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Sommario |
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Finanziaria: Formigoni, D'Amato, Bassolino... | |||||||||||||||||||
La manovra Finanziaria è ancora al centro
del dibattito politico, in particolare si discute l'apertura del
vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini alle ragioni economiche dei
Comuni. ''Ma ora, per usare un linguaggio pokeristico, si devono vedere
le carte'', ha detto
Leonardo Domenici, presidente dell' Anci: "presenteremo le proposte ai
senatori di maggioranza e opposizione e vedremo come saranno accolte e se
le aperture del governo circa la finanziaria erano solo affermazioni
generiche o c' e' una reale volonta' a discutere. Noi ora siamo pronti
ad entrare nel merito ed attendiamo indicazioni dal governo su come
andare avanti. E' pero' certo che le modifiche possono avvenire solo in
sede parlamentare''. ''Ho apprezzato - ha detto il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni - le dichiarazioni di Gianfranco Fini, fatte a nome del governo all'assemblea dell'Anci, in cui ha annunciato che il governo si farà carico di inserire in finanziaria alcune delle richieste dei comuni''. Formigoni (nella foto) ha pertanto auspicato che il governo accolga anche le richieste delle Regioni, facendosi carico dell'aumento della spesa sanitaria a carico delle Regioni, determinata dalla legge Bossi-Fini con la regolarizzazione degli immigrati extracomunitari. Inoltre le Regioni chiedono che vengano sanati i ritardi del governo nel gestire le disponibilità di cassa in materia sanitaria. Formigoni ha quindi affermato: "Sono certo che il governo dimostrerà analoga apertura anche nei confronti delle richieste delle Regioni''. ''Noi - ha quindi aggiunto - consapevoli delle difficoltà economiche del momento, che non interessano solo l'Italia ma l'intera Europa, non chiediamo un solo euro in più, ma semplicemente il mantenimento di una serie di impegni assunti dal governo nei nostri confronti, che sono essenziali per garantire l'opera amministrativa. D'altra parte le regioni hanno sempre mantenuto il patto di stabilità sottoscritto con il Governo''. ''La regolarizzazione di immigrati extracomunitari - ha spiegato Formigoni - prevista dalla legge Bossi-Fini comporta per le Regioni un consistente aumento della spesa sanitaria, non previsto dall'accordo dell'8 agosto del 2001. Infatti, i cittadini non regolari godevano solo delle prestazioni sanitarie in caso di emergenza e urgenza. All'atto della loro regolarizzazione hanno diritto a tutte le prestazioni per cui le Regioni chiedono che il governo individui i meccanismi per poter sostenere questa ulteriore spesa che ammonta a 975 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003-2004 e 2005 più una parte del 2003''. Formigoni chiede inoltre che il governo risolva il problema dei ritardi nell'erogazione delle risorse finanziarie per la spesa sanitaria: ''Le Regioni sono in attesa di 7,8 miliardi di euro a valere sul 2002 e altri 7 miliardi, maturati nei primi 10 mesi, sul 2003. Non chiediamo risorse aggiuntive ma di velocizzare e rendere certa l'erogazione delle somme stanziate''. Antonio D'Amato, presidente di Confindustria, chiede invece alle Regioni meridionali un maggiore impegno per risanare i propri bilanci: ''Come ci si sta attrezzando in vista del federalismo fiscale, che certo non fara' arrivare più soldi al Sud? Quali politiche di rigore si intendono attuare per far quadrare i conti?'' Ha risposto indirettamente il Presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, che è intervenuto sempre sul tema ''Mezzogiorno: