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Sommario |
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Ghigo: intervista a Famiglia cristiana | |||||||||||||||||||
In una
intervista rilasciata a Famiglia
cristiana, il Presidente della Regione Piemonte,
Enzo Ghigo (nella
foto), chiede
che Umberto Bossi, in materia di ''devolution'', ''non corra, proceda con
calma''. ''Il federalismo e' davvero importante - afferma Ghigo che oggi
presiederà la
Conferenza delle Regioni - ma
bisogna andare con i piedi di piombo, soprattutto per non penalizzare le
Regioni del Sud. Non c'e' scritto da nessuna parte che si debba completare
la 'rivoluzione federale' in quattro e quattr'otto, dunque Umberto Bossi
non corra, proceda con calma''. ''Non do' l'altolà a nessuno - aggiunge -
mi permetto di fare un ragionamento''. |
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L'Anci (l'associazione nazionale comuni
italiani) e' preoccupata per lo slittamento del Dpef. ''Non posso che
essere preoccupato - ha detto il presidente
Leonardo Domenici
(nella foto) -
quando sento parlare di slittamento e di parametri e cifre non ancora
definiti''. |
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Riqualificazione urbana a Modena | |||||||||||||||||||
A Modena si progetta
un quartiere che garantisca un elevato livello di “qualità urbana”,
pensato anche per le possibili conseguenze sui comportamenti sociali, con
una particolare attenzione ai temi della sicurezza. L’Accordo di programma
per la riqualificazione urbana è stato firmato dal presidente della
Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e dal Sindaco di Modena, Giuliano
Barbolini (nella foto). L’accordo riguarda la zona nord di Modena. |
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Sicilia e Veneto: U.E.; accordo cooperazione imprese | |||||||||||||||||||
Accordo di cooperazione fra aziende e
imprese di
Sicilia e Veneto per la gestione di fondi
destinati alla ricerca e all' innovazione e che dara' il via ad un
federalismo reale dentro ''l' Europa delle Regioni''. Lo prevede il
protocollo d' intesa firmato dall' assessorato veneto alle politiche per
la piccola e media impresa, dall' assessorato siciliano all' Industria,
dalla societa' Veneto Innovazione, dall' Associazione degli industriali di
Palermo, da Sicindustria da Banca Nuova e Banca Popolare di Vicenza e
infine dalle Universita' di Palermo e Catania. '' Lo scopo dell' accordo - ha detto l' assessore regionale all' Industria Marina Noe' (nella foto) - è quello di acquisire tutto il know how delle imprese venete sfruttando i fondi che ci arrivano dall' Unione per la ricerca e l' innovazione. Questa e' l' unica strada che possiamo seguire per vincere la sfida dei mercati globali. Dobbiamo puntare sulla ricerca e sull' innovazione'' (sm) |
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Casini e Bossi su federalismo | |||||||||||||||||||
Il presidente della
Camera Pier Ferdinando Casini ha
di recente dichiarato: ''Dal federalismo non si può tornare indietro. Parliamoci
chiaro. E' un processo che e' avviato e che va completato con ordine
perché a volte c'e' un tasso di confusione un pochino eccessivo''. Ma il
presidente della Camera ha avvertito che ''il federalismo
deve essere un federalismo solidale e cooperativo, e i cittadini italiani,
il cittadino utente, ha diritto ad una parità di trattamento''. Casini ha
spiegato di riferirsi ''alla grande questione della sanità. Se il
federalismo non e' solidale, infatti, rischia di alimentare delle fasce
ampissime di diseguaglianza. Ecco perché si parla di federalismo
solidale. Ed ecco perché su questo -ha ammonito ancora il presidente della
Camera- bisogna affermare un punto di vista che è fondamentale
proprio per l'aderenza che esso ha al trattato costituzionale''. Nel contempo Umberto Bossi (nella foto) in un'intervista su Panorama afferma ''Ero sotto ricatto, il giorno prima di andare in aula con la devoluzione mi hanno detto: se non firmi questa roba qui non ti diamo la devoluzione. Ma io non accetterò mai un interesse nazionale messo come cappello sulle competenze esclusive delle regioni''. ''Non e' un concetto giuridico - aggiunge Bossi - ma una roba generica che la Corte Costituzionale può fare a pezzi quando vuole, inventandosi ogni volta una scusa diversa''. E il leader del Carroccio conclude domandandosi: ''la sinistra, nella sua riforma federale, non parla di interesse nazionale e dovremmo farlo noi?''.(red) |
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Valle d'Aosta: Louvin traccia un bilancio | |||||||||||||||||||
Il sistema valdostano delle autonomie
locali e' la dimostrazione concreta di come si possa attuare il
federalismo. Ne e' convinto il presidente uscente della Regione autonoma
Valle d' Aosta, Roberto Louvin.
In vista del suo ''momentaneo abbandono dell' attivita' legislativa e di
governo'', Louvin (nella foto) ha tracciato un bilancio dell' attivita' svolta anche da
presidente del Comitato Regionale di Controllo sugli atti amministrativi
degli enti locali. A 42 anni, Louvin non si e' ricandidato per aver
raggiunto il limite dei tre mandati elettorali consecutivi previsti dallo
Statuto dell' Union Valdotaine. Dal suo osservatorio Louvin dice che
''rimane ancora molto da fare, ma il decentramento ha trovato concretezza
in Valle d' Aosta''. Un trasferimento di funzioni che, ''soprattutto nelle
piccole amministrazioni, ha pero' appesantito l' efficienza e la gestione''.
Per questo ritiene necessario che sia adottata ''una attenta e continua
verifica dei costi e della funzionalita'''. Il decentramento ha pero'
contribuito ad alleggerire il peso del bilancio regionale nella formazione
del Pil della Valle d' Aosta; la pressione passata dal 53% del 1990 al 33%
di oggi. Ora la Valle d' Aosta vede nel suo futuro un nuovo panorama politico dove per la prima volta una forza politica - l' Union Valdotaine - ha la maggioranza assoluta consiglieri regionali; 18 su 35. (red) |
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