periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 144 - Roma, 16 ottobre 2003

Sommario

Consulta su tasse auto e caccia DPCM: criteri assunzioni personale Regioni, enti locali e Asl
La Loggia: riforme riscritte insieme Lombardia: valorizzazione dotazioni locali storiche e naturali
Pediatria: è il morbillo il nemico numero uno dei bambini Regioni-UE: 222 rappresentanze a Bruxelles
Consulta su tasse auto e caccia
Le tasse automobilistiche e il  calendario venatorio non sono prorogabili con leggi regionali, ne va dell'incostituzionalità della norma. La Corte Costituzionale,  con una sentenza che ha dichiarato l'illegittimità di due  disposizioni della legge finanziaria della Regione Campania per  il 2002, e' tornata a delimitare l'ambito di intervento regionale sui tributi erariali e sulla caccia, confermando  precedenti decisioni in materia.
La Consulta - nella sentenza n.
311  - ribadisce che ''la tassa automobilistica non può considerarsi un 'tributo  proprio della regione'' (sulla questione Il sole 24 ore di oggi offre un approfondimento) ai sensi del nuovo testo dell'art. 119,  comma secondo della Costituzione. Motivo: la tassa  automobilistica ''e' stata 'attribuita' alle regioni ma non  'istituita' dalle regioni''. La Corte Costituzionale ha pertanto  dichiarato l'illegittimità dell'art. 24. comma 2 della legge  della regione Campania n. 15 del 2002che prorogava al 31  dicembre del 2003 il termine per il recupero delle tasse  automobilistiche.
La Consulta, nella stessa sentenza, ha inoltre bocciato la  l'art. 49, comma 1, lettera f, della stessa legge finanziaria  della Campania, che prorogava al 28 febbraio l'esercizio della  caccia di diverse specie. La durata del calendario venatorio -  ha ribadito la Corte - non può essere prorogato dalle regioni  perché si tratta di materia riconducibile alla tutela  dell'ambiente, di competenza esclusiva dello Stato, per quanto  riguarda, in particolare, la fissazione di standard di tutela  uniformi, validi per l'intero territorio nazionale. Per quanto riguarda il bollo auto, diventato più "caro", il Corriere della Sera - fornendo anche un quadro sulle finanziarie regionali - sottolinea come non si spenga la polemica sulla finanziaria.
On line le ultime sentenze della
Consulta riguardanti le Regioni: 300 , 301, 303,  307, 311   (sm)
La Loggia: riforme da riscrivere insieme
''Le regole del gioco debbono essere  riscritte insieme'': lo ha affermato il ministro per gli  Affari Regionali, Enrico La Loggia, in un'intervista al settimanale Famiglia cristiana. La Loggia si rivolge a tutti  gli interlocutori del processo riformatore - Enti locali e forze  di opposizione - per ricordare che e' interesse di tutti  ''fornire agli italiani interlocutori certi per la soluzione dei  loro problemi, istituzioni che non facciano perdere tempo e  denaro, perche' questo, in sintesi, e' il senso della riforma''.
Altro punto "sensibile" affrontato nell'intervista è quello relativo alla clausola di salvaguardia dell'interesse  nazionale come attività del futuro Senato federale - criticata anche da Regioni ed Enti locali - il ministro per gli Affari regionali la spiega in questo modo: e' interesse di tutti evitare che Stato e Regioni, e  le Regioni fra di loro ''confliggano sul terreno legislativo,  soprattutto quando il conflitto puo' provocare disuguaglianze  fra i cittadini o compromettere interessi italiani all'estero''.
La clausola dell'interesse nazionale va inserita, secondo il  ministro, in quella che si può definire ''la via italiana al  federalismo''. Una via che va controcorrente, ha aggiunto,  rispetto alle esperienze federaliste fin qui conosciute: in  Italia non sono le comunità locali che delegano quote di potere  a un governo centrale, ma, al contrario, e' lo Stato centrale  che cede quote di potere alle autonomie locali. ''D'altro canto  - e' la conclusione di La Loggia - si e' mai visto qualcuno che  cede volentieri quote del proprio potere''.
Il ministro ha poi sottolineato il suo personale  impegno perché nella legge di attuazione della riforma del  Titolo V sia salvaguardata l'autonomia delle Regioni a  Statuto speciale e delle Province autonome.
'
'Anche nel disegno di legge costituzionale di riforma - ha  proseguito il ministro - ora presentato dal governo, e' stata  fatta particolare attenzione alla tutela delle autonomie delle  Regioni a Statuto speciale e delle Regioni autonome. In  particolare e' stato preannunciato il recepimento da parte del  governo della proposta avanzata da tutte le Regioni a Statuto  speciale diretta a garantire gli Statuti da modifiche attraverso  la previsione del parere vincolante dei Consigli regionali o  provinciali. Semmai il mio intento e' stato garantire il livello  di tutela ma questa e' cosa ben diversa dall'episodio al centro  dell'interrogazione. Credo sia diritto di ognuno - ha concluso  La Loggia - esprimersi nella propria lingua al di fuori dei  rapporti istituzionali e questo vale anche per il cittadino di  lingua tedesca, cosi' come credo sia diritto di ognuno poter  tradurre nella propria lingua le espressioni dell'altra  lingua''. ''Il governo - ha infine dichiarato la Loggia -  non ha alcuna intenzione  di promuovere iniziative legislative di modifica allo Statuto  sulle minoranze linguistiche a meno che queste non siano il  frutto di un approfondito dibattito in sede regionale e  provinciale e siano condivise dalle forze politiche  rappresentative delle comunita' linguistiche locali''. (gs)
Pediatria: è il morbillo il nemico numero uno dei bambini
A distanza di 4 anni dal suo avvio, SPES, la rete di pediatri sentinella, coordinata dall’Istituto Superiore di sanità, fa il punto della situazione in tema di malattie infettive prevenibili da vaccino. Tra queste, il morbillo - secondo quanto reso noto dall'Iss - è il nemico numero uno dei bambini, soprattutto di quelli del Sud. Si diffondono rosolia, morbillo e pertosse e diminuiscono i casi di parotite. Questo il trend delle malattie infettive in età pediatrica nel nostro Paese secondo il bilancio di quattro anni di sorveglianza da parte di SPES, la rete dei pediatri sentinella che, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno monitorato 280mila bambini fino ai 14 anni di età. In base ai risultati di quest’attività, elaborati in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria, l’Associazione Culturale Pediatri e la Federazione Italiana Medici Pediatri, risulta che tra tutte le patologie è stato il morbillo a diffondersi maggiormente, contagiando, nella primavera del 2003, 5 bambini ogni 1.000. L’infezione si è concentrata soprattutto in Calabria dove tra gennaio e maggio sono stati stimati circa 20.000 casi e in Puglia con 15.000 casi, mentre in Abruzzo, nello stesso periodo, sono stati segnalati circa 3.000 casi.  Già lo scorso anno, l’infezione si era diffusa tra i bambini italiani come una vera e propria epidemia, contagiandone 7 su 1.000, 37 volte di più rispetto al 2001. Senza mostrare preferenze tra i sessi e con un picco di diffusione nei giovani tra 10 e 14 anni. Le regioni più colpite sono state, anche nel 2002, quelle meridionali dove l’incidenza è stata 36 volte maggiore rispetto al Nord e 5 volte maggiore rispetto al Centro. Il picco si è avuto inizialmente in Campania con oltre 40.000 casi, più di 600 ricoveri, 16 encefaliti e 4 decessi. Poi, dopo una diminuzione dell’incidenza osservata tra luglio e dicembre 2002, il morbillo ha nuovamente colpito, nella primavera 2003, alcune regioni più di altre (Calabria, Puglia e Abruzzo).
SPES, i cui risultati sono disponibili sul sito
www.spes.iss.it, ha monitorato la diffusione in età scolare delle altre malattie “sorvegliate speciali”, in quanto prevenibili con vaccinazioni da tempo inserite nel calendario nazionale. E’ risultato che nel 2002, si sono verificati 3 casi di rosolia ogni 1.000 bambini con un aumento di 2,3 volte rispetto al 2001, 2,2 casi di parotite per 1.000 soggetti, in diminuzione di 4,5 volte rispetto al 2001, e 2,1 casi/1.000 di pertosse. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la parotite ha colpito soprattutto il Nord, mentre pertosse e rosolia sono state più frequenti al Sud. (red)
DPCM: criteri assunzioni personale Regioni, enti locali e Asl

