periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 476 - Roma, 8 marzo 2005

Sommario

  Friuli rivoluziona distretti

Welfare: Isae e Legge Biagi; osservatorio Inca on line

Corte dei conti: "indugi eccessivi" nella consegna lavori  per difesa litorale

P.A. : in vigore la modificata della legge sulla trasparenza

Economia: Standard & Poor's , positivo rating per Emilia-Romagna

Diritto: 3 conferenze di Harberle su costituzione e identità culturale

Economia: Standard & Poor's , positivo rating per Emilia-Romagna

Standard & Poor's ha confermato nei giorni scorsi il rating AA- alla Regione Emilia-Romagna con prospettive stabili, Lo rende noto Ermes, la newsletter della Regione Emila-Romagna. Si tratta della stima finanziaria di una delle più importanti agenzie di rating del mondo. Il voto di Standard & Poor's, espresso dopo attenta valutazione dei bilanci, segnala infatti in sintesi il grado di solvibilità delle società prese in esame, che viene indicato con una o più lettere dell’alfabeto: si parte generalmente dalla C (bassa affidabilità), per arrivare alla A (elevata affidabilità).
Secondo l'agenzia Standard & Poor's dunque, il rating confermato alla Regione Emilia-Romagna, "riflette il tessuto economico dinamico, una performance finanziaria stabile e un debito finanziario residuo esiguo".  Il rating della Regione, continua Standard & Poor's, è delimitato dal rating della Repubblica Italiana (AA-/Stabile/--) a causa delle prerogative che il Governo mantiene sull'autonomia fiscale delle Regioni e del loro impatto sulla gestione di cassa.
Come già avvenuto nel 2003, anche nel 2004 la Regione ha lamentato difficoltà nella gestione di cassa legate al ritardo dei trasferimenti statali, rendendo necessaria l'anticipazione di fondi regionali a favore delle aziende sanitarie.  Ma la gestione oculata dei costi,  rimarca Standard & Poor's, ha consentito di mantenere il margine corrente in sostanziale equilibrio.
L'Emilia-Romagna, continua l'agenzia internazionale, figura tra le regioni più ricche in Italia - insieme a Lombardia (AA-/Stabile/--) e Valle d'Aosta (AA-/Stabile/--) -, e in Europa con un Pil pro capite superiore del 29% alla media (ultimi dati Eurostat disponibili, 2000).  L'economia regionale è dinamica e diversificata, caratterizzata dalla presenza di una grande varietà di imprese industriali orientate all'esportazione.  Le prospettive stabili riflettono le aspettative di Standard & Poor's sul fatto che la Regione Emilia-Romagna continuerà a gestire le competenze in materia sanitaria riuscendo ad attenuare l'impatto sul proprio bilancio e sulla cassa. Ulteriori link per approfondimeni:
La finanza del territorio Autonomie locali;Standard & Poor´s (in inglese); Ministero dell´economia e delle finanze.
(red)

Diritto: 3 conferenze di Harberle su costituzione e identità culturale

Nella sede dell'ISSiRFA, nei giorni 10, 14 e 17 marzo, alle ore 16,30 Peter Häberle (nella foto) terrà tre conferenze su "Costituzione e identità culturale".
L'invito può essere scaricato dal sito dell'Istituto:
http://www.issirfa.cnr.it/download/d269.doc
Peter Häberle è uno dei maggiori costituzionalisti europei. Attualmente insegna all’Università di Bayreuth in Germania e all’Università di San Gallo in Svizzera. È autore di numerosi volumi concernenti, fra l’altro, i diritti fondamentali, l’Unione Europea, il diritto costituzionale comparato e la teoria dell’interpretazione.
(red)

Friuli rivoluziona distretti

Al “Sole 24 Ore il Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, spiega le novità della riforma realizzata sui distretti industriali.
Basta incentivi a pioggia: i finanziamenti saranno legati ai progetti delle aziende. Una legge che rivoluziona il vecchio metodo della distribuzione di aiuti a pioggia con finan­ziamenti per progetto; l'avvio di società consortili miste per rilanciare i distretti con Agenzie per lo svilup­po e 1'abolizione dei comitati di distretto; un premio per l'innovazio­ne e gruppi di lavoro per la semplifi­cazione burocratica con interventi trasversali a sostegno delle attività che sviluppano alto
valore aggiunto.
Sono le principali iniziative di politica industriale che Riccardo Illy sta portando avanti.
Tra gli obiettivi principali delle nuove regole ci sono il superamento di alcune criticità delle aziende minori come la dimensione inadeguata, l'insufficiente internazionalizzazione, le difficolta nella successione, i difetti manageriali e un'organizzazione vetusta.
La legge regionale 108 – spiega Illy - prevede interventi per il sostegno e lo svilup­po competitivo delle Pmi. Il provve­dimento e stato varato dal Consi­glio il 16 febbraio. Gli snodi impor­tanti sono parecchi. In sostanza si tratta di passare dai sostegni a pioggia ai finan
ziamenti per progetto, spesso legati a servizi di consulenza strategica”. Gli strumenti di politica industriale (tra cui il ricorso ad un "manager a tempo", passaggio generazionale, corporate governance, ecc.) prevedono incentivi concessi in base a un fondo che lavorerà "con procedimento valutativo": l'istruttoria sarà seguita da una commissione della finanziaria regionale, la Friulia Spa.
Ci potranno essere inoltre le Asdi (Agenzie per lo sviluppo dei distretti industriali) dotate di personalità giuridica e con la funzione
principale di motore reale della politica di distretto, anche attraverso la possibilità di partecipazione alle agenzie di Comuni, Province, Camere di commercio, parchi scientifici, consorzi, ecc..
(red)

