periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 146 - Roma, 18-19-20 ottobre 2003

Sommario

Industria: Testo Unico in Sardegna 26 ottobre: al voto in Trentino-Alto Adige
Rapporto su innovazione e tecnologie in Italia Riforma senza bussola. Dove vanno le Regioni italiane ?
Rilanciata la collaborazione fra Istria e Friuli-Venezia Giulia Un libro sull'immigrazione normale
Industria: Testo Unico in Sardegna
"Dopo cinquant’anni di autonomia speciale la Regione Sarda ha ormai al suo attivo una produzione legislativa che, per le sue dimensioni e per la sua complessità, costituisce un pesante e intricato reticolo normativo, Dal 27giugno 1949 a tutto il 2001 sono state emanate 1976 leggi: una legislazione caratterizzata in larga parte da confusione tra ambiti legislativi e regolamentari, frammentazione e scarso coordinamento delle disposizioni, permanenza di leggi ormai obsolete, mai abrogate anche se non più applicate. Non si tratta di una situazione specificamente "sarda",ma di un problema emerso anche a livello di legislazione nazionale: non solo l’Italia risulta avere, tra i paesi europei, il più alto numero di leggi, ma la produzione normativa medesima presenta gli stessi problemi di eccessiva complessità e ridondanza sopra accennati" è questo l'incipit della presentazione al Testo Unico di coordinamento elaborato dalla Regione Autonoma della Sardegna (assessorato degli affari generali, personale e riforma della regione, assessorato dell'Industria), in collaborazione con il Formez.
"In risposta a tale stato di cose - proseguono nella
loro introduzione l'assessore al personale  Pietrino Fois (nella foto) e l'ex-assessore all'Industria Giorgio La Spisa -  è emersa una forte e ormai ineludibile esigenza di snellimento e semplificazione normativa recepita dai più recenti orientamenti cui è ispirata l’attuale elaborazione legislativa in materia di riforma della Pubblica Amministrazione. E per questi motivi la regione Sardegna, in collaborazione con il Formez ha recentemente varato e pubblicato un Testo Unico in materia di industria.
Il testo unico è, naturalmente, suscettibile di ulteriori miglioramenti e dovrà essere periodicamente sottoposto a verifiche finalizzate al suo costante aggiornamento. Con questa pubblicazione ci si propone, infatti, non solo di offrire un agevole strumento di consultazione sul la normativa attualmente in vigore nella materia, ma anche di raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte di quanti, operatori del settore, amministratori e funzionari degli enti locali, di pubbliche amministrazioni e della Regione stessa, avranno l’opportunità di consultarlo. (sm)
Un Rapporto su innovazione e tecnologie in Italia
Il Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie ha presentato il Rapporto sull'innovazione e le tecnologie digitali in Italia, lo rende noto la newsletter di Palazzo Chigi.
Il Rapporto rappresenta uno strumento di analisi, ma anche di dibattito e indirizzo politico su un tema rilevante come quello dell'innovazione tecnologica nel nostro Paese, oggi componente essenziale per la crescita e lo sviluppo. (red)
Rilanciata la collaborazione fra Istria e Friuli-Venezia Giulia
Secondo dati recenti sono circa 15 mila  croati che ogni giorno attraversano le frontiere per lavorare i Italia. Si tratta di persone per cui non sono oggettivament applicabili le regole che governano l'inserimento degli immigrat nel nostro Paese, ma che comunque hanno diritto ad uscire dal mondo del lavoro irregolare, come è stato rilevato oggi nel corso del convegno "Il lavoro transfrontaliero tra Italia e Croazia - Destino di illegalità o prospettiva di diritto".  