Finanziaria e nuovi strumenti di sviluppo locale''. Bassolino ha promosso un'intesa in Parlamento tra le forze di centrodestra e quelle di centrosinistra per promuovere iniziative in grado di favorire sviluppo e occupazione nel Mezzogiorno. ''Sono preoccupato per quanto riguarda i fondi che devono accompagnare l'utilizzazione delle risorse europee per il Mezzogiorno -ha detto Bassolino- ci vogliono per questo cambiamenti chiari e profondi nella legge Finanziaria. Come Fini ha fatto un'apertura per quanto riguarda i Comuni, penso ci debba essere una forte apertura sul Mezzogiorno''. Infine l'emendamento sul silenzio-assenso delle sovrintendenze per la vendita dei beni di rilevanza culturale divide il Governo al suo interno e irrigidisce i rapporti fra l 'esecutivo e il relatore di maggioranza al Dl, Ivo Tarolli, che lo ha presentato. (gs) |
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Ghigo sul ruolo della famiglia | |||||||||||||||||||
Il
Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo,
è intervenuto sul tema delle politiche a favore della famiglia: "la Regione
sostiene da anni la formazione professionale ed il lavoro, in quanto
rappresentano le condizioni basilari perché una famiglia possa guardare al
futuro con un certo ottimismo e condividere con altre famiglie un destino
positivo e di crescita per i figli e le generazioni successive". Ghigo (nella foto) ha anche ricordato che "la Regione investe circa 200 milioni di euro all’anno in formazione e che la coesione sociale è la parola d’ordine che ispira il programma operativo del Fondo sociale europeo, tanto che per il 2003-2004 destina oltre 12 milioni di euro per sostenere i profili socio-lavorativi più deboli e le cooperative e le diverse associazioni che operano nel campo dell’esclusione sociale. Inoltre, ha aderito alle iniziative comunitarie Equal, per combattere la disuguaglianza e la discriminazione nell’accesso e nella permanenza nel mondo del lavoro, e Retis, per sradicare la povertà senza ritorno". Ghigo ha quindi annunciato che "lo scorso anno circa 2.200 disabili iscritti al collocamento sono stati avviati al lavoro" ed ha ringraziato le associazioni di volontariato"per il lavoro svolto a sostegno delle persone più deboli della nostra comunità, per il supporto alle famiglie e per l’opera di aggregazione morale e civile che esse perseguono a beneficio della società e delle istituzioni". (red) |
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Calabria: Prodi e Chiaravalloti su progetti europei | |||||||||||||||||||
''L'instabilita' politico-amministrativa
della Regione Calabria -
ha sostenuto il presidente della Commissione Europea
Romano Prodi - ha condizionato l'
applicazione dei progetti previsti dal Programma Operativo Regionale
2000-2006". ''Le notizie in possesso del presidente Prodi non erano completamente aggiornate'', ha controbattuto il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''In accordo con la Regione - ha detto Prodi (nella foto) - per affrontare le questioni più difficili abbiamo previsto interventi sulle infrastrutture, sull' ambiente, sul sistema economico e sociale, puntando soprattutto sulla formazione, in particolare, dei disoccupati e dei giovani in cerca di occupazione. E' uno sforzo in atto che dovrebbe produrre risultati di rilievo, ma, come e' noto, l' impegno finanziario e' condizione necessaria ma non sufficiente per invertire la tendenza al sottosviluppo della regione. Non si deve dimenticare che la Calabria sconta ancora oggi pesanti ritardi di sviluppo, prova ne sia l' alto tasso di disoccupazione, in particolare quello giovanile pari ad