Regioni e il Sottosegretario all’Economia e quest’ultimo che ci ha aiutato a costruire l’accordo dell’8 agosto 2001 sa benissimo cosa quel patto preveda. Sa, ad esempio, che chiunque contribuisca fra Stato e Regioni a determinare scelte che comportano aumento di spesa deve assumersene la responsabilità. Allora è sorprendente – e arrivo al secondo motivo – che il Sottosegretario all’Economia parli con riferimento alla regolarizzazione di diverse centinaia di migliaia di cittadini extracomunitari di “valutazione erronea” senza spiegare poi dove è l’errore. Come si fa a dire che “l’assistenza sanitaria agli immigrati regolari contemplata nell’ambito della cosiddetta Bossi-Fini non comporta un incremento della spesa sanitaria” ? Forse si parte dal presupposto che i cittadini extracomunitari siano dotati di una salute di ferro, non abbiano eccessivo bisogno di assistenza socio-sanitaria, di medico di famiglia, di medicinali, di cure ospedaliere. Sono certo però che né il Sottosegretario Vegas né il Governo partano da questo assunto. Le Regioni fino ad oggi stanno garantendo una assistenza sanitaria continuativa a un numero di cittadini ben superiore a quello da cui si era partiti nelle valutazioni che portarono all’accordo dell’8 agosto 2001. Sono sicuro che nell’incontro che le Regioni avranno il 5 novembre con il Ministro Tremonti – ha concluso Gava - l’arcano sarà scoperto e che torneremo tutti a ragionare su cittadini che, necessariamente, devono godere degli stessi diritti, in particolare in un settore così delicato come quello sanitario”. (red) |
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