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Sommario |
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Accolte richieste regioni su fondo sociale | |||||||||||||||||||
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Intesa delle Regioni in Conferenza
Unificata alla
nuova proposta di riparto del fondo nazionale per le
politiche sociali che prevede il trasferimento di circa 897 milioni di
euro alle Regioni, oltre 678 milioni di euro all’Inps , circa 4,5 milioni
di euro ai Comuni e circa 97 milioni al dipartimento per le politiche
sociali”.
"Va sottolineato soprattutto - ha detto il Presidente della Conferenza
delle Regioni,
Enzo Ghigo -
il fatto che saranno trasferiti alle Regioni anche dei fondi relativi ai
programmi a favore delle giovani coppie e per la natalità. Come Regioni
abbiamo fatto la nostra parte perché abbiamo accettato di compartecipare,
al 50%, alle spese per consentire la prosecuzione e il completamento degli
interventi a sostegno della povertà, in atto in alcune Regioni, fino a
giugno 2003”. Il coordinatore degli assessori agli affari sociali, Antonio
De Poli, ha sottolineato il grande sforzo di concertazione e di
collaborazione istituzionale delle Regioni, del Ministero e del mondo
della associazioni impegnate nel sociale. |
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Primo incontro con Governo su riforma Titolo V Costituzione | |||||||||||||||||||
Lavorare per trovare punti di accordo
istituzionale. Dapprima un incontro con gli Enti locali per un percorso di
lavoro comune sulla riforma del Titolo V della Costituzione, e poi nel
pomeriggio in Conferenza Unificata un incontro con il Governo sempre sullo
stesso tema che ha visto l'indicazione di voler affrontare i principali
nodi della riforma costituzionale. E' questa l'agenda della giornata della
Conferenza delle Regioni con al centro la presentazione del ministro La
Loggia di quella che regioni ed Enti locali considerano solo una proposta
da parte del Governo. In particolare è stato affrontato il tema della
reintroduzione espressa dell'interesse nazionale, ''che costituisce il
collante indispensabile di ogni ordinamento federale o regionalistico''
afferma la
relazione al
provvedimento varato dal Consiglio dei ministri, e che prevede la
risistemazione a regime delle materie di competenza legislativa statale e
regionale. ''Abbiamo chiesto al governo di aprire un tavolo di
confronto - ha detto
Enzo Ghigo,
Presidente della Conferenza delle Regioni - e la risposta e' stata
positiva. Abbiamo chiesto anche un incontro con il presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi. Vogliamo verificare se il governo vuole
intraprendere un percorso condiviso dalle Regioni per la riforma
federalista dello Stato''. Il presidente Ghigo torna sull'argomento anche
in un'intervista a Il Giornale,
ponendo le prime riflessioni sul tema, toccando in particolare la
questione dell'interesse nazionale: "è un meccanismo di tutela che secondo
me andrebbe ridefinito. Le Regioni hanno una maturità istituzionale tale
per cui non è necessario mettere un paletto del genere. non farebbero
comunque leggi contro l'interesse nazionale". Per
Vasco Errani,
presidente dell'Emilia Romagna: ''E' un inizio problematico. Siamo stati
messi di fronte ad un fatto compiuto. Se e' così - ha spiegato Vasco
Errani - noi faremo le nostre proposte e le nostre valutazioni. Se si
vuole andare avanti senza il consenso delle Regioni ne prendiamo
dolorosamente atto. La soluzione che ci e' stata proposta non e'
condivisibile già nel metodo''. Mentre per il Presidente della Regione
Lazio Francesco Storace non piace la clausola cosiddetta ''salva-patria'':
il governatore ha chiesto al ministro La Loggia di abrogare questa norma
dal suo disegno di legge e di trovare una formula per cui il vero garante
della correttezza legislativa delle Regioni sia il presidente della
Repubblica, così come lo è nei confronti dell'attività legislativa del
Parlamento. Nel corso della riunione il ministro La Loggia ha più volte
ribadito la disponibilità dell'esecutivo ad un confronto aperto con le
autonomie locali, poiché lo schema di disegno di legge approvato dal
Consiglio dei ministri ''non è blindato'', e il governo attende il
contributo e i suggerimenti delle Regioni e degli enti locali. |
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Forum P.A. dal 5 al 9 maggio | |||||||||||||||||||
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Dal 5 al 9 maggio si
svolgerà a Roma la quattordicesima edizione di
FORUM P.A. 2003. Il programma di FORUM P.A. 2003 sarà basato sulla
necessità di parlare più dei comportamenti che delle norme: dieci
azioni concrete in una comunicazione che dovrà privilegiare la
divulgazione del "come fare"; sull’opportunità
di considerare l’e-government e le tecnologie come "fattore
abilitante" per la nuova P.A. e quindi spalmare i temi di ICT su tutto il
programma evitando di farne un settore a sé; sull’utilità di presentare
esperienze di successo in modo da favorire il "riuso" e il
trasferimento; sulla volontà di favorire la costituzione e il
consolidamento di "comunità di pratiche" come occasioni di
formazione continua e di sostegno all’innovazione. |
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Ok delle Regioni a Piano Sanitario nazionale | |||||||||||||||||||
In Conferenza Unificata le Regioni hanno dato un parere positivo sul Piano Sanitario Nazionale, ma specificando che deve attivarsi solo per i LEA. "Va precisato - ha spiegato Fabio Gava, coordinatore degli assessori alla sanità - che la tutela della salute, come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività – così come sancito dalla Costituzione - non è competenza esclusiva dello Stato bensì della Repubblica. In particolare il Piano, in relazione ai Livelli Essenziali di Assistenza, deve raccordarsi e relazionarsi con quanto disposto nell’Accordo dell’8 agosto 2001. Insomma ribadiamo che non appartengono agli obiettivi del Piano l’inserimento di rilevazioni della congruità economica della spesa sanitaria” .( red) | |||||||||||||||||||
Osservatorio sul federalismo | |||||||||||||||||||
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L'Osservatorio sul federalismo ha da tempo attivato un monitoraggio sulle
proposte di revisione degli statuti regionali.
