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Sommario |
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Abruzzo e Calabria su condono | |||||||||||||||||||
''Sono un amministratore ''anticondono''
ma possono esserci situazioni di non grandissima rilevanza che possono
essere sanate''. Lo ha affermato il presidente della Regione Abruzzo,
Giovanni Pace (nella foto), con riferimento alle misure previste dalla manovra
finanziaria varata dal Governo. Sulla vicenda è in atto una profonda riflessione all'interno della conferenza dei Presidenti delle Regioni ed è per questo che il Presidente ha voluto chiarire la posizione del Governo regionale. ''Proprio perche' il provvedimento riguardera' situazioni marginali - ha continuato Giovanni Pace - mi auguro ci pensi il Parlamento''. ''Per la nostra regione - ha proseguito - si tratta di un provvedimento delicato avendo noi scelto da tempo di preferire la politica della tutela del territorio e dell'ambiente rispetto a quella dello sviluppo sfrenato e disarticolato e che forse paga di piu' in termini elettorali. Proprio perche' siamo Regione Verde d'Europa, capofila in ambito nazionale, con tre Parchi nazionali, uno regionale e diverse Riserve naturalistiche nelle quali la Regione Abruzzo investe in termini di sviluppo ecosostenibile, ritengo che il provvedimento di condono edilizio debba riguardare solo situazioni marginali e del tutto ininfluenti nel contesto ambientale regionale. Sono invece contrario a sanatorie che interessino grandi abusi, anche se debbo dire che in Abruzzo non esistono situazioni di ecomostri o altro, che magari sono presenti in altre regioni''. Anche in Calabria, altra regione retta dal centrodestra, si discute su ''L' applicazione del condono", che seguirà "criteri improntati - ha dichiarato all' Ansa Raffaele Mirigliani, assessore all' Urbanistica della Regione Calabria - alle esigenze primarie di tutela del paesaggio, evitando di sanare le speculazioni massicce e selvagge che sono state compiute sul territorio''. (sm) |
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Enti locali centrosinistra contro la Finanziaria | |||||||||||||||||||
Levata di scudi degli enti locali
governati dal centrosinistra contro la Finanziaria:
gli amministratori locali si sono riuniti in assemblea a Roma ed hanno
precisato le loro proteste contro la manovra economica approvata, cominciando ad individuare forme di mobilitazione che inducano il Parlamento a modificare il testo. In un documento dell'assemblea le accuse vengono elencate nel dettaglio: annulla, dicono gli amministratori, i principi ispiratori della riforma del titolo V, mentre avalla l'idea che regioni, comuni e province non siano altro che meri capitoli del bilancio dello Stato senza riconoscere loro qualsiasi funzione di sviluppo in un ''sistema paese'' contrassegnato da una forte stagnazione dell'economia, dovuta non solo - dicono gli amministratori - alle congiunture internazionali. Dando piena solidarietà all'Anci che ha deciso di autosospendersi e di interrompere la partecipazione dei Comuni alle sedi del partenariato inter-istituzionale, Veltroni (nella foto) ha annunciaTo una mobilitazione di tutti i sindaci d'Italia, come avvenne nel '95 con il governo Dini. ''Lanciamo l'allarme non per motivi politici, strumentali, ma per difendere interessi diffusi del paese. E chiediamo a tutti questi interessi di rafforzarci e di allearsi con noi affinché il governo e il Parlamento modifichino nei prossimi giorni l'impianto di una legge che rischia - ha concluso il primo cittadino di Roma - di diventare la tomba di un moderno e solidale governo di prossimita' ''. (GS) |
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Toscana: turismo raddoppia cooperative | |||||||||||||||||||
Cooperative
turistiche raddoppiate in Toscana nel giro di pochi anni:
nel 1997 erano appena 28, adesso hanno raggiunto quota 65, su 400 totali
