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Sommario |
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Cento progetti che cambiano la P.A. | |||||||||||||||||||
Il
Dipartimento della Funzione Pubblica
ha bandito la V edizione del premio "Cento Progetti al servizio dei
cittadini", coordinato dal Formez nell'ambito del programma
Cantieri per il
cambiamento nelle Pubbliche Amministrazioni. |
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Piemonte: al via censimento su barriere architettoniche | |||||||||||||||||||
E’ stato firmato dall’Assessore al Turismo, Sport ed Olimpiadi della Regione Piemonte, Ettore Racchelli
(nella foto) , dalla Presidente della Provincia di Torino, Mercedes Bresso, dall’Assessore ai Servizi Sociali della
Città di Torino,
Stefano
Lepri,
dal presidente del
Toroc, Valentino Castellani, dal segretario della Camera di
Commercio di Torino, Guido Bolatto, dal Presidente
dell’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé, Mario Salomone
e dal Presidente della Consulta delle Persone in difficoltà, Paolo
Osiride Ferrero il protocollo d’intesa sul "Censimento
rilevazione: diffusione dei dati sulle barriere architettoniche". Alla firma dell’accordo erano presenti l’Assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte, Mariangela Cotto, l’Assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Torino, Maria Pia Brunato, e per il Comitato organizzatore delle Paralimpiadi di Torino 2006, Tiziana Nasi. L’intesa prevede il coordinamento e raccordo delle attività necessarie per censire la mobilità e l’accessibilità (barriere architettoniche) di servizi, uffici, locali commerciali, siti olimpici, strutture ricettive turistiche, alberghiere, trasporti. Ed ancora: diffondere la gestione dei dati raccolti, garantire la piena disponibilità delle informazioni sull’accessibilità nel corso dell’evento olimpico, promuovere azioni di sensibilizzazione all’eliminazione delle barriere architettoniche. (red) |
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Nuovo contratto Enti locali | |||||||||||||||||||
Aumento retributivo medio a regime di
106 euro mensili. E' stato raggiunto l' accordo tra l' Aran e
i sindacati per il rinnovo del contratto dei circa 600mila lavoratori
degli Enti locali. I benefici economici previsti complessivamente - spiega una nota dell' Aran - ammontano a 94,5 euro pari al 5,66 per cento di crescita delle retribuzioni, cui si aggiungono ulteriori 11,5 euro pari allo 0,5% piu' lo 0,2% per gli enti in ''salute finanziaria''. Il totale complessivo a regime e' di 106 euro mensile pro capite. Le risorse destinate alla contrattazione integrativa sono aumentate dall' 1 gennaio 2003 di 10,5 euro mensili pro capite per tutti gli enti di comparto; 8,3 euro mensili pro capite solo per quegli enti che non siano in deficit o dissesto e che rispettino i parametri di spesa del personale entro precisi limiti di bilancio; 3,2 euro mensili pro-capite anch' esso condizionato alla salute finanziaria dell' ente e destinato alla valorizzazione delle professionalita'. Con questo nuovo contratto, poi, debutta l'''indennita' di comparto'' il cui importo complessivo medio mensile e' pari a 40 euro, di cui pero' solo 3,8 euro mensili provengono da risorse 'fresche', mentre la restante parte riutilizza fondi gia' finalizzati alla contrattazione integrativa. A cio' si aggiunge l' importo mensile di 2,6 euro pro-capite per la rivalutazione di 25 euro mensili dell' indennita' per il personale dell' area di vigilanza. L' Aran rende noto, inoltre, che e' stata soppressa la norma che prevedeva la possibilita' per gli enti ''virtuosi'' di aumentare senza limiti le risorse della contrattazione integrativa. Ecco il nuovo contratto collettivo firmato ieri dall'Aran e dai sindacati. Il contratto sarà operativo solo dopo il passaggio in Consiglio dei Ministri e i punti rigurdanti gli adeguamenti economici: Gli stipendi tabellari sono incrementati, tenendo conto dell’inflazione programmata per ciascuno dei due anni costituenti il biennio 2002 – 2003, del recupero dello scarto tra inflazione reale e programmata del biennio precedente nonché delle ulteriori risorse destinate al trattamento fisso derivanti dalle modifiche introdotte dall’art. 33, comma 1, della legge n. 289 del 27.12.2002 (finanziaria 2003) pari allo 0,5%. Ai sensi del comma 1, il