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periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003
presso il Tribunale Civile di Roma
Sezione Stampa n.106/2003 |
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n. 190 -
Roma, 20,21 e 22 Dicembre 2003 |
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Sommario |
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Riforma
sanità in cantiere e ok a contratto enti locali |
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Via libera del
Consiglio dei ministri
al contratto enti locali e
al disegno di legge ''Principi fondamentali in materia di Servizio
sanitario nazionale'', messo a punto dal ministro della Salute, Girolamo
Sirchia (nella foto). Il provvedimento di riforma del Ssn attribuisce
maggiore potere ai medici nel governo di Aziende sanitarie e ospedaliere e
allunga l'età pensionabile. Per particolari esigenze assistenziali delle
Aziende, i camici bianchi dirigenti potranno rimanere al lavoro fino a 70
anni. Il Ddl andra' ora all'esame della Conferenza Stato-Regioni, per poi
tornare in caso di proposte o modifiche al Consiglio dei ministri.
Nella nuova riforma della sanità il
coordinamento clinico, che rappresenta la principale novità, è
assicurato dal Coordinatore clinico aziendale che e' appunto un medico:
dovrà essere nominato dal Direttore generale su proposta dei dirigenti
di struttura complessa tra i quali dovrà essere scelto, presiederà il
Collegio di direzione e fornirà parere obbligatorio al Direttore
generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Strategico
sarà il suo ruolo che di fatto concentrerà su se stesso la
responsabilità di tutto quanto avviene all'interno dell'azienda dal
punto di vista strettamente sanitario.
La nuova figura
dovrà infatti svolgere funzioni di indirizzo, coordinamento e verifica
nei confronti dei dirigenti responsabili delle strutture aziendali di
natura sanitaria con riferimento agli aspetti sanitari e clinico
organizzativi e ai programmi di intervento di area specifica a tutela
della salute; elaborare gli indirizzi sanitari sulle strategie
assistenziali e sui percorsi diagnostici terapeutici per la sistematica
revisione e valutazione della pratica clinica e assistenziale e dei
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi clinici e alla riduzione
delle liste di attesa. Il Ddl aggiunge anche la disposizione che prevede che la nomina da parte
del Direttore generale del direttore di dipartimento clinico ospedaliero
avvenga su proposta del Coordinatore clinico aziendale.
Le funzioni igenico-organizzative dei presidi ospedalieri e dei distretti
restano affidate a direttori sanitari di presidio ospedaliero o di
distretto.
Attesa anche la norma sull'età pensionabile: le aziende sanitarie
possono trattenere, per particolari esigenze assistenziali, di anno in
anno, a domanda dell'interessato, i direttori di struttura complessa fino
al compimento del settantesimo anno di età. Stessa cosa per il personale
medico universitario con incarico di direttore di struttura complessa.
Infine il Consiglio dei
Ministri ha dato anche il via libera al
contratto dei quasi 600 mila
dipendenti delle Regioni e autonomie locali. Lo ha reso noto il ministro
della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, il quale ha ricordato che
l'aumento economico a regime è di 106 euro mensili pro-capite.
L'accordo tra i sindacati e l'Aran (l'agenzia che tratta per conto del
governo) era stato raggiunto il 16 ottobre scorso.
Il contratto passa ora all'esame della Corte dei Conti. Una volta avuto
il via libera anche della magistratura contabile, sarà sottoscritto
definitivamente all'Aran.
(sm) |
Referendum consultivo per
istituzione Provincia Alto Friuli |
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Il referendum consultivo per l'istituzione
della Provincia dell' Alto Friuli, nei 43 Comuni del
Friuli-Venezia Giulia
che ne sono interessati, si terrà il 21 marzo 2004. Lo ha deciso oggi la
Giunta regionale. Nel determinare la data della consultazione, su
proposta dell' assessore alle Autonomie locali Ezio Beltrame (nella
foto), la Giunta
ha tenuto conto dei necessari tempi di predisposizione del referendum e
dell' esigenza di distanziarne lo svolgimento dalle elezioni
amministrative, previste nel mese di maggio.
Quest'ultima esigenza deriva dall'opportunità di evitare che nello
stesso arco temporale si sovrappongano adempimenti o attività collegate
a procedimenti elettorali diversi. Dei 43 comuni interessati al
referendum, infatti, 37 rinnoveranno le
loro amministrazioni nella tornata primaverile del 2004.
