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Sommario |
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Incontro Regioni-Tremonti. Oggi Conferenza Unificata | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Solo caute aperture dal parte del
Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, quelle registrate durante
l'incontro di ieri sera con i Presidenti delle Regioni. La novità
principale può essere rappresentata dal fatto che, come ha sottolineato il
presidente della Conferenza delle Regioni, sono cambiate le "premesse".
Per Ghigo, il vertice in via XX Settembre, può essere giudicato
positivamente in quanto ''Tremonti ha riconosciuto la legittimità delle
nostre richieste. In questa ottica, infatti, già da domani potrebbe
prendere il via un tavolo tecnico per mettere a punto gli spazi di manovra
per eventuali interventi per far fronte alle richieste dei governatori, in
primo luogo sul fronte della spesa sanitaria''.
Il Presidente Ghigo ha comunque detto
che dal governo non sono state formulate ancora risposte concrete in
quanto saranno necessarie verifiche sulla compatibilità finanziaria.
Tuttavia il Presidente della Conferenza ha assicurato che ''si è
ristabilito un rapporto corretto da noi sempre auspicato. Da un punto di
vista del contenuto il giudizio rimane sospeso''. Ghigo inoltre ha
spiegato che sui temi più importanti che riguarda la spesa sanitaria
l'orientamento dimostrato da Tremonti è che si vada verso un
riconoscimento della quota di spesa attribuibile agli immigrati. Il
presidente ha anche annunciato che già questa mattina la Conferenza delle
Regioni si confronterà sull'incontro appena terminato con il ministro
dell'Economia in vista della
Conferenza Unificata pomeridiana
che è stata anticipata alle ore 15.00 di oggi e che avrà all'ordine del
giorno il parere sulla finanziaria da parte di Regioni, Comuni e Province.
Intanto, sempre stamattina, partirà un tavolo tecnico tra una delegazione
della Conferenza dei presidenti e il governo per avviare il confronto
sulla finanziaria. Duro il giudizio del Vicepresidente della Conferenza
delle Regioni,
Vasco Errani e del
Presidente della regione Marche, Vito D'Ambrosio. ''E' stata una riunione
che definire interlocutoria è molto'', ha detto Errani, "il Ministro
dell'economia ci ha detto che le nostre richieste sono più che motivate ma
ci ha rinviato a una successiva discussione. Noi andremo a verificare le
risposte che speriamo verranno dal governo. Trovo discutibile che
il Ministro ci abbia detto che ci sono tanti interessi da soddisfare: noi
non siamo uno dei tanti interessi, ma una
parte fondamentale della Repubblica. Ricordo che e' stata firmata
una intesa istituzionale in cui si diceva che la finanziaria
andava costruita con noi, ma dobbiamo ancora attendere. Verificheremo fino
in fondo cosa accadrà: vogliamo risposte puntuali. Giudico questo
incontro ancora interlocutorio, rischiamo di essere fuori tempo massimo.