L'aggiornamento più recente
è del 9 aprile 2003 ed è curato da Francesca Aliverti e Gabriella Rosa. La
Rassegna si avvale di diverse fonti: dai siti web delle Commissioni
Statuto delle Regioni, ad un recente studio del Senato, al sito del
Coordinamento dei Presidenti dei Consigli regionali. Secondo
l'Osservatorio l'attuale situazione fotografa, in sintesi, la seguente
situazione: Abruzzo: la proposta di nuovo statuto è all'esame della Commissione Statuto per la definizione dell'articolato Basilicata: la proposta di Statuto è stata per il momento predisposta da un gruppo di esperti Calabria: La proposta di nuovo statuto è stata licenziata dalla Commissione per l'autoriforma Campania: sono state elaborate linee di indirizzo per la redazione del nuovo Statuto Emilia-Romagna: esiste una prima "Ipotesi" di articolato redatta da un collegio di esperti: su questa ci saranno consultazioni con le parti sociali Lazio: la Commissione riforme ha approvato i primi 20 articoli del nuovo Statuto Liguria:è stato elaborato un documento di principi e indirizzi per la stesura del nuovo Statuto Lombardia: L'indice del Nuovo Statuto ha avuto un primo ok dalla Commissione Statuto. Sui primi 9 articoli si avvierà il dibattito politico in sede plenaria. Marche: c'è una proposta di nuovo statuto regionale. la Commissione Statuto ha approvato i principi fondamentali Molise: esiste una prima bozza di articolato predisposta dalla I e III sottocommissione della Commissione per l'autoriforma. Piemonte: Esiste un primo schema di statuto ed una prima bozza di articolato sul consiglio delle autonomie locali: tali testi sono stati eleborati dalla Commissione Statuto Puglia: esiste una proposta di revisione dello Statuto della VII Commissione Consiliare Toscana: esistono "prime indicazioni della Commissione Statuto" e schede istruttorie di approfondimento elaborate da un Gruppo Tecnico di supporto alla Commissione stessa Umbria: esiste una bozza di articolato ad uso interno che sarà revisionata dalla commissione Statuto Veneto: esistono - depositate in Consiglio - 5 proposte di revisione statutaria (una è stata presentata dal presidente della Regione, Giancarlo Galan) Regioni a statuto speciale e Province Autonome Friuli-Venezia Giiulia: Si è in attesa del Nuovo Statuto ai sensi l.cost. 2/2001. L'11 marzo il consiglio regionale ha approvato la riforma elettorale che è sta però non promulgata a seguito dell'esito del referendum del 29 settembre 2002 Sardegna: C'è il testo dello statuto che recepisce le modifiche della L.Cost. 2/2001, ma ancora deve essere adottato dal Governo come testo coordinato. Sicilia: C'è il testo coordinato che recepisce le indicazioni della L. Cost. 2/2001 ed esiste una bozza di revisione dello Statuto Trentino-Alto Adige: La disciplina della forma di Governo della Provincia è competenza legislativa delle sole province autonome. La Provincia autonoma di Trento ha parzialmente modificato la disciplina transitoria della forma di governo prevista dalla L. Cost 2/2001. Nella Provincia autonoma di Bolzano una Commissione Speciale esaminerà i Ddl su forma di governo, rapporti tra gli organi della Provincia, sfiducia al Presidente, ineleggibilità e incompatibilità, diritto di iniziativa popolare delle leggi provinciali, referendum provinciale. Valle d'Aosta: Occorre una legge regionale approvata a maggioranza assoluta per modificare la forma di Governo. esistono due relazioni della Commissione Statuto sull'argomento. |
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Decreto legge su intramoenia | |||||||||||||||||||
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Decreto legge che dispone la proroga dei termini di scadenza per i rapporti di lavoro dei medici a tempo definito e per la cosiddetta "intramoenia allargata" : proroga al 31 luglio 2005. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge per il differimento dei termini relativi ai rapporti di lavoro a tempo definito dei medici del Servizio sanitario nazionale, nonché del termine per l'utilizzo degli studi professionali privati ai fini dello svolgimento dell'attività libero-professionale da parte della dirigenza sanitaria, per il finanziamento della fondazione Istituto Mediterraneo di Ematologia (IME) e di progetti relativi a terapie oncologiche innovative su base molecolare. Il provvedimento contiene anche misure che accelerano il risarcimento dei danni provocati da trasfusioni di sangue infetto. Primi positivi commenti da parte del sindacato medici Cimo. | ||||||||||||||||||
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