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Sommario |
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Lombardia: tempi prestazioni ambulatoriali | |||||||||||||||||||
La Regione Lombardia con
le delibere:
n. 38571 del 25/9/1998,
n. 47675 del 29/12/1999
e
n. 2859 del 22/12/2000,
ha promosso una forte riorganizzazione in ordine all'individuazione dei
tempi di attesa massimi per l'effettuazione delle prestazioni
ambulatoriali. |
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Punto Devolution e domani Conferenza Regioni | |||||||||||||||||||
Novità nel sito "governo.it" con
l'introduzione di uno strumento in più per seguire le riforme
costituzionali in corso di esame in Parlamento. Sul sito del Dipartimento
per le riforme istituzionali e la devoluzione, oltre all’iter dei disegni
di legge costituzionale di iniziativa governativa, sarà possibile -
attraverso un’apposita tabella riassuntiva, con link di rinvio alle
singole iniziative - seguire l’iter di tutti i progetti di legge
costituzionale di iniziativa non governativa (iniziativa parlamentare, dei
Consigli regionali e di iniziativa popolare), in corso di esame in
Parlamento:
http://www.governo.it/Presidenza/DRID/novita.html Testo elaborato dal Comitato di studio nominato dal Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, concernente la seconda Camera federale scarica il file .rtf Monitoraggio dell'attività parlamentare sui progetti di legge costituzionale di iniziativa non governativa (9 luglio 2003) scarica il file .doc Scadenze e adempimenti previsti dalla legge n. 131 del 2003 (9 luglio 2003) scarica il file .pdf Domani mattina si svolgerà la Conferenza
delle Regioni e nel pomeriggio seguiranno le Conferenze Stato-Regioni e
Unificata:
ROMA – 24 luglio – CONFERENZA REGIONI:
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (giovedì
24 luglio 2003 alle ore 9.30 presso la Segreteria della Conferenza dei
Presidenti - Via Parigi, 11 – Roma) anche in relazione alle successive
riunioni delle Conferenze Unificata (ore 16,30 – via della Stamperia 8) e
Stato-Regioni (ore 17,30 – via della Stamperia 8). |
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Toscana discute Statuto via internet | |||||||||||||||||||
In Toscana Riccardo Nencini (presidente del
consiglio regionale) e
Claudio Martini,
(presidente della giunta) hanno presentato la consultazione via internet,
il forum telematico e il possibile referendum sulla bozza dello statuto
della Regione. La bozza dello statuto, che non e' stata votata ed e' il risultato di un' ampia concertazione tra i gruppi, e' composta da 86 articoli, suddivisi in sette titoli piu' norme finali. L' 80% del testo, e' stato sottolineato, e' condiviso da maggioranza e opposizione, ma rimangono nodi aperti di non poca rilevanza di ciascuno dei quali sono indicate le proposte dei singoli consiglieri o gruppi di consiglieri. Tra i temi piu' ''caldi'', su cui, al momento, ci sono convergenze e divergenze trasversali, la definizione di famiglia ed il riconoscimento delle coppie di fatto, l' elezione diretta del presidente della Regione, il mantenimento o meno delle preferenze e il voto agli immigrati. (gs) |
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Federalismo: azione istituzionaleAnci; 4 esperti Cdl su riforme | |||||||||||||||||||
Accelerare
sul federalismo. E' quello che propone l'Anci (associazione
nazionale dei comuni italiani) che cerca di avviare in tal senso un'alleanza con le Regioni e un confronto costruttivo con i partiti politici.