Rimane profonda l'insoddisfazione nei confronti di questa finanziaria". Le Regioni chiedono la soppressione dell'art.50 della Finanziaria sui cofinanziamenti, ha detto al termine dell'incontro con il ministro dell'economia, il presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio. "Oltre agli altri problemi - ha detto - c'e' anche quello dell'art. 50 di cui noi chiediamo la soppressione. L'articolo - ha spiegato - prevede che non ci possono essere finanziamenti statali, sotto forma di rate di mutuo, se non sono cofinanziamenti ma non si sa da parte di chi devono essere cofinanziati, la percentuale, né chi la fissa''.Rispetto all'incontro tra i Presidenti delle Regioni e il Ministro Tremonti, D'Ambrosio ha affermato di essere "perplesso, indignato e un'altra cosa che finisce in 'ato'. Va rivisto il discorso del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Questo - ha detto riferendosi alla Finanziaria - e' un bicchiere vuoto per quattro quinti, si tratta di vedere se il Governo vuole renderlo più accettabile. Noi invece abbiamo avuto solo la promessa che domattina si apra un tavolo tecnico, cosa che in Italia ormai non si nega a nessuno. Servirà inoltre a discutere solo degli emendamenti che non hanno un impatto finanziario. Io invece mi aspettavo che il Governo oggi ci dicesse quali delle nostre proposte potessero essere accolte''. Leggermente più possibilista il Presidente della Basilicata Filippo Bubbico: ''Abbiamo il dovere di essere ottimisti, ma risposte, al momento, non ce ne sono''. Questo il pensiero del presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, al termine dell' incontro. ''Le nostre richieste - ha chiarito - non sono state comunque contestate''. Il Vicepresidente del Friuli-Venezia Giulia Gianfranco Moretton, ha reso poi noto che " è stato stabilito di avviare due distinti tavoli tecnici, uno con le Regioni ordinarie ed uno con quelle speciali, che si riuniranno nei prossimi giorni assieme al sottosegretario Vegas".(sm) |
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Trento: "Muover-sì" per i disabili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un servizio che intende essere
rivoluzionario, voluto per migliorare la gestione di questo particolare
segmento del trasporto pubblico e corrispondere alle aspettative
dell’utenza. Si tratta di "MuoverSì", slogan di un’iniziativa realizzata
dalla Provincia autonoma di Trento (il coordinamento è del Dipartimento
lavori pubblici e protezione civile e, nella fattispecie, dell’Ufficio
barriere architettoniche) che prenderà il via nelle prossime settimane.
L’Assessorato ai Lavori Pubblici assicura già da alcuni anni un servizio
di trasporto porta a porta rivolto alle persone con gravi disabilità. Ciò
rappresenta una garanzia per la mobilità e l’integrazione sociale di molte
persone che altrimenti non potrebbero uscire di casa e muoversi
liberamente. All’inizio dell’anno prossimo il servizio verrà radicalmente riorganizzato con l’obiettivo di realizzare un sistema ancora più flessibile e di qualità. Il nuovo sistema prevede innanzitutto una maggiore differenziazione della risposta e l’ opportunità per ciascun utente di scegliere il fornitore di servizio che preferisce. Per la prima volta verrà introdotta la possibilità di servirsi anche dei normali taxi. La Provincia garantirà la qualità delle prestazione accreditando solo i fornitori in possesso di determinati requisiti. L'innovativa soluzione tecnologica consentirà di avere, in tempo reale, il quadro dei consumi e delle necessità di ciascun utente e di programmare in modo più efficace il servizio e la spesa. (gs) |
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Billè: impianto riforma costituzionale è condivisibile | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Maggiore partecipazione alla definizione della spesa pubblica e piu' efficienza nei servizi della pubblica amministrazione. Sono questi, secondo il Presidente di Confcommercio, Sergio Billè, i miglioramenti che cittadini e imprese si attendono dalla riforma federalista e ai quali il governo deve puntare. Ascoltato in un'audizione alla Commissione affari costituzionali del Senato, Billè (nella foto) ha affermato di condividere l'impianto della riforma istituzionale, che, così come elaborata, costituirebbe ''un salto di qualità per l'efficienza e la stabilità dell'esecutivo'', ma anche per il tessuto economico italiano. I ritardi accumulati finora nella riforma del sistema istituzionale hanno infatti penalizzato, ha detto, la competitività. A tal punto che ora ''una politica sempre in affanno sulla contingenza, incapace di affrontare e risolvere i problemi, non ha più scusanti. Billè ha poi sottolineato che ''la creazione di un Senato che sia direttamente rappresentativo della struttura federalista che questo Paese si vuol dare è una giusta scelta, perché l'attuale sistema bicamerale, con l'esatta duplicazione fra Camera e Senato di strutture di rappresentanza, di funzioni e di poteri, non ha più ragione di essere''. Tuttavia, ha continuato, ''i valori di rappresentatività territoriale attribuiti al Senato federale non possono essere tutti risolti, come vorrebbe la proposta fatta dal Governo, esclusivamente all'interno dell'asse verticale della sussidiarietà interistituzionale, rimanendo, di fatto, del tutto esclusa l'asse orizzontale della sussidiarietà cioè quella società civile, i suoi corpi intermedi e le autonomie che avrebbe il diritto di svolgere un suo rilevante ruolo proprio''. ''Quel che, imprese e cittadini attendono dal farsi del federalismo - ha aggiunto - è un accrescimento di partecipazione e di efficienza: partecipazione ai processi di formazione dei budget pubblici ed alla conseguente allocazione delle risorse; efficienza delle e nel rapporto con le pubbliche amministrazioni''. (red) |
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Dirigenti Pubblica Amministrazione on line | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La
Newsletter di forumP.A. informa che è on line
www.clubdirigentipa.it.
