periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 468 Roma, 24 febbraio 2005

Sommario

Isae: terzo rapporto su costi federalismo

 Regioni contro abuso alcol

Federalismo fiscale e Alta Commissione

Molise: interventi per ripresa produttiva

Friuli per innovazione

Trento: Dellai chatta con i cittadini

Isae: terzo rapporto su costi federalismo

Terzo rapporto sull'attuazione del federalismo da parte dell'Isae (Istituto di studi e analisi economica,): Introduzione e sintesi , Sintesi per la stampa.
La nuova spesa decentrata della pubblica amministrazione locale, a seguito del trasferimento di competenze prima gestite dallo Stato, sarebbe ammontata, nel 2003, a 69 miliardi di euro:  L'istituto ha fatto una simulazione su cio' che sarebbe accaduto nella spesa pubblica nell'ipotesi del trasferimento di competenze dallo Stato alle autonomie locali in presenza di una spesa pubblica invariata, ovvero in assenza di costi aggiuntivi.
L'aumento delle risorse autonome (tributi propri, compartecipazioni, quote del fondo perequativo) implicato dal riassetto delle competenze, sempre riferito al 2003, e' pari a 169 miliardi di euro (comprensivi dei 69 miliardi) e rappresenta il 13% del Pil.
Si e' attenuato il 'vento federale' che spirava fino a qualche tempo fa ma la situazione di limbo in cui il decentramento si trova, che sembra destinata a proseguire, rischia di sfilacciare la portata del progetto.
Il rapporto mostra come il decentramento delle competenze si associ ad una crescita sensibile delle spese nel corso del periodo '99-2003. In particolare, il conto economico della pubblica amministrazione passa da oltre 200 miliardi di euro del 2003, prima del decentramento, a piu' di 269 post-decentramento, in assenza di costi aggiuntivi, e nell'ipotesi di completa attuazione del titolo V. Dunque, le spese decentrate aggiuntive, ovvero la crescita complessiva della spesa che sarebbe stata gestita dalle amministrazioni locali se il titolo V fosse gia' stato oggetto di completa applicazione, e' pari a 69 miliardi di euro (erano 62 nel 2002).
In questo quadro le entrate tributarie locali, al lordo delle compartecipazioni, rappresenterebbero il 62% (dall'attuale 23%) del totale delle entrate tributarie della PA mentre le entrate locali (sempre con le compartecipazioni incluse) rappresenterebbero il 43% (dall'attuale 16%) del totale delle entrate fiscali e parafiscali della pubblica amministrazione.
L'indice di autofinanziamento salirebbe a circa il 99% (dall'attuale 59%) mentre la pressione fiscale locale aumenterebbe dall'odierno 7% ad oltre il 18%. E' dunque evidente, dal rapporto, una crescita complessiva della spesa che sarebbe gestita dalle amministrazioni locali se il titolo V fosse gia' stato oggetto di completa applicazione.
(red)

Federalismo fiscale e Alta Commissione

Il federalismo fiscale può essere buono ma non troppo. Può essere ''fattore propulsivo della tanto richiesta di efficienza del settore pubblico, nonche' fattore di coesione sociale, basata sullo sviluppo economico''. Lo afferma Giuseppe Vitaletti (nella foto), presidente dell'Alta commissione di studio sul federalismo fiscale, nel corso della presentazione del III Rapporto annuale dell'Isae sull'attuazione del federalismo.
Secondo Vitaletti i tributi e le compartecipazioni vanno assegnati ai vari livelli di governo ''facendo ricorso al principio di correlazione tra prelievo e beneficio connesso alle funzioni esercitate, nel segno della responsabilizzazione finanziaria''.
Vitaletti ha criticato il decreto legislativo 56 del 2000 sul federalismo fiscale ''l'efficienza potrebbe essere perseguita in maniera molto rozza - ha osservato - e si rischia una grave penalizzazione per le Regioni piu' povere, a prescindere dalla correttezza gestionale nello svolgimento delle funzioni di spesa che sono state loro affidate''.
L'Alta commissione, ha chiarito poi Vitaletti, ha deciso di partire riclassificando i tributi esistenti in sei grandi gruppi: prelievi sugli immobili (Ici, rifiuti solidi, Ire, imposte sui trasferimenti), prelievi sull'auto (Accise sulla benzina e sul gasolio, bollo auto, imposta di registro e sulle assicurazioni automobilistiche); prelievi sui servizi (Ticket sanitari, scolastici o di altra natura); prelievi sulla produzione (Irap); prelievi sui redditi (da lavoro, Ires e imposte sostitutive); prelievi sui consumi  (Iva).
Nella classificazione 'economica' dei tributi rientrano anche quelli creati negli ultimi anni e assegnati agli enti territoriali, i piu' importanti dei quali sono l'Ici e l'Irap.
(red)

