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Sommario |
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E' previsto per martedi` 8 marzo alle 15
presso la sede del Ministero degli Affari regionali di via della
Stamperia a Roma un nuovo incontro tra Regioni e Governo per cercare
l'accordo sulla sanita`. Al centro del confronto procedure, norme e criteri ' in pratica un nuovo accordo generale del tipo dell'8 agosto 2001 ' per mettere sotto controllo la spesa sanitaria. La delegazione delle Regioni - secondo quanto riferito da un comunicato stampa della Giunta regionale delle Marche - sara` guidata dal presidente della Regione Marche Vito D'Ambrosio (nella foto). Per il Governo saranno presenti i ministri Sirchia, La Loggia e Siniscalco. D'Ambrosio è fiducioso sull'esito dell'incontro e si adopererà per raggiungere l'intesa sulle regole antisfondamento, risultato che permetterebbe di ripartire tra le Regioni, secondo criteri già concordati tra le stesse, gli 88 miliardi di euro promessi dal Governo. (red) |
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Si è conclusa la presentazione presso le
Corti d'Appello dei listini dei candidati presidenti alle regionali. Il
3 e il 4 aprile si voterà in 14 regioni a statuto ordinario (cfr. sul
sito del Ministero dell'intermo gli enti interessati al voto e
l'elenco in formato excel), richiamando così alle urne 42 milioni di
elettori, 21 milioni e 700 mila le donne, 20 milioni e 155 mila
gli uomini, per oltre 50 mila sezioni. Oltre agli sfidanti dei due schieramenti principali, Cdl e Ulivo, sono molti i candidati presidenti che hanno deciso di scendere in campo con altri schieramenti. Questa la situazione per le elezioni regionali. VENETO 4 i candidati alla presidenza della Regione: per la Cdl torna in campo Giancarlo Galan, presidente uscente per la lista ''Veneto''. Con la lista ''Uniti per Carraro'', lo sfida Massimo Carraro. Giorgio Panto ambisce alla carica di Presidente con la lista ''Progetto PNE Nordest'',mentre per Alternativa sociale si presenta un avvocato veronese, Roberto Bussinelli. LOMBARDIA In 6 il lizza per la carica di Presidente della Lombardia: Accanto al presidente uscente, Roberto Formigoni, candidato dalla Casa delle Liberta' sotto il simbolo 'Per la Lombardia' (lo stesso delle scorse elezioni), e allo sfidante dell'Unione Riccardo Sarfatti, in Lombardia correranno anche Gianmario Invernizzi, sostenuto da Alternativa sociale, dalla Lega padana Lombardia e da 'Noi pensionati', Marco Marsili dei Liberaldemocratici, Flavio Ferrario di 'Alternativa dei cittadini' (una lista che a livello provinciale si chiama 'No euro dei banchieri'), e Gabriele Pagliuzzi di 'Destra liberale, liberali per l'Italia'. PIEMONTE 5 gli aspiranti Presidente in Piemonte. I candidati sono: Enzo Ghigo appoggiato dal listino ''Per il Piemonte'',e candidato del centrodestra, Mercedes Bresso da ''Unione per Bresso'' per il centrosinistra, Gianfranco Rotondi da ''Democrazia Cristiana'', Lodovico Ellena da Alternativa sociale per Mussolini' e Renzo Rabellino sostenuto da ''Alternativa dei cittadini''. LIGURIA Sono tre i candidati alla presidenza: il presidente uscente, Sandro Biasotti, appoggiato da una lista civica personale e da quelle dei partiti della Cdl, Claudio Burlando,per il centrosinistra, che corre con l'appoggio di una lista civica e con quelle dei partiti