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Sommario |
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In Lombardia l’innovazione digitale
applicata alla Pubblica amministrazione locale è ben radicata, tanto che
dopo l’e-Government è in arrivo anche l’e-Democracy, ossia la
partecipazione dei cittadini alla formazione dei processi decisionali
delle amministrazioni locali attraverso i più avanzati strumenti
tecnologici della società dell’informazione.
La Regione Toscana,
Urpt, Anci ed Uncem Toscana hanno firmato un’intesa. La rete per formare
i cittadini e dare loro un’amministrazione più snella. Allo studio
l’estensione dei servizi di teleformazione, oggi su internet, alla tv
digitale FIRENZE. |
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La Giunta Regionale del Molise ha
deliberato per intervenire direttamente nell’acquisto delle aree
necessarie alla realizzazione dell’Interporto di Termoli. E' stata così
scritta la parola fine alle vicende amministrative e legali che
ritardavano l’avvio dei lavori. “E’ un nuovo e decisivo intervento del
Governo regionale –ha dichiarato il Presidente Iorio- che testimonia
l’attenzione per l’area produttiva del basso Molise unitamente al
riconoscimento di un ruolo propulsivo per l’intera economia regionale.
Sostenni nel ’97, da Assessore ai trasporti, il dovere
di contribuire al finanziamento del primo lotto funzionale con le
risorse CIPE, per oltre 6 milioni di Euro. Ho promosso oggi un ulteriore
intervento di 6 milioni di Euro che risolve defitivamente una serie di
problematiche, non solo di copertura
finanziaria, creando le condizioni favorevoli per l’appalto dei lavori e
l’entrata in esercizio di un infrastruttura di grande rilievo per
l’intero sistema regionale”. Di tutta evidenza è la circostanza che vede
il governo regionale intervenire coprendo il 75% del fabbisogno
finanziario dell’interporto (16 milioni di euro), con soli 4 milioni di
euro di contributo statale. |
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Atto
d'indirizzo della Regione Veneto in merito alla cooperazione sociale, in
particolare per l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. La
Giunta regionale ha approvato una circolare relativa agli indirizzi da
utilizzare per il convenzionamento diretto delle cooperative sociali.
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Firma dell’intesa Stato-Regione per lo
svolgimento delle elezioni E’ in programma domani presso la presidenza
della Regione a Cagliari in viale Trento, l’incontro
fra il Presidente Soru e Prefetti di
Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, in rappresentanza del Ministro
dell’Interno, per la sottoscrizione dell’intesa sullo svolgimento delle
elezioni per le nuove otto province e per le amministrazioni comunali da
rinnovare. Come è noto, il Presidente della Regione ha fissato per i
giorni 8 e 9 maggio 2005 la data delle consultazioni per l’elezione
diretta dei presidenti delle otto province della Sardegna e dei relativi
consigli provinciali, e per l’elezione diretta dei Sindaci e dei
consigli comunali nei Comuni che devono provvedere, per l’anno 2005, al
rinnovo degli organi, fissando anche per i giorni 22 e 23 maggio 2005 la
data dell’eventuale turno di ballottaggio. (red) |
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La Giunta provinciale di Bolzano è
intervenuta in merito alle nuove direttive UE in materia di patto di
stabilita'. L'impostazione va bene ma deve essere ancora ben modulata.
