periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 88 - Roma, 29 luglio 2003

Sommario

Emilia-Romagna: sequestro cautelativo terreni OGM Umbria: riforma collocamento
Lombardia a difesa di Arese Piemonte: sostegno casa a giovani sposi
Trentino scommette su Bulgaria, e Bolzano impugna la 131 4/Siti  Presidenti Regioni: D'Ambrosio e Lorenzetti
Emilia-Romagna: sequestro cautelativo terreni OGM

Dopo il Piemonte anche l'Emilia-Romagna dichiara guerra agli OGM. In Emilia-Romagna, infatti, è ora previsto il sequestro cautelativo dei terreni coltivati con sementi contaminate da Ogm e di quelli "sospetti" per i quali sono giunte alle Asl le segnalazioni dell’Ispettorato Repressione frodi.
Lo ha deciso la Giunta regionale che ha anche annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile a fianco degli agricoltori contro le aziende produttrici di  semi "fuorilegge". Per quanto riguarda i raccolti, il prodotto contaminato sarà distrutto. Come? La Regione lo deciderà nel corso di un incontro con le associazioni degli agricoltori.
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In Italia la produzione di Ogm è in contrasto con la legge e il loro accesso all’alimentazione va dunque bloccato - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura Guido Tampieri. Non può essere la collettività a pagare per conto di chi non ha rispettato la legge. Per questo saremo al fianco degli agricoltori nelle cause per il risarcimento e con loro sceglieremo le modalità migliori per eliminare la produzione".    
Quindi accertata la presenza di Ogm, il mais sarà tolto dal mercato con modalità che la Regione concorderà con i produttori.
"La nostra è un'agricoltura che ha fatto della qualità la propria forza - ha detto il presidente Vasco Errani al termine della riunione di Giunta - Per questo abbiamo scelto di essere una regione libera da Ogm. Noi dunque applichiamo la legge, che è chiara, e solleciteremo il governo affinché siano rafforzati i controlli, in accordo con le Regioni. Ma non ci accontentiamo. Porteremo la nostra posizione in sede europea e chiederemo che della questione si occupi la Conferenza Stato Regioni. Il nostro non è un impegno che si esaurisce in Emilia-Romagna".
Intanto sono forti le pressioni delle associazioni dei consumatori non solo in
Emilia-Romagna, ma soprattutto il Lombardia: le associazioni di tutela dei  consumatori Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno infatti presentato una denuncia alle Procure della Repubblica di Brescia  e Milano contro la Regione Lombardia, nella quale si ipotizzano  i reati di omissione d'atti d'ufficio, favoreggiamento e  concorso in commercio di sementi vietate. Lombardia che aveva già preso posizione a riguardo: ''Gli agricoltori possono  consegnare il mais inquinato dagli Ogm alle aziende sementiere  per lo smaltimento o distruggere il raccolto. In questo caso  avranno un risarcimento dalla Regione perche' sono la parte  lesa''. Anche la regione Veneto aveva espresso cautela con il suo presidente Galan, con un invito alla ragionevolezza: ''La tolleranza, una qualita' che se viene a mancare provoca confusioni pericolose, per esempio tra i politici, ma ancor peggio tra i consumatori e i produttori''.

(gs)

