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Sommario |
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Domani Conferenza Regioni e
informativa su politiche sociali;
Finanziaria: Bolzano e Trento scrivono a Berlusconi |
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Domani, 10 dicembre, sono previste
le
Conferenze Presidenti, Unificata e Stato-Regioni.
In Conferenza Regioni si affronteranno, tra l'altro, i seguenti argomenti: - Informativa sull’attuazione della Legge 131/2003, con particolare riferimento all’art. 1; - Determinazioni in merito al Disegno di legge costituzionale di modifica della parte II della Costituzione (A.S. 2544); - Questioni concernenti l’attuazione del Protocollo d’Intesa tra il Ministero Affari Esteri, le Regioni e le Province autonome finalizzato a favorire la stipula degli Accordi di programma per il finanziamento di progetti proposti dalle regioni e dalla Province autonome ai sensi dell’art. 7 della Legge 84 del 21 marzo 2001; - Questioni aperte nel settore del Trasporto Pubblico Locale; Proposta delle Regioni e dell’Anci sull’organizzazione della Conferenza Nazionale della casa; - Valutazioni in merito all’indagine conoscitiva delle Commissioni Giustizia ed Affari Sociali della Camera dei Deputati sulla Sanità penitenziaria; - Esame della proposta di Legge d’iniziativa parlamentare relativa “all’istituzione della funzione di Coordinamento delle Professioni infermieristiche ed individuazione di alcuni profili tecnico professionali nella sanità veterinaria”; - Osservazioni in merito alla bozza di regolamentazione per l’individuazione dei servizi minimi da garantire in caso di astensione collettiva della categoria dei Farmacisti privati: richiesta del Presidente della Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali; - Valutazioni in merito alla Proposta di Legge in materia di “Nuovo ordinamento del Corpo Forestale dello Stato” (approvata in un testo unificato dalla Camera e modificata dal Senato), all’esame della Camera (a.c. 559-B). Le Regioni infine hanno chiesto un confronto con il Governo in merito alle problematiche inerenti le politiche sociali, chiedendone la discussione in Conferenza Unificata. In particolare si intende discutere l’incertezza del finanziamento alle Regioni del Fondo per le politiche sociali rispetto alla diminuzione di stanziamento del fondo stesso per l’anno 2004, che non permette la prosecuzione di servizi già garantiti sul territorio. Quindi l'argomento Finanziaria e in particolare tutto ciò che interessa le politiche sociali sarà nuovamente affrontato dalla Conferenza delle Regioni. Intanto il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha inviato una nota ufficiale al presidente del Consiglio Berlusconi in merito all'emendamento alla Finanziaria che prospetta un intervento di riduzione del gettito Irap riscosso in Alto Adige. Lo stesso ha fatto Lorenzo Dellai come presidente per la provincia di Trento. ''L'emendamento - ha scritto Durnwalder nella nota inviata anche ai ministri Tremonti e La Loggia - oltre che discutibile nel merito e' da ritenersi sicuramente incostituzionale sul piano formale alla luce di quanto disposto dagli statuti di autonomia per il Trentino Alto Adige e dalle relative norme di attuazione.'' Durnwalder cita inoltre il decreto legislativo del 1996 che, con un'intesa tra Stato e Province, ha disciplinato criteri e modi per la destinazione del gettito tributario finalizzato alle spese dello Stato nelle materie non di competenza della Regione e delle due Province. ''Tale decreto - sottolinea Durnwalder - definisce gia' chiaramente l'ampia partecipazione della Provincia autonoma all'equilibrio della finanza pubblica.'' ''Interpreto questo emendamento che ci rapina il 50% dell'Irap come una dichiarazione di guerra'', ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che, come il collega di Bolzano, Durnwalder, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Berlusconi, in cui definisce ''incostituzionale'' l'emendamento alla Finanziaria 2004. ''Pare che questo emendamento tradisca un'attenzione cresecente e poco benevola in sede romana verso le nostre risorse'', ha detto Dellai, che ha definito ''curioso'' il fatto che l'emendamento faccia riferimento solo a tre autonomie speciali e non ad altre. Nella lettera Dellai sottolinea che, qualora l'azione venisse realmente intrapresa dal Governo - a rischio ci sono circa 150 milioni di euro, che passerebbero dal bilancio della Provincia all'Erario - essa aprirebbe non solo un immediato contenzioso davanti alla Corte Costituzionale, ''ma soprattutto, considerata la sua incidenza sul metodo e sulla struttura dei rapporti fra lo Stato e le Province autonome, anche un contenzioso di carattere politico istituzionale''. Risposta indiretta da parte del deputato di Forza Italia, Raffaele Costa, che ha sostenuto di abolire lo status giuridico di ''regione a statuto speciale'' e di ''provincia autonoma''. (gs) |
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Bassolino su futuro politico in regione | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Alla guida della Campania fino alla
scadenza del mandato, e - sei mesi prima delle elezioni regionali del
2005 - la scelta: ricandidarsi a palazzo Santa Lucia o pensare a
esperienze diverse, sullo scenario nazionale.