(red) |
25
anni di Servizio sanitario nazionale: se ne discute oggi a Bologna |
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Il 23 dicembre
1978, con la legge 833, è stato istituito il Servizio sanitario
nazionale. A 25 anni dall´approvazione della legge 833,
nel convegno in
corso nell´Aula Magna di Santa Lucia a Bologna, si ripercorre la storia
del Servizio sanitario nazionale e si analizzano le prospettive future
in Italia e in Emilia-Romagna. Si svolge oggi a
Bologna, su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, un convegno che
vuole celebrare i "25 anni di Servizio sanitario nazionale" e
rappresentare una occasione di
riflessione e di proposte per il futuro. Con la 833/78 è stata fatta
una scelta assunta dopo un dibattito lungo ed approfondito, in una fase,
tra l´altro, segnata da significativi mutamenti politici e dal
consolidamento del ruolo delle Regioni.I principi dell´universalismo
dell´assistenza, dell´uguaglianza e dell´equità su cui si fonda il
Servizio sanitario nazionale erano il frutto di un orientamento
largamente condiviso dalla popolazione italiana e rappresentano tuttora
uno dei pilastri fondamentali dei diritti civili e sociali. In questi 25
anni il Servizio sanitario nazionale ha contribuito a determinare un
netto miglioramento della salute delle persone che vivono in Italia ed
in quanto tale rappresenta un tassello fondamentale di un patrimonio
collettivo da difendere. Il Servizio sanitario nazionale è stato
interessato da interventi legislativi significativi - in particolare i
decreti legislativi 502 del 1992 e 229 del 1999 - che ne hanno mantenuto
il carattere universalistico e il carattere pubblico.
Il ruolo delle Regioni nella programmazione e nell´organizzazione dei
servizi è stato ed è uno dei fondamenti del Servizio sanitario
nazionale, ancora di più dopo il nuovo titolo V della Costituzione che
assegna alle Regioni piena autonomia di organizzazione e di gestione dei
Servizi sanitari regionali in un contesto di principi nazionali
condivisi. I lavori del convegno sono aperti dal magnifico rettore dell´Università
di Bologna Pier Ugo Calzolari e dall´assessore alla sanità della Regione
Emilia-Romagna Giovanni Bissoni. Cesare Cursi (nella foto),
sottosegretario al Ministero della salute, interviene su "Lo stato del
Servizio sanitario nazionale". Enzo Ghigo, presidente della Conferenza
dei presidenti delle Regioni interviene su "Il ruolo delle Regioni". Una
tavola rotonda, "La nascita, la crescita e le prospettive del Servizio
sanitario nazionale in Italia e in Emilia-Romagna" moderata da Roberto
Turno (giornalista de Il Sole 24 Ore), prevede interventi di ex ministri
della sanità (Rosy Bindi, Maria Pia Garavaglia), di ex assessori alla
sanità della Regione Emilia-Romagna ( Decimo Triossi, Giuliano Barbolini)
e dell´attuale assessore, Giovanni Bissoni.
"La storia di una legge" è raccontata da Renato Balduzzi (Università di
Genova), Danilo Morini (relatore del disegno di legge), Giovanni
Berlinguer (firmatario del disegno di legge).
"I problemi, i risultati, i giudizi" sul Servizio sanitario nazionale e
la legge 833 sono affrontati dagli attori del sistema: Stefano
Falcinelli (presidente Ordine dei medici dell´Emilia-Romagna), Stefano
Inglese (segretario nazionale Tribunale per i diritti del malato), Maria
Paola Landini (preside facoltà medicina e chirurgia Unviersità di
Bologna), Lorenzo Orta (presidente Aiop Emilia-Romagna), Achille Passoni
(segreteria nazionale Cgil), Annalisa Silvestro (presidente Ipasvi),
Serafino Zucchelli (segreteria Anao-Assomed).
Il convegno è concluso dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco
Errani. On line sul sito delle Regione Emilia-Romagna
Il programma del convegno
I valori di una riforma. 25 anni di Servizio sanitario nazionale (pdf,
524 kb) e un'utile guida alle
principali norme di riferimento:
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Ok a
ipotesi contratto nazionale di lavoro comparto sanità |
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L'Aran, a seguito dei
pareri positivi espressi, ha firmato,
l'ipotesi
di rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei 573 mila dipendenti dei
livelli del comparto sanità.
L'ipotesi ora andrà al Comitato di
settore e al Governo per completare l'iter. L'accordo prevede aumenti medi
pari a 109 euro mensili a regime.