dell' Unione, e Angelo Riccobaldi per Alternativa Sociale. EMILIA ROMAGNA 4 le liste presentate alla cancelleria della Corte d'Appello di Bologna. Si tratta della Lista Centro sinistra per l'Emilia-Romagna, che sostiene il presidente uscente Vasco Errani; la Lista per l'Emilia-Romagna, del centro destra ha come candidato Carlo Monaco; la lista Alternativa Sociale, con il candidato Gianni Correggiari; la lista Consumatori-terzo polo, il cui candidato e' Bruno Barbieri. TOSCANA Sono cinque i candidati che si presenteranno per la presidenza della Toscana:Claudio Martini (centrosinistra), Alessandro Antichi (Cdl), Luca Ciabatti (Prc), Renzo Macelloni (Toscana Futura) e Marzio Gozzoli (Alternativa Sociale). UMBRIA Quattro i candidati anche in questa regione: la Casa delle Libertà ha scelto Pietro Laffranco, mentre il centro sinistra ripropone il presidente uscente, Maria Rita Lorenzetti. Al listino del Centrosinistra sono collegate le liste della Federazione dell' Ulivo, Prc, Pdci, Udeur e Verdi, mentre al listino della Cdl sono collegate le liste di An, Fi er Udc. Alternativa sociale, la formazione che aggrega Forza Nuova e Fiamma Tricolore, si candida con Luca Romagnoli, mentre il Nuovo Psi con Marcello Ramadori. MARCHE 4 i candidati alla presidenza nelle elezioni del 3 e 4 aprile: Gian Mario Spacca, dell' Unione per le Marche (supportato dalla Federazione Uniti per l' Ulivo, Rifondazione comunista, Verdi, Pdci, Ap-Udeur, Italia dei Valori); Francesco Massi della Cdl (sostenuto da Udc, FI, Alleanza nazionale e Lega Nord); Angelo Tiraboschi, candidato del Patto Democratico (una formazione composta da Nuovo Psi, Verdi-Verdi, Pri, Pli, Psdi e Sinistra democratica) e Vincenzo Rosini, di Alternativa sociale. ABRUZZO Cinque i candidati presidenti per la Regione Abruzzo, sostenuti complessivamente da 24 liste. Il candidato presidente del centro destra è l'attuale Presidente Giovanni Pace (An), sostenuto dalla coalizione ''Per l'Abruzzo'' composta anch'essa da nove liste: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Democrazia Cristiana, Repubblicani Socialisti Liberali, Movimento Idea Sociale con Rauti, Lega Federale Abruzzo, Abruzzo Alleanza Federalista e Moderati e Riformisti per l'Abruzzo. Il candidato presidente del centro sinistra, Ottaviano Del Turco (Sdi), e' sostenuto dalla coalizione ''Unione Abruzzo'', composta da nove liste: Ds, Margherita, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Udeur, Sdi, Verdi, Psdi e Italia dei Valori. Il candidato presidente di ''Alternativa Sociale con Alessandra Mussolini'', Fabrizio Bosio, e' sostenuto da quattro liste: Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Fronte Sociale Nazionale e Lista Alessandra Mussolini-Liberta' di Azione. Gli altri due candidati presidenti sono Salvatore Marino, sostenuto dalla lista Lega Sud, ed Elio Di Matteo dei Democratici Cristiani Uniti. LAZIO sfida a tre: 23 le liste, dodici a sostegno di Francesco Storace: i partiti della Cdl (Fi, An, Udc), la lista Storace, Pensionati, Ecologisti Verdi, Costituente Democratica, Movimento Idea Sociale con Rauti, Lista Consumatori, Pri-Pli, Nuovo Psi e Trifoglio. Sfidano il Presidente uscente il candidato del centrosinistra e ex volto Rai Piero Marrazzo e la nipote del Duce Alessandra Mussolini con la sua Alternativa Sociale. Dieci le liste che appoggeranno l'elezione alla presidenza dell'ex conduttore