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Sommario |
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CIPE approva 2 grandi opere | |||||||||||||||||||
La
newsletter di Palazzo Chigi
rende noto che il Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica (CIPE), si è riunito il 19 dicembre 2003 a
Palazzo Chigi e ha approvato due progetti inclusi nel Programma Grandi
Opere. Il primo riguarda la tratta stradale per il completamento del
raccordo Civitavecchia–Orte–Terni–Rieti. L’opera, pari a 232,74 milioni di
euro, verrà finanziata attraverso il Piano Straordinario messo a punto dall'ANAS;
il secondo, riguarda la nuova linea ferroviaria Passo Corese–Rieti. Il costo complessivo, pari a 792,2 milioni, viene
finanziato per 335,679 milioni dalla Legge Obiettivo, mentre la copertura
della quota restante sarà individuata al momento della determinazione del
progetto definitivo. (on line il dossier: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/cipe_191203/index.html) Il Ministero dell'Economia ha inoltre reso noto che il Comitato interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), riunitosi a Palazzo Chigi sotto la presidenza del Ministro, Giulio Tremonti (nella foto), ha dato avvio all’applicazione dell’articolo 73 della Finanziaria 2003 che estende le disposizioni previste dalla legge 181 del 1989 (riconversione siderurgica) ad aree di crisi industriale in settori diversi da quello siderurgico. E’ stato finalizzato, su proposta del Ministero delle Attività Produttive, l’importo di 25 milioni di euro in favore delle aree di crisi delle seguenti province: Caserta (settore telecomunicazioni ed elettronica); L'Aquila (elettronica); Nuoro (petrolchimico); Caltanissetta (petrolchimico); Latina (articoli di gomma); Palermo (mezzi di trasporto e telecomunicazioni) Il CIPE ha poi definito la ripartizione delle risorse a favore dei comuni colpiti dal terremoto del 1980-81 con uno stanziamento di circa 97 milioni di euro per la Basilicata e di 134 milioni per la Campania. Infine, il Comitato ha preso atto dell’informativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla prossima presentazione del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il Piano è previsto dalla legge 289/2002 e si avvale delle risorse stabilite dalla Finanziaria 2004. (sm) |
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Unione europea: nuova banca dati | |||||||||||||||||||
Una grande banca dati digitale delle istituzioni, del diritto e delle politiche dell'Unione europea -segnalata dalla newsletter di Forum P.A. - disponibile sul sito del Centro nazionale di informazione e documentazione europea (Cide), previsto dalla legge 23 giugno 2000, n. 178, e costituito con contratto, concluso il 29 marzo 2001, tra la Repubblica italiana e la Comunità europea. Un servizio per avere sempre disponibili in tempo reale normative, giurisprudenza e dottrina del proprio settore di riferimento. (red) | |||||||||||||||||||
Umbria: "in guerra" con il Governo | |||||||||||||||||||
Umbria regione ''dell'eccellenza''
in molti settori, con i conti a posto e l'uso oculato dei fondi
comunitari'', ma da quest'anno ''i n guerra con il Governo
nazionale su molti fronti '', a cominciare da sanità ed
infrastrutture: questo il bilancio del 2003 della presidente
della giunta umbra,
Maria
Rita Lorenzetti, che ha escluso
''nuove tasse o ticket'' per il prossimo anno. La Lorenzetti ha sottolineato ''la tensione che caratterizza i rapporti delle Regioni, di qualunque colore politico, con l'esecutivo centrale. A partire dalla sanita' che, viste le ultime scelte del Governo, e' un settore veramente a rischio di collasso, considerati i tagli operati al suo fabbisogno di cassa''. Ma ''la Regione Umbria - ha ribadito Lorenzetti - ha i bilanci in regola, a cominciare dalla sanita', e nonostante il Governo ci abbia scaricato addosso anche l'onere relativo al rinnovo dei contratti dei dipendenti di questo comparto, manterremo e addirittura aumenteremo il livello di qualità dei servizi garantiti ai cittadini, grazie alla nostra capacità di investire in un servizio