Le Regioni, per aumentare la produttività e la qualità dei servizi
potranno emanare linee d'indirizzo per coordinare l'attività contrattuale
integrativa delle Aziende sanitarie.
nell'ipotesi di contratto si prevede l'istituzione di una indennità per
incentivare il personale che svolge il servizio di assistenza a domicilio.
creati limiti biennali per la mobilità territoriale, introdotti per
consentire alle Aziende un ritorno degli investimenti effettuati per la
formazione e l'aggiornamento che - secondo quanto previsto dalla recente
normativa emanata - è resa obbligatoria per il personale sanitario. (red) |
Ghigo su Torino-Lione |
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"L’atto che
ci aspettavamo è finalmente arrivato. Anche la Francia, come l’Italia, si
è impegnata per la realizzazione della Torino-Lione, che ci auguriamo
possa essere ultimata entro il 2012."
E’ il commento rilasciato
dal Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo,
al termine dell’incontro con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,
dopo che il Governo francese ha confermato il suo impegno per la
realizzazione della linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Lione.
"Un
particolare ringraziamento - ha aggiunto - va rivolto al Presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, per l’importante ruolo nella trattativa con il Governo
francese per il conseguimento di questo risultato, al Presidente della
Commissione Europea Romano Prodi che ha fortemente sostenuto l’opera e
all’ingegner Sergio Pininfarina instancabile promotore del progetto. Al
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi un grazie per la
sensibilizzazione svolta nei confronti del Presidente francese Jacques
Chirac. Un grazie anche a quanti, persone e istituzioni, hanno lavorato
per difendere la realizzazione della Torino-Lione, una grande conquista
per lo sviluppo economico dell’Italia e del Piemonte."
"Il prossimo traguardo verso il
quale anche la Regione Piemonte sarà impegnata diventa ora
- ha sottolineato Ghigo - la presentazione definitiva del progetto entro
il 2006."
Inoltre la
Commissione Ue oggi
ha dato il suo accordo agli aiuti francesi e italiani al progetto
sperimentale di una autostrada ferroviaria tra Aiton-Orbassano, sull'asse
Torino-Lione. Il nuovo servizio sarà esercitato dalla societa' AFA,
Autoroute Ferroviarie Alpine, durante il periodo 2003-2006.
La Francia e l'Italia potranno accordare ciascuna una sovvenzione di 23,5
milioni di euro allo scopo di sostenere economicamente il nuovo servizio
di autostrada ferroviaria durante il periodo di sperimentazione.
(gs) |
Trasporto Pubblico Locale:
il contratto si chiude, ma i disagi continuano |
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"La
chiusura del contratto per il trasporto pubblico locale è accolta con
grande soddisfazione dalle Regioni. Ci troviamo di fronte oggi ad un fatto
molto positivo perché si danno certezze ai lavoratori e si prova a mettere
le basi per un progressivo rilancio del settore", lo ha dichiarato il
Presidente della Conferenza delle Regioni,
Enzo Ghigo.
"Esprimo - ha aggiunto Ghigo -profonda soddisfazione perché ciascuno in
questa vicenda ha fatto fino in fondo e con grande senso di responsabilità
la propria parte".''La
firma dell' accordo sul trasporto pubblico locale e' una buona
notizia per tutti. E' un motivo di soddisfazione rilevare il ruolo
decisivo svolto dalle Regioni nel rilanciare la concertazione e la
trattativa e nel trovare una soluzione seria alla difficile vertenza''.
Cosi'
il Presidente della Regione Emilia-Romagna
Vasco Errani sull' intesa raggiunta. Soddisfazione per la chiusura della
vertenza sul trasporto pubblico e' stata espressa dal presidente dell'Anci
e sindaco di Firenze
Leonardo Domenici.
''E' importante che questa faticosa vicenda si sia chiusa prima di Natale
- dice Domenici - grazie all'impegno di tutti,compresi Anci ed enti
locali. Ci auguriamo che la situazione possa tornare al più presto
alla normalità". ''Ora - ha aggiunto Domenici - e' importante mettere a
punto un provvedimento nazionale per l'accisa sul carburante,condiviso fra
governo, regioni ed enti locali, non esclusivamente finalizzato alla
copertura degli oneri contrattuali, ma volto anche a dare respiro alle
aziende, per arrivare presto ad una fase di risanamento e di investimenti
innovativi per il trasporto pubblico''.
''Ci auguriamo che da parte delle aziende e degli enti locali ci sia la
stessa determinazione a chiudere la partita''. E' l'opinione del leader
della Uil,
Luigi Angeletti.
