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Sommario |
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Un editoriale di Ghigo riapre dibattito su OGM | |||||||||||||||||||
Un editoriale di Enzo Ghigo, Presidente della Regione Piemonte e
Presidente della Conferenza delle regioni, pubblicato oggi in prima pagina
su La Stampa, riapre il dibattito sugli Ogm. "Il presupposto
indispensabile per affrontare il problema della tutela della bio-diversità
e dello sviluppo dell’OGM è quello di non sposare pregiudizialmente alcuna
delle tesi in campo. Mi pare - scrive Ghigo - che le evidenze scientifiche
disponibili non lo consentano. Conviene quindi spostare l’approccio sul
piano delle garanzie per i consumatori e per i produttori. Occorre
piuttosto soffermarci sui limiti che occorre fissare per evitare una
contaminazione OGM dell’intero comparto agricolo. Per molti ambientalisti
e per molti cultori della materia, sicuramente per il mio amico Carlin
Petrini, e sicuramente per lo studioso Jeremy Rifkin (cfr. la Stampa 6
agosto 2003) bisognerebbe farlo per una sacrosanta azione di prevenzione,
ma io voglio proporre tale esigenza anche in una chiave di lettura
diversa. Se non saremo in grado di difendere il diritto dei coltivatori di
poter dar vita a coltivazioni realmente OGM free sarà davvero
tutelato il fondamento su cui poggia un’economia di mercato che voglia
dirsi liberale ? Quale concorrenza reale ci sarà fra venditori che non
possono far altro che offrire la stessa merce? E se le popolazioni più
povere perderanno del tutto il “diritto al seme” – perché i “semi
modificati” non servono a nulla - non ci sarà il rischio della creazione
di pericolosi monopoli alimentari che come altri, ma forse peggio di
altri, possono condizionare la vita politica e amministrativa di molte
zone del pianeta? C’è poi l’altra faccia della medaglia. Quand’anche
avessimo risolto il problema sul fronte della produzione, dovremmo
comunque interrogarci su cosa dobbiamo fare per garantire un analogo
diritto di scelta ai consumatori, come ha peraltro ribadito in più
occasioni lo stesso Ministro Alemanno. E da questo punto di vista risulta
fondamentale l’impegno dell’Unione Europea per l’etichettatutra dei
prodotti. Ed è, a mio avviso, centrale il ruolo che può svolgere l’Italia
per la difesa della qualità dell’alimentazione. |
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Tavolo interistituzionale su disabilità | |||||||||||||||||||
E' stato insediato a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Tavolo di lavoro interistituzionale sui temi della disabilità, come indicato dai lavori del recente meeting tenutosi a Montegrotto Terme che ha visto la presenza e l'impegno su questi temi da parte delle Regioni e dei Ministeri competenti. La Regione Veneto è stata scelta come coordinatrice delle attività del Tavolo che si è organizzato in diversi sottogruppi di lavoro sui punti dell'integrazione scolastica, dell'invalidità civile, dei trasporti. Ne dà notizia l'Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Antonio De Poli (nella foto) in qualità anche di coordinatore nazionale degli assessori regionali alle politiche sociali. "Con la prima riunione di questo tavolo - spiega De Poli - composto dai rappresentanti delle Regioni e di tutti i ministeri competenti, da quello del Welfare alla Salute, da quello delle Attività produttive all'Istruzione, da quello dell'Economia al Dipartimento per le pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, concludiamo un percorso che partì dalla Conferenza nazionale sulla disabilità tenutasi a Bari, diamo un segnale forte a tutto il mondo della disabilità e al mondo istituzionale e dimostriamo la volontà di andare avanti sulle indicazioni indicate ad Abano nell'importante documento approvato dalla Conferenza dei Presidenti. Al termine dei lavori del Tavolo - conclude De Poli - le Regioni chiedono che venga previsto quanto prima il confronto politico tra Governo, Regioni Autonomie Locali e Associazioni delle persone con disabilità". Ricordiamo che i temi su cui si concentrerà il lavoro del Tavolo saranno, in sintesi: ricognizione delle iniziative regionali e locali sul tema della disabilità nella sua trasversalità; verifica dello stato di attuazione della legge 104 del 1992 e formulazione di proposte per il suo aggiornamento; approfondimento di temi quali la mobilità con particolare riferimento al trasporto scolastico; proposte di rimozione di barriere architettoniche; rifinanziamento del progetto "Dopo di noi" rivolto ai soggetti con disabilità grave privi di famiglia. (gs) | |||||||||||||||||||