Sulla Gazzetta Ufficiale N. 239 del 14 Ottobre 2003 è stato pubblicato il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI del 12 settembre 2003 di fissazione, per le amministrazioni regionali e per gli enti e le aziende appartenenti al Servizio sanitario nazionale, di criteri e limiti per le assunzioni di personale a tempo indeterminato per l'anno 2003. Il  decreto  definisce anche l'ambito applicativo delle disposizioni relative alla rideterminazione degli organici. La individuazione dei criteri e dei limiti per le assunzioni e la definizione dell'ambito applicativo della ridefinizione degli organici e' effettuata distintamente per il personale delle regioni e per quello del Servizio sanitario nazionale.
Le regioni procedono alla rideterminazione delle rispettive dotazioni organiche e determinano gli indirizzi applicativi relativi alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, per l'anno 2003, per i rispettivi enti strumentali o dipendenti della medesima regione in armonia con quanto previsto dal decreto.
Per l'anno 2003, le regioni possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato entro percentuali non superiori ai limiti della spesa annua lorda corrispondente al 50% delle cessazioni dal servizio verificatesi nel corso del 2002.
Le regioni determinano, inoltre, gli indirizzi applicativi relativi alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, per l'anno 2003, per i rispettivi enti strumentali o dipendenti della medesima regione in armonia con quanto previsto dal presente articolo.(gs).

