periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 50 - Roma, 5 giugno 2003

Sommario

Emilia-Romagna: più appalti pubblici e incentivi a commercio e turismo Martinat alle Regioni: utilizzare asfalto idroassorbente
Riunioni assessori cultura e scuola Il punto su nuovi statuti
Marche: esempio per asili nido Strumenti per le imprese: attivato il sito dell'IPI
Emilia-Romagna: più appalti pubblici e incentivi a commercio e turismo

Crescono  gli appalti  pubblici in Emilia-Romagna e si incentivano le imprese legate al commercio e al turismo.
Secondo i dati  del Rapporto Quasap, presentati dall’assessore regionale alle politiche abitative Pier Antonio Rivola e da Werther Cigarini presidente di Quasap, nel 2002 il  valore delle opere messe a gara è infatti cresciuto rispetto al 2001 del 30,7%, passando da 1.932 a 2.526 milioni di euro. Sono soprattutto le grandi opere che hanno fatto registrare un importo complessivo di 1.888 milioni di euro e  un aumento percentuale del 36% rispetto al 2001. In aumento anche le imprese extraregionali che dal 2001 al 2002 sono passate da una quota di mercato del 35,1% a una del 52,6%. Sono proprio le imprese  extraregionali quelle ad aver praticato i ribassi d’asta più alti: il 18,5% nel 2002 contro il 13,9% fatto registrare nel 2001.
Risultati positivi che riguardano tutto il territorio regionale.  Unica eccezione la provincia di Ravenna che  registra una diminuzione  del 16,1% per quanto riguarda le gare per nuovi lavori e del 6,7% sul fronte degli affidamenti. L’anomalia di Ravenna è tuttavia in gran parte riconducibile a importanti lavori che devono partire nei prossimi mesi quali la Ravenna-Venezia e il sottopasso del Candiano. In testa  alla classifica, in termini assoluti,  vi è la provincia di Bologna che nel 2002 ha indetto  bandi di  gara d’appalto per 1.262 milioni di euro.
Le prime rilevazioni rilevazioni compiute dall’Osservatorio regionale sui lavori pubblici, e relative  al triennio 2000-2002,  indicano che in Emilia-Romagna c’è una buona efficienza della pubblica amministrazione. Alcuni dati: Il contenzioso in fase di gara è solo dello 0,8%, 27 giorni sono  il tempo medio che intercorre tra la data di consegna  delle offerte e la data di redazione del verbale di aggiudicazione e 67 quelli che passano  tra questa e la consegna effettiva dei lavori. E ancora: l’87% dei progetti messi a gara sono già progetti esecutivi.
E' stato sottolineato un altro aspetto che dimostra la grande attenzione rivolta alle attività produttive, in particolare verso le aziende legate al commercio e al turismo.
Sono infatti circa 20mila le imprese del commercio e del turismo ammesse a beneficiare dei 7.492 euro stanziati quest’anno dalla Regione Emilia-Romagna. Si tratta di contributi sotto forma di credito d’imposta. Le imprese che hanno presentato domanda possono verificare direttamente sul sito Internet della Regione l’ammissione o l’esclusione dai contributi. Basta collegarsi a http://www.regione.emilia-romagna.it/imprese/L449/default.asp e effettuare una ricerca indicando il numero di Partita Iva e/o il codice fiscale. Ai soggetti ammessi sarà comunque inviata una comunicazione personale.
La legge 449 del ’97 prevede la concessione di incentivi fiscali per gli operatori del commercio e del turismo che sostengono spese per l’acquisto di beni strumentali pertinenti all’attività esercitata. Oltre all’acquisto dei beni strumentali specificatamente indicati nel bando, le agevolazioni possono riguardare anche programmi informatici, sistemi di pagamento con moneta elettronica, beni per la prevenzione del compimento di atti illeciti da parte di terzi. (red)