E' quanto emerge
dalle linee guida
della proposta della Commissione interna dell' Associazione Nazionale dei
Comuni Italiani. I Comuni italiani, come ha ricordato il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, si trovano di fronte a uno scenario nuovo condizionato dalla riforma federale e devono percio' fare scelte innovative. L' alleanza con le Regioni sara' determinante sia per definire politiche comuni di carattere nazionale sia per gestire politiche istituzionali complesse. Ma piu' di tutto, la battaglia comune con le Regioni, i Comuni la vogliono fare su federalismo fiscale. Confronto comunque difficile: ''Non sempre - afferma l' Anci - le Regioni hanno infatti adottato decisioni rispettose dell' autonomia comunale''. Inoltre per i comuni La prossima manovra finanziaria deve prevedere misure di finanza locale che portino a una maggiore autonomia dei bilanci comunali. Intanto i leader della CdL hanno incaricato quattro esperti di mettere a punto e stilare un progetto di legge costituzionale complessivo sulle riforme istituzionali. I quattro 'saggi' sono Andrea Pastore (Forza Italia), Domenico Nania (An), Roberto Calderoli (Lega Nord) e Francesco D'Onofrio (Udc). In un unico testo verranno inseriti l'introduzione del premierato, il Senato delle Regioni, la devoluzione e la modifica della Corte Costituzionale. Tutto ciò confermato dalla lunga riunione nella tarda serata di ieri a Villa Grazioli per mettere a punto un progetto di testo unico per la riforme che infatti comprendere anche il Senato federale, la nuova Corte Costituzionale ed il premierato, nonche' la modifica del titolo quinto della Costituzione per la devolution. Oltre al premier Berlusconi presenti i capigruppo al Senato di Fi e An, Schifani e Nania, il ministro per gli affari regionali, La Loggia, il capogruppo al Senato del Ccd D' Onofrio e, per la Lega, il vice presidente del Senato Calderoli. Il testo dovrebbe essere ultimato entro settembre per poter essere subito dopo presentato al vaglio del Parlamento. (sm) |
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Mauro Pili
e' stato rieletto
presidente della Regione Sardegna. Ha ottenuto 38 voti alla
terza votazione a scrutinio segreto. A suo favore hanno votato i gruppi di Fi, An, Udc,
Riformatori e Pps. I tre consiglieri dell' Udr e i tre ex
esponenti di An hanno votato per il presidente dell' Assemblea,
Efisio Serrenti. Non c'è ancora la maggioranza e sono molti i nodi
politici ancora da sciogliere, ma è ottimista il portavoce regionale di
Forza Italia, Pietro
Pittalis:
''Speriamo di convincere in settimana gli amici e i compagni di viaggio
che si sono presi una pausa di riflessione per ripartire con Pili e
costruire una maggioranza non solo numerica ma anche politica''. I 35 consiglieri dell' opposizione (33 centrosinistra e 2 del Psd' az) e lo stesso presidente del Consiglio Serrenti si sono astenuti. Le prime due votazioni sono andate a vuoto (si sono astenuti in 65 nella prima e in 75 nellaseconda); alla terza a scrutinio segreto, nella quale era sufficiente ottenere la maggioranza semplice e non piu' la assoluta, Pili ha ottenuto 38 preferenze. I tre esponenti dell'Udr (Mario Floris, Ettore Businco e Marco Fabrizio Tunis) e i tre fuoriusciti da An (Cesare Corda, Gianni Locci e Piero Carloni) la scheda invece l'hanno presa. Sono stati loro ad indicare Serrenti che ha avuto sei voti. Il Consiglio ha anche approvato per alzata di mano un ordine del giorno con il quale si invita il presidente incaricato a presentare le dichiarazioni programmatiche e l'elenco degli assessori entro il prossimo quattro agosto. Pili - che non ha fatto alcun commento - ha preso atto delle richiesta, annunciando che farà sapere solo oggi o domani quando sarà pronto per la riconvocazione dell'Aula. (est.mar.) |
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Dpef verifica di federalismo e Fmi su spesa sanitaria | |||||||||||||||||||
Ghigo,
Domenici, Ria
e Borghi,
rispettivamente presidenti di Conferenza delle Regioni, Anci, Upi e
Uncem incontreranno questa sera - alle ore 19.30 - presso la sede della
Conferenza delle Regioni (Roma, Via Parigi 11) sindacati e parti sociali
per affrontare insieme i temi del Dpef 2004-2007, prima del parere da dare
domani al Governo in Conferenza Unificata. “In questi giorni - si legge
nell’invito - ci troviamo nel pieno della discussione sul Documento di
Programmazione Economica e Finanziaria". Le Regioni, le Province, i Comuni
e le Comunità Montane "hanno presentato, durante le ultime riunioni della
Conferenza Unificate e a Palazzo Chigi, le proprie proposte, che dettano
le linee per lo sviluppo del Paese". Le Regioni e le Autonomie locali
hanno chiesto, tra l’altro, al Governo, "di avviare con il DPEF la piena
attuazione del federalismo fiscale, di ridefinire i criteri di rispetto
del patto di stabilità, e di prevedere investimenti in innovazione,
ricerca, infrastrutture, formazione, ambiente e Mezzogiorno, quali
elementi indispensabili per lo sviluppo del Paese. Gli stessi principi,
dunque, su cui si fonda il “Patto di competitività per lo sviluppo
dell’Italia”, siglato dalle forze economiche e sociali, e sul quale
istituzioni regionali e locali e Sindacati Confederali hanno iniziato un
positivo dibattito". |
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