Lombardia a difesa di Arese
Sono trenta le aziende interessate  a realizzare insediamenti produttivi nell'area di Arese,  nell'ambito del progetto per il polo della mobilita' sostenibile. Lo ha rivelato il presidente della Regione  Lombardia Roberto Formigoni, precisando come dieci di esse abbiano presentato un  business plan.
''Nell'elenco - ha spiegato Formigoni  - ci sono sia aziende interessate alla  produzione di veicoli ecologici come Zagato, alla realizzazione  di componenti per gli stessi veicoli, ma anche alla  realizzazione di servizi di supporto per l'area come Spm e  Finmatica''
Da parte sua la Regione ''ha aumentato gli stanziamenti  diretti ed indiretti - ha aggiunto -. I 50 milioni di euro di  infrastrutture sono stati aumentati a 150 milioni, inoltre ci  sono 275 milioni di euro come stanziamenti indiretti che la  Lombardia mette a disposizione per l'acquisto di autobus a  metano o per la conversione dei veicoli esistenti''.
Anche per i sindacati la Fiat deve  rimanere ad Arese, ma in caso contrario deve rendere possibile  l'insediamento nell'area di altre imprese. ''Vogliamo che  l'azienda rimanga qui - ha affermato Maria Sciancati della Fiom  nell'incontro con il presidente della Regione Lombardia
Roberto  Formigoni -. Se non vuole farlo paghi il suo prezzo e renda  possibile l'insediamento di altre imprese''.
(gs)
Trentino scommette su Bulgaria, Bolzano impugna la 131
La Bulgaria scommette sull’Italia e il Trentino scommette sulla Bulgaria. E' il risultato di una missione del Trentino in terra bulgara.  A guidare la delegazione – con la presenza di quasi quaranta imprenditori della provincia – il Presidente Lorenzo Dellai.
Ad apporre la firma in calce al protocollo d’intesa – che intende preludere ad una serie di rapporti concreti su più fronti (cultura, turismo, impresa) – il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai (nella foto) e il capo del governo locale, Olimpi Katev. Un accordo, quello fra i due governi, che ha di poco preceduto l’intesa siglata dai vertici delle Camere di Commercio di Trento e di Sofia.
I due accordi – come ha detto lo stesso Dellai nel corso degli incontri ufficiali – sono una cornice: il quadro è infatti rappresentato dai contatti subito avviati dagli imprenditori trentini (a cominciare, ma è solo un esempio tra i tanti possibili, dal lavoro portato avanti dai fratelli Bortolotti, di Petrovilla, che intendono partecipare da protagonisti al business dell’energia idroelettrica).
“Si va verso una stagione nella quale il compito dei presidenti di governo locali si sposta sempre più sull’esterno – ha detto Dellai -. L’internazionalizzazione del Trentino ha bisogno di incontri come questi. Il bilancio è positivo sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista del metodo. Abbiamo seminato bene. Qualche germoglio già si vede. Ora bisogna innaffiare. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e la Bulgaria sarà anche una testa di parte nei confronti della Romania e della Russia”.
Infine per motivi di concorrenza di  competenze la Giunta provinciale di Bolzano ha deciso di  impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge 5 giugno  2003, numero 131, che reca ''Disposizioni per l'adeguamento  dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18  ottobre 2001, numero 3''.
Alcune disposizioni della legge - ha detto il presidente Luis  Durnwalder (Svp) - comprimerebbero illegittimamente l'autonomia concessa alla Provincia autonoma di Bolzano in forza dello  Statuto di autonomia e delle relative norme di attuazione  nonche' della legge costituzionale numero 3/2001 in materia di  legislazione regionale''.(gs)
Umbria: riforma collocamento