 Riunioni Assessori cultura e scuola
Nella riunione che si è svolta a Milano del Coordinamento Interregionale degli Assessori ai Beni Culturali, chiamato a discutere sulla revisione dei codici in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, si sono poste le basi per affrontare i temi più urgenti da affrontare.
E' stata in particolare effettuata una prima valutazione sul documento elaborato dalla commissione ministeriale. Su proposta dell'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore Albertoni, si è deciso di riconvocare il Coordinamento nel corso delle prossime settimane, con lo scopo di elaborare una precisa piattaforma strategica delle Regioni che vada a confrontarsi con le proposte
ministeriali. Oltre ad Albertoni, erano presenti all'incontro gli assessori Leo (Piemonte) e Barbieri (Emilia Romagna).
Nel contempo è giunta la notizia che
Banca Nuova, la banca centromeridionale del gruppo Banca Popolare di Vicenza, oltre ai fondi per lo sviluppo In Sicilia, gestirà per conto delle Regioni Campania e Puglia i fondi europei per lo sviluppo dei beni culturali, del turismo e delle attività produttive legate a tali settori.
E' stata infatti aggiudicata alla banca, in associazione temporanea d' impresa con Cofiri, la gara indetta dalla Regione Campania per la gestione degli interventi agevolativi di cui alla misura 2.2 del POR Campania. Sono disponibili per le imprese 250 milioni euro. E' prossima l' apertura di un ufficio di Banca Nuova a Napoli, sia per la gestione delle istanze, sia per incrementare l'azione di sostegno delle imprese locali. Mentre oggi in Abruzzo
gli assessori all'Istruzione e alla Formazione professionale discuteranno del ruolo delle Regioni nella riforma Moratti. Leo Orsini ha infatti convocato a Montesilvano gli assessori delle altre regioni. "La convocazione di un incontro con i responsabili del settore scuola delle altre regioni si rende necessaria alla luce delle modifiche apportate al titolo V della Costituzione dal disegno di legge La Loggia", spiega l'assessore Orsini: "che inserite nella riforma della scuola voluta dal Ministro Moratti ampliano le competenza degli Enti locali in materia di formazione professionale".(gs)
Marche: esempio per asili nido
''L' infanzia e' una priorità" soprattutto nelle Marche. Asili nido, ''nelle Marche funziona il pubblico''. Così il sommario di un'inchiesta sul magazine ''Io donna'' del Corriere della Sera riassume la situazione della regione.
L' autore Marzio G. Mian traccia una breve panoramica italiana: Milano, dove la riduzione dei fondi sta creando liste d' attesa per mille famiglie alle scuole materne, Torino, dove sono 2.365 i bambini che aspettano di entrare in asilo,  Palermo, in cui dilagano i baby parking privati, Firenze, con 800 bambini nelle liste d' attesa, nonostante i nidi domiciliari sperimentali.
L' assessore ai servizi sociali delle Marche Marcello Secchiaroli ammette che non si puo' fare a meno del privato-sociale, ma - dice - ''temo il privato fai-da-te che trasforma i nidi in parcheggi. Potrà funzionare a Milano dove chi e' disposto a pagare 250 euro per un posto auto e' pronto a pagarne di più per 'parcheggiare' un figlio. Ma le leggi del mercato e della concorrenza stiano alla larga dall'infanzia''. Oltre agli undici milioni per i minori handicappati, la legge e' stata finanziata con otto milioni di euro. ''Basta volere e i soldi si trovano - afferma l' assessore - e non abbiamo attinto al Fondo sociale nazionale... a noi spettano 23 milioni, ma, paradosso della devolution, a Roma ci dicono di spenderli per le giovani coppie sposate. Potremmo non avere questa priorità nelle Marche, poiché le coppie marchigiane non sposate nelle Marche sono il 50%''. (gs)
Martinat alle Regioni: utilizzare asfalto idroassorbente
Servono maggiori investimenti nel campo della sicurezza stradale e più risorse agli enti locali in tal senso. Dal 2005 potrebbe essere estesa alle Regioni e alle Province la normativa in materia di sicurezza stradale che prevede l'utilizzo sulle strade statali e le autostrade di asfalto idroassorbente. Lo ha detto il vice ministro alle infrastrutture, Ugo Martinat.  ''Per finanziare i maggiori costi che comporterebbe la posa dell' asfalto idroassorbente - ha spiegato Martinat - gli enti locali potrebbero anche fare ricorso alle cosiddette 'tasse di scopo mirato'.
Ammonta soltanto all'1% della rete stradale nazionale il totale di pavimentazioni drenanti utilizzate in Italia, contro il 15% della media europea.  Questo tipo di
asfalto che, permettendo lo scolo dell'acqua piovana attraverso la propria porosita', evita la formazione di pericolose pozzanghere e migliora sensibilmente la visibilita'. Nel Nord-est, e in particolare in Veneto, sono molti i tratti autostradali dove vengono utilizzati asfalti drenanti: quasi l'intera Autobrennero, la Brescia-Padova, la Padova-Mestre. Buona la situazione anche in parte della Liguria, dove l'Autostrada dei Fiori lo utilizza da Savona a Ventimiglia in tutti i tratti all'esterno delle gallerie. La situazione peggiora, invece, al Centro Sud e, in particolare, sulla Salerno-Reggio Calabria, dove le pavimentazioni drenanti sono quasi sconosciute''.  (sm)
Il punto sui nuovi statuti