oltre il 50%''. Prodi ha quindi invitato a lavorare ''senza indugio affinché i giovani, le donne, gli studenti, i lavoratori abbiano degne prospettive di vita e di lavoro''. ''Questo - ha proseguito - e' il vero obiettivo della solidarietà che l' Unione Europea offre alla regione e al Mezzogiorno d' Italia. I nostri interventi strutturali hanno finanziato progetti che hanno avuto notevole impatto socio-economico, non solamente per il territorio calabrese ma per tutto il Mezzogiorno''. ''Tuttavia - ha sostenuto Prodi - l' impegno dei Fondi europei costituisce ancora un problema di estrema gravita'. In questa fase, percio', la grande sfida e' nell' attuazione, nella capacita' del vostro territorio di realizzare un buon partenariato sociale e istituzionale e, soprattutto, sulla capacita' di governare i processi di sviluppo delle strategie''. A giudizio di Prodi, comunque, la Calabria deve cogliere le opportunita' che ha dal momento che per la prima volta ''ha l' occasione di essere considerata il nord dell' area del bacino del Mediterraneo e non solo l' estremo sud dell' Europa''. ''Le osservazioni critiche - ha sostenuto Chiaravalloti - sono in una certa misura esatte. Ho potuto comunque rassicurare Prodi che le sue notizie non erano completamente aggiornate. Noi siamo abbastanza avanti in questi ultimi tempi ed abbiamo dato un' accelerazione notevole nell' impiego dei fondi Por. Riguardo al cambio di gestioni, lui ha parlato di quattro o cinque, ma in realtà in cinque anni e' cambiato solo un dirigente del settore fondi strutturali. Anche i rimpasti di Giunta non hanno determinato un' interruzione amministrativa ma sono stati solo un aggiustamento di rotta''. 'Al presidente Prodi - ha proseguito Chiaravalloti - ho fatto anche presente che l' impiego delle risorse ha gia' raggiunto il livello che avrebbe dovuto raggiungere al 31 dicembre per evitare il disimpegno. Cio', tra l' altro, ci ha consentito di chiedere la premialita' all' Unione Europea. Quindi l' accelerazione di questi ultimi tempi, di cui egli non aveva avuto notizia, e' stata notevole. Credo - ha concluso Chiaravalloti - che abbiamo imboccato la strada giusta''. (gs) |
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Progetto Itenets: 21 e23 ottobre seminari su internazionalizzazione | |||||||||||||||||||
Due incontri sulla creazione di legami stabili con gli Italiani all’estero, nell’ottica del più vasto obiettivo dell’internazionalizzazione dell’economia delle Regioni Obiettivo 1 del Mezzogiorno. La Regione Basilicata e Cif–Oil, agenzia specializzata del sistema delle Nazioni Unite, presenteranno le attività agli attori locali in due diversi seminari. In tale occasione saranno anche raccolte le indicazioni per le fasi attuative. Tali attività rientrano nell’ambito del nel Progetto “International Training and Employments Networks”, cofinanziato dall’Unione Europea, all’interno del Programma Operativo Nazionale “Atas”, coordinato a livello centrale dal Ministero degli Affari Esteri. Gli incontri si terranno oggi 21 ottobre a Potenza, presso il Grande Albergo, ed il giorno 23 ottobre a Matera, presso la sala della Biblioteca Provinciale del Palazzo dell’Annunziata.(red) |
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Berlusconi a Liberal: Costituzione non è totem inviolabile | |||||||||||||||||||
Il clima di collaborazione
istituzionale, che si e' respirato in Friuli nel periodo della
ricostruzione dopo il terremoto, ''è una delle grandi cartine di tornasole
dei Paesi che vanno verso la modernizzazione''. Lo ha detto in serata il
presidente della Camera dei Deputati,
Pier Ferdinando Casini.