Il club dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni
che si propone di
creare una sorta di "piazza virtuale" e una rete informativa tra i dirigenti
pubblici. E' quindi una "comunità virtuale" quella che il club punta a costruire, come "luogo" nel quale idee e progetti possono circolare per dare un valore aggiunto collettivo all'essere dirigenti delle pubbliche amministrazioni. (red) |
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Fondi comunitari: Progetto postit | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un progetto specifico per sostenere l'utilizzo dei
fondi comunitari, si chiama progetto POSTIT
ed è finanziato
dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nell'ambito del PON Assistenza
tecnica e azioni di Sistema ed è gestito operativamente dall'ANCI. Il progetto interviene al sostegno dei Comuni che intendono utilizzare i Fondi comunitari attraverso la progettazione integrata Territoriale. Assistenza tecnica ai PIT: L’azione di supporto al partenariato istituzionale e quella di assistenza tecnica ai Comuni impegnati nei PIT delle Regioni ad obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) si configura come un’azione di sistema volta a costruire e realizzare un’efficace rete di relazione- azioni sinergiche a supporto delle autorità di gestione regionali del Q.C.S. ( quadro comunitario di sostegno)e delle amministrazioni locali. Con l’effettivo coinvolgimento dei Comuni, il progetto POSTIT intende favorire una più efficace attuazione delle strategie di sviluppo del territorio, promuovendo l’integrazione con le altre iniziative di sviluppo locale promosse sia a livello regionale che a livello nazionale. Il supporto al partenariato istituzionale verrà assicurato dagli esperti organizzati nelle sei task force regionali assistiti dal coordinamento operativo del progetto. I contenuti dell’attività di comunicazione istituzionale e di trasferimento degli input regionali agli enti locali sarà assicurato attraverso la produzione di materiale documentario veicolato attraverso uno spazio dedicato all’interno del sito ufficiale dell’ANCI. Inoltra tale documentazione potrà confluire nella newsletter mensile del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione QCS news. A sostegno dell’azione di assistenza tecnica saranno realizzati studi e ricerche attinenti temi di interesse connessi alle problematiche emerse nelle singole realtà regionali. I risultati di detti studi saranno pubblicati e divulgati, come indicato nella misura 1.4, e messi a disposizione delle regioni e degli altri organismi pubblici, nazionali e regionali, coinvolti nella gestione del QCS. (red) |
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Dati su imprese primo trimestre | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E’
cresciuto di 25.799 unità, nel terzo trimestre del 2003, il numero delle
imprese iscritte nel Registro delle Imprese gestito dalle Camere di
Commercio. Sono
26mila le imprese in più
nel 3° trimestre dell’anno, il Lazio
guida la crescita, le
Regioni centrali sono più
dinamiche, mentre si riduce la velocità di crescita del Sud. Tengono l’industria
manifatturiera e il commercio, soffre il sistema-moda.
I
dati relativi al periodo luglio-settembre sono stati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta da
InfoCamere – la società consortile di informatica delle Camere di
Commercio italiane (il rapporto è disponibile all’indirizzo
www.infocamere.it) Tabella Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni, dei saldi e dei tassi di crescita nel III trimestre di ogni anno (1993-2003).
N.B. Valori al netto dell’agricoltura |
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