in Italia. Crescita addirittura maggiore per il valore della produzione, che da 13 milioni e 800 mila euro di 6 anni fa e' passato a 34 milioni di quest'anno (350 milioni il volume d' affari nazionale). Assai rilevante l' aumento degli addetti e dei soci. Nel primo caso la cifra e' decuplicata (da 126 a 1034), mentre nel secondo il numero attuale e' tre volte quello del 1997 (rispettivamente 2365 e 795). Inoltre dal 1997 a tutto il 2002 il mercato del lavoro toscano è stato caratterizzato da una crescita costante, che ha avvicinato la Toscana agli obiettivi quantitativi indicati dall'Unione Europea. Una crescita che ha subito un rallentamento nel corso del 2002 senza però invertire la tendenza ascendente. Nel corso del 2002 l'occupazione è salita infatti dello 0,5%, dinamica poco superiore a quella del Pil regionale, cresciuto dello 0,2%. Il tasso di occupazione complessivo ha raggiunto il 61,4%, a fronte del 61,1% del 2001. La valutazione è dunque ancora nel complesso positiva: i risultati brillanti conseguiti negli anni precedenti hanno delineato trasformazioni sostanziali. Da rilevare la crescita dell'occupazione femminile, il calo della disoccupazione di lunga durata, il processo di terziarizzazione e l'emergere di nuove modalità contrattuali flessibili. Queste alcune delle considerazioni contenute nel Rapporto 2002 sul mercato del lavoro della Regione Toscana, basato sui dati annuali Istat, rielaborati in chiave toscana dal servizio lavoro.(red) |
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Umbria: Primo rapporto sull’infanzia, l’adolescenza e le famiglie | |||||||||||||||||||
Un quadro, nel complesso, rassicurante della condizione dell’infanzia in Umbria, con alcuni punti critici: è questo quanto emerge dal “Primo rapporto sull’infanzia, l’adolescenza e le famiglie in Umbria”, edito dall’assessorato alla politiche sociali. L’assessore Grossi, nel suo intervento introduttivo, ha detto che questa ricerca “costituisce un contributo alla diffusione delle conoscenze sulle questioni dell’età evolutiva, ed è uno strumento di lavoro essenziale per costruire delle efficaci politiche sociali regionali di welfare che, puntando sulla valorizzazione della risorsa umana, rendano più efficaci e ‘eque’ le azioni di sviluppo promosse dal Patto per l’Umbria. Per potenziare ulteriormente il quadro di dati e analisi sulla situazione umbra – ha detto l’assessore – la Regione ha recentemente attivato una convenzione con l’Agenzia Umbria Ricerche (AUR) che, attraverso l’istituzione di un Osservatorio sulle politiche sociali, permetterà un attento monitoraggio della situazione regionale e permetterà di verificare l’efficacia degli interventi”. Grossi ha spiegato che il quadro sostanzialmente positivo che emerge dalla ricerca è anche il frutto delle “scelte di welfare che la Regione ha fatto e che, nonostante l’azione negativa del governo nazionale che restringe risorse e capacità di intervento, continua a fare. E i punti critici rilevati – ha concluso – offrono elementi di riflessione per rendere più appriati gli interventi”. L’Umbria fotografata dalla ricerca è una società profondamente modificata: ha vissuto la trasformazione del mondo rurale in società industriale prima e postindustriale, successivamente; la partecipazione scolastica fa oggi registrare una maggiore parità tra i sessi; c’è stata l’irruzione del fenomeno dell’immigrazione. A quest’ultimo è dedicata una parte consistente della relazione. In Umbria i minori stranieri sono il 36 per mille dei bambini italiani, contro una media nazionale del 22. La regione che ha più bimbi stranieri è il Piemonte (30 su mille), quella che ne ha meno la Sardegna (7 su mille). Dall’Europa non comunitaria viene la gran parte degli infanti stranieri (50 per cento in provincia di Perugia, 64 per cento in quella di Terni). Il 27 per cento, in provincia di Perugia, 10 per cento a Terni, viene dall’Africa. Seguono America, 14 per cento a Perugia, 10 a Terni, Asia, 5,5 a Perugia, 13 a Terni, Europa comunitaria, 3 per cento Perugia, 2,5 Terni e Oceania e apolidi, 0,2 per cento a Perugia e 0,1 a Terni. L’Umbria eccelle poi nella frequenza scolastica. E’ la regione col più basso indice di descolarizzazione: oltre –1 per cento. L’indice della Sicilia, maglia nera tra le regioni, è del + 2,5, Calabria, Sardegna, Campania, Lazio e Piemonte hanno, anch’esse, indice positivo, la Puglia indice 0, le altre indice negativo. L’Umbria è anche una delle regioni italiane dove si nasce di meno e l’Italia è il Paese UE che registra meno parti, anche se recenti studi indicano una leggera ripresa del tasso di natalità. “La cause di questa scarsa propensione a generare figli – è scritto nel rapporto – sembrano essere lo ’stress’ e l’espandersi della ‘doppia presenza’ delle donne (in famiglia e nel mercato del lavoro), senza un’adeguata protezione sociale che permetta un efficace svolgersi dei due ruoli”. Preoccupanti invece i dati sui reati commessi da minori. Il numero dei bambini denunciati, su quello dei residenti, colloca l’Umbria sopra la media nazionale e tra le prime quattro regioni, dopo Liguria, Toscana e Basilicata. Le violenze sessuali sono molto limitate, la prostituzione minorile “fenomeno - avverte il rapporto – di difficile analisi”, colloca “l’Umbria in una posizione mediana entro una graduatoria di 15 regioni stimate”. (red) |