L'aumento della spesa consentito viene fissato in un massimo del 2,4%, sulla base pero' non degli impegni annuali ma dei pagamenti sostenuti. Il presidente Luis Durnwalder ha spiegato che la Provincia autonoma di Bolzano non ha problemi a rispettare il patto se restano confermate le esclusioni per le autonomie speciali gia' discusse con lo Stato, vale a dire quelle relative alle spese per il personale e la sanita'. ''Nel periodo 2003-2005 la Provincia registrerebbe infatti un aumento della spesa del 4,3% e rientrerebbe nei parametri europei.'' Le cose - ha detto - cambiano se dovessero venire incluse nel calcolo la spesa sanitaria (piu' 10% nel periodo 2003-2005, dovuto al ripianamento dei deficit passati) e la spesa per il personale (piu' 11% causa le nuove competenze in materia di catasto, libro fondiario, strade, trasposti e scuole). ''Siamo naturalmente in grado di motivare questi aumenti - ha aggiunto Durnwalder - si tratta ora di trovare un'intesa con lo Stato che ci consenta di rispettare, come sinora e' avvenuto, il patto di stabilita'.'' La Provincia dovra' inoltre rivedere in senso piu' rigoroso il rapporto con i Comuni. ''L'attuale convenzione viene giudicata troppo generosa dallo Stato e pertanto prossimamente dovro' ridiscutere questi aspetti con i rappresentanti dei Comuni'', ha annunciato Durnwalder. (red) |
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La capacità di fare figli e le coppie
senza interessano rispettivamente il Trentino e la Valle D'Aosta. L'Italia si conferma il Paese con la piu' bassa fecondita' (numero medio di figli per donna) in assoluto (1,2), superiore solo alla Spagna (1,1). E' in Trentino Alto Adige che si registrano i tassi piu' alti del Paese, assieme alla Campania. In Italia, a livello regionale, il dato varia tra l'1,47 della Campania, la regione piu' feconda, e l'1,03 di Sardegna e Liguria, regioni dove le culle sono piu' vuote. Sono queste le cifre (riferite all'anno 2001) presentate dall'ultimo rapporto 'Nascere e Crescere oggi in Italia' (statistiche della salute materno-infantile nelle regioni italiane), pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore e a cura di Maurizio Bonati e Rita Campi del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano. I piu' alti tassi di fecondita' in Italia si registrano, oltre che in Campania, anche in Trentino-Alto Adige (1,44) e Sicilia (1,39). Nel 2001 i nati vivi sono stati 531.880, contro i 528.103 del 1996, dato che conferma come il fenomeno delle nascite si stia stabilizzando dopo un periodo di rapide diminuzioni. Il contributo degli stranieri alle nascite rappresenta un fenomeno nuovo, ma ancora contenuto, a detta degli esperti. Sono il 5% i nati vivi che hanno almeno un genitore straniero. Piu' marcato il contributo immigratorio al Centro (6,7%), ma anche nel Nord-Ovest (6%), mentre al Nord-Est rappresenta il 5,1% e nel Sud e' molto inferiore, l'1,9%. Per quanto riguarda la natimortalita', nel 1996 (ultime cifre rilevate), l'indice e' stato pari al 4,1 per mille, ma con differenza molto marcate tra il Sud (4,9 per mille) e il Nord e centro, rispettivamente 3,8 e 3,6 per mille. Le nascite premature, che rappresentano l'80% della mortalita' infantile, sono state il 6,1% di tutte le nascite del 1996, delle quali il 43% al Sud (per effetto della maggiore natalita'), ma l'incidenza territoriale e' pressoche' omogenea. Tuttavia, a fronte di una sostanziale omogeneita' nel territorio delle nascite premature, la mortalita' neonatale e' ancora elevata al Sud (6,5 per mille), rispetto a Centro (5,5) e Nord (4,3). Dati che sottolineano uno squilibrio tra settentrione e meridione. In Valle d' Aosta sono piu' le coppie senza figli rispetto a quelle con bambini. Lo ha reso noto l' assessore regionale alle Politiche sociali e Sanita', Antonio Fosson, annunciando la pubblicazione dell' 'Osservatorio per le politiche sociali''. Secondo quanto anticipato da Fosson, il 35% delle giovani coppie valdostane non ha figli (33,4% nel nord ovest), mentre il 32,5% ne ha almeno uno. Il grado di fecondita' femminile e' dell' 1,33% rispetto all' 1,22% del nord ovest e all' 1,29 dell' Italia. L' Osservatorio prende poi in esame la composizione delle famiglie: il 34,8% e' unipersonale (28% nel nord ovest); il 29% e' composta da due persone. Le famiglie ''senza nucleo'', vale a dire quelle composte da fratelli, sono il 37,2% contro il 31% rilevato nel nord ovest. Infine l' indice di vecchia in Valle d' Aosta e' pari a 131,7 anziani per ogni 100 bambini da 0 a 15 anni (125,7 la media nazionale). (red) |
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