trattamento economico tabellare delle posizioni iniziali e di sviluppo delle diverse categorie, come definito dalla tabella A allegata al CCNL del 5.10.2001, è incrementato degli importi mensili lordi, per tredici mensilità, indicati nella tabella A allegata al presente contratto, con le decorrenze ivi previste. A decorrere dal 1 gennaio 2003, l’indennità integrativa speciale (IIS), di cui alla tabella C allegata al CCNL del 14.9.2000, cessa di essere corrisposta come singola voce della retribuzione ed è conglobata nella voce stipendio tabellare; detto conglobamento non ha effetti diretti o indiretti sul trattamento economico complessivo fruito dal personale in servizio all’estero in base alle vigenti disposizioni. I più elevati importi di indennità integrativa speciale attualmente in godimento da parte del personale delle categorie B e D, rispetto all’importo conglobato nello stipendio, sono conservati come assegno personale non riassorbibile ed utile ai fini del trattamento di pensione e di fine servizio. Gli stessi importi sono ricompresi nella nozione del trattamento economico di cui all’art. 52, comma 2, lett. b), del CCNL del 14.9.2000. A seguito della applicazione della disciplina dei commi 2 e 3, gli importi annui del trattamento economico tabellare iniziale e di sviluppo del sistema di classificazione sono rideterminati, a regime, con decorrenza dall’1.1.2003 secondo le indicazioni delle allegate tabelle B e C. Sono confermati: la tredicesima mensilità, secondo la disciplina dell’art. 3 del CCNL del 5.10.2001, la retribuzione individuale di anzianità e gli altri assegni personali a carattere continuativo e non riassorbibile . Si tratta sempre, è bene ricordarlo, delle IPOTESI DI ACCORDO: relativa al contratto Collettivo Nazionale del personale - del comparto delle Regioni e delle Autonomie Locali - per il QUADRIENNIO NORMATIVO 2002-2005 E IL biennio economico 2002-2003. (gs) |
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Ruolo delle Regioni nell'Unione Europea | |||||||||||||||||||
Si dibatte sul ruolo delle Regioni
all'interno dell'Unione Europea. "Si conclude
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ha affermato il commissario europeo per le Riforme
Istituzionali Michel Barnier - la fase in
cui ciascun paese membro espone il punto di vista nazionale e comincia
invece una fase nuova, di vero negoziato dinamico, che dovra' avere tempi
brevi". In tal senso tutti sono d'accordo che occorre ''attribuire un ruolo piu' incisivo alle Regioni che rappresentano il livello di governo piu' vicino alle esigenze e alle aspettative dei cittadini''. Lo afferma Il presidente della regione Lazio, Francesco Storace, nel suo messaggio di benvenuto ai ministri degli Affari regionali europei che partecipano all'incontro ministeriale alla Farnesina su ''Il ruolo delle Regioni nell'Unione Europea''. Il documento dei ministri competenti per gli Affari Regionali dell'Ue in fase di elaborazione deve mirare a far crescere l'attenzione su questi argomenti tenendo come base cio' che e' gia' stato scritto nella bozza della Costituzione Europea. E' questo il concetto espresso dal ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia. Le Regioni e gli enti locali hanno ''un ruolo fondamentale di cerniera e di raccordo tra i vertici della Comunita' europea e la popolazione'', ha sostenuto il ministro La Loggia. Sono riuniti alla Farnesina non solo i ministri per gli Affari regionali dei quindici ma anche degli Stati di nuova adesione e candidati. ''L'approfondimento del dibattito - ha spiegato il ministro - e' utile e stimolante perche' ognuno porta l'esperienza del proprio paese e cio' che si sta facendo a livello di riorganizzazione anche istituzionale. Tutto cio' serve a conoscerci meglio e fa tenere alta la sensibilita' sul tema''. La voce e il contributo delle Regioni, soprattutto di quelle a potere legislativo, ha osservato Salvatore Cuffaro, presidente della regione siciliana, non potra' essere affidata ancora a lungo solo ad un Comitato delle Regioni ''eterogeneo e dai poteri troppo limitati, al quale si continua inspiegabilmente a negare il rango di istituzione. In tal modo il dibattito si sviluppera' fuori e a volte lontano dalle istituzioni, come sta avvenendo per le Regioni a potere legislativo che, dopo Barcellona, Liegi e Firenze, faranno