periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 474 - Roma, 4 marzo 2005

Sommario

Sanità: riparto Fondo alla prossima settimana

Emendamenti a Piano Nazionale Vaccini

Regioni su Ufficio nazionale servizio civile

Esecuzione lavori pubblici

Attività di supporto ambientale

Parere su regolazione mercato

Sanità: riparto fondo alla prossima settimana

''Siamo molto preoccupati'', ha affermato il vicepresidente della conferenza delle regioni Vasco Errani, al termine della conferenza Stato-Regioni di ieri.
Fumata grigia in merito al punto all'ordine del giorno sulla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale e i disavanzi pregressi. Tutto è stato rinviato a un 'tavolo politico' convocato per martedì prossimo in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Oltre dell'insostenibile
tetto del 2% anche per il futuro,  si discuterà altresì dell'intesa delle Regioni - presentata sempre ieri al ministro Sirchia e quindi al Governo - per il rinnovo del patto dell'8 agosto 2001, e cioè per un piano pluriennale di contenimento della spesa sanitaria.
Per il presidente della Conferenza delle Regioni Enzo Ghigo: ''La discussione sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2005 ha avuto un momento di impasse". Spiega Ghigo: ''Noi chiediamo che venga attuato il riparto e che le modalità dell'accordo vengano ancora approfondite. Dal canto suo,  il governo legittimamente sostiene invece che il riparto debba essere accompagnato anche dalle modalità dell'accordo". Per Ghigo, infatti, ''le modalità dell'accordo previste dal governo comportano certi vincoli che, al contrario, le Regioni ritengono che debbano essere ancora approfonditi".
Il Governo intanto non ha voluto far partire i termini - i 30 giorni - per il rinvio, che permettono poi il riparto FSN 2005.
''Qui bisogna garantire le risorse finanziarie tutte per intero  e al più presto - spiega ancora Errani - per fare la gestione della sanità 2005. L'intesa -avverte- sarà possibile solo nella misura in cui si rispetteranno le prerogative delle Regioni: non si può pensare di costruire un'intesa senza rispettare queste nostre prerogative. Da parte delle regioni - assicura Errani - c'è piena disponibilità a fare la propria parte; ma trovo rigidità che sono incomprensibili: costringerci a un'intesa per avere le risorse sanitarie è un meccanismo francamente poco simpatico''.
''Avendo verificato che l'intesa sulla sanità non si è sostanzialmente raggiunta, abbiamo preferito accelerare i tempi, prevedendo incontri politici per arrivare a una soluzione positiva''. Così il ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia spiega la decisione di istituire presso il suo dicastero un 'tavolo politico' per trovare l'intesa tra governo e regioni sul  riparto del fondo sanitario nazionale; decisione ratificata a  conclusione della conferenza Stato-Regioni.
''Siederemo al tavolo fino alla definizione dell'intesa -afferma La Loggia- in maniera tale che poi, attraverso una conferenza  Stato-Regioni straordinaria che faremo appena il tema sarà concluso,  si definiranno tutte le questioni connesse con il riparto dei fondi  sanitari. Sono comunque fiducioso sul fatto che troveremo rapidamente un'intesa: le regioni -assicura il ministro- non corrono alcun rischio di non avere a disposizione i fondi 2005 per la sanità resi  disponibili della Finanziaria''.
''Dobbiamo assolutamente trovare l'accordo e speriamo che ci si riesca martedì prossimo: dobbiamo  garantire che i fondi per la sanità alle Regioni, costantemente aumentati dalla finanziaria, si traducano in servizi per i malati''.
Così il ministro per la Salute, Girolamo Sirchia, al termine della conferenza Stato-Regioni, ha commentato la mancata intesa sul riparto dei fondi e il rinvio a un successivo 'tavolo politico'.
''Senza questo accordo - spiega Sirchia - non potremmo ovviamente accedere a soluzioni che non ci diano queste garanzie. L'interesse di arrivare all'accordo è comune, al governo e alle Regioni, e spero che martedì si chiuda: ci sono alcuni punti di contrasto non sostanziali, tranne quello relativo al decreto 56 del 2000 sul federalismo fiscale,che è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere''.
Il ministro Sirchia ribadisce che sulla sanità ''c'è un pacchetto di provvedimento dove l'intesa e il ripiano del riparto non possono essere sperati, perchè ripiano e riparto implicanoovviamente che ci siano impegni e ci sia dunque un'intesa su questo percorso''.
Per Sirchia, dunque, ''è questo il motivo per il quale è preferibile fare un tavolo 'ad hoc' che riunisca i provvedimenti e di garanzia a tutti che rapidamente i fondi possano essere distribuiti e gli impegni mantenuti''.
Infine oggi
coinvolgerà 150.000 tra medici, veterinari, sanitari, amministrativi e tecnici del Servizio sanitario nazionale lo sciopero indetto per il mancato rinnovo del contratto, scaduto da tre anni e sul quale sono fallite anche tutte le trattative dell'ultima ora. Secondo l'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (Aaroi), saranno 90 mila gli interventi chirurgici che oggi potrebbero saltare. 'Assicureremo solo le emergenze', ha precisato il presidente dell'Aaroi. Salteranno anche visite ed esami programmati, ma ai degenti già ricoverati sarà garantita l'assistenza. Tra i punti della contesa c'e' la richiesta da parte dei sindacati di un aumento dell'8%, mentre le Regioni restano ferme al 4,3% previsto dalla Finanziaria.
(red)