P.A. : in vigore la modifica della legge sulla trasparenza

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 febbraio, ed entrerà in vigore a partire da oggi 8 marzo, la nuova Legge approvata dalla Camera dei Deputati, che modifica e integra, a 15 anni di distanza, la Legge 241/90, sulla trasparenza dell´azione amministrativa (Legge 15/2005 "Modifiche ed integrazioni alla Legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull´azione amministrativa"). Il nuovo provvedimento rafforza gli strumenti di tutela del cittadino e, nel farlo, recepisce le disposizioni di legge intervenute successivamente al 1990, con particolare riferimento alla normativa comunitaria, all´introduzione del Codice Unico per la Tutela dei Dati Personali e alla riforma del titolo V della Costituzione.
Nella Legge - secondo quanto riportato da
Autonomie la newsletter della Regione Emilia-Romagna (a Notizia è tratta dal sito web dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed istituzionale - si affermano con maggior chiarezza e dettaglio l'obbligo di comunicazione dei provvedimenti sfavorevoli ai cittadini, e ancora l'invalidità dei provvedimenti, nel caso di sentenze della magistratura contrarie ad essi. Sempre in materia di provvedimenti, all'articolo 21 si distingue in maniera netta tra il momento dell'emanazione e quello della comunicazione ai cittadini - l'unico che di fatto conferisce loro efficacia - e con un nuovo capo della Legge 241 si forniscono certezze sulle ipotesi di esecutorietà, efficacia e invalidità.
Ma non basta, perché tra le modifiche figurano anche una rinnovata disciplina relativa al funzionamento della Conferenza dei Servizi, e si confermano e rafforzano il ruolo e le funzioni della Commissione per l´accesso ai documenti amministrativi. Infine, per quanto riguarda l´azione amministrativa, si riconosce alle P.A. la generale possibilità di utilizzare i più agili strumenti del diritto privato per il conseguimento dei propri fini istituzionali, e si rafforza l´amministrazione telematica, al fine di "conseguire maggiore efficienza" nell´operato amministrativo, come recita l´articolo 3 del nuovo provvedimento.Ulteriori informazioni
sul sito del Governo  (legge 241/90  e legge 15/2005).
(red)

Welfare: Isae e Legge Biagi; osservatorio Inca on line

Il ministero del welfare , nella propria newsletter approfondisce  gli effetti e le previsioni della "Legge Biagi" secondo il Rapporto Isae. "Le previsioni per l’economia italiana: crescita e struttura produttiva" è il titolo del rapporto Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) che riporta i risultati di una ricerca condotta su un campione di 6.200 imprese dell'industria e dei servizi. In primo piano gli effetti dell’entrata in vigore della nuova normativa sul mercato del lavoro e la conferma del trend di crescita delle forme di lavoro flessibile. (on line l'approfondimento proposto dal Ministero):
L'Osservatorio INCA-CGIL è on line, a renderlo noto è l'agenzia
news italia press. Si tratta - secondo quanto riportato dall'Agenzia, di un nuovo spazio di comunicazione per la rete INCA CGIL in Italia, in Europa e nel mondo, che mette in relazione e informa , l'indirizzo è www.osservatorioinca.org
Appuntamenti, Notizie, Biblioteca, Giurisprudenza, Banca dati sulla sicurezza sociale in Europa: sono questi alcuni dei temi già trattati sul sito, che prevede anche un notiziario quotidiano che ha lanciato già i suo primi numeri.

(red)

Corte dei conti: "indugi eccessivi" nella consegna lavori  per difesa litorale

La gestione delle opere marittime dirette alla difesa del litorale e degli abitati costieri - secondo quanto pubblicato dalla newsletter della Corte dei conti - esaminata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, deve ritenersi “di esaurimento” degli interventi disposti fino al 1997 in quanto, con l’approvazione del d.lgs. 112/1998, le funzioni già svolte dallo Stato sono transitate alle Regioni.
L’indagine ha messo in luce che una parte delle opere previste nei vari programmi triennali “non è pervenuta alla fase realizzativa”. La percentuale delle opere non iniziate, infatti, rispetto al totale degli interventi programmati (in tutto 59) è pari a circa il 25%. Molto più accentuato è il divario tra opere programmate e opere concretamente avviate. Come segnala la Corte con riferimento a tale gestione, “il rapporto tra gli interventi non avviati ed il totale di quelli programmati è pari al 50%”. Le cause sono da ricercare nella dilatazione del tempo intercorrente tra progettazione e aggiudicazione dei lavori, negli “indugi eccessivi” nella fase di consegna dei lavori, nello slittamento dei tempi contrattualmente stabiliti per l’esecuzione delle opere, nella “scarsa tempestività” dei collaudi e, limitatamente ad alcuni casi, nella variazione dei costi (cfr anche la
Delibera n. 3/2005/G della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato – II Collegio e testo della Relazione
)
(red)

 

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In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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