periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 15 - Roma, 11 aprile 2003

Sommario

Bossi: Roma Capitale ma con "vice-capitali" Borse di studio per i medici specialisti
Un editoriale de Le Regioni su Devolution o federalismo Glossario di Alpe Adria on line
Energia: a Roma il 15 e 16 aprile 57 specialisti Nominata l'Alta Commissione su federalismo fiscale
Bossi: Roma Capitale ma con "vice-capitali"
Umberto Bossi Come si trasformerà l'articolo 114 della Costituzione che detta: "Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento" ? Umberto Bossi, alla vigilia della riunione del Consiglio dei Ministri che dovrà decidere in tema di devolution, esprime più di un dubbio sulla introduzione in Costituzione, con la riforma del Titolo V, di un articolo su Roma capitale. "Il Senatur dice no a Roma Capitale", così titola un articolo su "la Padania", quindi il ministro delle Riforme afferma di essere contrario e si dice disposto ad accettare il principio di "Roma 'capitale della Repubblica' a patto però- spiega alla Padania - che siano riconosciute delle 'vice-capitali' (come Milano, Firenze, Napoli, Palermo), che possano godere delle stesse prerogative. Sempre, infine, sul giornale della Lega si legge: "Dedicherò la devoluzione a tutti quelli che furono processati o che finirono in carcere per la libertà del Nord" (gs)
Un editoriale de Le Regioni su Devolution o federalismo

Devolution o federalismo? O soltanto regionalismo?”. È questo il titolo dell’editoriale firmato da Sergio Bartole (professore Ordinario di diritto Costituzionale all’Università di Trieste) che apre il n.6 de “Le Regioni” (edizioni Il Mulino), il bimestrale di analisi giuridica e istituzionale, diretto da Giandomenico Falcon.
”Il vecchio articolo 117 della Costituzione, ultimo comma – scrive Bartole - parlava di emanazione di norme per la attuazione di leggi della Repubblica”, mentre nell’attuale Ddl sulla devolution in discussione davanti al Parlamento si ragiona “di competenza legislativa esclusiva che alle Regioni sarebbe consentito di attivare. Ma resterebbe comunque la possibilità per il legislatore nazionale di revocare con legge ordinaria le nuove attribuzioni delle Regioni”. Ma è interessante rilevare – prosegue Bartole - che la proposta parla di una competenza legislativa esclusiva delle Regioni, usando per la prima volta con riguardo alle Regioni un aggettivo qualificativo che il secondo comma dell’art. 117 del Titolo V revisionato riserva alla legislazione nazionale. Sotto il titolo della competenza legislativa esclusiva vengono assegnate alle Regioni quattro materie, e cioè assistenza e organizzazione sanitaria; organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione; definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione; polizia locale”. Ma allora – scrive  Bartole – “per arrivare alla fase attuativa sarà necessario un notevole impegno interpretativo, ad evitare che di volta in volta Stato e Regioni traggano beneficio dalle ambiguità del testo per indebite incursioni nel terreno altrui”. Il ragionamento di Bartole prosegue nelle’editoriale e si conclude con una riflessione: “la proposta del Governo ha più a che fare con la devolution, nel senso tecnico del linguaggio giuridico inglese, che col federalismo, se è vero che, nel variare dei programmi e degli orientamenti politici, le legislazioni nazionali, adottati in forza delle clausole m), n) e p) (dell’attuale articolo 117 della costituzione. ndr), potranno variamente conformare le materie «devolute» alle Regioni e, quindi, le attribuzioni di queste in palese contraddizione con le regole del federalismo che vogliono tendenzialmente stabili le ripartizioni di competenza fra centro e periferia, o almeno non rimesse alle scelte discrezionali di una delle parti in giuoco, cioè del legislatore statale ordinario, con conseguente riduzione delle garanzie del legislatore locale” (sm).

