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Sommario |
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Standard & Poor's ha confermato nei giorni
scorsi il rating AA- alla Regione Emilia-Romagna con prospettive
stabili, Lo rende noto
Ermes, la newsletter della Regione Emila-Romagna.
Si tratta della stima finanziaria di una delle più importanti
agenzie di rating del mondo.
Il voto di Standard & Poor's, espresso dopo attenta valutazione dei
bilanci, segnala infatti in sintesi il grado di solvibilità delle
società prese in esame, che viene indicato con una o più lettere
dell’alfabeto: si parte generalmente dalla C (bassa affidabilità), per
arrivare alla A (elevata affidabilità). Secondo l'agenzia Standard & Poor's dunque, il rating confermato alla Regione Emilia-Romagna, "riflette il tessuto economico dinamico, una performance finanziaria stabile e un debito finanziario residuo esiguo". Il rating della Regione, continua Standard & Poor's, è delimitato dal rating della Repubblica Italiana (AA-/Stabile/--) a causa delle prerogative che il Governo mantiene sull'autonomia fiscale delle Regioni e del loro impatto sulla gestione di cassa. Come già avvenuto nel 2003, anche nel 2004 la Regione ha lamentato difficoltà nella gestione di cassa legate al ritardo dei trasferimenti statali, rendendo necessaria l'anticipazione di fondi regionali a favore delle aziende sanitarie. Ma la gestione oculata dei costi, rimarca Standard & Poor's, ha consentito di mantenere il margine corrente in sostanziale equilibrio. L'Emilia-Romagna, continua l'agenzia internazionale, figura tra le regioni più ricche in Italia - insieme a Lombardia (AA-/Stabile/--) e Valle d'Aosta (AA-/Stabile/--) -, e in Europa con un Pil pro capite superiore del 29% alla media (ultimi dati Eurostat disponibili, 2000). L'economia regionale è dinamica e diversificata, caratterizzata dalla presenza di una grande varietà di imprese industriali orientate all'esportazione. Le prospettive stabili riflettono le aspettative di Standard & Poor's sul fatto che la Regione Emilia-Romagna continuerà a gestire le competenze in materia sanitaria riuscendo ad attenuare l'impatto sul proprio bilancio e sulla cassa. Ulteriori link per approfondimeni:La finanza del territorio ; Autonomie locali;Standard & Poor´s (in inglese); Ministero dell´economia e delle finanze. (red) |
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Nella sede dell'ISSiRFA,
nei giorni 10, 14 e 17 marzo, alle ore 16,30 Peter Häberle (nella foto)
terrà tre conferenze su "Costituzione e identità culturale". |
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Al “Sole 24
Ore il Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, spiega le
novità della riforma realizzata sui distretti industriali. Basta incentivi a pioggia: i finanziamenti saranno legati ai progetti delle aziende. Una legge che rivoluziona il vecchio metodo della distribuzione di aiuti a pioggia con finanziamenti per progetto; l'avvio di società consortili miste per rilanciare i distretti con Agenzie per lo sviluppo e 1'abolizione dei comitati di distretto; un premio per l'innovazione e gruppi di lavoro per la semplificazione burocratica con interventi trasversali a sostegno delle attività che sviluppano alto valore aggiunto. Sono le principali iniziative di politica industriale che Riccardo Illy sta portando avanti. Tra gli obiettivi principali delle nuove regole ci sono il superamento di alcune criticità delle aziende minori come la dimensione inadeguata, l'insufficiente internazionalizzazione, le difficolta nella successione, i difetti manageriali e un'organizzazione vetusta. ”La legge regionale 108 – spiega Illy - prevede interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle Pmi. Il provvedimento e stato varato dal Consiglio il 16 febbraio. Gli snodi importanti sono parecchi. In sostanza si tratta di passare dai sostegni a pioggia ai finanziamenti per progetto, spesso legati a servizi di consulenza strategica”. Gli strumenti di politica industriale (tra cui il ricorso ad un "manager a tempo", passaggio generazionale, corporate governance, ecc.) prevedono incentivi concessi in base a un fondo che lavorerà "con procedimento valutativo": l'istruttoria sarà seguita da una commissione della finanziaria regionale, la Friulia Spa. Ci potranno essere inoltre le Asdi (Agenzie per lo sviluppo dei distretti industriali) dotate di personalità giuridica e con la funzione principale di motore reale della politica di distretto, anche attraverso la possibilità di partecipazione alle agenzie di Comuni, Province, Camere di commercio, parchi scientifici, consorzi, ecc.. (red) |
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È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21
febbraio, ed entrerà in vigore a partire da oggi 8 marzo, la nuova
Legge approvata dalla Camera dei Deputati, che modifica e integra, a
15 anni di distanza, la Legge
241/90, sulla trasparenza dell´azione amministrativa (Legge
15/2005 "Modifiche ed integrazioni alla Legge 7 agosto 1990, n.