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Comuni: XX Assemblea annuale ANCI | |||||||||||||||||||
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I Comuni fanno il punto della
situazione politica e associativa. L'appuntamento è a Firenze dal 15 al 17
ottobre per la
XX ASSEMBLEA ANNUALE ANCI. Ecco alcuni "link" per approfondire il programma: -:XX Assemblea Annuale ANCI: Informazioni organizzative
-:XX
Assemblea Annuale ANCI: Iniziative a latere ore 15.00 Fortezza da Basso – Sala della SchermaRiunione del Consiglio Nazionale Anciore 19.00 Fortezza da Basso – Sala della VoltaAssemblea dei Sindaci dei Comuni dei parchiGiovedì 16 ottobre 2003ore 9.30 Fortezza da Basso – Sala della Scherma Il ruolo dei Comuni e la riforma dell’istruzioneore 9.30 Fortezza da Basso – Sala dell’Arco L’Europa dei Comuni e la gestione dei fenomeni migratoriore 9.30 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Interconnessioni tra spesa sanitaria e spesa socialeore 15.00 Fortezza da Basso – Sala della Scherma Il nuovo codice dei beni culturali. Una lettura criticaore 15.00 Fortezza da Basso – Sala dell’Arco Tavola rotonda: Il Potere di che colore è?ore 15.00 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Presentazione del progetto FI.LO. ore 15.00 Palazzo Vecchio – Salone de’ Dugento Coordinamento dei Consigli comunaliore 15.30 Fortezza da Basso – Sala Arcobaleno spazi espositivi di “Dire e Fare” Riunione delle Città Urban in vista del prossimo summit europeo delle città ore 16.00 Fortezza da Basso – Sala verde spazi espositivi di “Dire e Fare” Consulta nazionale piccoli Comuni e Coordinamento nazionale Unioni di Comuni ore 17.00 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Riunione dei Sindaci Comuni centrali Enelore 17.30 Fortezza da Basso – Sala della Volta Assemblea dell’Unione Nazionale Segretari Comunali e ProvincialiVenerdì 17 ottobre 2003ore 9.30 Fortezza da Basso – Sala della Scherma La dirigenza come strumento di innovazione negli Enti localiore 9.30 Fortezza da Basso – Sala della Volta Tavola rotonda: Rilanciare il piccolo Comune come reale dimensione del vivere ore 9.30 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Direttivo e Comitato scientifico dei “Borghi più belli d’Italia”ore 9.30 Univ. degli Studi Firenze Facoltà di Scienza politiche – Sala Maranini I Comuni nell’Europa costituzionaleore 10.00 Fortezza da Basso – Sala dell’Arco Riunione della Consulta Anci per la Finanza localeore 13.00 Fortezza da Basso - Sala dell’Arco Riunione Gruppo Tecnico Città Metropolitane ore 14.00 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Riunione della Consulta Anci per la mobilitàore 15.00 Fortezza da Basso – Sala dell’Arco Tavola rotonda sul tema “La carta d’identità elettronica ed i nuovi diritti di cittadinanza”, organizzata in collaborazione con il Ministero dell’interno.ore 15.00 Fortezza da Basso – Sala della Volta La città contemporanea: le periferieore 16.00 Fortezza da Basso – Sala dell’Arco Tavola rotonda sul tema “Verso il monitoraggio dei progetti di e-Government”ore 16.00 Fortezza da Basso – Sala della Scherma Incontro seminariale: Il Federalismo realizzato dai Comuniore 16.00 Fortezza da Basso – Saletta monumentale Res tipica - Città d’identità
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Emilia-Romagna: vaccinazione anti-influenzale | |||||||||||||||||||
“Raggiungere il 75% della popolazione anziana ed incrementare la copertura
vaccinale delle persone a rischio di qualsiasi fascia d’età e del
personale sanitario”. Sono gli obiettivi della
campagna regionale di vaccinazione anti-influenzale 2003-2004 illustrata
dall’assessore regionale alla Sanità, Giovanni Bissoni (nella foto). “Si tratta di
un obiettivo ambizioso – ha sottolineato l’assessore – che farebbe dell’Emilia-Romagna
la prima regione italiana e che pensiamo di raggiungere grazie alla
collaborazione dei medici di medicina generale presenti sul territorio,
che già ora praticano il 90% delle dosi di vaccino”. |
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