di 'Mi Manda Raitre':Uniti nell'Ulivo, Verdi, Prc, Pdci, Lista Marrazzo, Udeur, Forza Roma, Avanti Lazio, Consumatori Uniti con Marrazzo, Italia dei Valori con Di Pietro. Alessandra Mussolini si candida alla presidenza con Alternativa Sociale, nella quale confluiscono Fronte Sociale Nazionale, guidata da Adriano Tilgher, Forza Nuova, retta da Roberto Fiore, Fiamma Tricolore, che fa capo all'eurodeputato Luca Romagnoli e Liberta' di Azione, il movimento dell'ex esponente di An. CAMPANIA Sono quattro i candidati alla carica di presidente della giunta regionale della Campania. Si tratta del Presidente uscente, Antonio Bassolino, che guida la coalizione di centro sinistra, di Italo Bocchino, candidato per la Cdl, di Alessandra Mussolini, per Alternativa Sociale e Gianfranco Rotondi per la Democrazia Cristiana. BASILICATA Sono cinque i candidati alla presidenza. L' Unione ha candidato il presidente uscente del consiglio regionale, Vito De Filippo, della Margherita. La Casa delle Liberta' ha proposto Cosimo Latronico, consulente aziendale. Candidato di Alternativa Sociale e' il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore. Il nuovo Psi ha candidato Margherita Torrio, che nei giorni scorsi ha lasciato lo Sdi di cui era presidente regionale. Infine, Unita' Popolare ha candidato Rosangela Mancuso. CALABRIA 4 i candidati alla carica di presidente della Giunta regionale della Calabria. Oltre ad Agazio Loiero, per la coalizione di centrosinistra, Sergio Abramo, per la Cdl, e Natino Aloi, per Alternativa Sociale, e' stato presentato anche il listino del candidato degli Ecologisti democratici-Democrazia cristiana, Giuseppe Bilello. PUGLIA In questa regione la presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali del 3 e 4 aprile avverra' dalle ore 8 alle ore 20 del prossimo 9 marzo e dalle 8 fino alle ore 12 del giorno successivo. Lo prevede la nuova legge del 28 gennaio 2005 di cui si e' dotata la Puglia per l' elezione del consiglio regionale e del presidente della giunta regionale. Al momento i candidati alla presidenza della Regione sono tre: il presidente 'uscente', Raffaele Fitto (Fi), sostenuto da An, Udc, Fi, Nuovo Psi, e dalla lista civica fondata dallo stesso Fitto 'La Puglia prima di tutto''; il parlamentare di Rifondazione Nichi Vendola sostenuto da tutti i partiti del centrosinistra e dalla lista civica ''Primavera'' formata dai rappresentanti dei sindaci e dei presidenti delle Amministrazioni provinciali di centrosinistra in Puglia; e il candidato di Alternativa sociale, Galassi. Non e' escluso che anche i radicali possano esprimere nelle prossime ore un proprio candidato. (red) |
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In occasione dell’
8 marzo, l’ASSR –
Agenzia per i
servizi sanitari regionali – dedica un numero della rivista
Monitor, bimestrale dell’Agenzia, alle donne e alla loro salute; un
numero ”rosa” che fa il punto, a trecentosessanta gradi, sul rapporto
tra le donne e la sanità, sia come utenti che come operatrici. Come
sottolinea Laura Pellegrini, Direttore dell’ASSR, nel suo editoriale, se
non si può dire che l’attuale sistema sanitario discrimini le donne, è
vero tuttavia che esistono diversi fattori che determinano un loro
sostanziale svantaggio, dal momento che la “diversità” delle donne è
ancora misconosciuta e sottovalutata per quanto attiene alla tutela
della salute.