Energia: a Roma il 15 e 16 aprile 57 specialisti

Per fare il punto sul dibattito in corso sul riordino del settore dell’energia e per discutere scenari e prospettive, l’OPEF, l’Osservatorio sulla politica energetica della Fondazione Luigi Einaudi di Roma ha chiamato a convegno 57 specialisti della materia per una due giorni su Il federalismo possibile nel settore dell’energia”  La presentazione dello studio OPEF sul tema aprirà la prima giornata. Faranno seguito gli interventi di esperti italiani del settore (tra gli altri: Fabio Gobbo, Alberto Pera e Luigi Prosperetti), e un confronto tra operatori italiani ed esteri (Electrabel Italia, Endesa Italia, Unione Petrolifera, ACEA, Asm Brescia, E.ON Italia, Ansaldo Energia) e rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali (tra gli altri: Pietro Armani, Carlo Andrea Bollino, Luigi Casero, Alessandro Ortis, Massimo Poliedri e Marco Verzaschi). All’interno della nuova cornice federale, saranno affrontati temi quali l’adeguamento dell’offerta di energia, la riforma dei servizi pubblici locali e il rapporto tra energia e ambiente. La seconda giornata vedrà due tavole rotonde. Nella prima, che discuterà l’uniformità nazionale di servizi e tariffe, interverranno tra gli altri Salvatore Machì, Pippo Ranci e Stefano Saglia. Al dibattito di chiusura, che sarà introdotto da Beniamino Caravita e moderato da Roberto Napoletano, è prevista la partecipazione di Pierluigi Bersani, Giuseppe Chiaravalloti, Giovanni Dell’Elce, Roberto Formigoni, Piero Gnudi, Enrico La Loggia, Enrico Letta,  Umberto Quadrino e Bruno Tabacci. (red)

Borse di studio per i medici specialisti
Le Regioni il 27 marzo 2003 in sede di Conferenza Stato Regioni hanno siglato l’accordo con il Governo che determina in 5388 il numero dei medici specialisti che, per l’anno accademico 2002/2003, hanno accesso alle scuole di specializzazione di medicina e chirurgia e alle relative borse di studio. L’accordo individua nello specifico le tipologie delle scuole di specializzazione cui sono destinate le borse e prevede che le Regioni, ove non operino Facoltà di medicina e chirurgia, possano attivare apposite convenzioni con le Università, al fine di destinare borse di studio aggiuntive. (gs)
Glossario di Alpe Adria on line

Un glossario riferito ai più comuni termini di uso quotidiano è disponibile sul sito internet di Alpe Adria visitabile all’indirizzo www.alpeadria.org. L’agile strumento, indirizzato principalmente ai giovani, è redatto nelle cinque lingue ufficiali di Alpe Adria: tedesco, croato, italiano, ungherese e sloveno, con l’aggiunta dell’inglese, sono infatti le lingue in cui è stato realizzato. Della Comunità Alpe Adria fanno parte 17 Regioni che appartengono a 7 diversi Stati. Alcuni di questi,come Slovenia ed Ungheria, entreranno presto a far parte dell'Unione europea. Intanto si chiede il riconoscimento dei gruppi minoritari nella ''Convenzione europea'' (red)

Nominata l'Alta Commissione su federalismo fiscale

E'  Vitaletti - consigliere del ministro Giulio Tremonti - il Presidente dell'Alta Commissione sul federalismo fiscale, prevista dall'ultima legge finanziaria. Insieme a Vitaletti faranno parte dell'Alta Commissione di studio Luca Antonini, Maurizio Leo, Gianfranco Polillo, Adriano Soi, Giuseppe Troccoli, Claudio Tucciarelli, Francesco Tufarelli. I rappresentanti delle autonomie  - designati dalla Conferenza Unificata - sono per le Regioni Aurelio Bertozzi (Regione Lombardia) e Norberto Cau (Regione Campania), e per gli enti locali Gian Luca Galletti e Gino Nunes. Per i necessari approfondimenti in ordine ai profili scientifici o istituzionali delle materie di competenza, l'Alta Commissione si avvarrà di due organi consultivi: un Comitato tecnico-scientifico ed un Comitato istituzionale. Uno dei punti di partenza per il futuro lavoro della Commissione sarà rappresentato dal Documento approvato a Ravello lo scorso 1 aprile dalla Conferenza delle regioni . (sm)

 

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