Regioni su Ufficio nazionale servizio civile

La Conferenza delle Regioni ha espresso un parere - in sede di Conferenza Stato-Regioni - sul documento di programmazione annuale dell'Ufficio nazionale per il servizio civile per l'anno 2005.
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, esprime parere favorevole al documento di programmazione finanziaria per l'anno 2005 dell'Ufficio Nazionale per il servizio civile (in seguito UNSC), con le seguenti osservazioni:
A) l’inadeguatezza delle risorse annuali riservate al servizio civile nazionale (in seguito SCN). Le somme del bilancio statale destinate allo scopo, pur incrementate rispetto allo scorso anno, permetteranno l’avvio di un numero limitatissimo di giovani in servizio civile volontario rispetto ai progetti di competenza 2005, presentati alla scadenza del 30/9/2004: saranno infatti solo 32.605 giovani, proprio nel momento in cui viene raggiunto il massimo ipotizzabile dei partecipanti al SCN mediante la sospensione dell’obbligo di leva (potenzialmente tutti i giovani, femmine e maschi, potrebbero parteciparvi), l’innalzamento del limite d’età da 26 a 28 anni, la possibile partecipazione anche di chi ha già svolto servizio militare o civile e viene richiesto agli enti un investimento strutturale e corrente per essere accreditati nel sistema;
B) la mancanza di adeguate attività di monitoraggio dei progetti e l’insufficienza delle necessarie azioni di ispezione per l’accreditamento e per i progetti. Le prime rappresentano, di fatto, un importante accompagnamento per gli enti di servizio civile che possono affidare ad un competente soggetto esterno le analisi relative all’attuazione dei progetti, nelle diverse prospettive dei giovani, dell’ente/organizzazione e della comunità. Le seconde sono indispensabili per dare un segnale ai soggetti coinvolti nel SCN e per dare certezza e credibilità, interna e esterna, al sistema di servizio civile. Le regioni e province autonome si dichiarano disponibili a svolgere le attività di monitoraggio e di ispezione nel proprio territorio di riferimento, anche contribuendo alla predisposizione di specifiche linee guida, e chiedono che le predette attività siano fatte oggetto di adeguato trasferimento del Fondo nazionale per il servizio civile (in seguito FNSC), modificando in tal senso le previsioni dell’art. 4 del D.Lgs. 77 del 2002;
Si ravvisa, inoltre, l’opportunità di sottoporre al Tavolo UNSC-Regioni la questione del riconoscimento del servizio civile volontario come tirocinio formativo per coloro che hanno intrapreso corsi di laurea nelle materie attinenti all’attività svolta.
(red)

Attività di supporto ambientale

Ecco il documento consegnato dalle Regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni in merito alla "RICHIESTA DI RIFINANZIAMENTO DELLE INTESE, PREVISTE DALL’ART. 2 DELL’ACCORDO STATO-REGIONI DEL 27 SETTEMBRE 2001, STIPULATE TRA IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E LE AUTONOMIE REGIONALI, PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALLE AUTORITÀ AMBIENTALI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME RIENTRANTI NELL’OBIETTIVO 2 DI CUI AL REGOLAMENTO (CE) N. 1260/1999 DEL CONSIGLIO DEL 21 GIUGNO 1999" :
Le Regioni tenuto conto degli esiti degli approfondimenti svoltisi in materia di finanziamento delle Autorità Ambientali regionali:
§         considerato che l’attività delle Autorità Ambientali viene paralizzata in assenza di un adeguato supporto tecnico, per cui si rende necessario confermare le task force attivate o istituirle laddove manchino, per poter perseguire concretamente gli obiettivi prescritti dai documenti di programmazione;
§         ribadita l’esigenza, già rappresentata in molte altre occasioni, di continuità del lavoro proficuamente svolto dalle Autorità Ambientali regionali e documentato dagli atti di reporting appositamente elaborati, dai rapporti di valutazione intermedia oltre che dagli esiti dei diversi Comitati di Sorveglianza;
§         evidenziato che la garanzia di continuità del lavoro delle Autorità Ambientali costituisce importante presupposto per una progressiva internalizzazione nelle strutture regionali delle funzioni e competenze fin qui maturate grazie anche al rilevante supporto delle task force;
§         dichiarata la propria disponibilità a specificare gli obiettivi da raggiungere con la sottoscrizione delle nuove Convenzioni, pur nel rispetto degli impegni assunti dalle Autorità Ambientali nei documenti di programmazione delle singole Regioni e Province autonome, anche in vista del nuovo periodo di programmazione 2007-2013;
§         dichiarata la disponibilità ad impegnarsi allo stesso tempo a ricercare idonee risorse regionali per contribuire al finanziamento del complessivo programma di lavoro delle Autorità Ambientali, anche al fine di valorizzare e dare stabilità ai risultati fino ad ora raggiunti;
chiedono il rispetto dell’Accordo del 2001 ed il finanziamento delle Convenzioni, già attivate o da attivare, con carattere di continuità e stabilità per tutto il periodo di attuazione dei programmi e di valutazione ex-post, perché sia garantita l’effettiva operatività delle Autorità Ambientali regionali attraverso il necessario supporto delle task force".
(red)

