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Sommario |
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Un concorso per nuova sede della regione Lombardia | |||||||||||||||||||
A meno di un mese dall'accordo per
l'acquisto dell'area dal Comune di Milano,
la
Giunta regionale, su proposta del Presidente Roberto Formigoni (nella
foto), ha approvato l'indizione del concorso internazionale per la
realizzazione della nuova sede della Regione Lombardia nell'area
Garibaldi Repubblica. Con il bando, la Regione si assume il ruolo di ''committente pubblico'', indicando le esigenze di carattere architettonico, estetico, simbolico oltre che urbanistico e funzionale che l'edificio - o il complesso di edifici - dovrà avere. Una giuria di esperti qualificati sarà incaricata di selezionare i concorrenti e poi di valutare i progetti. A presiederla e' stato chiamato Stefano Zecchi, professore ordinario di estetica all'Universita' Statale di Milano. (sm) |
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Robillotta: su elezione diretta Presidente Regione non si torna indietro | |||||||||||||||||||
Per
Donato Robilotta (nella foto), assessore regionale agli enti locali e
ai rapporti istituzionali, in tema di riforma istituzionale il modello
migliore e' quello delle regionali. ''La elezione diretta dei sindaci
dei presidenti delle province e dei presidenti delle regioni - afferma -
ha garantito in questi anni governabilita' e stabilita', ed ha consentito
di avvicinare i cittadini alle istituzioni e dare un valore concreto al
volto degli elettori''. Secondo l'assessore ''in questo modo il potere diventa responsabile nei confronti dei cittadini. E' questa la strada maestra che bisogna seguire - afferma - per il completamento della riforma delle istituzioni e per quanto riguarda la forma di governo il miglior modello e' quello attualmente in vigore per le elezioni regionali''. Robilotta avverte ''commette un grave errore di valutazione politica chi pensa di tornare indietro rispetto alla elezione diretta. Per affrontare poi una seria discussione sul completamento della riforma federalista - conclude - bisogna partire dal Senato delle regioni senza il quale non c'e' federalismo che tenga'' (red) |
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Per Cuffaro necessari richiami a cristianesimo nel nuovo Statuto | |||||||||||||||||||
Insiste su tutta la linea il presidente della regione siciliana Salvatore Cuffaro, la cui ipotesi di inserire nel nuovo statuto richiami al cristianesino ha suscitato polemiche e riserve. 'Nell'impegno per riscrivere ed aggiornare il nostro Statuto autonomistico, l' esplicito riferimento alla radici cristiane del popolo siciliano sarà - afferma Cuffaro - un passaggio particolarmente qualificante. Non si tratta, come qualcuno si ostina maliziosamente a ritenere, di una urgenza ''confessionale'', ma di quel realismo storico, culturale e sociale che da' corpo ad un orizzonte di riferimento ideale in assenza del quale parlare di sviluppo o di bene comune per una Regione, diventa davvero aleatorio''. (gs) | |||||||||||||||||||
Immigrazione. un dossier della Caritas | |||||||||||||||||||
''Sono 1.877.180
gli immigrati regolari in Italia nel 2002 ai quali ne vanno aggiunti
700.000 in attesa di regolarizzazione, mentre la stima dei soli
lavoratori stranieri regolari all'inizio del 2003 sale a 2 milioni e 395
mila con un incidenza sulla popolazione del 4%''. E' quanto emerge dal
Dossier Statistico Immigrazione 2003 redatto dalla Caritas in
collaborazione con l'associazione Migrantes che - secondo quanto
annunciato da Monsignor Guerino di Tora, direttore generale della Caritas
Italiana, a margine di un incontro in programma nella rassegna ''Cortina
Natura e Cultura'' - verra' presentato ufficialmente in Romania dal 31
agosto a 4 ottobre prossimi. Il Dossier fotografa la situazione
dell'immigrazione italiana raccogliendo le stime del Ministero
dell'Interno, dell'Inps e dell'Inail, mentre per le stime sul 2003 la
fonte e' la relazione del 5 febbraio scorso svolta dal Consiglio
Superiore della Magistratura. Nel 2002, erano presenti nel Nord-Ovest 242.016 lavoratori stranieri nel settore industriale mentre le domande di regolarizzazione sono state 233.943. Nel Nord-Est 177.874 già regolari e 132.291 che avevano fatto domanda; mentre il centro contava 191.451 lavoratori in regola e 203.852 da regolarizzare, al Sud erano presenti 64.223 e nelle isole 30.765 extracomunitari con permesso di soggiorno e rispettivamente 111.216 e 20.854 istanze di regolarizzazione. L'area a maggior pressione migratoria e' - secondo il dossier - costituita dalla Campania e dalle regioni confinanti (esclusa la Puglia), dalle regioni del Centro con punte anche in Liguria e Lombardia.(sm) |
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II trimestre 2003: cresce il numero delle imprese | |||||||||||||||||||
E’ cresciuto complessivamente di 38.127 unità, nel secondo trimestre dell’anno, il numero delle imprese iscritte al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane. Prosegue così, nonostante il perdurare della congiuntura sfavorevole, la crescita dello stock delle imprese che, alla fine di giugno, ha raggiunto il valore di 4.868.082 unità, grazie al saldo positivo determinato dalla differenza tra le 87.937 iscrizioni e le 49.810 cessazioni rilevate dal Registro delle imprese tra aprile e giugno. Il tasso di crescita del periodo è risultato pari a 0,79%, di poco inferiore a quello registrato nel corrispondente trimestre dell’anno precedente (0,90%). I dati - diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta da InfoCamere (società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane) - sono disponibili su Internet (www.infocamere.it) (gs) |
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Acquisti centralizzati dello Stato: l'analisi della corte dei conti | |||||||||||||||||||
L’istituzione di una struttura centralizzata, la Consip, creata in attuazione dell’art. 26 della legge finanziaria 2000 (l. 488/99) allo scopo di razionalizzare l’acquisto di beni e servizi nelle amministrazioni dello Stato avrebbe dovuto innovare prassi e procedimenti contrattuali, favorire la creazione di un mercato più concorrenziale, consentire il contenimento dei prezzi e permettere il confronto fra spesa storica e spesa successiva alla riforma. Consapevole del “valore di un importante progetto innovativo della spesa pubblica” sul quale è ancora prematuro formulare valutazioni definitive, la Sezione centrale controllo sulla gestione ha indagato tale complesso scenario formulando osservazioni e suggerimenti per una più sana amministrazione della materia. Delibera n. 26/2003/G della Sezione centrale controllo sulla gestione e testo della Relazione (red) |
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