Quanto alle risorse, gli incrementi salariali e dell'una tantum saranno
coperte con l'aumento dell'accise della benziana.''Questo e' comunque -ha
proseguito- un problema che avra' il governo e le Regioni. A noi interessa
che i lavoratori abbiano gli aumenti''.
Per il leader della Cisl
Savino Pezzotta ha
sottoilineato l' "abbondante una tantum e sufficienti incrementi
salariali''. ''L'una tantum sarà abbondante e l'aumento retributivo
sufficiente'', ha assicurato il segretario confederale della Cisl,
Raffaele Bonanni.
L'una tantum per gli arretrati si aggirerebbe intorno ai 970 euro per il
biennio economico 2002-2003, mentre l'aumento delle retribuzioni dovrebbe
attestarsi intorno agli 81 euro.
I lavoratori del trasporto pubblico locale capiranno l'importanza
dell'accordo sottoscritto. La soluzione alla quale si e' arrivati dopo una
complessa trattativa è un ''punto fermo'', il ''miglior compromesso
possibile'' e' l'approdo ''più dignitoso'' di questa trattativa.
Non hanno dubbi i tre leader di Cgil, Cisl e Uil,
Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti
nel commentare l'accordo sottoscritto al dicastero
del Welfare. Il MinistroMaroni tiene poi a ''ringraziare a nome mio
e del governo Maurizio Sacconi e i suoi collaboratori per l'enorme lavoro
svolto e il brillante risultato ottenuto''. Secondo Maroni, ''e' stata una
trattativa molto difficile che ha costretto il Governo a fare i salti
mortali per chiudere l'ennesimo buco lasciato da chi ci ha preceduto''. Il
ministro, inoltre, annuncia che svolgerà martedì
una relazione al consiglio dei ministri ''evidenziando anche le lacune
della legge che regola lo sciopero nel servizio pubblico e che ha
consentito le proteste selvagge che dovranno essere in futuro
efficacemente contrastate''.
Di diverso Avviso i Cobas. Respingere l'intesa ''al ribasso'' siglata ieri
da governo e sindacati. Questa la
parola d'ordine dei Cobas
che annunciano proteste in corso in molte città d'Italia. ''Ancora
iniziative di lotta degli autoferrotranvieri che intendono respingere
fermamente l'accordo al ribasso'', afferma in una nota il coordinamento
nazionale dei sindacati di base, secondo cui sono fermi i tranvieri di
Milano, Roma, Venezia, Padova, Brescia e Firenze. I Cobas contestano
l'accordo sottoscritto ieri perché, spiegano, ''non raggiunge l'intera
copertura della perdita del potere di acquisto dei salari'', mentre
''l'una tantum è molto al di sotto delle spettanze maturate in 2 anni dai
dipendenti''.
''E' un atteggiamento gravemente irresponsabile quello di chi, dopo
aver ottenuto la firma di un contratto, infrange ancora le regole,
fa saltare la convivenza civile, mette nel disordine le citta'''. E' duro
il commento del Presidente della Regione Lombardia,
Roberto Formigoni,
sulla nuova astensione dal lavoro degli autoferrotranvieri. ''Chi infrange
le regole in maniera così violenta, così irresponsabile - aggiunge il
Presidente - deve subirne le conseguenze. E' ora di finirla di
giocare più parti in commedia. Il contratto e' stato firmato, e'
stata riconosciuta una grossa parte di ciò che veniva chiesto. E,
comunque, quando si firma, poi si deve convincere a tornare al
lavoro''. Sulla precettazione disposta dal prefetto, il presidente
lombardo parla di ''un atto indispensabile per poter garantire nelle
nostre città una vita minimamente normale dopo i gravi disagi di questi
giorni. Deve essere chiaro a questo punto - conclude - che chi non
rispettasse la precettazione dovrebbe subirne fino in fondo le
conseguenze": altrettanto duro il commento del presidente della regione
Veneto: ''Di fronte a ciò che sta avvenendo nei trasporti pubblici mi
sento di dire innanzitutto questo: mi auguro che i prefetti intervengano e
che le precettazioni non siano solo minacciate, ma effettivamente
applicate''. L'auspicio viene dal presidente della regione Veneto
Giancarlo Galan che
sottolinea nel contempo ''richiamo inoltre l'attenzione di chi ha il
dovere di vigilare su quei medici che rilasciano falsi certificati, così
da fornire alibi a malati immaginari e nascondono in tal modo la loro
insopportabile aggressione al diritto sacrosanto che ogni cittadino ha di
potersi muovere liberamente'' (red)
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editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
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