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Coldiretti e Legambiente hanno presentato nei giorni scorsi il “Primo
Rapporto sulle qualità agro - territoriali” elaborato da
Ager con l’obiettivo di analizzare il territorio italiano attraverso
una serie di indicatori socio – economici della qualità agro -
territoriale. Prodotti tradizionali e prodotti DOP–IGP, vino e strade
del vino, comuni OGM free, parchi ed aree protette, produzioni
biologiche, spesa per lo sviluppo rurale, turismo, agriturismo e
popolazione nei piccoli comuni: sono i dieci indicatori che servono a
dare un giudizio di sintesi. La palma della qualità agro - territoriale
va alla Valle d’Aosta che primeggia negli indici relativi ai piccoli
comuni, all’ospitalità turistica, ai prodotti tradizionali e a quelli a
denominazione di origine; il Trentino Alto Adige è leader
nell’agriturismo, l’Abruzzo per parchi ed aree protette, il Molise nei
vini e strade del vino, il Lazio nei comuni liberi da transgenico, la
Calabria nelle spese per lo sviluppo rurale e la Sardegna si rileva
capofila nelle coltivazioni biologiche. Dal rapporto, che inaugura il
programma 2005 di “Voler bene all’Italia” campagna per la scoperta e la
valorizzazione dei piccoli comuni, emerge anche un altro dato
importante: i comuni che contano meno di cinque mila abitanti
rappresentano il primo serbatoio dei prodotti tipici di qualità. Le DOP
in queste realtà sono, infatti, un fenomeno molto diffuso a
dimostrazione del binomio tra prodotto e territorio: il 60% dei piccoli
comuni vanta da 1 a 3 prodotti certificati DOP, il 20% conta 4 – 5
prodotti DOP, il 14% presenta 6 – 7 DOP e solo il 6% dei piccoli comuni
d’Italia non ha alcun prodotto certificato. |
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Appuntamento
a Roma per un convegno sulla riforma del Titolo V della Costituzione che
secondo Confindustria Lazio – al di là di criticità che in essa
permangono e che andranno adeguatamente affrontate – si muove nella
direzione del trasferimento di competenze e responsabilità verso le
Regioni e gli Enti locali, con ciò valorizzando le risorse e le
strategie economiche elaborate a livello regionale e conferendo maggiore
visibilità ai bisogni del territorio.
Alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini, si confronteremo su questi strategici nel Convegno Il buon federalismo: il “manifesto” delle imprese (Mercoledì 16 marzo alle ore 10.00, organizzato da Confindustria Lazio presso il Complesso Monumentale del San Michele a Ripa a Roma) diversi relatori fra cui il Ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia, Nicola Mancino, Massimo D’Alema, il VicePresidente Emerito della Corte Costituzionale Massimo Vari, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio Francesco Storace, parteciperà all’evento anche il candidato alla Presidenza della Regione Lazio,Piero Marrazzo.
(red)
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''Sono sicuro che le
Olimpiadi invernali del 2006 avranno un grande successo''.
Lo ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Enzo
Ghigo, dopo la sostituzione ai vertici del Toroc (il
Comitato organizzatore dei Giochi) del direttore, Paolo
Rota, e del suo vice, Marcello Pochettino.''Auguro a tutti -
scrive il Presidente del Piemonte in una nota - buon lavoro''.
Novità per il Piemonte anche sul fronte istituzionale.
Venerdì 4
marzo il Presidente della Regione Enzo Ghigo
ha promulgato il
nuovo Statuto del Piemonte. La
Carta fondamentale della Regione è stata
tenuta a battesimo nel corso di una solenne
cerimonia, svoltasi nell'aula consiliare di
Palazzo Lascaris, alla presenza del
Presidente dell'Assemblea, dei consiglieri
regionali, della Conferenza
Regione-Autonomie locali e delle massime
autorità civili, militari e religiose
regionali.
Per la
Regione -
si legge sul sito
della Regione
- non è stato facile arrivare
all'importante traguardo di questo atto,
dovendosi muovere in un quadro
costituzionale movimentato, che ha portato
la nuova stagione statutaria a diventare
molto più lunga e sofferta del previsto.