sanitario pubblico in cui continuiamo a credere e che difenderemo da chi vorrebbe crearne 21, uno diverso per ogni regione italiana''. Anche nel comparto delle infrastrutture, ''l'Umbria - ha ribadito Lorenzetti - sta aspettando che il Governo faccia la sua parte, agendo con la stessa celerità e lo stesso impegno che la nostra regione ha messo nel predisporre i progetti elencati nella legge obiettivo e nel programma quadro sottoscritto insieme all'esecutivo''. ''Siamo orgogliosi di aver raggiunto questi livelli di autorevolezza per aver saputo tenere i conti in ordine'', ha detto infine la presidente umbra, ricordando la recente conferma del doppio rating da parte di Moody's e di Standard and Poor's, ''al contrario di quanto avvenuto per altre Regioni, come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Val d' Aosta, che se lo sono visto declassare''. (red) |
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Federalismo: Regioni insoddisfatte | |||||||||||||||||||
''Non sono affatto soddisfatto
dell'azione del Parlamento e del Governo''. Il presidente della
Regione
Lombardia, Roberto Formigoni, non usa mezzi termini per
ribadire la volonta' delle Regioni di arrivare a una
realizzazione completa del federalismo. Un federalismo che ''va realizzato a fatti - insiste il presidente - e non a parole. Sia chiaro che le regioni hanno pazienza ma non sono disposte a lasciarsi prendere in giro''. Il riferimento di Formigoni (nella foto) è alla commissione istituita con la finanziaria per elaborare il federalismo fiscale. ''Le Regioni si sono presentate - dice il presidente - e hanno lavorato, ma il governo non ha fatto altrettanto. Questa commissione e' stata prolungata al dicembre del 2003 con gli stessi esiti e ora non si sa cosa avverra'''. ''A questo punto - conclude il governatore - pretendiamo che dia i suoi risultati''. ''Letto, confermato e sottoscritto''. Una frase concisa, quella del presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, per commentare le parole del governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, che oggi ha detto, senza mezzi termini, di non essere ''affatto soddisfatto dell'azione del Parlamento e del Governo'' in materia di federalismo. Storace, dunque, e' pienamente d'accordo con Formigoni: e così le Regioni ribadiscono, una volta di più, la volontà di arrivare alla realizzazione completa del federalismo. ''Su una materia delicata come la riforma costituzionale il Governo Berlusconi e' partito con il piede sbagliato, facendoci trovare, ancora una volta, di fronte a un progetto che si e' preoccupato di risolvere solo i problemi della maggioranza''. Così il presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio, interviene in tema di riforme costituzionali e federalismo.''I cambiamenti istituzionali forti, e il passaggio a un modello compiuto di Stato federale lo è - osserva D'Ambrosio - richiedono il massimo della condivisione e la disponibilità politica a un confronto aperto ai contributi di tutti i soggetti coinvolti. I tempi di approvazione dipendono dalla volontà di Governo e maggioranza. Le Regioni auspicano che nel 2004 il processo possa trovare una conclusione positiva a patto che le scelte da compiere siano operate in spirito di concreta apertura. Senato federale e federalismo fiscale sono i due punti più significativi del progetto di riforma sui quali le Regioni hanno predisposto emendamenti che si augurano possano essere discussi e accolti''. Sul Senato - spiega D'Ambrosio - abbiamo avanzato due ipotesi: nella prima, tra le altre disposizioni normative, si afferma che e' composto da rappresentanti dei governi delle Regioni e delle Province autonome; nella seconda le modalità di elezione di 200 senatori (l'assegnazione dei seggi avviene sulla base di quote minime per tutte le regioni e il resto in proporzione alla popolazione) è demandata a leggi regionali, inserendo la contestualita' dell'elezione dei senatori con quella dell'Assemblea regionale e la loro decadenza con l'eventuale scioglimento della stessa. Sui disegni di legge concernenti la perequazione delle risorse, l'attuazione dell'art. 119 e sulla determinazione delle prestazioni dello Stato sociale le Regioni chiedono che nel caso esista discordanza tra le due Camere una commissione mista predisponga il testo da sottoporre definitivamente all'approvazione della Camera dei deputati. (gs) |