arrivare da Salisburgo il 15 novembre prossimo le loro proposte''. In questo contesto si affronta anche il tema dell'uso dei fondi strutturali europei che andrebbe limitato soltanto alla realizzazione delle infrastrutture, secondo il viceministro dell'Economia Gianfranco Micciche', che il prossimo lunedi' 20 ottobre presiedera' una riunione dei 25 ministri Ue che si occupano proprio di fondi strutturali. Si afferma anche che con l'allargamento bisogna cambiare mentalita' e che è indispensabile riconoscere le specificità regionali. E' il concetto che emerge da un'altra importante riunione europea, quella che si è svolta a Nantes (Francia) dedicata a ''Regioni e sicurezza dei mari europei'. In particolare è stato detto che ''E' necessario riconoscere il ruolo fondamentale delle regioni costiere nelle problematiche legate alla sicurezza marittima. E' questo infatti l'appello rivolto all'Europa dalla Conferenza delle regioni Periferiche Marittime (Crpm). (gs) |
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Bubbico: attenzione a sviluppo societa' informazione | |||||||||||||||||||
''Lo sviluppo della societa'
dell'informazione richiede un'attenzione forte da parte delle politiche
regionali e puo' diventare un vero e proprio volano per lo sviluppo del
territorio''.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata,
Filippo Bubbico, aprendo a Matera la due-giorni
del Cisis, l'organo tecnico della Conferenza dei Presidenti delle Regioni
e delle Province autonome per tutto quanto attiene i sistemi informativi e
l'informazione statistica. Occorre, ha sottolineato Bubbico, ''costruire momenti di raccordo fra le Regioni sulle politiche di sviluppo della societa' dell'informazione e dell'economia della conoscenza''. ''La Conferenza dei presidenti delle Regioni - ha aggiunto il presidente lucano - assicurera' una forma di coordinamento stabile per il governo di un settore complesso come la societa' dell'informazione che non puo' essere ricondotto soltanto all'informatica'' in quanto nell'ambito della riforma federale dello Stato i sistemi statistici ed informatici delle Regioni, che consentono di leggere, controllare e analizzare le dinamiche territoriali e di fornire i necessari supporti tecnologici, assumono un ruolo determinante". La verifica della partecipazione dei cittadini nella riforma federale dello Stato è l' obiettivo della V conferenza nazionale del Cisis in corso a Matera. ”La raccolta dei dati amministrativi deve partire da una migliore definizione delle esigenze territoriali”. Lo ha affermato Luigi Biggeri, Presidente dell’Istat nel corso del suo intervento dedicato alla statistica pubblica e alla riorganizzazione dello Stato in senso federale. “Bisogna attuare – ha aggiunto - programmi statistici in grado di dialogare con analoghi programmi regionali per monitorare cosa possono fare tutti gli attori del sistema. E’ questo un processo che passa attraverso la riforma della pubblica amministrazione, la razionalizzazione delle banche dati e la diffusione della rete telematica. Per la riforma della pubblica amministrazione – ha aggiunto Biggeri - servono strumenti statistici in grado di fornire sostegno alle decisioni consapevoli e analizzare le esigenze dei cittadini. E' la quinta conferenza nazionale del Cisis. La nuova organizzazione che deve essere messa in atto nelle Regioni e negli enti locali per supportare questo processo sia nell' ambito statistico che nell' e-governement e,infine, le strutture come il Cisis che daranno il loro contributo per l' attuazione della riforma dello Stato nel senso federale''. (red) |
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20 ottobre: presentazione piano triennale Formez | |||||||||||||||||||
Sarà
presentato a Roma
il 20 ottobre 2003 a Palazzo Barberini il Piano Triennale 2003-2005 del
Formez. Ne discuteranno Leonardo
Domenici Presidente Anci, Lorenzo Ria Presidente Upi,
Enrico Borghi Presidente Uncem, Raffaele Fitto Presidente Regione
Puglia, Learco Saporito Sottosegretario per la Funzione Pubblica, Carlo
Lefebvre Direttore Generale Formez. Le conclusioni secondo il programma sono affidate a Luigi Mazzella (nella foto) Ministro per la Funzione Pubblica ed è prevista la partecipazione del Ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. (red) |
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