periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 188 - Roma, 18 Dicembre 2003

Sommario

Trasporto pubblico locale: trattativa in "stallo" Regioni e Semestre UE: le dichiarazioni finali
Storace su vertenza Alitalia Puglia: nuova sede romana
Veneto promosso dalla Corte dei Conti Trento 19 e 20 Dicembre: Dalla Cooperativa all'Impresa sociale
Storace su vertenza Alitalia
La Regione Lazio ''è pronta a erogare un fondo di solidarietà per rifondere i lavoratori che incrociano le braccia''. Lo afferma il presidente della giunta regionale, Francesco Storace, in un'intervista al 'Corriere della sera' sulla vertenza Alitalia, ''una situazione grave'', dice, in cui''la cosa piu' sbagliata che possa fare il governo e' dare l'impressione di essere la controparte dei lavoratori''.
Secondo Storace, il problema Alitalia va affrontato ''come abbiamo fatto con la Fiat di Cassino - dice Storace al Corriere della Sera-  il governo deve ascoltare gli enti locali, bisogna spiegare ai sindacati la drammaticita' del momento e tutti insieme occorre concertare una strategia comune. Altrimenti saremo travolti dagli scioperi''.
E alla domanda sulla decisione della Regione Lazio dopo l'11 settembre 2001, di abbassare l'Irap anche per aiutare l'Alitalia, Storace risponde: ''E'  difficile dire adesso all'assessore al Bilancio Augello di abbassare di nuovo le tasse per l'Alitalia, ma cosi' diventa ancora piu' difficile per i privati investire risorse in procedure e in infrastrutture. Per questo dico che c'e' irresponsabilita' del management -ribadisce- prima il governo ne placa gli ardori e meglio e'. La gente campa di stipendi e non solo di azioni''. Quanto all'ipotesi di un decreto del governo per salvare i lavoratori di Mediaset, ''mi piacerebbe -osserva il Presidente della giunta regionale- che un minuto prima del decreto per Mediaset, che riguarda centinaia di lavoratori, l'esecutivo faccia un altro provvedimento per i dipendenti dell'Alitalia, che sono migliaia''. (sm)
Regioni e Semestre UE: le dichiarazioni finali
Il percorso comune deciso dalla Conferenza delle Regioni, nell'ambito del semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea, per il rilancio delle politiche euromediterranee e verso i Balcani, sviluppato attraverso gli eventi di Ancona, Bari, Perugia e Palermo, ha portato alla elaborazione e al varo di importanti Dichiarazioni finali.
Ancona, 18 ottobre 2003:"Governi sub-nazionali, partenariati territoriali e politica di prossimità. Unione europea-Balcani-Mediterraneo" - Dichiarazione finale (It)
Bari, 23 e 24 ottobre 2003: “Partenariato interregionale e politiche migratorie” - Dichiarazione finale (It - Fr - Eng)
Perugia, 18 e 19 Novembre 2003: Le relazioni e la cooperazione tra le istituzioni locali dell'area euromediterannea come fattore di stabilizzazione nel processo di pace - Dichiarazione Finale (It - Fr - Eng)
Palermo, 27–28 novembre 2003: Conferenza interistituzionale per il rilancio della dimensione mediterranea: "Uniti dal mediterraneo" - Il contributo delle Regioni alla integrazione economica, sociale, culturale ed umana - Documento di conclusione (It - Fr -Eng)
Sempre a Palermo è stata anche approvata una Dichiarazione finale dell'evento organizzato dalla Regione Siciliana sul settore Cultura nel mediterraneo.
In tale contesto assumono anche una rilevanza particolare  le conclusioni del vertice di Napoli (in inglese).
Il 12 Dicembre 2003 con le "Conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles", si è avviato il termine il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea (anche se tale "documento" non considera ovviamente le conclusioni della Conferenza Intergovernativa).
