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Sommario |
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Regioni ed Enti locali: Finanziaria da emendare | |||||||||||||||||||
La manovra Finanziaria penalizza in modo
insostenibile Regioni, Province e Comuni. Sono a rischio molti dei servizi
resi ai cittadini. E' quanto è stato ribadito ieri in sede di Conferenza
Unificata al ministro Tremonti.
Le Regioni hanno quindi dato parere negativo salvo
l'accoglimento degli emendamenti da loro richiesti
e resi noti anche pubblicamente nella manifestazione del 30 ottobre "Una
Finanziaria per i cittadini". Il sistema delle autonomie ''ha compattamente espresso parere negativo sulla Finanziaria, ed abbiamo riproposto i nostri emendamenti''. Il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, si e' espresso in questi termini alla conclusione della Conferenza Unificata. ''L'incontro - ha spiegato - almeno a una cosa e' servito: a sentirci dire dal ministro dell'Economia che le nostre richieste sono ragionevoli e sensate ma ci sono difficolta' poste dai vincoli di bilancio". ''I 170 milioni di euro che il governo ci ha sottratto - ha detto il presidente dell'Upi, l'Unione delle province d'Italia, Lorenzo Ria - impediranno alle Province di investire in politiche di sviluppo per i cittadini''. Quindi alla Conferenza Unificata straordinaria e' arrivata la bocciatura della Finanziaria da parte delle Regioni, di Anci, Upi e Uncem. Un 'no' compatto, insomma, anche se il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che durante l'incontro con Regioni ed enti locali insieme al vicepremier Gianfranco Fini, il ministro degli Affari Regionali Enrico La Loggia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha annunciato aperture sia sulle tasse di scopo, che i Comuni vorrebbero introdurre fin dal 2004, che sul tasso di inflazione da calcolare sui trasferimenti ordinari che consente alle province di recuperare 35 milioni di euro e circa 170 ai comuni. I governatori torneranno a incontrare nei prossimi giorni il ministro Tremonti, mentre una serie di tavoli tecnici sono gia' all'opera per venire incontro alle cosiddette richieste 'a costo zero' avanzate dalle Regioni. Per questo il ministro degli Affari Regionali Enrico La Loggia ha definito 'soddisfacente' l'incontro di questo pomeriggio. ''C'e' stata una condivisione dei problemi posti dalle Regioni - ha detto il ministro - e la conferma che a molti problemi si sta trovando soluzione". Molte delle proposte delle Regioni - ha detto sempre La Loggia "stanno trovando accoglimento, si proseguirà il confronto con tavoli tecnici per tenere conto, per quanto possibile, di alcune delle loro esigenze''. Da parte dei Comuni, ha sottolineato La Loggia, ''c'e' un atteggiamento piu' prudente rispetto alle Regioni perche' vogliono vedere concretamente qualche risultato che invece le Regioni hanno gia' potuto constatare. Per questo mantengono il loro orientamento di non partecipare alla prossima conferenza unificata ordinaria". ''Tremonti - ha osservato il presidente dell'Uncem, Enrico Borghi - e' stato bravo a nascondere la palla e vedremo come andra' a finire la partita: la sensazione e' che al di la' del riconoscimento dell'inflazione programmata, per quanto ci riguarda, e' scaturito ben poco". Per Leonardo Domenici, presidente dell'Anci, ''l'incontro almeno a una cosa e' servito: a sentirci dire dal ministro dell'Economia che le nostre richieste sono ragionevoli e sensate ma ci sono difficoltà poste dai vincoli di bilancio. Forse la possibilita' piu' significativa si apre sulla restituzione del tasso di inflazione sui trasferimenti erariali ma finora questo non e' stato registrato a livello di emendamento parlamentare. Per i comuni si tratta di circa 175-180 milioni di euro: una cifra ancora lontana dalle esigenze''. Più ottimista il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo (nella foto). ''Dall'incontro con Tremonti si può intravedere qualche segnale positivo'', ha detto. ''Intanto - ha osservato ridendo il Presidente Ghigo - ci ha ricevuto che per Tremonti non è uno sforzo di poco conto. Tra le cose positive abbiamo registrato un'apertura sui meccanismi del rapporto tra governo ed enti locali e sulla possibilità di reperire risorse per venire incontro a nostre sollecitazioni che ha definito plausibili. Negli altri incontri le aveva appellate in modo diverso''. Tra una decina di giorni potrebbero arrivare risposte alla questioni fondamentali poste dalle Regioni sulla