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Sommario |
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Bankitalia: graduatoria regionale benessere | |||||||||||||||||||
L' Emilia-Romagna è al primo posto nella
graduatoria relativa al livello di benessere delle regioni italiane,
in un contesto caratterizzato peraltro dalla conferma del forte dualismo
esistente fra Centro-Nord e Mezzogiorno che è decisamente indietro
rispetto anche alla stessa media nazionale del reddito e della ricchezza.
Sono le conclusioni cui giunge un' indagine pubblicata nella serie 'Temi di discussione' della Banca d' Italia, che fa il punto sulla distribuzione del reddito e della ricchezza nelle regioni italiane, con riferimento al periodo 1995-2000. E' così confermato il dualismo dell' economia italiana, con Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino e Friuli nell' estremo piu' elevato e Sicilia, Basilicata e Calabria in quello opposto''. Ma in aggiunta a quest' indicazione l' indagine, utilizzando un indice di benessere che tiene conto sia del livello medio del reddito che della sua distribuzione, perviene al tempo stesso alla conclusione che il gap tra le regioni meridionali e quelle del Centro e del Nord risulta ''ancora piu' pronunciato''. In ogni caso, in tutte le diverse elaborazioni contenute nello studio, l' Emilia-Romagna occupa appunto il primo posto nella classifica del benessere. Le regioni del Sud - in particolare Basilicata e Calabria - sono sempre al di sotto della media nazionale. (gs) |
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Dpef alla verifica federalista: iniziativa di regioni, province e comuni | |||||||||||||||||||
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I presidenti Enzo Ghigo (Conferenza delle
Regioni), Leonardo Domenici (Anci), Lorenzo Ria (Upi) e Enrico Borghi (Uncem)
hanno invitato ad un incontro - mercoledì il 23 luglio alle ore 19.30
presso la sede della Conferenza delle Regioni, a Roma, Via Parigi 11 –
sindacati e parti sociali per affrontare insieme i temi del Dpef
2004-2007.
Tra gli invitati all’incontro:
CGIL, CISL, UIL, UGL, CONFINDUSTRIA, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI,
CONFAPI, COLDIRETTI, CIA, CONFARTIGIANATO, CNA, CONFAGRICOLTURA, CISAL,
CONFCOOPERATIVE, LEGA NAZIONALE COOPERATIVE E MUTUE. “In questi giorni -
si legge nell’invito - ci troviamo nel pieno della discussione sul
Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, a fronte degli
incontri di presentazione che il Governo ha avuto con le istituzioni
regionali e locali e le forze economiche e sociali. Le Regioni, le
Province, i Comuni e le Comunità Montane hanno presentato, durante le
ultime riunioni della Conferenza Unificate e a Palazzo Chigi, le proprie
proposte, che dettano le linee per lo sviluppo del Paese. Partendo dal
nuovo assetto costituzionale della Repubblica avviato con la riforma del
Titolo V, che definisce Stato, Regioni, Province e Comuni come soggetti
istituzionali di pari livello, le Regioni e le Autonomie locali hanno
chiesto, tra l’altro, al Governo, di avviare con il DPEF la piena
attuazione del federalismo fiscale, di ridefinire i criteri di rispetto
del patto di stabilità, e di prevedere investimenti in innovazione,
ricerca, infrastrutture, formazione, ambiente e Mezzogiorno, quali
elementi indispensabili per lo sviluppo del Paese. Gli stessi principi,
dunque, su cui si fonda il “Patto di competitività per lo sviluppo
dell’Italia”, siglato dalle forze economiche e sociali, e sul quale
istituzioni regionali e locali e Sindacati Confederali hanno iniziato un
positivo dibattito. La centralità delle questioni trattate dal DPEF ci
hanno visti dunque concordi nel proporvi una riunione per avviare, su
questi temi e in vista della discussione parlamentare e della risoluzione
che approverà il Documento e della prossima scrittura della Legge
Finanziaria, un percorso di confronto e condivisione”. |
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Regioni: un sito del coordinamento beni culturali | |||||||||||||||||||
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La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome si articola in Coordinamenti settoriali nelle diverse materie di competenza. Il Coordinamento in materia di Beni Culturali è stato affidato alla Regione Piemonte (nella foto Gian Piero Leo, coordinatore degli assessori ai beni culturalai per la Conferenza delle Regioni e Assessore del Piemonte). Un sito del coordinamento presenta i responsabili politici, amministrativi e tecnici nelle diverse attività, contiene informazioni generali sulle iniziative delle diverse Amministrazioni (convegni, mostre, eventi, piani e programmi, progetti, ecc.) e mette a disposizione testi di carattere legislativo e documentario, indirizzi e altri dati utili. Il Coordinamento opera per garantire unitarietà di indirizzo delle Regioni nei rapporti con il Governo, il Parlamento, le Province e i Comuni italiani. Il Coordinamento è il luogo di scambio di esperienze e di elaborazione di idee e di progetti per qualificare l’azione amministrativa e tecnica delle strutture regionali. (sm) |
