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Sommario |
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Oggi 12 giugno Conferenza delle Regioni | |||||||||||||||||||
Enzo Ghigo ha convocato per oggi - 12 giugno alle
ore 10.00 (Via Parigi, 11 – Roma) - la Conferenza delle Regioni presso la
sede della
Conferenza dei Presidenti
anche in relazione alla successive riunioni
delle
Conferenze: Unificata
(Via della Stamperia, 8 - ore 15.30) e
Stato-Regioni (Via
della Stamperia, 8 - ore 16.30). Ed oggi dalle colonne della Padania,
della Stampa e
della Repubblica sulle riforme "tuona" Umberto Bossi:
''Berlusconi non interviene mai: non dice mai ne' si' ne' no, e'
per il ni romano ma questa volta deve intervenire. Adesso siamo al
dunque. Tra 15 giorni la devolution va al Senato e allora ci devono
dire se vogliono fare le riforme'' e sul tema della
devolution interviene anche Formigoni, invitando
ad accelerare i tempi. |
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Lombardia e Veneto su polizia locale | |||||||||||||||||||
Roberto Formigoni,
Presidente della
Regione Lombardia, ha sottolineato la volontà "di istituire una polizia
regionale. E poi valuteremo se istituirla o meno''. E' un invito ad
accelerare sulla devolution. ''Vogliamo la devoluzione - ha aggiunto
Formigoni - perche' se necessario saremo in grado di rispondere alle nuove
esigenze di sicurezza anche con una polizia regionale. La decisione non e'
assunta, ma ci sono diversi Paesi che l'hanno istituita come Spagna e
Germania e certamente la domanda di sicurezza che viene dai nostri
cittadini e' molto forte''. Formigoni richiama il "governo perché la devolution sia approvata. Ormai sono passati due anni ed e' il momento''. L'occasione per tornare sull'argomento della autonomia regionale è stata la festa della Polizia Locale: ''Gia' in questa legislatura - ha aggiunto - noi Regioni vogliamo sperimentare il nuovo''. "Alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini - ha precisato Formigoni - intanto, in Lombardia, abbiamo cominciato coordinando le polizie locali, dando loro una divisa unica, e fra poco un numero unico''. Intanto anche il Veneto affronta il tema della sicurezza locale. Infatti c'è stato un incontro tra l’Assessore regionale alla sicurezza e i comandanti delle polizie municipali dei sette comuni capoluogo e di alcuni responsabili delle polizie provinciali del Veneto. Tema dell’incontro l’avvio della ricerca dal titolo "Polizie locali e progettualità per la sicurezza" che intende approfondire la conoscenza della struttura e delle aspettative della polizia locale. E la giunta regionale veneta ha anche approvato una proposta di legge di un unico articolo che si propone di unificare in un nuovo quadro aggiornato i gradi degli addetti della polizia locale del Veneto, attualmente molto diversificati tra comune e comune.(gs) |
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Dal Patto Regioni all'ipotesi Sirchia: verso accordo su farmaceutica | |||||||||||||||||||
Un gruppo di esperti dei ministeri
dell'Economia, della Salute e delle Regioni
stenderà una bozza di documento sulla politica farmaceutica per arrivare
ad un ''accordo'' sul settore che sia condiviso. Questo il risultato dell'incontro di stasera al ministero dell'Economia al quale hanno preso parte oltre ai ministri Giulio Tremonti e Girolamo Sirchia, i rappresentanti delle Regioni Enzo Ghigo, gli assessori Giovanni Bissoni e Fabio Gava, il presidente di Farmindustria Federico Nazzari, i rappresentanti di Federfarma. ''L'accordo - ha spiegato Sirchia - dovrà aprire un nuovo momento di tranquillità e sicurezza per tutti; perché la spesa non esploda, l'industria possa avere un periodo di stabilità, i malati sicurezza. E' importante - ha aggiunto Sirchia - incentrare il prontuario sui criteri che sono già stati usati e che ha dato buoni risultati, anche se va rivisto continuamente per garantire l'accesso ai farmaci innovativi''. Quanto al problema della durata dei brevetti, secondo il ministro non c'è alcuna possibilità di intervento. Sulla nascita dell'agenzia nazionale dei medicamenti c'e' la manifesta volontà di tutti per realizzarla''. ''Oggi e' stata una riunione positiva ma interlocutoria - ha detto Fabio Gava, coordinatore degli assessori alla sanità - è iniziato un percorso. Il ministro dell'Economia e' favorevole alla nostra posizione, ora si tratta di arrivare ad un documento di sintesi che sia condiviso da tutti e che poi si dovrà presentare all'attenzione delle parti sociali. Abbiamo un impegno di lavoro in tempi rapidi: la prima riunione già la prossima settimana''.''Ce la faremo? non lo so - afferma Giovanni Bissoni, assessore alla sanità dell'Emilia-Romagna. L'obiettivo - ha