|
|||||||||||||||||||
Sommario |
|||||||||||||||||||
Agenzia Entrate: il Rapporto 2002 | |||||||||||||||||||
L'agenzia delle Entrate per il
secondo anno consecutivo ha presentato il proprio rapporto annuale del
2002.
Piano strategico 2003.
Per quanto concerne il Bilancio 2002, il rapporto è suddivisonelle seguenti sezioni: Bilancio d'esercizio - Relazione di attività - Convenzione per l'esercizio; Relazione sulla gestione ;Stato patrimoniale e conto economico ;Nota integrativa ; Relazione del collegio dei revisori ; Relazione di attività ; Convenzione per l'esercizio 2002 . On line anche la brochure dell'Agenzia, che offre alcuni spunti rispetto agli obiettivi strategici dell'anno in corso. (red) |
|||||||||||||||||||
Risparmio: Boc e Bor in auge; Toscana nuovo rating | |||||||||||||||||||
Meno CCT più BOR.
I titoli emessi da comuni e regioni per i risparmiatori sono diventati una valida alternativa di investimento. Alle prese con rendimenti sempre piu'
sottili le famiglie italiane hanno tentano di salvaguardare il potere di
acquisto dei propri investimenti aumentando quelli nelle
obbligazioni a medio lungo termine. Il settore ha segnato una crescita
dello ''stock'' di investimento del 13,4% da 542,2 a 614,7 miliardi di
euro. Ma il totale generale nasconde il fatto che sembrano aver perso
appeal i Cct (diminuiti del 2,7% passando da un portafoglio di 52,2 a
quello di 50,8 miliardi) mentre le famiglie hanno scoperto i Boc e i Bor,
cioe' i titoli emessi da comuni e regioni. I titoli delle amministrazioni
locali sono aumentati del 68,3% anche se il loro valore assoluto e'
rimasto esiguo: 1.848 milioni di euro nel primo trimestre dell' anno. Intanto i mercati finanziari internazionali giudicano la Toscana sempre piu' affidabile, unica regione d'Italia in netta controtendenza in un diffuso peggioramento del merito di credito e l' agenzia Moody's, ha reso noto stamani il nuovo rating assegnato, passato da Aa3 positivo ad Aa2. (gs) |
|||||||||||||||||||
Istat: metà sono vacanze brevi | |||||||||||||||||||
Prevalgono le vacanze brevi, secondo
un'indagine
dell'Istat. Nel 2002 gli italiani hanno
effettuato 96 milioni e 53 mila viaggi con almeno un pernottamento, dei
quali l'85,1 per cento per vacanza e il 14,9 per cento per lavoro. In
generale si registra una ripresa del movimento turistico, dopo la
tendenziale diminuzione registrata negli ultimi anni. Degli 81 milioni e 759 mila viaggi di vacanza effettuati nel 2002 il 56% sono stati caratterizzati da spostamenti di lunga durata, con 4 o piu' pernottamenti, e il restante 44% da spostamenti di breve durata (1-3 pernottamenti). Nell'indagine 'Viaggi e vacanze' dell'Istat si evidenzia che la durata media dei viaggi di vacanza e' stata di 7,7 notti. Nel trimestre estivo, in particolare, la durata media delle vacanze e' stata di 11,3 notti. Le vacanze 'brevi', che nel bimestre estivo non hanno superato i 3 milioni e 500 mila in ognuno dei due mesi, hanno raggiunto il picco massimo delle partenze (4 milioni circa) a marzo, in concomitanza delle festivita' pasquali, e a giugno. Le vacanze brevi, di 1-3 pernottamenti, hanno quasi sempre come destinazione principale una localita' italiana (93,9%) anziche' estera (6,1%). Le mete italiane preferite sono Lombardia (10,5%), Toscana (10,3%) e Lazio (10%). La vacanza breve e' la tipologia di viaggio in cui si fa meno ricorso alla prenotazione (66,2%) e in cui l'automobile e' il mezzo maggiormente usato (75,6%). Queste, d'altronde, oltre ad essere dedicate in larga misura al riposo e allo svago (63,9%), sono piu' spesso effettuate per visitare parenti e amici (32,3%), per lo piu' in qualita' di ospiti (42% delle vacanze 'brevi' sono presso abitazioni di parenti o amici). Fra i 'brevi', soggiorni dedicati al riposo e allo svago il 27% e' trascorso al mare, il 24,1% in montagna; il 15,3% e' dedicato invece a brevi giri turistici ed il 12,3 % alla visita di localita' e citta' d'arte. Nel 35,4% dei casi si alloggia in albergo e nel 12,2% nelle seconde case di proprieta'. (gs) |
|||||||||||||||||||
Isfol: nuovo collocamento al Sud | |||||||||||||||||||
Addio ai vecchi Uffici di Collocamento. Il
sistema dei nuovi Servizi per l'Impiego, 527
Centri per l'Impiego collegati in rete dal SIL
(Sistema Informativo Lavoro), e' ormai
una realta' ben avviata. E nell'ultimo anno il decollo del sistema ha
riguardato soprattutto le regioni del Sud. E' quanto si legge nel Rapporto