''L'Italia e' indietro nella modernizzazione'', ha detto Casini. ''Chi e'
senza peccato - ha continuato - scagli la prima pietra. Io non la scaglio
perché anche in una certa fase della prima Repubblica si e' perso tempo in
ordine all'opera di modernizzazione del Paese. Poi, si e' dovuto
combattere con pregiudizi, ideologismi, tutte questioni che hanno
rallentato il processo di modernizzazione strutturale dell'Italia. Un
processo - ha proseguito il Presidente della Camera - che non ha colore e
che in altri Paesi, indipendentemente da chi ha governato, si è saputo
cogliere''. Il presidente della Camera ha anche fatto cenno alla
''grande tradizione della municipalità'', che contraddistingue la storia
d'Italia. ''Il federalismo - ha detto - deve dare nuovi protagonismi non solo alle regioni, ma ai comuni e alle province e agli altri enti intermedi. Questa e' la strada per rafforzare i valori di comune appartenenza e identità cui si sono ispirati i padri fondatori dell'Europa e a cui sono chiamati a riferirsi coloro che attualmente sono impegnati nel fissare fondamenti costituzionali del nuovo continente unificato''. Ed in tema di riforme è intervenuto anche il Ministro per le politiche comunitarie, Rocco Buttiglione che ha sottolineato come sia "molto più forte l' esigenza di avere sistemi elettorali analoghi, che per me devono essere proporzionali o a base proporzionale con gli opportuni correttivi, per Camera e Senato per avere la stessa maggioranza''. ''Il vicepresidente Fini ha fatto una cauta apertura che condivido - ha aggiunto parlando con il Presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti dei trasferimenti statali alle Regioni - dobbiamo ragionare su qualità e quantità della spesa. Forse qualche sistema adottato in passato per definire l' ammontare dei trasferimenti non ha funzionato''. Secondo Buttiglione ''il federalismo consiste anche nel migliorare i servizi: se la riforma avverrà in questo senso sarà condivisa anche dalla gente. Per le Regioni dopo le competenze arriveranno anche i soldi ma dovremo tutti insieme garantire migliore qualità dei servizi''. La Padania sottolinea, invece, rivendicandone la paternità, l'impegno per accogliere un emendamento che dà alle Regioni a statuto speciale la possibilità di intervenire, tra la prima e la seconda lettura, nell'approvazione dei nuovi Statuti. Ma le cronache politiche di oggi danno ampio risalto ala lunga intervista che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha rilasciato a Liberal. Molti i temi toccati (ripresi in un'ampia sintesi pubblicata da Il Velino): dalla politica estera, ai rapporti con la sinistra e con le forze che sostengono l'attuale maggioranza, dalla innovazione alle riforme. Berlusconi (nella foto) - dopo aver sottolineato che "nella Casa delle libertà la Lega ha finalmente trovato il luogo più adatto per esprimere in modo costituzionalmente legittimo, le proprie idee. Partecipando alla riforma costituzionale essa non solo centrerà l'obiettivo della devoluzione, ma rafforzerà anche il proprio legame con le istituzioni nazionali"- afferma che "tradisce lo spirito e la lettera della costituzione chi considera un attentato modificarla. Se i padri Costituenti, infatti, l'avessero concepita come un totem inviolabile non avrebbero certo previsto meccanismi per la sua riformabilità.(...) La nostra Carta è un grande e solenne punto di riferimento per tutti noi. Ciò non toglie che alcune sue parti, anche per ciò che attiene ai principi, possano risentire del tempo in cui sono state scritte. per quelle relative alle filosofie sociali e all'impresa, ad esempio, è certamente così". (sm) |
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Audizione su campi elettromagnetici | |||||||||||||||||||
Oggi la
VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei
Deputati (Piazza del Parlamento, 24 – Aula Commissione) sentirà alle ore
10.30 una delegazione della Conferenza delle Regioni nell’ambito di una
indagine conoscitiva sulla valutazione degli effetti dell’esposizione ai
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. La delegazione della Conferenza sarà guidata da Ugo Cavallera, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte (Regione che coordina la materia nell’ambito della Conferenza delle Regioni). Intanto l'Europa va avanti. I ministri dell'occupazione e degli affari sociali dell'Ue hanno dato il via libera alla direttiva che regola l'esposizione dei lavoratori ai campi e alle onde elettromagnetiche. La normativa impone ai datori di lavoro di effettuare valutazioni dei rischi per i dipendenti derivanti dai campi elettromagnetici, ed in particolare antenne per le emissioni radio-televisive, antenne di telefoni cellulari e installazioni radar. La direttiva stabilisce i livelli massimi di esposizione e quelli a partire dai quali i datori di lavoro devono prendere misure preventive. A seconda del risultato della valutazione dei rischi, essi possono essere obbligati a presentare un piano delle misure tecniche ed organizzative prese per ridurre i livelli e proteggere i lavoratori. La Commissione europea ha accolto con soddisfazione l'accordo raggiunto dai ministri dell'Ue, sottolineando che ''i dati scientifici mostrano che l'eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici può avere serie conseguenze sulla salute dei lavoratori'' e che la direttiva fornisce invece le necessarie forme di prevenzione e di sicurezza. (red) |
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