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Lombardia: concorso internazionale per nuovo palazzo regione | |||||||||||||||||||
Il nome dell'architetto che
realizzerà la
nuova sede della Regione Lombardia (nella foto "il Pirellone"), il primo palazzo di governo costruito
a Milano per questo scopo negli ultimi cinquecento anni, e' contenuto in
una lista con dieci nomi che il presidente lombardo,
Roberto Formigoni,
ha reso noto. Al concorso internazionale per poter progettare la sede della Regione che dal 2008 si affianchera' (''ma non sostituira''') il grattacielo Pirelli hanno partecipato 98 studi di architetti. Da questi, per titoli, la giuria ne ha selezionati dieci che - ha spiegato Formigoni - ''rappresentano tutte le più importanti scuole architettoniche del mondo'' che si impegnano a realizzare una sede ''bella, efficiente e capace di creare la vita intorno a sé''. Tra gli altri i progettisti 'Ghery partners', un gruppo di architetti statunitensi, belgi e italiani riuniti intorno a Frank Ghery, il progettista del museo Guggenheim di Bilbao, considerato uno dei capolavori assoluti dell'architettura contemporanea. Viene da Londra lo studio Foster and Partners, che per l' occasione si appoggia all'architetto bolognese Mario Cucinella. Unisce poi lo studio padovano Oda Associati ad altri studi americani il gruppo Steven Holl Architets che ha firmato, fra l'altro, il Kiasma Museum di Helsinki. E' invece legata alla figura di un grande architetto italiano, anche se scomparso, Aldo Rossi, l'alleanza fra lo studio svizzero Hans Kollhoff e il milanese Aldo Rossi Associati. Un'alleanza di cui fanno parte anche altri architetti lombardi e tedeschi. E' composta esclusivamente da studi italiani la cordata unita sotto il nome dell'architetto torinese Aimaro Oreglia D'Isola, docente del Politecnico piemontese, e vincitore di premi prestigiosi come il premio Cosenza per la migliore architettura realizzata in Italia nel 1996-97 (Quinto Palazzo uffici Snam a San Donato Milanese). Fra gli edifici realizzati dallo studio newyorchese Pei Cobb Freed & Partners, qui uniti con i milanesi Caputo Partnerships e Sistema Duemila, figurano grattacieli e centri culturali, a partire dal World Trade Center di Barcellona. Mette insieme architetti italiani (di Riccione, Como, Bologna, Roma e Milano) e internazionali la cordata guidata dal viennese Boris Podrecca, uno dei piu' famosi architetti europei postmoderni, autore, fra l'altro della Millenium Tower della capitale austriaca. Più che a un nome, invece guarda ai giovani il raggruppamento di Metrogramma Studio Associato (Milano) e Foreign Office Architects (Londra). (red) |
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La Calabria si illumina | |||||||||||||||||||
''Un fascio di luce che viene ad esaltare
la Calabria più bella'': e' questo, per
Giuseppe Chiaravalloti,
presidente della Giunta regionale, il senso profondo dell' iniziativa
''Nuova luce alla Calabria'' per l' illuminazione di 18 ''tesori''
monumentali calabresi (su 38 inseriti nel programma), realizzata da
Regione e da Enel Sole. ''La circostanza legata all' accensione degli impianti - ha aggiunto Chiaravalloti (nella foto) - può essere davvero occasione di rilancio sul piano turistico e di attuazione concreta delle iniziative mirate alla piena valorizzazione dell' immenso patrimonio storico-artistico della nostra regione''. ''Conosco e seguo da decenni le iniziative dell' Enel in questo ambito - ha detto ancora il presidente Chiaravalloti - e, in passato, da presidente di Italia Nostra avevo anche proposto l' attuazione di alcuni interventi. In questa occasione l' auspicio e' che davvero la luce riesca ad illuminare i monumenti e le bellezze naturali di questa nostra terra straordinaria''. (red) |
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