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Sommario |
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Dpef: incontro Conferenza Regioni e parlamentari Ulivo | |||||||||||||||||||
Una delegazione della Conferenza delle
Regioni, guidata dal vice presidente Vasco Errani, e composta anche da
Donato Robilotta (assessore agli Affari istituzionali, Enti locali e
Sicurezza della Regione Lazio) ha incontrato i gruppi parlamentari
dell’Ulivo per discutere del DPEF. E' stato espresso un giudizio negativo per il
metodo "perché è mancato - ha spiegato
Errani - il coinvolgimento di Regioni ed
Enti locali. Giudizio non positivo anche nell’insieme delle grandi linee:
"Preoccupano il venir meno della competività del Paese, l’irrisolto tema
dei trasferimenti e del rapporto tra il prelievo fiscale e la spesa”. |
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Emilia-Romagna: ordinamento con nuovo Titolo V Costituzione | |||||||||||||||||||
Regola i rapporti
internazionali e con l'Unione europea, stringe un'alleanza strategica con
l'Università, definisce il sistema dei poteri e delle competenze locali,
accelera la semplificazione della pubblica amministrazione grazie
all'unificazione degli sportelli per il pubblico e all'utilizzo spinto
delle nuove forme di comunicazione informatica nelle istituzioni e tra le
istituzioni e i cittadini, cancella i controlli sugli atti degli Enti
locali, istituisce il Circondario di Imola. |
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Abruzzo su acqua alla Puglia | |||||||||||||||||||
In Abruzzo la Conferenza di servizi ha confermato la bontà dell'impostazione data dalla Giunta regionale in ordine al problema dell'acqua alla Puglia. Era stato da qualcuno avanzato il sospetto che la mancata risposta dell'Autorità di bacino della Regione Abruzzo al Ministero dell'Ambiente avrebbe potuto significare una manifestazione di assenso. Ma così non è, come spiegai in sede di Consiglio regionale". Lo ha affermato il presidente della Giunta regionale, Giovanni Pace, a margine della Conferenza convocata dal Provveditorato alle opere pubbliche, per esaminare la richiesta di concessione di grande derivazione ad uso idropotabile dai fiumi Vomano, Pescara e Sangro, avanzata dalla società consortile AMP. Pace ha aggiunto che "i tecnici della Regione hanno spiegato nuovamente, così come era stato fatto in sede politica in Consiglio regionale, che c'era irricevibilità della richiesta di concessione e vizio di legittimità sull'iter procedurale per la concessione stessa. I tecnici hanno avuto modo di ribadire la mancanza, al momento, di atti, che giustifico i fabbisogni potabili della Regione Puglia: con il che", ha sottolineato il Presidente, "si conclama la esattezza del comportamento fin qui adottato dalla Regione Abruzzo". (gs) |
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Autonomie locali e servizi sociali: rivista de il Mulino | |||||||||||||||||||
E' uscito il
numero 1/2003 di Autonomie locali e servizi sociali
- Vademecum a schede di orientamento e documentazione - quadrimestrale
(edizioni il
Mulino) La rivista, diretta dal Professor Paolo Zurla, segue le trasformazioni della rete dei servizi sociali, sanitari, educativi, culturali e collettivi in generale in Italia nell'ottica del mutamento generale del welfare state. Nell'ultimo numero due articoli si riferiscono al Riordino delle funzioni assistenziali: La trasformazione delle Ipab lombarde: la l.r. n. 1/2003 e la nuova legge della Regione Emilia-Romagna per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. (red) |
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Relazione sullo stato sanitario del paese 2001-2002 | |||||||||||||||||||
Italiani più longevi, in buona salute e
donatori generosi. Sono alcuni dati contenuti nella
“Relazione sullo stato sanitario del paese
2001-2002”.