Intanto si volta pagina ed è al via il sito internet della Presidenza irlandese della Ue  (http://www.eu2004.ie/).(red)
Veneto promosso dalla Corte dei Conti
Regione Veneto promossa ''dal  punto di vista finanziario e della gestione'' dalla Corte dei  Conti del Veneto, ''anche se - ha detto il presidente della  sezione di Controllo, Bruno Prota, presentando al Consiglio  e alla Giunta regionali il referto sull'attività della Regione  e sull'attuazione delle politiche regionali relativo  all'esercizio 2002 - non possiamo dare voti''.
Tra gli aspetti positivi dell'attività del governo regionale  emersi dal rapporto, Prota ha citato ''il rispetto del patto di  stabilità, il rispetto del divieto di indebitamento, la  diminuzione delle somme perenti''. Tra i punti critici c'è invece la sanità, problema peraltro non solo veneto ma  nazionale, ha rilevato Prota, sottolineando che comunque la  Regione ''sta cercando in qualche maniera di risolvere purtroppo  dovendo ricorrere anche a delle forme alternative aggiuntive  tributarie''.
Dalla relazione, ha detto il Presidente della regione Veneto Giancarlo Galan, (nella foto) ''emerge innanzitutto una considerazione di ordine generale: questa Regione non ha nessuna  paura, anzi lo fa con piacere, di sottoporsi al giudizio di  organi di altissimo livello, assolutamente non imputabili di  partigianeria, quali la Corte dei Conti, Moody's, Standard &  Poor''.  Il quadro tracciato da Prota, ha proseguito Galan, ''e' largamente positivo, valuta soprattutto come positive le  azioni intraprese dalla Regione su suggerimento della relazione  della Corte dei Conti dell'anno precedente'', come verranno  utilizzate le indicazioni fornite quest'anno, ha sottolineato.
Galan ha quindi rilevato ''il grande spirito di collaborazione e  di utilita' nella collaborazione'' che intercorre tra Regione e  Corte dei Conti; per quanto riguarda l'appunto sulla sanita', il  governatore ha detto che non poteva essere diversamente, dal momento che questo settore ''occupa il 60% del finanziamento''.  (red)
Trasporto pubblico locale: trattativa in "stallo"
Dopo il dibattito alla Camera, si  pensa alla prossima Finanziaria: dovrà essere riformata, ma già quella di quest'anno  secondo il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti  ''segna un cambiamento  positivo''. E nel fare il bilancio della manovra, Tremonti ha sottolineato  che ha scelto tra le priorità la sicurezza, ''scelta della quale siamo orgogliosi'' nel contesto di una manovra  definita "rigorosa'' e che ha dovuto tenere conto del non facile contesto internazionale. Il ministro dell'Economia si è anche detto ottimista sul futuro: ''L' andamento dell'economia italiana e' nella media europea''e ''la parte peggiore e' alle spalle''. Invita infine a considerare gli importanti sforzi fatti dal paese: ''Abbiamo gestito il terzo debito pubblico del mondo in uno scenario economico internazionale di criticità", rileva aggiungendo che per centrare il target debito-pil ''stiamo facendo tutti i necessari sforzi''.