Lombardia: valorizzazione dotazioni locali storiche e naturali
Bando 2003 su aree protette. La regione Lombardia ha reso noto il modo di presentare le domande Misura 3.1 “Valorizzazione e fruibilità sostenibili aree protette”. È stato pubblicato infatti sul B.U.R.L. del 18 agosto 2003 - serie ordinaria n. 34 - il secondo bando di attuazione della Misura 3.1 'Valorizzazione e fruibilità sostenibili delle aree protette' del Doc.U.P. Obiettivo 2 della Lombardia.
Con una dotazione finanziaria di Euro 3.500.000,00, il bando promuove la valorizzazione, qualificazione e fruizione delle dotazioni locali a valenza storica e naturale, assegnando aiuti finanziari agli interventi candidati da enti pubblici e localizzati in aree protette ricadenti nelle aree Obiettivo 2 della Regione. Termine ultimo per la presentazione delle domande è il 17 novembre 2003.
Collegandosi a specifici link, è possibile scaricare il testo del bando approvato e la relativa modulistica, necessaria per la presentazione delle domande. Ulteriori indicazioni potranno essere richieste alla Struttura Azioni per lo sviluppo sostenibile della Direzione Generale Qualità dell'Ambiente e presso gli uffici di Spazio Regione.
Link utili:
Testo decreto II Bando Mis. 3.1.pdf  pdf; Testo II Bando 3.1.pdf  pdf Scheda 1 e Scheda 2.xls  xls Scheda 3.rtf  rtf; Mod. A di domanda.rtf  rtf; Tab riepilogativa punteggi conseguibili.pdf  pdf. (red)
Regioni-UE: 222 rappresentanze a Bruxelles
Il drappello delle regioni europee che hanno scelto di aprire una sede nella capitale europea ha ormai raggiunto quota 222. Tra queste sono una ventina quelle di Paesi che entreranno a far parte dell'UE a maggio 2004. Si tratta quindi di una realtà ormai consolidata. Ora per iniziativa del Comitato delle regioni UE sono state aperte per tre giorni a Bruxelles le porte ai visitatori, grazie alla manifestazione "Open days". Per l'Italia, le regioni del centro (Toscana, Lazio, Umbria e Marche) hanno scelto di focalizzare l'attenzione sulle iniziative per lo sviluppo sostenibile a cui hanno aggiunto un corso di formazione per sindaci e amministratori locali. I pionieri, ricordano al  Comitato delle regioni Ue, sono arrivati nel 1984, anche se il  boom si e' verificato dopo il 1991. Da allora, una dietro  l'altra, nessuna delle realtà territoriali europee ha voluto  perdere l'occasione di poter verificare direttamente  opportunita' e possibilita' offerte dall'Unione europea e di  contare laddove si costruisce la politica comune.
Infine è da sottolineare l'iniziativa inedita promossa dalla Regione Lazio del Battesimo a Bruxelles, nella sede della rappresentanza delle Regioni del Centro Italia dove sara' operativo, del primo sportello etico italiano volto a imprese sociali no-profit. (red)
 

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