un recente convegno ha fornito l'occasione di rilanciare il protocollo firmato da Friuli-Venezia Giulia ed Istria nel '99, e di avviare un intenso programma di cooperazione. Il documento del '99 prevede tavoli di lavoro e collaborazione attiva nei settori più diversi e oggi, con il progetto dell'Euroregione e l'inserimento, l'anno prossimo, della Croazia tra le nazioni in lista d'attesa per entrare nella Ue (con ogni probabilità nel 2007) può trovare, come hanno rilevato i due presidenti, avvio concreto. Nel corso dei colloqui fra Illy (nella foto) e Jakovcic si è anche anche deciso di inserire nel protocollo un'attività di coordinamento e rappresentanza, che il Friuli-Venezia Giulia attuerà nei confronti di Roma e Bruxelles, per promuovere l'ulteriore allargamento dell'Ue ai Paesi del Sud-Est europeo. L'Istria farà lo stesso nei confronti di quest'ultimi. Gli obiettivi sono garantirne la stabilità e accedere ad una  grande disponibilità di risorse umane, integrando tra l'altro, sotto l'ombrello della Ue, come ha detto Illy, i Paesi dell'ex repubblica federale di Jugoslavia. Quattro, secondo Illy, i più importanti filoni di intervento della collaborazione tra Friuli-Venezia Giulia e Istria: import-export, investimenti diretti all'estero, promozione integrata del turismo (in particolare nei prossimi paesi membri) sviluppo economico congiunto nell'agricoltura e, soprattutto, nella vitivinicoltura.
Per quanto concerne il lavoro transfrontaliero Illy ha ribadito la volontà della Regione di arrivare al più presto alla firma del protocollo che prevede la promozione, presso i governi italiano e croato, di azioni utili a "meglio disciplinare l'ingresso dei cittadini nelle rispettive regioni per lavoro". Il protocollo riguarda sostanzialmente i lavoratori occasionali e stagionali per cui sono da individuare, come ha affermato il presidente del Consiglio sindacale interregionale Luca Visentini, adeguate tutele anche attraverso il riconoscimento ufficiale della figura del lavoratore transfrontaliero. (red)
26 ottobre: si vota in Trentino-Alto Adige
Alla vigilia delle elezioni per la provincia autonoma di Trento e della provincia autonoma di Bolzano, i siti istituzionali si preparano. Sul sito della Provincia autonoma di Trento c'è una specifica sezione dedicata ala voto del prossimo 26 ottobre che contiene le informazioni necessarie su  Candidati presidente e liste collegate Liste e nominativi di tutti i candidati ed un fac-simile scheda elettorale.
Attivo anche il sito della Provincia autonoma di Bolzano, con uno spazio web dedicato a
Tutte le liste e tutti i candidati delle prossime elezioni provinciali e specifiche informazioni tematiche:per cosa si vota; chi può votare; come si vota; Partiti e candidati ;scrutatori e Presidenti di seggio ;La normativa vigente ;le informazioni per i comuni ;I dati delle elezioni precedenti ;Le domande e le curiosità sulle elezioni .
solo dopo il rinnovo dei Consigli provinciali, sarà possibile dar vita al Consiglio regionale della regione a statuto speciale Trentino Alto Adige (La cui assemblea è costituita dalla unione dei due consigli provinciali). Le urne resteranno aperte dalle 7 della mattina alle 22 per la sola giornata di domenica. E lo scrutinio sarà effettuato il giorno successivo.
Per quel che riguarda la Provincia autonoma di Trento - sottolinea l'Adn Kronos -  per la prima volta, nel Trentino, saranno i cittadini ad eleggere, direttamente con il proprio voto, il presidente della Provincia; e per la prima volta sarà attribuito il premio di maggioranza, che punta a garantire condizioni di governabilità. Sulla base della legge introdotta per queste consultazioni, il presidente potrà contare su una maggioranza di un minimo di 18 consiglieri (lui compreso), che diventeranno 21 se ha raggiunto almeno il 40% dei voti validi. In ogni caso la maggioranza non potrà superare i ventiquattro seggi. Questo per garantire comunque rappresentatività alle forze che saranno risultate di minoranza. Sono sette i candidati alla presidenza della Provincia Autonoma di Trento.
Lorenzo Dellai, presidente uscente (che ha rilasciato un'intervista a La Repubblica il 18 ottobre), è sostenuto da nove liste,tutte riconducibili all'area di centro sinistra: UAL (Union Autonomista Ladina), Leali al Trentino, Verdi e Democratici per l'Ulivo, Socialisti Insieme per il Trentino, Margherita - Civica per il Governo del Trentino, Autonomisti Casa dei Trentini, Centro popolare Casa dei Trentini, Comunisti italiani, Sinistra Democratica e Riformista del Trentino. Carlo Andreotti guida la coalizione di centro-destra ed e' sostenuto da cinque liste: Trentino Autonomista, Alleanza Nazionale, Forza Italia, Lega Nord Trentino, UDC.Gli altri canditati alla presidenza sono sostenuti da una sola lista e sono Benito Rossi, Partito Pensionati; Bruno Firmani, Lista Di Pietro; Giorgio Leopardi, Udeur; Agostino Catalano, Rifondazione Comunista; Claudio Taverna, Lista Taverna; quest'ultimo, consigliere uscente eletto nella lista di Alleanza nazionale che ha deciso di presentarsi con lista propria.