Emendamenti a Piano Nazionale Vaccini

In sede di Conferenza Stato-Regioni si è affrontato anche il tema della "PROPOSTA DI ACCORDO TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E I PRESIDENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO, CONCERNENTE IL NUOVO PIANO NAZIONALE VACCINI":
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 3 marzo 2005, esaminando la proposta di Accordo nel testo definito nella riunione tecnica mista del 25 febbraio u.s., propone i seguenti emendamenti:
a pagina 45, dopo il titolo “Vaccinazioni di adolescenti sani e suscettibili” ripristinare il seguente testo:
“La vaccinazione degli adolescenti può essere proposta, una volta che adeguati programmi di vaccinazione siano stati condotti per assicurare la protezione delle persone ad alto rischio”;
a pagina 51, dopo le parole “della vaccinazione estesa” ripristinare il seguente testo:
“La vaccinazione degli adolescenti sarà proposta una volta che adeguati programmi di vaccinazione siano stati condotti per assicurare la protezione delle persone ad alto rischio”.
(red)

Esecuzione lavori pubblici

Le Regioni in sede di Conferenza Unificata le Regioni si sono espresse sullo "SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RECANTE: “REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE DI UN SISTEMA DI GARANZIA GLOBALE PER L’ESECUZIONE DI LAVORI PUBBLICI, IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 30, COMMA 7-BIS, DELLA LEGGE 14 FEBBRAIO 1994, N. 109”:
Le Regioni, pur apprezzando nel suo complesso il provvedimento in esame, che dà attuazione ad una precisa disposizione della legge n. 104/94, esprime parere negativo qualora non fossero accolti i seguenti emendamenti:
1.      Inserire la clausola di cedevolezza con una norma del seguente tenore:
“Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni fino all’entrata in vigore delle specifiche normative emanate dalle medesime, fatte salve le attribuzioni delle Regioni a statuto speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano”
La motivazione risiede nel fatto che non risulta pacificamente acclarata l’attribuzione allo Stato della competenza a normare la materia.
2. Inserire all’art. 6, comma 2, il seguente emendamento:
“La designazione del subentrante non libera il garante dalla obbligazione di far completare il lavoro garantito. Ove il committente chieda la sostituzione del subentrante inadempiente, il garante ha peraltro diritto di liberarsi dalla obbligazione di completare il lavoro garantito con il pagamento totale della somma individuata come limite della garanzia di subentro ai sensi dell’articolo 8, comma 3,
aumentata del 20%
, entro il termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta di sostituzione; trascorso il termine predetto il garante resta obbligato a far tempestivamente eseguire i lavori, sostituendo il subentrante inadempiente con altro soggetto in possesso di idonei requisiti”.
La modifica è motivata dall’esigenza di rafforzare la garanzia di facere a favore dei Committenti, scoraggiando ulteriormente il garante che volesse liberarsi della realizzazione dell’opera.
3. Eliminare l’ultimo periodo del comma 2 dell’art. 10, laddove si stabilisce che, nel caso di offerta economicamente più vantaggiosa, il committente può stabilire che la garanzia globale non sia obbligatoria ma rientri tra gli elementi da valutare ai fini dell’aggiudicazione.
Infatti, la norma appare di dubbia legittimità per ciò che concerne la tutela della par condicio. 
(red)

Parere su regolazione di mercato

 Le Regioni hanno espresso "PARERE"  - in sede di Conferenza Stato-Regioni - SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO ATTUATIVO DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ARTICOLO 1, COMMA 2, LETTERA E), DELLA LEGGE 7 MARZO 2003, N.38 IN MATERIA DI REGOLAZIONE DI MERCATO:
"
Con la verifica dell’accoglimento delle modifiche concordate in sede di istruttoria e evidenziate nell’allegato testo, la Conferenza dei Presidenti esprime parere favorevole sullo schema di decreto legislativo in oggetto.
La Conferenza dei Presidenti ritiene altresì necessaria la convocazione di un incontro a livello tecnico al fine di uniformare e rendere coerente il testo dello schema di decreto legislativo, soprattutto alla luce delle modifiche intervenute".
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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