241, concernenti norme generali sull´azione amministrativa").
Il nuovo provvedimento rafforza gli
strumenti di tutela del cittadino e, nel farlo, recepisce
le disposizioni di legge intervenute successivamente al 1990, con
particolare riferimento alla normativa comunitaria, all´introduzione
del Codice Unico per la Tutela dei Dati Personali e alla riforma del
titolo V della Costituzione. Nella Legge - secondo quanto riportato da Autonomie la newsletter della Regione Emilia-Romagna (a Notizia è tratta dal sito web dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed istituzionale) - si affermano con maggior chiarezza e dettaglio l'obbligo di comunicazione dei provvedimenti sfavorevoli ai cittadini, e ancora l'invalidità dei provvedimenti, nel caso di sentenze della magistratura contrarie ad essi. Sempre in materia di provvedimenti, all'articolo 21 si distingue in maniera netta tra il momento dell'emanazione e quello della comunicazione ai cittadini - l'unico che di fatto conferisce loro efficacia - e con un nuovo capo della Legge 241 si forniscono certezze sulle ipotesi di esecutorietà, efficacia e invalidità. Ma non basta, perché tra le modifiche figurano anche una rinnovata disciplina relativa al funzionamento della Conferenza dei Servizi, e si confermano e rafforzano il ruolo e le funzioni della Commissione per l´accesso ai documenti amministrativi. Infine, per quanto riguarda l´azione amministrativa, si riconosce alle P.A. la generale possibilità di utilizzare i più agili strumenti del diritto privato per il conseguimento dei propri fini istituzionali, e si rafforza l´amministrazione telematica, al fine di "conseguire maggiore efficienza" nell´operato amministrativo, come recita l´articolo 3 del nuovo provvedimento.Ulteriori informazioni sul sito del Governo (legge 241/90 e legge 15/2005). (red) |
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Il ministero del
welfare , nella propria newsletter approfondisce gli effetti e le
previsioni della "Legge Biagi" secondo il Rapporto Isae. "Le previsioni
per l’economia italiana: crescita e struttura produttiva" è il titolo
del rapporto Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) che riporta i
risultati di una ricerca condotta su un campione di 6.200 imprese
dell'industria e dei servizi. In primo piano gli effetti dell’entrata in
vigore della nuova normativa sul mercato del lavoro e la conferma del
trend di crescita delle forme di lavoro flessibile. (on line l'approfondimento
proposto dal Ministero): |
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La gestione delle opere marittime dirette
alla difesa del litorale e degli abitati costieri - secondo quanto
pubblicato dalla
newsletter della Corte dei conti
- esaminata dalla
Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello
Stato della Corte dei conti, deve ritenersi “di esaurimento” degli
interventi disposti fino al 1997 in quanto, con l’approvazione del
d.lgs. 112/1998, le funzioni già svolte dallo
Stato sono transitate alle Regioni. |
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