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Budapest: V Conferenza Europea su fondi strutturali | |||||||||||||||||||
Sono disponibili sul sito Inforegio i documenti di lavoro e i testi delle relazioni presentate nel corso della V Conferenza europea sulla valutazione dei Fondi strutturali, tenutasi a Budapest a giugno 2003. Nel corso della conferenza, organizzata dalla Direzione generale Politica regionale della Commissione, sono state organizzate due diverse sessioni di workshop paralleli sui seguenti temi: Effettuare valutazioni utili e di alta qualità; Valutazione e rafforzamento delle capacità. Nella sessione plenaria della seconda giornata sono state tratte le conclusioni dei lavori dei workshop e si è discusso in tavola rotonda di come la valutazione possa contribuire allo sviluppo delle politiche, nonché di quale possa essere il contributo del valutatore, delle istituzioni, delle amministrazioni e della società civile nel miglioramento della qualità e dell'utilità della valutazione.(red) | |||||||||||||||||||
Minori e TV: analisi toscana | |||||||||||||||||||
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L’Osservatorio
di Pavia ha effettuato una ricerca su
incarico del
Corecom Toscana,
relativa ai programmi televisivi di 28 emittenti locali toscane nella
fascia oraria protetta per i minori dalle 16 alle 19. La fruizione dei
programmi televisivi coinvolge la quasi totalità dei minori che passano in
compagnia dello schermo un tempo assai significativo. Questa massiccia
esposizione alla televisione da parte di soggetti poco protetti
psicologicamente.
Questa ricerca non
si colloca, però, sul versante degli effetti del mezzo televisivo e non
tiene conto del rapporto concreto tra testo e fruitore, essa è invece
un’indagine sul testo televisivo e ha l’obiettivo di analizzare una
settimana di trasmissioni televisive in fascia protetta, per verificare la
loro conformità o meno alle indicazioni contenute nelle norme legislative
e nei codici di autoregolamentazione. La creazione di una fascia
televisiva protetta dalle ore 16 alle 19, in cui si applicano particolari
norme a difesa dei minori, nasce dalla necessità di depurare i palinsesti
da immagini e narrazioni che possano avere effetti turbativi sui bambini
in quella parte della giornata in cui si ritiene che essi maggiormente si
espongano alla televisione, spesso in solitudine. Il monitoraggio si pone
come obiettivo l’analisi della programmazione di 28 emittenti locali della
regione Toscana durante la fascia protetta per i minori dalle ore 16 alle
19 (per un totale di circa 588 ore di materiale audiovisivo trasmesso).
Due le principali considerazioni. In primo luogo, la conformità o meno alle norme che tutelano i minori. La principale violazione riscontrata, quella cioè più ricorrente e consistente in termini di tempo, è il ricorso a servizi telefonici a valore aggiunto a carattere di intrattenimento o conversazione. Un secondo ordine di considerazioni riguarda la questione dell’attenzione ai minori nel senso di concepire una programmazione specifica che assuma i minori come interlocutori principali o comunque una programmazione che, anche se rivolta a un pubblico più vasto e composito, sia adatta ai bambini, cioè sia per loro interessante e fruibile. La struttura dei palinsesti ricostruita attraverso l’analisi ha permesso di rilevare le carenze di tale attenzione nel panorama dell’emittenza locale toscana.(sm) |
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Astrid: attuazione federalismo fiscale | |||||||||||||||||||
L'Astrid
(l'Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle
Istituzioni Democratiche e sull'innovazione nelle amministrazioni
pubbliche), ha elaborato uno studio in cui si cerca di evidenziare la
possibilità di reale applicazione del nuovo articolo 119 della
Costituzione, e cioè del federalismo fiscale. Ne parla anche il
Corriere
della Sera del 19 luglio (pag.9) in un
articolo nel quale si evidenzia che questa proposta di disegno di legge
del centrosinistra prevede che nell'arco di dieci anni il criterio
della "spesa storica" venga superato e sia adottato quello dei cosidetti
costi standard. Sul sito dell'Astrid troviamo: L’attuazione del titolo V. Il federalismo fiscale tra autonomia e convergenza europea. Un'analisi rigorosa dei problemi interpretativi del nuovo art.119 della Costituzione e la prima proposta organica di riforma "federale" della finanza regionale e locale. Testo >>> Schema di Ddl delega per l' attuazione dell'art. 119 della Costituzione >>> Simulazioni del riassetto del sistema della finanza regionale e locale >>> Scheda di lettura delle tabelle >>> (gs) |
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