Gli indirizzi della Regione Umbria, che giungono in applicazione della normativa nazionale di riforma del vecchio collocamento e sono rivolti alle Province che gestiranno i nuovi Centri per l’impiego, si propongono di snellire le procedure e rinnovare profondamente gli uffici, in un’ottica di servizio volta a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e finalizzato a quella “buona e piena occupazione” indicata nel programma della Giunta regionale e nella Legge regionale delle politiche attive del lavoro di recente approvazione.
Un capitolo particolare degli indirizzi approvati dalla Giunta  riguarda l’avviamento al lavoro dei disabili, i lavoratori in mobilità e quelli extracomunitari. Convenzioni tra Province, enti e amministrazioni locali riguarderanno le modalità per l’avviamento a selezione nelle pubbliche amministrazioni, per il quale sono stati definiti nuovi criteri per la formulazione delle graduatorie.
“Il mercato del lavoro  in Umbria – ha affermato Gaia Grossi - registra un alto livello di flessibilità. Precarietà  e deregolamentazione selvaggia nei rapporti di lavoro non aggiungerebbero nulla alla competitività del nostro sistema economico e segnerebbero soltanto un regresso di civiltà, quella civiltà che costituisce un valore aggiunto della nostra, piccola, regione. La presenza pubblica nel mercato del lavoro deve rimanere preminente, anche se non soffocante, su quella privata. In questi anni – ha proseguito l’assessore regionale – la nostra Regione ha registrato ottimi risultati nel campo dell’occupazione e si è avvicinata ad un tasso di disoccupazione quasi fisiologico. Mentre ribadiamo l’esigenza di una azione regolatrice del mercato – ha concluso Grossi – abbiamo ben presente l’esigenza di continuare a migliorare e rendere più competitivo il servizio pubblico. A questo obiettivo è finalizzato il documento di indirizzi che abbiamo approvato”.
Inoltre sono stati resi noti i contenuti del II Rapporto dell’(AUL) che sono stati illustrati sempre dall’assessore alle politiche attive del lavoro, Gaia Grossi.
Le stime presentate dall’Osservatorio indicano che nel periodo 1996-2001, a fronte di un fabbisogno di circa 70mila lavoratori, i giovani entrati per la prima volta nel mercato del lavoro sono stati circa 35mila, (e gli indici relativi al 2002 evidenziano, per i prossimi anni, una tendenza alla diminuzione di offerta ancora più consistente).
L’assessore Grossi ha affermato che la presentazione del II rapporto annuale dell’AUL “acquista particolare significato, avviene infatti all’indomani dell’approvazione della legge regionale sulle politiche attive del lavoro, una legge che non nasce per contrastare la legge ‘30’ (Biagi), sulla quale è peraltro pendente un ricorso costituzionale per conflitto di competenza promosso dalla regioni, ma per avere a disposizione uno strumento efficace di intervento in materia di occupazione. La legge nasce dalla filosofia e dagli obiettivi indicati nel Patto per lo sviluppo dell’Umbria e punta sulla qualità della risorsa umana, intervenendo sulle criticità del sistema, per costruire un’occupazione stabile e di qualità. Per compiere tutto ciò occorre però un quadro di conoscenze approfondito ed aggiornato,  e quello offerto dal lavoro dell’Osservatorio dell’AUL, e dall’attività più complessiva dell’Agenzia, rappresenta uno strumento essenziale di programmazione”. (red)

Piemonte: sostegno casa a giovani sposi
La Giunta regionale piemontese vuole sostenere i giovani sposi che intendono acquistare la prima abitazione oppure ristrutturarne una già di loro proprietà. Ha così predisposto il bando denominato "Giovani coppie anno 2003" e lo ha finanziato con 7,5 milioni di euro.
"E’ un’iniziativa che per noi ha un grande significato - ha sottolineato il presidente della Regione Ghigo - in quanto consente di aiutare le coppie che non hanno un reddito elevato a risolvere il problema dell’abitazione, che spesso rappresenta l’ostacolo più difficile da superare per iniziare una vita in comune".
Per accedere al finanziamento gli sposi devono rispettare alcuni requisiti: non avere più di 40 anni, essere cittadini italiani o di una nazione dell’Unione Europea, avere la residenza in Piemonte, non essere proprietari di altri alloggi, non aver già usufruito per lo stesso immobile di altre agevolazioni pubbliche. Inoltre, la coppia non deve avere un reddito cumulativo superiore ai 34.034,51 euro, deve sposarsi entro un anno dalla data di pubblicazione del bando oppure essersi sposata da non più di dodici mesi, non deve acquistare o ristrutturare un alloggio di lusso e di superficie superiore a 95 mq. (sm)
4/Siti  Presidenti Regioni: D'Ambrosio e Lorenzetti
http://presidente.regione.marche.it/ è il sito del Presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio, con possibilità di attivare forum con il Presidente, elenco dei principali comunicati stampa e curriculum.
Una
specifica sezione del sito della Regione Umbria è invece dedicata al Presidente Maria Rita Lorenzetti, con collegamenti alla Giunta Regionale, notizie sul curriculum ; riferimenti ai compiti istituzionali;  recapiti dei collaboratori. Infine la raccolta degli interventi della Presidente della Regione Umbria pronunciati in occasione di convegni, dibattiti o pubblicati nei giornali. (sm)
 

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