Marche: modello per sviluppo rurale e agricoltura biologica | |||||||||||||||||||
I
territori di Pesaro e Urbino rientrano tra le sette aree pilota,
individuate dall’Unione europea (Ue), per sperimentare – nei prossimi tre
anni - un modello innovativo di sviluppo rurale basato sull’agricoltura
biologica. Il progetto è finanziato dalla Ue, nell’ambito dell’iniziativa
comunitaria Interreg 3 B CADSES e coinvolge Italia, Grecia, Croazia,
Repubblica Slovacca e Polonia. “Il
programma – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio Silenzi –
intende promuovere una maggiore integrazione territoriale tra le regioni
europee, per realizzare uno sviluppo sostenibile, nell’ambito dell’Unione,
e favorire l’adesione dei Paesi candidati”.Il
progetto sarà realizzato dall’Istituto agronomico mediterraneo di Bari, in
collaborazione con la Facoltà di agraria dell’Università di Bari, la
Regione Puglia, la Regione Marche, la società Sviluppo Marche, l’Arssa
Abruzzo, l’Iam di Chania (Grecia), l’Eko Liburnia (Croazia), l’Università
di agraria di Varsavia (Polonia) e l’Accademia delle scienze della
Repubblica Slovacca. |
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Friuli-Venezia Giulia: prosegue collaborazione con la Carinzia | |||||||||||||||||||
"Il mio impegno
per trasformare in realtà il progetto per lo sviluppo turistico del polo
sciistico italo-austriaco di Pramollo", un'iniziativa che diverrebbe
"simbolo della capacità di
Friuli-Venezia Giulia e Carinzia di trasformare gli accordi che da
anni legano le due Regioni in veri atti di cooperazione". Il presidente della Regione Riccardo Illy, a passo Pramollo per la 55.ma edizione della Festa dell'amicizia Friuli-Carinzia,
ha così confermato al governatore Joerg Haider (nella foto) la volontà di giungere alla
realizzazione del collegamento tra Pontebba e le piste da sci di Nassfeld,
che lo stesso Illy ha ricordato essere stato inserito tra gli obiettivi
del suo programma di governo. Nell'odierno incontro tra i due presidenti ed anche
successivamente, nei discorsi che hanno accompagnato la Festa
dell'amicizia tra Friuli e Carinzia, sia Haider che i sindaci di Pontebba,
Luigi Clauderotti, e di Hermagor-Pressegger See, Vinzenz Rauscher, avevano
infatti sollecitato Illy ad intervenire a favore dell'opera che - è stato
sottolineato - contribuirebbe a far invertire la difficile situazione
socio-economica dell'area di Pontebba ed a trasformare Pramollo/Nassfeld
in uno tra i migliori comprensori turistici a livello europeo. Ma la collaborazione tra le due Regioni, hanno
concordato Illy ed Haider, proseguirà anche in altri settori, sulla base
di quell'Accordo bilaterale sottoscritto nel 2001 e che dalla prossima
riunione ufficiale tra i due Governi, fissato per il 20 settembre in
Carinzia, dovrà portare ad "operatività e fatti concreti". Una "comune volontà", hanno indicato i due presidenti, di offrire nuovi contenuti alla collaborazione tra Friuli-Venezia Giulia e Carinzia, nell'ottica dell'ampliamento della Ue alla Slovenia ed agli altri sette Paesi del Centro-Est Europa (ha evidenziato Illy), ad iniziare proprio dal comparto turistico, con un'azione promozionale congiunta delle due regioni soprattutto orientata agli emergenti mercati dell'Europa orientale. Ed ancora, come ha voluto sottolineare Illy, in campo sanitario, cominciando a studiare la messa in rete delle strutture sanitarie di Friuli-Venezia Giulia, Carinzia e Veneto, ai quali a breve si aggiungerebbe la Slovenia, per permettere ai "nostri" cittadini una fruizione integrata dei diversi servizi sanitari: una sorta di "passaporto della salute", ha aggiunto Haider. Infine, Illy ed Haider hanno ribadito l'interesse prioritario delle due Regioni per un miglior sfruttamento commerciale della linea ferroviaria Pontebbana e della connessa Koralmbahn (tra Klagenfurt e Graz), che se oggi sconta alcuni "colli di bottiglia" in territorio austriaco, nel giro di pochi anni potrebbe rappresentare una direttrice su rotaia molto importante per i traffici verso Vienna e l'Est.Alla manifestazione di Pramollo hanno partecipato il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Asquini ed il consigliere regionale Bruno Malattia.(red) |