La situazione nella Provincia autonoma di Bolzano vede 13 liste e 373 candidati per 35 seggi. si candiderà Luis Durnwalder (che ha rilasciato un'intervista a La Repubblica il 18 ottobre), presidente uscente, rappresentante della della SVP (Suedtiroler Volkspartei, partito di raccolta della popolazione locale di lingua tedesca).
La formazione delle liste che rappresentano la popolazione altoatesina di lingua italiana - secondo l'Adn kronos - è  stata caratterizzata da momenti piuttosto agitati, in un clima di litigiosità. Il Centro-Sinistra nelle ultime consultazioni aveva conquistato tre seggi: due seggi con due diverse liste del Centro ed uno con i DS. Per le imminenti consultazioni, il Centro si presenta con un'unica lista. Il centro destra si presenta diviso: An; Unitalia (costola dissidente di Alleanza Nazionale, che questa volta ingloba anche una rappresentanza di liberali);Forza Italia (che ha cambiato capolista). I Verdi, come per il passato, presentano una lista mistilingue, ma la consigliera uscente di lingua italiana - Alessandra Zendron, presidente del Consiglio provinciale - si presenta con una ''lista rosa'' da lei stessa creata. (gs)
Riforma senza bussola: dove vanno le Regioni italiane ?
E' on line il numero 3-4 de "Le Istituzioni del federalismo - regione e governo locale", bimestrale di studi giuridici e politici della Regione Emilia- Romagna (edito da Franco Angeli). Il tema della rivista è "Riforma senza bussola: dove vanno le Regioni italiane?" ed è quasi una tavola rotonda virtuale che (dopo la presentazione documento pdf,) registra diverse partecipazioni e relazioni.
L'indice del numero prevede i seguenti contributi:
Attuazione o revisione del Titolo V? (documento pdf, 120 kb)
Intervento alla tavola rotonda virtuale (
documento pdf, 152 kb)
Federalismi virtuali e tiepide autonomie (
documento pdf, 119 kb)
Intervento alla tavola rotonda virtuale (
documento pdf, 87 kb)
Il nuovo Titolo V e la trilogia di Italo Calvino (
documento pdf, 84 kb)
Il Titolo V della Costituzione tra attuazione e revisione (
documento pdf, 161 kb)
Intervento alla tavola rotonda virtuale (
documento pdf, 86 kb)
Intervento alla tavola rotonda virtuale (
documento pdf, 130 kb)
Le Regioni e la lotta per l'amministrazione (
documento pdf, 91 kb)
Intervento alla tavola rotonda virtuale (
documento pdf, 84 kb)
La riforma del Titolo V tra resistenza al cambiamento e incompiutezza delle scelte (
documento pdf, 131 kb)
Sette anni di riforme, ma i nodi rimangono irrisolti (
documento pdf, 168 kb) (red)
Un libro sull'immigrazione normale
Copertina 09545-4

Mentre si anima il dibattito attorno alle proposte parlamentari tese a riconoscere il diritto di voto per le elezioni amministrative agli immigrati, esce per i tipi de il mulino un volume intitolato "Un'immigrazione normale" curato da Giuseppe Sciortino (insegna Sociologia del mutamento all'università di Trento) e Colombo (insegna sociologia all'Università di Bologna). Il testo fa parte della collana Ricerche e studi dell'Istituto Carlo Cattaneo ed è il secondo volume della serie dedicata all'immigrazione nel nostro Paese).
In questo periodo può risultare utile confrontarsi con i risultati di ricerche affidabili e "Stranieri in Italia", la serie curata dall'Istituto Cattaneo, indica nell'immigrazione una delle dimensioni di cambiamento della società italiana. Dopo il volume "Assimilati ed esclusi" (2002), i saggi qui pubblicati affrontano una serie di temi spesso trascurati - le dinamiche residenziali, i conflitti e i cambiamenti culturali attivati dall'immigrazione, gli spazi commerciali transnazionali, i processi di integrazione - approfondendoli sulla base di ricerche empiriche condotte con metodi rigorosi. (red)

 

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