E un articolo de
"Il Sole24Ore"
ne affronta i principali temi. La speranza di vita alla nascita è cresciuta dal 1999 al 2002 passando da 75.8 anni per gli uomini e 82 per le donne, rispettivamente a 76,7 e 82,9. Dal 1999 al 2002 si stima una costante diminuzione dei decessi con una media pari al 1.25% annuo. Il numero dei decessi tende a diminuire tra i 75 e gli 84 anni, con un aumento di quelli relativi alle classi di età più avanzate (85 anni ed oltre). Decresce anche la mortalità per cause materne, perinatali ed infantili. La prima causa di morte, nel complesso della popolazione e negli anziani, è ancora imputabile alle malattie cardiovascolari, anche se dal 1996 al 2002 si registra una diminuzione complessiva, per entrambi i sessi, dell'1%. Nel biennio 2001-2002, si rileva una riduzione dei decessi per malattie cardio e cerebrovascolari, così come anche ad una riduzione della mortalità per tumori maligni. L'Italia ha registrato un progressivo e costante aumento sia delle donazioni che dei trapianti di organi e tessuti. Il cospicuo incremento ha visto il nostro Paese passare da 329 donatori utilizzati nell'anno 1992 (5.8 p.m.p) a 945 (16.8 p.m.p.) nel 2002 superando la media europea. Nell'ambito delle malattie infettive, va segnalata l'efficacia della copertura vaccinale per l'epatite virale B, la cui incidenza totale nel 2001 è diminuita di circa il 70% rispetto al dato del 1992. Complessivamente, nel 2002, i casi di AIDS sono stati 1.777. Il numero delle persone affette da AIDS si è stabilizzato, dopo una costante diminuzione nel periodo precedente. Per quanto riguarda l'influenza, nella stagione 2001-2002 l'attività epidemica è stata più intensa rispetto a quella della stagione precedente e complessivamente si stima che ad averla contratta in Italia siano stati circa 5 milioni di individui. Vi è stata una progressiva diminuzione delle malattie professionali, che dal 1997 al 2001 sono passate rispettivamente da 26.879 al 21.988 con una diminuzione di circa 5.000 casi. Nel 2001 i fumatori stimati nella popolazione italiana sono circa 12 milioni e 330 mila. La prevalenza è maggiore per gli uomini ma si è stabilizzata, mentre tra le donne ha subìto un aumento. Il 43,5% dei fumatori ha iniziato a fumare tra i 14 e i 17 anni ed il 38,2% tra i 18 e i 21 anni, con un'età media di inizio del consumo più elevata negli uomini che nelle donne. Coloro che non fumano ma convivono con almeno un fumatore risiedono per la maggior parte nelle regioni dell'Italia meridionale ed insulare e sono circa 12 milioni e 500 mila, pari al 21.9% della popolazione, di cui oltre 4 milioni sono bambini. Nel 2001 l'assistenza ospedaliera si è avvalsa di 1.308 istituti di cura, di cui il 59% pubblici e il rimanente 41% privati accreditati. Risulta confermato il trend decrescente del numero degli istituti, già evidenziatosi negli anni precedenti, effetto della riconversione e dell'accorpamento di molte strutture. Il 73% delle strutture pubbliche è costituito da ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 13% da Aziende Ospedaliere ed il restante 15% dalle altre tipologie di ospedali pubblici. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dispone di circa 260.000 posti letto per degenza ordinaria di cui il 19% nelle strutture private accreditate e 24.713 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (93%). A livello nazionale sono disponibili 5 posti letto ogni 1000 abitanti, di cui 4.4 dedicati all'attività per acuti. Nel 2001 sono state effettuate, nelle strutture pubbliche e private accreditate, circa 70 milioni di giornate di degenza per un totale di ricoveri pari a 9.275.973. Da questi dati emerge una diminuzione della degenza media (pari nei reparti pubblici a 6.9) e del tasso di utilizzo (77.8 %). Nei reparti dedicati all'attività di riabilitazione e lungodegenza si osserva la stessa tendenza tra istituti pubblici e istituti privati accreditati: si è verificata una riduzione dei posti letto e delle giornate di degenza (con corrispondente diminuzione della degenza media che passa da 77.6 giorni del 1995 a 26.9 del 2001 nelle strutture pubbliche e da 49.2 giorni del 1995 a 32.8 del 2001 nelle strutture private accreditate). Per quanto riguarda l'area dell'emergenza, nel 2001, circa il 37.7% degli ospedali pubblici risulta dotato di un dipartimento di emergenza e circa la metà del totale degli istituti si avvale di un servizio di rianimazione. Il pronto soccorso è presente nell'83% circa degli ospedali. Dai dati di attività delle strutture con pronto soccorso si evidenzia che nel 2001 ci sono stati circa 4 accessi ogni 10 abitanti e di questi il 21.4% è stato in seguito ricoverato. I reparti direttamente collegati all'area dell'emergenza dispongono per il complesso degli istituti pubblici e privati accreditati di 3.930 posti letto di terapia intensiva (6.7 per 100.000 abitanti), 1.186 posti letto di terapia intensiva neonatale (2.3 per 1000 nati vivi) e 2.687 posti letto per unità coronarica (4.6 per 100.000 abitanti). L'organico del SSN è costituito dal personale delle Aziende Sanitarie Locali, compreso quello degli Istituti di cura a gestione diretta (421.752 unità), e dal personale delle Aziende ospedaliere (216.881). Nel 2001 tale personale ammonta a 648.633 unità e risulta così ripartito: il 67% ruolo sanitario, il 21% ruolo tecnico, il 10% ruolo amministrativo e lo 0.2% ruolo professionale. Nelle strutture di ricovero delle ASL, nell'ambito del ruolo sanitario, il personale medico è costituito da 46.225 unità (4.5 medici ogni 10 posti letto) e quello infermieristico da 120.310 unità. Nelle Aziende ospedaliere operano 38.148 medici e 94.144 unità di personale infermieristico; tali strutture dispongono mediamente di circa 5.2 medici e di 12.8 infermieri ogni 10 posti letto. (sm) |
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5/Siti Presidenti Regioni: Storace e Cuffaro | |||||||||||||||||||
Esiste uno spazio
web tv (curata da
www.italiatv.it
) per il Presidente della Regione Lazio, Francesco Storace. La sezione
istituzionale del sito della Regione Lazio dedicata al Presidente
, raccoglie invece informazioni sulle
attività di governo
, fornisce indicazione sull'agenda
e sugli
eventi . Coordinate e recapiti dello staff del Presidente nella sezione che il sito della Regione Sicilia dedica al Presidente Salvatore Cuffaro (oltre alle informazioni relative al curriculum). (sm) |
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