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Fisco: entrate tributarie e dati di cassa I semestre 2003 | |||||||||||||||||||
Il
Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio -
giugno 2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato –
calcolate secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari
a 154.717 milioni di euro, in crescita di 8.660 milioni di euro (+5,9%)
rispetto allo stesso periodo dell’anno 2002. Nel solo mese di giugno le entrate sono ammontate a
37.971 milioni di euro, in crescita di 1.857 milioni di euro (+5,1%)
rispetto allo stesso mese del 2002. Le entrate relative alle sanatorie fiscali 2003
ammontano, fino al mese di giugno, a 5.744 milioni di euro. Il gettito,
tuttavia, è ancora parziale poiché rappresenta solo la parte che dalla
tesoreria è stata già riversata sul bilancio dello Stato. Per quanto riguarda i primi dati relativi all’autotassazione, la somma
del gettito IRPEF e IRPEG dei primi sei mesi del 2003 è stata pari a
11.757 milioni di euro, in calo di 1.873 milioni di euro rispetto allo
stesso periodo del 2002. Tale diminuzione è da attribuirsi principalmente
ad un decremento del numero dei contribuenti che hanno versato nel mese di
giugno 2003 rispetto a quelli che hanno versato nel giugno 2002 e, quindi,
ad uno slittamento di cassa nei mesi successivi.
(dati in milioni di euro) |
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D'Onofrio: la Cdl prepara una proposta di riforma istituzionale | |||||||||||||||||||
''La
Casa delle liberta' preparerà una proposta di riforma istituzionale,
che deve lasciare spazio al federalismo di esprimersi, senza imbrigliare
gli Statuti. (...) Ma su un punto rimarremo fermi: sul bipolarismo''. Così, nell'intervista a La Stampa, Francesco D'Onofrio (nella foto), capogruppo al Senato dell'Udc, anticipa quelli che potranno essere i temi del confronto tra i ''quattro saggi'' della maggioranza che dal 20 al 27 agosto si riuniranno in una localita' segreta sulle Dolomiti per stilare la bozza di modifica della Costituzione. Insieme a D'Onofrio, ci saranno Andrea Pastore (Forza Italia), presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Domenico Nania (capogruppo An a Palazzo Madama) e il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, per la Lega. Ma D'0nofrio precisa: ''Tutti devono partecipare a cambiare la Costituzione: la maggioranza non deve considerarsi padrona delle norme di garanzia. (...) Io non sono d'accordo che una maggioranza di governo si faccia la sua Costituzione, serve la massima intesa con l'opposizione. Ad esempio noi concepiamo la Presidenza della Repubblica con una funzione di garanzia, e non è vero che al federalismo deve fare pendant il presidenzialismo: chi va alla Casa Bianca e' eletto dagli Stati, è federale''. Punto centrale dell'intervista del quotidiano torinese e' il ''caso Calabria''. ''Il sistema del ''ticket'' - dice l'esponente dell'Udc - cioè del presidente cui puo' succedere il vicepresidente, in se stesso non e' ne' buono ne' cattivo. Negli Stati Uniti il numero due della Casa Bianca bilancia il presidente, non e' un suo ''clone''. In Italia in passato il ''ticket'' e' stato inteso come una staffetta tra i partiti. Almeno si incomincia ad affrontare un tema che la legge attuale dimentica: la possibilità di un cambio di guida regionale in corso di legislatura''. Più in generale, per D'Onofrio ''si deve lasciare alle Regioni il diritto di scegliere. La storia italiana e' tutta centralista, solo la Lega a modo suo ha sottolineato questo problema''. Alla domanda ''Quale sarà il nodo del federalismo?'' D'Onofrio risponde: ''Tra presidenzialismo e bipolarismo. Ma vedo che tutti gli Statuti si indirizzano verso la logica bipolare, e' un passo avanti''. (gs) |
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