Alcuni difetti della legge costituzionale n.1
del 1999, le difficoltà di attuazione di
un'altra imperfetta riforma come quella del
Titolo V della Costituzione, anch'essa
approvata nella precedente legislatura,
hanno infatti dettato la necessità di
rimediare attraverso una "riforma della
riforma". Il Presidente della Regione
ha osservato che, pur in questa complessa e
difficile situazione, la Regione ha
conseguito risultati importanti: è la prima
tra le Regioni del Nord ad arrivare al
traguardo della promulgazione dello Statuto,
che al Sud hanno tagliato solo Puglia e
Calabria ed al Centro il Lazio e la Toscana
ed è stata una delle poche Regioni che non
ha subito censure dal Governo in sede di
controllo di costituzionalità, in ciò
distinguendosi per l'equilibrio con cui ha
saputo gestire la fase statutaria.
Lo Statuto del Piemonte non ha aumentato il numero dei Consiglieri regionali, dando così una dimostrazione di intendere la politica al servizio dei cittadini e non al servizio di sé stessa, un'ispirazione di fondo che trova conferma nei suoi contenuti, come testimonia il pluralismo del Preambolo, che non dimentica nessuna delle nostre radici culturali, comprese espressamente quelle cristiane. Lo Statuto può quindi essere definito - come si disse della Costituzione italiana del 1948 - una "Costituzione di tutti", e il suo pluralismo si dimostra così effettivamente tale. L'ispirazione di una politica al servizio dei cittadini e non di sé stessa trova conferma nella centralità che lo Statuto assegna all'effettiva partecipazione di tutti i cittadini all'attività politica, economica e sociale della comunità regionale e nazionale, riconoscendola come condizione essenziale per lo sviluppo della vita democratica. In questo modo, la Regione dimostra di credere nella democrazia sostanziale e di non fermarsi alla democrazia solo formale. Per tali motivi lo Statuto afferma il principio di sussidiarietà - ponendolo come la pietra miliare degli altri principi fondamentali in quanto decisivo per la democrazia sostanziale e per i diritti di libertà - e dichiara di promuovere una cittadinanza attiva, di riconoscere e valorizzare la solidarietà sociale, l'associazionismo in tutte le sue forme, le autonomie funzionali. Inoltre, riconosce con forza il ruolo degli enti locali, fino a porlo "a fondamento della attività legislativa, amministrativa e di programmazione", e dà quindi dimostrazione di una politica che si vuole porre al servizio dei cittadini e della comunità regionale, come dimostra nel riconoscimento del valore del patrimonio culturale e del patrimonio naturale, del diritto all'abitazione, della pari opportunità fra donne e uomini. Per quanto riguarda la parte organizzativa, è sicuramente innovativa l'assegnazione alle Commissioni consiliari permanenti della sede legislativa, che permetterà una maggiore efficacia e velocità nell'approvazione delle leggi, senza mettere in discussione però l'esigenza di garanzia, dato che viene prevista una riserva di assemblea per i progetti di legge in materia statutaria, comunitaria ed elettorale, di approvazione del bilancio e del rendiconto, per la legge finanziaria regionale e per le leggi di ratifica delle intese con le altre Regioni, nonché per gli accordi con gli Stati e per le intese con gli enti territoriali interni ad altri Stati. Innovativa è pure l'introduzione della legge comunitaria regionale, prevedendo per la sua approvazione un'apposita sessione dei lavori del Consiglio. In perfetta sintonia con la nuova forma di governo regionale lo Statuto ridistribuisce in capo alla Giunta il potere regolamentare, riserva al Consiglio alcune ipotesi specifiche come l'approvazione dei regolamenti delegati dallo Stato, disciplina la semplificazione normativa, abbassa da 80.000 a 60.000 il numero minimo dei promotori di un referendum. Fra gli istituti di garanzia spiccano, accanto al Difensore civico, la Commissione di garanzia e la presidenza alle opposizioni delle Commissioni speciali d'indagine e d'inchiesta su materie di interesse pubblico. (red) |
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