Partita ancora "aperta" sul fronte del trasporto pubblico locale, dove ieri, dopo oltre 6 ore di riunioni il confronto tra il Governo, le Regioni e gli enti locali è riuscito solo a costruire le premesse per mantenere aperta la trattativa. Il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici (nella foto), ha chiesto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di intervenire personalmente nella difficile vertenza del trasporto pubblico locale, riconvocando, dopo il fallimento della riunione della Conferenza Unificata, il tavolo istituzionale ''per trovare una soluzione, perché - ha detto Domenici - la situazione e' molto pesante e noi siamo molto preoccupati per i cittadini e i lavoratori''. ''L'incontro di oggi - ha detto Domenici - si è concluso in modo non soddisfacente; e' vero che il tavolo rimane aperto, ma noi come Comuni avremmo di gran lunga preferito che questa sera si trovasse una soluzione per reperire le risorse necessarie sia per il rinnovo del contratto sia per rispondere alle necessità  delle aziende. Non e' stato così e a questo punto e' necessario che il presidente del consiglio riconvochi questo tavolo istituzionale per trovare una soluzione''. Sul tavolo, ha poi riassunto Domenici, c'era la proposta del governo di aumentare la capacità fiscale e impositiva delle Regioni, ma su questo punto - ha ricordato Domenici - si e' arenato il confronto perché le Regioni hanno chiesto esplicitamente che fosse il governo a varare un provvedimento ad
hoc anche tenendo conto che le regioni valutano che dovendo produrre una legge regionale i tempi sarebbero troppo lunghi e la procedura macchinosa e complessa''. La versione di Domenici è confermata dalla presidente della regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti: "Ci vuole un provvedimento nazionale  che permetta l'aumento dell'accisa, che dovrà essere destinato alla copertura del contratto degli autoferrotranvieri", ribadendo che tutte le Regioni, senza distinzioni politiche, sono concordi nel sostenere che per superare l'impasse che vede contrapposte le autonomie locali ed il governo debba essere quest'ultimo ad assumersi in prima persona la decisione. ''Non e' vero - ha detto Lorenzetti - che il Governo ha fatto già la sua parte prevedendo 33 milioni di euro per le autonomie locali. Noi non siamo i nemici da additare alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori. Il contratto va rinnovato, i lavoratori devono essere pagati nei termini in cui il contratto prevede. Ma il governo non deve scaricare tutte le responsabilità su di noi''.Le risponde indirettamente il Sottosegretario ai trasporti Paolo Mammola (nella foto) ''Il governo centrale non fa di propria iniziativa alcun intervento sulle accise della benzina. La posizione del ministro Tremonti è quella e rimane quella. Di conseguenza, essendo i servizi di trasporto ormai anche a livello costituzionale demandati alle Regioni, sono le Regioni che devono assumersi la responsabilità primaria di dare soluzione al problema della vertenza degli autoferrotranvieri''.
A fare lo diagnosi sull'attuale situazione di stallo è il Presidente della Conferenza delle Regioni: "Deve essere il governo ad assumere il provvedimento con il quale aumentare le accise sulla benzina. Il governo, invece - ha detto Ghigo - ritiene che questo provvedimento debba essere assunto dalle singole Regioni''. Secondo Ghigo non e' un procedimento corretto dal momento che si e' trovato ''un punto di corresponsabilita'''. ''Da un punto di vista tecnico - ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni riferendosi alla controproposta del governo - e' un elemento che non risponde alle necessità delle aziende e dei lavoratori del settore perché - ha concluso - richiederebbe tempi di realizzazione lunghi, non ipotizzabili''.  Per questi motivi il Presidente della Conferenza delle Regioni  attende "
aperture concrete" dal governo. In linea, ma più lapidario il parere dell'assessore alle Riforme istituzionali della Regione Lazio, Donato Robilotta, il quale ha detto: ''Il governo vuole che noi aumentiamo le tasse al posto suo''. Dopo la Conferenza Stato-Regioni, "potrebbe non chiudersi questa settimana, con il rischio che le tensioni diventino ''difficilmente controllabili'', ad affermarlo è il Segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani,  " Finora il governo - ha spiegato il leader della Cgil -non e' stato in grado di fare alcunché, non può sfuggire alla sue responsabilità. Se non si dovesse fare il contratto - ha avvertito - le tensioni diventerebbero difficilmente controllabili. Noi siamo per il rispetto delle regole ma non si può giocare sulla pelle dei lavoratori e sul contrasto tra lavoratori e cittadini''. Getta acqua sul fuoco e mostra ottimismo, il Ministro per gli affari regionali, Enrico La Loggia: La trattativa si chiuderà sicuramente entro Natale, ha detto al termine dell'incontro svoltosi ieri sera per cercare di trovare una soluzione alla difficile questione del trasporto pubblico locale, legata al rinnovo del contratto di  120 mila autoferrotranvieri.  ''Abbiamo continuato - ha detto La Loggia - l'approfondimento  su un tema realmente complesso e difficile. Abbiamo trovato  anche alcune ipotesi abbastanza praticabili che però richiedono  un ulteriore approfondimento su aspetti specifici. Ci sarà perciò - ha continuato - un nuovo incontro, mi auguro in tempi  strettissimi, in modo da poter garantire al più presto la  soluzione del problema''. (sm)
Puglia: nuova sede romana
E' stata inaugurata oggi, la sede della Regione Puglia a Roma in  via Barberini 36. Come la sede della presidenza, a Bari,  anche nella sede romana, il legno è  l'ulivo, simbolo della  Puglia e raffigurato, d'altra parte, anche nello stendardo  regionale. Ma l'ulivo è anche, per storia e per tradizione, un  simbolo di pace. Di longevità. Di  tenacia. Caratteristiche  proprie delle genti di Puglia. 