manovra finanziaria, quando ci sarà il prossimo incontro politico con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti dopo il primo avvenuto ieri che ha dato il via a una serie di tavoli tecnici sulla finanziaria. ''Abbiamo consegnato il nostro documento con il parere negativo sulla finanziaria- ha detto Errani, vicepresidente della Conferenza delle Regioni - siamo in attesa di un incontro politico con il ministro Tremonti per avere risposte alle questioni fondamentali per le nostre Regioni''. Le richieste delle Regioni sono sintetizzate in cinque punti: la copertura degli oneri di assistenza sanitaria per gli immigrati regolarizzati, la sottostima del fabbisogno sanitario nazionale per il 2004 pari a circa 5 miliardi di euro, l'adeguamento delle risorse di cassa per il fabbisogno sanitario che l'attuale meccanismo di erogazione determina ad oggi uno scoperto di circa 15 miliardi di euro (per il 2002 restano scoperti circa 7,8 miliardi e per i primi 10 mesi del 2003 circa 7 miliardi di euro). Infine, le Regioni chiedono l'assicurazione della continuita' nel trasferimento di risorse per il decentramento amministrativo e l'esclusione degli oneri aggiuntivi del contratto del personale regionale per il biennio 2002-2003 dal Patto di Stabilita' interno. ''Stupisce e amareggia'' essere considerati, come il ministro Tremonti ha fatto, ''interessi al pari di altri interessi, come se noi rappresentassimo interessi di parte, di categoria o di privati''. Lo ha detto il presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, che spiega: ''Noi rappresentiamo interessi generali, intesi come servizi, anziani, trasporti, scuole, cose che insistono sulla vita quotidiana dei cittadini''. Quello del ministro, conclude Lorenzetti, e' ''un atteggiamento che dimostra scarsissimo senso dello Stato''. Gli stessi concetti sono stati ripresi all'interno di un articolo del quotidiano "la Repubblica, rafforzato da un sondaggio swg commissionato dall'Anci sui possibili tagli che riguarderanno i servizi garantiti dai Comuni. L'incontro è stato giudicato ''interessante'' dall'assessore al bilancio della Regione Lombardia, Romano Colozzi, ''nella Finanziaria passata non c'era mai stato un momento di interlocuzione col governo - osserva l'assessore - ora il ministro ha fatto affermazioni interessanti e se alle parole seguiranno i fatti ci troveremo all'inizio di un percorso in cui la costruzione della Finanziaria può fare un passo avanti''. Colozzi ha aggiunto che oggi e' stata ribadita con forza da tutte le Regioni la necessita' che il governo dia attuazione al decreto sul federalismo fiscale: ''gli incontri tecnici stanno evidenziando che le Regioni, senza l'applicazione del decreto, rischiano di vedere decurtati fondi e anticipazioni. Sappiamo che qualche regione ritiene che il 56/2000 va modificato, noi non siamo contro la modifica ma vogliamo che questo strumento sia operativo, altrimenti siamo al disastro finanziario''. Le Regioni - ha concluso l'assessore - stanno gia' lavorando a livello tecnico con funzionari del ministero dell'Economia sulle cosiddette richieste 'a costo zero' ed entro 8 giorni vi sara' anche un tavolo di tipo politico. Per quanto riguarda invece le richieste che comportano un impatto finanziario ''il ministro ha chiesto di poterle affrontare tra qualche giorno, quando i dati macroeconomici saranno più chiari''. (dan.rus.) |
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Partenariato euromediterraneo | |||||||||||||||||||
Il Ministero dell'Economia ha comunicato che il 10 e l’11 novembre, a Napoli, presso Castel dell’Ovo, si svolgerà il 3° incontro del Comitato per la Cooperazione ed il Dialogo Economico (PDCC) del Fondo euromediterraneo d’investimento e partenariato (FEMIP) della BEI. All’evento, che avviene sotto la presidenza congiunta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti (nella foto), e del Presidente della BEI, Philippe Maystadt, partecipano i ministri finanziari dei 15 Paesi UE e dei 12 Paesi partner mediterranei, la Commissione Europea, il gruppo Banca Mondiale e la Banca di sviluppo Africana. Altre informazioni sull'evento sono disponibili sul sito della Presidenza italiana UE ( www.ueitalia2003.it). (red) |
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Tesoro: dati economici regionali | |||||||||||||||||||
Il ministero del Tesoro ha presentato
i dati economici e
sociali con indicatori regionali
in un seminario "Federalismo e politica per il territorio: la svolta dei numeri.