Antonio Bassolino
delinea cosi' il proprio futuro politico, ribadendo la volonta' di
concorrere (''da Napoli o in altri modi, vedremo'') al successo, nel
2006, di un centrosinistra che riconquisti il governo del Paese
attraverso una grande coalizione, che includa il Prc, e al cui interno ci
sia una lista unitaria il piu' ampia possibile. ''Sei mesi prima delle regionali - spiega - decideremo assieme, se lasciare qui ad altre personalita' o se e' piu' utile che il mio impegno prosegua in Campania. Sono disponibile a entrambe le scelte, e in tutti e due i casi intendo continuare a dare il mio contributo per il centrosinistra nazionale''. Bassolino ritiene che il centrosinistra italiano si stia muovendo sulla strada giusta: ''Una coalizione piu' ampia dell'Ulivo, al cui interno ci sia - per le europee, ma anche per le elezioni politiche italiane - una lista unitaria composta da tutti coloro che condividono questo progetto, e che a sua volta sappia stare insieme a coloro che invece vogliono difendere la propria autonomia''. E' Prodi, secondo il governatore, la personalita' che ''puo' e deve incarnare questa grande coalizione'', con al suo fianco ''un gruppo che rifletta in modo collegiale su cio' che occorre cambiare a Roma e su come bisogna governare sul territorio''. E' noto che Bassolino accetto' con molti dubbi la candidatura alla Regione, nel 2000: ''Ma da allora - afferma - mi sono appassionato a questo impegno. Certo, potrei lasciarlo in qualunque momento ed e' inevitabile che prima o poi faccia altre cose: ma dobbiamo muoverci con saggezza, senza fare favori alla destra''. (sm) |
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Rapporto annuale Censis | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Per un italiano su quattro, il federalismo
in sanita' e' un fatto poco interessante, e' sostanzialmente un fatto
estraneo. Secondo il rapporto annuale del
Censis, infatti, il
22,3% non ha saputo esprimere valutazioni sull'attuale articolazione dei
poteri tra stato e regioni. Tuttavia, gli italiani esprimono un giudizio
positivo con il crescere del numero di servizi sanitari ritenuti adeguati:
passano dal 39,6% per due servizi sanitari ritenuti adeguati al 55,6% per
oltre 6 servizi sanitari ritenuti adeguati. Per il Censis, questo vuol dire che l'adesione al modello federalista e' subordinata ad una valutazione di qualita' dei servizi, che rimane l'obiettivo centrale degli utenti. Altro apsetto affrontato è quello della recente sanatoria edilizia varata dal governo che secondo il Censis ha alimentato con nuovi spunti il gia' conflittuale rapporto fra Stato centrale e Regioni. Negli ultimi due anni sono cresciute le accuse delle Regioni allo Stato di ''invasione di campo'' e, parallelamente, e' aumentato il numero dei ricorsi alla Consulta. Ma e' sulle politiche infrastrutturali che si e' acceso il contenzioso piu' cospicuo. Contro la legge obiettivo del 2001 numerose Regioni hanno impugnato il provvedimento davanti alla Consulta ritenendo che quella legge sottraesse alle Regioni competenze proprie. Il rapporto ha quindi fotografato la situazione delle opere infrastrutturali previste dalla Legge obiettivo: rispetto ai 125,8 miliardi resi necessari dal programma approvato dal Cipe, la previsione di spesa del Dpef per il triennio 2002-2004 e' pari a 24,2 miliardi, cioe' appena il 19,2% dell'importo totale.