di Monitoraggio 2002 sui Servizi per l'impiego, effettuato dall'Area
mercato del Lavoro dell'Isfol
su
incarico del Ministero del Lavoro. Gli utenti iscritti al collocamento ad
ottobre 2002 sono risultati pari a 3milioni e 700mila ossia 494mila unita' in meno rispetto all'anno precedente (dati dal Monitoraggio delle politiche occupazionali e del Lavoro 2003 del Ministero del Lavoro, curato da Paolo Sestito) . Un sesto degli iscritti e' costituito da soggetti che sono in realta' occupati e poco meno del 40% sono persone attivamente in cerca di un lavoro. L'Isfol invece rileva che l'utente medio degli Spi e' spesso un soggetto svantaggiato, ossia con meno probabilità di trovare lavoro, che vive ancora in famiglia (dove si trovano spesso altri iscritti allo Spi) per lo piu' nelle Isole e nel Mezzogiorno e con un basso tasso di scolarizzazione. Questo spiega in parte la correlazione negativa fra l'iscrizione allo Spi e la scarsa probabilita' di trovare lavoro. (sm) |
|||||||||||||||||||
Trento: delegazione in Uganda; calendario venatorio | |||||||||||||||||||
Una delegazione trentina guidata dal
Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha
verificato i progetti di cooperazione realizzati dall’ Acav nel distretto
ugandese del West Nile hanno fatto venire alla luce proprio quest’altra
Africa. Un Africa che si organizza, che si entusiasma, che spera. L’Acav è
in Uganda dal 1986. Fino ad oggi ha realizzato 15 progetti completi di
cooperazione allo sviluppo e 30 progetti di emergenza. Attualmente i
progetti in corso – nei settori dell’acqua, della scuola e formazione
professionale, della sanità, dell’agricoltura, dell’ ;assistenza ai
profughi (Sudan e Congo distano una manciata di chilometri) - sono 10, più
altri 4 in fase di elaborazione. In totale le risorse impegnate dall’Acav
in Uganda sono pari a 7.753.770 euro. Ma queste sono solo cifre. La cosa
più importante è l’ ampio sostegno che queste iniziative hanno riscosso,
da parte di un amplissimo ventaglio si soggetti pubblici e privati
trentini, oltre che dal Ministero degli Esteri e dall’Unione Europea. Un
sostegno che –
ha assicurato Dellai
– la Provincia riconfermerà anche per il futuro. La
giornata di oggi, ad Arua, è iniziata in Comune con i saluti del Sindaco
Thabit Khalfan. Poi, guidati dai responsabili Acav – Gianmatteo e
Alessandro Armani e Carlo Bridi – il gruppo ha raggiunto lo Health Centre
– Centro Salute città di Trento, donato dal comune di Trento nel 1996 e
inaugurato nel 1998. Questo ospedale con funzioni anche di dispensario,
comprendenti reparti di maternità e ostetricia nonché ambulatori per
visite e analisi, assiste mensilmente 1.300 mamme e 1.400 bambini. Ma è in
grado anche di fronteggiare le emergenze più diverse: nel 1998, ci
racconta “Sister Jane”, ha accolto 7.900 pazienti durante l’epidemia di
colera. Solo 5 sono morti. Vicino all’ospedale sorge un centro per la
formazione professionale delle infermiere, donato dal Rotary Club
Valsugana. In futuro, anche con l’aiuto del Comune di Trento, partiranno i
reparti di pediatria e ginecologia e una nuova sala operatoria. Al
presidente Dellai è stata avanzata anche la richiesta di una nuova
biblioteca per la scuola infermieristica che verrà ; presa in
considerazione dalla Provincia per il 2004. Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, era anche intervenuto in precedenza sulla situazione della caccia in Trentino dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha definito incostituzionali le leggi di Puglia e Trento sull'allungamento del calendario venatorio oltre il 31 gennaio. "La nostra preoccupazione - ha affermato Dellai - per la recente sentenza della Corte costituzionale sul calendario venatorio deriva anche dalla pacata constatazione che è una sentenza che rischia di compromettere proprio quel sistema venatorio che in Trentino è andato consolidandosi nel corso dei decenni e che ha dato e continua a dare ottimi risultati”. (sm) |
|||||||||||||||||||
Marche: fondi per aziende agricole svantaggiate | |||||||||||||||||||
La Regione Marche
sostiene le aziende agricole marchigiane delle zone svantaggiate
stanziando 4,5 milioni di euro ed elevando a 10 mila euro i contributi per
impresa.
Lo prevede il bando 2003 del Piano di
sviluppo rurale, che assegna fondi per aiutare gli imprenditori agricoli
delle zone montane (Misura E). Le domande vanno presentate dopo la
pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale della Regione. |
|||||||||||||||||||
|