Nel Comunicato stampa della Regione Puglia (nella foto il Presidente della Regione, Raffaele Fitto) si spiega che
la sede della Regione Puglia a Roma è situata nella centralissima via Barberini, al civico 36. La nuova sede è un’occasione per raccontare ai visitatori, la Puglia.
''La sede romana - continua la nota - non è solo questo:  unisce infatti la funzionalità pratica di un moderno ufficio  alle ricchezze culturali ed artistiche che appartengono alla  Puglia. Così, grazie ai prestiti delle Soprintendenze  archeologiche ed ai beni culturali di Puglia, alle Curie  arcivescovili di Bari e Lecce, del museo Castromediano di Lecce,  del museo della ceramica di Grottaglie ed alla collaborazione di  tanti privati cittadini, abbiamo allestito una sede che  ospitando quadri, frammenti ed oggetti di gran  pregio, racconta  la Puglia. Dall'assedio turco e saraceno  fermato sulle tele di  Francesco Graziani, alle grandi giare di terracotta che rammenta  sempre il lavoro dei campi''. ''Dalla religiosità  delle grandi  tele di Oronzo Tiso - prosegue il comunicato della Regione -  alla straordinaria varietà del lavoro dei maestri ceramisti  apuli di Peucezia e Messapia. Non mancano le stampe francesi e  tedesche che, dall'inizio del Seicento, descrivevano  con gran  cura dei particolari, la geografia della Puglia. Non un piccolo  museo. Piuttosto il lungo percorso della gente di Puglia, un  viaggio attraverso un'emozione che  vorremmo catturi il  visitatore''.
''La sede ospita - conclude il comunicato - anche una ricca  serie di affreschi che narrano di una religiosità semplice ma  profonda: non mancano nicchie e mensole che  accolgono il  frammento lapideo di un altare barocco, una chiave di volta, il  bassorilievo di una croce, frammenti  di arredo architettonico  ed urbano come i doccioni antropomorfi e perfino il batacchio  che durante il XVII secolo ha scandito la vita e la preghiera  dei cittadini leccesi dal campanile della Cattedrale''. (red)
Trento 19 e 20 Dicembre: Dalla Cooperativa all'Impresa sociale

"Dalla Cooperativa all'Impresa sociale" è il titolo del Seminario internazionale promosso dall' ISSAN, Istituto Studi Sviluppo Aziende Non Profit dell'Universitá degli Studi di Trento, a Trento per il 19 ed il  20 dicembre 2003 (Centro Congressi Panorama - Trento).
Secondo quanto riportato dalla
newsletter socialinfo esperti, accademici, imprenditori sociali, provenienti dall'Italia, Germania, Belgio, Canada, Inghilterra, Francia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Romania, Ungheria, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca ed Estonia, analizzeranno l'evoluzione della forma cooperativa da un modello mutualistico verso un nuovo modello ad ampia partecipazione, soffermandosi su alcune iniziative cooperative particolarmente significative. On line la scheda completa . (red)

 

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