Dall'analisi dei dati del 2001, relativi all'erogazione dei livelli
essenziali di assistenza (Lea) nelle regioni, è possibile definire il
quadro dell'articolazione regionale. In concreto, dai dati emerge una
grande variabilità tra le regioni. Infatti, il costo procapite
dell'assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro
varia tra un minimo di 38,8 euro in Friuli Venezia Giulia ad un massimo
di 96,9 euro in Valle d'Aosta; l'assistenza distrettuale che include la
guardia medica, la medicina generale, la pediatria ecc. oscilla tra i
750,3 euro della Liguria ed i 579,6 euro della Puglia; il costo
procapite dell'assistenza ospedaliera va da un picco di 864,8 euro in
Valle d'Aosta ad un minimo di 593,6 in Basilicata; il dato complessivo
dei livelli per residenti varia dai 1.607,2 euro della Valle d'Aosta ai
1.234,9 euro della Puglia. Tab. 3 - Opinioni dei cittadini sul nuovo ordinamento tra Stato e Regioni in materia di sanità, per area geografica (val. %)
Fonte: indagine FBM-Censis, 2003 Inoltre, incrociando i dati sulla adeguatezza dei servizi sanitari con quelli di valutazione sul nuovo ordinamento Stato-Regioni e sull'attribuzione alle Regioni di maggiori responsabilità nella sanità, emerge che le valutazioni positive sul nuovo ordinamento aumentano con il crescere del numero di servizi sanitari ritenuti adeguati dagli intervistati (passando dal 39,6% per 2 servizi sanitari ritenuti adeguati al 55,6% per oltre 6 servizi sanitari ritenuti adeguati) e che l'area dell'estraneità si riduce con l'aumentare dei giudizi positivi sui servizi sanitari presenti nel luogo di vita degli intervistati (tab. 5). Tab. 5 - Rapporto tra opinioni sul federalismo e qualità percepita dei servizi (val. %)
(*) Si tratta del
numero di servizi sanitari di cui gli utenti danno una valutazione
positiva In questo contesto, dunque, non appare certo una forzatura sottolineare come le differenze territoriali di opinione sul federalismo rinviano ad una dimensione molto concreta, quella della qualità percepita dei servizi. Gli italiani infine sono ancorati al territorio di nascita, di vita e di lavoro piu' di qualsiasi altro cittadino europeo. Se il 37,5% dei cittadini UE ha cambiato la propria residenza negli ultimi 10 anni, gli italiani sono stati appena il 19,9%. Se poi si vuole limitare il cambiamento di residenza a quelli che hanno varcato il confine del proprio comune, allora si tratta del 39,2%. In rapporto alla popolazione complessiva, infine, negli ultimi 10 anni solo il 7,8% della popolazione italiana con piu' di 15 anni si e' spostata da un comune all'altro.
Comunicati stampa
Download
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Formigoni su contratto trasporto pubblico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nel settore del trasporto pubblico,
secondo il presidente della Regione Lombardia,
Roberto Formigoni,
e' possibile ''lavorare per degli accordi che facilitino in questa
regione il raggiungimento di posizioni piu' vicine rispetto a quelle
distanti che si registrano sul territorio nazionale''. In particolare Formigoni si e' riferito ''ad alcune questioni legate al territorio'', per spiegare che chi lavora nei servizi pubblici a parita' di salario con tutto il resto d'Italia ma vive a Milano e in Lombardia, affronta costi superiori rispetto a quelli delle altre zone d'Italia, un fatto di cui ''bisogna tenere conto''. Il federalismo che non e' un pennacchio che si indossa, "ma di fronte a condizioni di vita diverse prevede meccanismi diversi. L'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge si garantisce non trattando i cittadini tutti allo stesso modo anche se vivono in condizioni diverse, ma trattando ciascuno secondo l'adeguatezza della situazione''. Inoltre 'Va detto con chiarezza - ha aggiunto il presidente - che e' intollerabile che ci siano forme selvagge di sciopero che sono contro la legge e che vanno stroncate''. ''Dal 5 al 15 dicembre ci sono 10 giorni e mi auguro che siano utilizzati tutti perche' siano scongiurate le condizioni dello sciopero e sia firmato il contratto nazionale''. Per Roberto Formigoni ''Se non riusciranno a firmare il contratto mi auguro che ci siano comportamenti lodevoli nelle sedi locali per trovare modi adeguati di risolvere il problema almeno nella nostra regione. Mi sembra comunque che il dialogo a livello nazionale sia aperto e si possa chiudere la vertenza in maniera positiva''. (red) |
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Federalismo fiscale al bivio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Un'intera
pagina de
"Il Sole24ORE" di
lunedì 8 dicembre è dedica al tema del
federalismo fiscale,
e quindi all'applicazione dell'articolo 119 della Costituzione. Il
quotidiano economico pertanto cerca anche di fare il punto sui lavori
dell'apposita Alta Commissione istituita dalla legge Finanziaria 2003. |
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Errani sottoscrive progetto 'Terre Malatestiane e del Montefeltro' | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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E' stato il presidente della
Regione Vasco Errani
a 'battezzare' la sottoscrizione del progetto
'Terre Malatestiane e del Montefeltro', che coinvolge quindici comuni
romagnoli coadiuvati da altri cinque della costa. |
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