detto - e' trovare un patto che metta assieme tutti i soggetti della farmaceutica; naturalmente questo patto ha un senso se a partire dalla delegazione pubblica si concorda; se non c'è accordo tra Governo e Regioni e' impossibile parlare di patto. Occorre valutare se questa convergenza tra Economia, Salute e Regioni è possibile. Lo sapremo tra qualche giorno''. A maggio le Regioni avevano lanciato a sorpresa una proposta di patto con il Governo per la farmaceutica, un settore considerato ancora fuori controllo. Tra le richieste, il ripristino di un tetto per i farmaci; un modello di finanziamento basato sulla messa a punto di Livelli di assistenza comuni per i medicinali; l'istituzione di un'agenzia nazionale per i medicamenti; la definizione un prezzo di riferimento al posto dell' attuale prezzo medio europeo; una revisione del sistema di funzionamento dei brevetti e del co-marketing; una modifica della convenzione con le farmacie e una revisione del sistema di informazione scientifica. Sirchia aveva fortemente criticato l'impostazione di quel documento, proponendone un altro con diversi correttivi. E dall'incontro odierno potrebbe aprirsi la strada per un accordo che sia condiviso tra tutti i soggetti. (red) |
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Riforma politica regionale di coesione comunitaria | |||||||||||||||||||
Entro il 2013,
Campania, Puglia e Sicilia devono uscire dall' 'obiettivo 1' avendo
utilizzato il massimo delle risorse. Lo ha detto il presidente della
Regione Campania,
Antonio Bassolino,
intervenendo alla presentazione del 'Secondo memorandum italiano
2007-2013', paventando il rischio che, per quest' anno, il Centro-Nord
''torni a crescere piu' del Sud''.
Bassolino ha posto l'accento sulle tre principali priorità sulle
quali l'Italia gioca il suo futuro in Europa: infrastrutture materiali e
immateriali, alta formazione e ricerca scientifica, innovazione
tecnologica. Infine Bassolino si e' detto d'accordo nel combinare il Pil
con il tasso di occupazione come criterio di ammissibilita' all'
'obiettivo 1' per le Regioni in ritardo economico. |
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Si è svolto
un incontro interlocutorio al Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti sul potenziamento della ferrovia del Brennero che ha chiarito le
modalità di intervento e i rapporti operativi con la Provincia autonoma
di Trento.
L’assessore provinciale ai trasporti, Silvano
Grisenti ha sottolineato il lavoro
"per una soluzione la più rispettosa possibile degli equilibri del nostro
territorio”. |
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Lorenzetti-D’Ambrosio su attuazione opere Quadrilatero | |||||||||||||||||||
“Conoscevamo, perché ne eravamo stati informati, la decisione di creare la “Quadrilatero Marche-Umbria spa”, la società pensata come soggetto attuatore unico per realizzare l’asse viario tra le due regioni. Non avevamo espresso contrarietà, ma chiesto che la nascita del nuovo strumento per lo sviluppo infrastrutturale fosse contestuale al coinvolgimento pieno e diretto delle due regioni e degli Enti locali interessati”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i presidenti delle Regioni Umbria e Marche, Maria Rita Lorenzetti e Vito D’Ambrosio, in riferimento alla notizia relativa alla nascita della società “Quadrilatero Umbria-Marche spa”. “Prendiamo atto che così non è stato – affermano Lorenzetti e D’Ambrosio -, perché per ora entrano a far della società solo due azionisti dello Stato che fanno capo al Ministero dell’economia e le altre partecipazioni vengono rinviate ad un successivo momento. Nel recente protocollo d’intesa sottoscritto tra le due Regioni, nella sede del Ministero delle Infrastrutture alla presenza dello stesso Ministro Pietro Lunardi, abbiamo ribadito la disponibilità a sperimentare forme di partenariato tra istituzioni, di collaborazione tra soggetti pubblici e privati e di integrazione tra diverse forme di finanziamento. Le due Regioni si sono impegnate a individuare modalità operative per un’attuazione unitaria delle opere del Quadrilatero, anche mediante il ricorso alla finanza di progetto. Si, dunque, alla realizzazione dell’intero progetto con ricorso a forme innovative purché, però, concordate tra le parti. Tale coinvolgimento va assicurato anche al fine di realizzare un progetto di finanza che sia affidabile da un punto di vista normativo e finanziario. La scelta delle figure del soggetto attuatore unico e del “general contractor” deve essere necessariamente espressione dell’Amministrazione centrale e di quelle regionali e locali da formalizzare in uno specifico Accordo di programma”. (red) |
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