Sull'ultimo numero del quadrimestrale "Parlamenti regionali" - edito da Franco Angeli - Massimo Misiti fa il punto della situazione sulla Riforma degli statuti nelle Regioni a statuto ordinario. Il quadro che emerge è alquanto variegato e complesso. L‘elaborato è suddiviso in due parti. La prima parte evidenzia i metodi ed i programmi di lavoro adottati dalle Commissioni per l’elaborazione delle nuove carte statutarie regionali. La seconda parte è costituita da una tabella e da 15 tavole sinottiche che descrive la situazione regione per regione.
Dalla rilevazione effettuata si rileva che le Commissioni per la riforma degli statuti regionali hanno adottato diversi metodi e programmi di lavoro nell’elaborazione delle nuove carte statutarie regionali. Nella fase iniziale dei  lavori si è approfondito e discusso delle principali tematiche statutarie, al fine di predispone indirizzi generali o schemi per l’elaborazione del nuovo regionale. Le Commissioni hanno, in seguito, attivato specifici seminari e convegni anche a carattere nazionale, ai quali hanno partecipato esponenti del mondo politico e accademico per approfondire le tematiche connesse al nuovo quadro costituzionale di riferimento.
In alcune Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria e Lombardia) le Commissioni hanno fatto predisporre un questionario sulle principali tematiche statutarie allo scopo di vagliare le varie posizioni politiche o per approfondire tecnicamente le questioni più rilevanti.
Le Commissioni di alcune Regioni (Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana) hanno deciso di elaborare lo statuto progressivamente. Di norma queste Commissioni, in base alle tematiche statutarie trattate ed approfondite nel corso delle sedute, hanno conferito, poi, mandato agli esperti di predispone il relativo articolato.
Le Commissioni delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Liguria hanno effettuato, in apposite sedute, audizioni ed approfondimenti tecnici di esperti e professori universitari su particolari tematiche stabilite dalle Commissioni medesime.
La Commissione della Regione Puglia ha attivato un rapporto costante e permanente con gli Atenei pugliesi ed ha costituito un Comitato scientifico, formato da docenti delle quattro Università pugliesi. La Commissione della Regione Molise ha, invece, il supporto tecnico-giuridico da parte di funzionari della Giunta, del Consiglio e di due consulenti esterni.
In generale, le Commissioni hanno avvertito l’esigenza di predispone un articolato il più largamente condiviso dalle istituzioni locali e dalla società civile ed hanno, quindi, attivato le consultazioni sin dalla fase iniziale dei propri lavori.
E lo stesso "il Sole 24 Ore" di ieri ha pubblicato un servizio in base a questi dati e sui nuovi poteri destinati a Regioni ed enti locali, dal titolo "Gli Statuti del federalismo Arlecchino". (sm)

Strumenti per le imprese: attivato il sito dell'IPI

E' stato attivato il sito dell’IPI (Istituto per la Promozione Industriale) - www.ipi.it - che offre un'informazione specializzata per il mondo dell’impresa, con particolare riferimento alle competenze del Ministero delle Attività Produttive, delle Regioni e Enti locali. in particolare il sito offre documentazione ed informazioni sugli incentivi nazionali: e le diverse forme agevolative disponibili, in relazione soprattutto alle leggi 488/92, 215/92, al PIA (Pacchetto Integrato Agevolazioni), agli strumenti della programmazione negoziata; » per le Amministrazioni preposte all'innovazione, semplificazione, decentramento, valutazione, istruttoria, controllo, standardizzazione e informatizzazione delle procedure relative agli interventi d'incentivazione delle attività produttive. importante anche la sezione dedicata ai programmi comunitari in favore dell'impresa, alla normativa sugli aiuti di stato, alle leggi cofinanziate, al PON (Programma Operativo Nazionale) "Sviluppo Imprenditoriale locale", al PON Energia, ai supporti per i Paesi dell'Area Allargamento UE; » per le istituzioni preposte alla concertazione, negoziazione, programmazione, gestione e monitoraggio degli interventi di sostegno allo sviluppo locale finanziati con risorse comunitarie.  (red)

 

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