Una nuova stagione di studi per l'analisi dei Conti Pubblici
Territoriali". Ecco alcuni estratti: > Estratto Rapporto Politiche sviluppo > indicatori macroeconomici 2002 > spesa pubblica E' a Roma e nel Lazio che i cittadini godono di piu' finanziamenti per pensioni, sanita' e servizi della pubblica amministrazione. A disposizione di ognuno di loro lo Stato mette infatti oltre 14 mila euro, il doppio dei poco piu' di 7 mila di cui possono invece disporre gli abitanti del Molise e della Campania. La differenza appare in modo evidente dai dati del rapporto "Federalismo e politica per il territorio' elaborato dal ministero dell'Economia. Tra il 1996 e il 2001 il 71,7% della spesa pubblica si e' concentrata nel Centro-Nord, mentre al Sud e' stato destinato il 28,3% del totale. Ogni cittadino ha quindi potuto usufruire, in media, di 9 mila euro nel Mezzogiorno e di oltre 13 mila al Centro-Nord. Nella classifica territoriale della spesa corrente del settore pubblico (in cui rientrano cioe' le spese per il personale, per l'acquisto di beni, per le pensioni e altri trasferimenti) il Lazio spicca davanti a tutte regioni del Nord. La spesa pro capite supera infatti i 13 mila euro in Val d'Aosta e Liguria. In Lombardia e' oltre i 12 mila euro, cosi' come in Friuli Venezia Giulia. Le risorse meno consistenti raggiungono invece i cittadini che abitano in Sicilia (8 mila euro), Calabria, Basilicata e Puglia (tutte intorno ai 7.500 euro), Campania (7.200) e Molise (7.133). Praticamente tutte regioni meridionali. La media pro capite e' quindi di 11.500 euro al Centro-Nord e di 7.760 euro al Sud. La maggior parte delle risorse, si legge nel rapporto, e' destinata alla spesa per le pensioni, che nelle regioni del Centro e del Nord supera notevolmente quella del Sud. Ai 4.020 euro di cui gode, in media, ogni cittadino del Centro-Nord si contrappongono infatti i 2.863 euro pro capite delle regioni meridionali. La seconda voce della spesa e' invece la sanita'. Anche in questo caso al Nord e al Centro si spende di piu' (1.387 euro pro capite) rispetto al Sud (1.125 euro), anche se la differenza e' piu' attenuata rispetto al capitolo previdenziale. Le carte si rimescolano invece se si tiene conto negli stessi anni '96-2001 della spesa in conto capitale (cioe' di quella parte della spesa pubblica destinata agli investimenti e alla formazione di capitale). La classifica a livello geografico della spesa pro capite vede ai primi posti le regioni del Sud. Ma a pesare, rispetto al Nord, sono in questo caso soprattutto le risorse messe a disposizione tramite aiuti, sussidi e incentivi. La spesa in conto capitale e' infatti distribuita in Italia per il 67,8% in investimenti per infrastrutture e per il 32,2% in trasferimenti per incentivi. Ma nel Sud gli investimenti scendono al 58,4%, contro il 41,6% dei trasferimenti (le percentuali sono al Nord rispettivamente del 73,6% e del 26,4%). Il rapporto e' il primo stilato dal Tesoro prendendo in considerazione sia la spesa corrente che la spesa in conto capitale e rappresenta, secondo il viceministro dell'Economia, Gianfranco Micciche', ''un nuovo fondamentale strumento per attuare il federalismo fiscale, per capire quanto si spende e come si investe in ciascuna regione e per distribuire quindi premi e penalita' a seconda del comportamento delle diverse amministrazioni locali''. Ecco in una tabella la spesa corrente pro capite a livello regionale del settore pubblico allargato (pubblica amministrazione e realta' economiche come Ferrovie, Enel o Anas in cui sia riscontrabile in controllo nel finanziamento da parte degli enti pubblici). REGIONI MEDIA 1996-2001 ---------------------------------------------------------------- LAZIO 14.388 VAL D'AOSTA 13.647 LIGURIA 13.092 LOMBARDIA 12.125 FRIULI VENEZIA GIULIA 12.063 P. A. BOLZANO 11.890 P. A. TRENTO 11.745 EMILIA ROMAGNA 11.166 PIEMONTE 10.710 TOSCANA 10.366 UMBRIA 9.968 SARDEGNA 9.357 MARCHE 9.352 VENETO 9.079 ABRUZZO 8.147 SICILIA 8.025 CALABRIA 7.586 BASILICATA 7.539 PUGLIA 7.534 CAMPANIA 7.263 MOLISE 7.133 --------------------------------------------------------------- SUD 7.760 CENTRO-NORD 11.518 ITALIA 10.155 (ANSA). Inoltre sono stati resi pubblici i documenti relativi ad un'altro precedente seminario (Roma, 16 ottobre 2003) sulla regionalizzazione della spesa pubblica: migliorare la qualità e la tempestività delle informazioni: "I progetti Conti Pubblici Territoriali e Indicatore Anticipatore (Dati e analisi del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo)".
(gs) |
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Salisburgo, 11-12 novembre: 4° Conferenza Regioni con Poteri Legislativi | |||||||||||||||||||
La IV Conferenza dei Presidenti di Regioni con Poteri Legislativi – REG LEG si svolgerà a Salisburgo l'11 e il 12 novembre 2003( Salzburg Congress, Auerspergstrasse 6, A-5020 Salisburgo). Il programma prevede, fra l'altro l'apertura dei lavori da parte del Presidente della Regione Franz Schausberger. Seguirà un dibattito generale sull’accordo per la Costituzione Europea e contributi specifici.
Dopo
la presentazione del progetto di Dichiarazione di Salisburgo, si
trarranno le conclusioni
del dibattito e adozione della Dichiarazione di Salisburgo. Sono poi previste sedute sul tema "Impatto, possibili opportunità e conseguenze per le regioni dell’accordo costituzionale, principio di sussidiarietà", Procedura di allarme precoce, il concetto di identità nazionale – Consultazione: nuovi campi d’attività per le Regioni con Poteri Legislativi sul piano europeo ed interno alla nazione. Infine gli interventi del Primo Ministro Jack McConnell: da Salisburgo 2003 a Scozia 2004 e del Presidente della Regione Franz Schausberger. (red) |
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8 novembre : Stati Generali del Volontariato | |||||||||||||||||||
Si terranno a Roma, l'8 novembre (Inpdap, auditorium, via Ballarin, 42) "Gli Stati Generali del Volontariato - Presentazione della nuova proposta di Legge sul Volontariato. La giornata - secondo quanto ha reso noto il Ministero del welfare - rappresenterebbe il punto di arrivo di un lungo e partecipato percorso che nasce da una proposta dello stesso mondo del volontariato, 'autoconvocatosi' il 20 aprile del 2002 a Roma, e diventata oggetto di studio di uno specifico gruppo di lavoro nella IV Conferenza Nazionale del Volontariato, tenutasi ad Arezzo nei giorni 11, 12 e 13 ottobre 2002.(invito e programma on line) (red) | |||||||||||||||||||
10 Novembre: le sfide europee dello sport | |||||||||||||||||||
Si terrà a Roma il giorno 10 novembre
2003 alle ore 9.00 presso la sede del Parlamentino del CNEL - Viale Davide
Lubin n. 2 -
Forum europeo sul tema: "Le sfide europee dello sport: il contributo delle
Forze sociali della società civile",promosso
e organizzato dal CNEL, in collaborazione con il Ministero per i Beni e
le Attività culturali e con il CONI. Sono previsti, fra gli altri, interventi di: Andrea Mazzella, Vice Presidente Giunta Affari Comunità Europee del Senato della Repubblica e Cesare Cursi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute (nella foto) . Le conclusioni saranno a cura di Mario Pescante, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con delega allo Sport.(red) |
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