Friuli per innovazione

Ulteriori risorse saranno destinate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in sede di assestamento del bilancio, per aumentare la già cospicua dotazione di 44 milioni di euro nel 2005 della legge sull'innovazione, di fronte alla positiva risposta da parte delle imprese. Lo ha annunciato il presidente della Regione Riccardo Illy intervenendo alla quarta Conferenza annuale degli Enti di ricerca nel Friuli Venezia Giulia, che si è svolta nel Centro congressi dell'Area Science Park di Padriciano (Trieste), presente anche l'assessore regionale all'Università e Ricerca Roberto Cosolini (nella foto).
La Conferenza è servita soprattutto per fare il punto sui primi risultati dell'Accordo di coordinamento dei Centri di ricerca del Friuli Venezia Giulia, che era stato siglato proprio a Trieste un anno fa, il 27 gennaio del 2004, da 34 Enti di ricerca nazionali e internazionali assieme alla Regione e ai ministeri degli Affari esteri e all'Università e Ricerca.
(red)

Regioni contro abuso alcol

Combattere l'abuso dell'alcol sta alla  base del progetto di 11 Regioni, finanziato dal Ministero della sanita' e che vede capofila la Regione Toscana. Progetto che verra' illustrato domani a Firenze in un convegno nazionale su 'Alcol e lavoro' organizzato dalla Regione Toscana, dall'Universita' degli studi di Firenze, dalle Aziende sanitaria fiorentina e Ospedaliera di Careggi, dal Centro alcologico regionale.
Il convegno e' inserito all'interno del progetto che ha per tema il programma di sensibilizzazione, informazione e consulenza finalizzato alla prevenzione dell'uso inadeguato di alcol, diretto al personale dipendente di aziende. Il progetto nasce per rispondere a due esigenze, una legata alle indicazioni Ue e a quelle previste dalla legge quadro 125/01 che impegnano le Regioni a programmare e effettuare servizi e interventi di prevenzione e tutela della salute.
I dati preliminari della ricerca evidenziano che il 70% degli intervistati consuma bevande alcoliche, prevalentemente vino e birra.

Insomma, l'alcol diventa un 'rischio aggiuntivo': alcuni studi valutano gli infortuni alcol-attribuibili nell'ordine del 10-20%, altri, che hanno misurato l'alcolemia dopo infortuni lavorativi, attestano che il 4% degli infortunati sul lavoro presenta significativi livelli di alcolemia. Anche le assenze per malattia sono quattro volte maggiori negli alcolisti.
Il progetto dunque assume una valenza fondamentale: ''Dobbiamo controbattere un luogo comune che vede l'alcol come componente essenziale per il successo - ha detto Daniela Cappelli, della segreteria Cgil -. Nessuno vuole demonizzare la pubblicita', ma e' necessario informare e sensibilizzare contro un fenomeno che resta ai piu' sconosciuto''.
Infine nella Provincia autonoma di Bolzano "No" alla vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni anche nel commercio.
(red)

Molise: interventi per ripresa produttiva

Il Presidente della Regione Michele Iorio, Commissario delegato per la gestione della fase post-sisma e post-alluvione e l’Amministratore delegato di Sviluppo Italia, Massimo Caputi, hanno firmato in mattinata a Roma la “CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PLURIENNALE DI INTERVENTI PER LA RIPRESA PRODUTTIVA del Molise, ex art. 15”. La convenzione, al fine di conseguire gli obiettivi di crescita e di sviluppo della regione con i fondi disponibili nel programma ex art. 15 prevede che il Commissario delegato per la gestione della fase post-sisma e post alluvione, affidi a Sviluppo Italia le funzioni tecniche di: a) segretariato al Commissario, al Comitato Strategico e ai tavoli di partenariato; b) supporto tecnico-operativo alla comunicazione istituzionale del Programma; c) assistenza alla programmazione e riprogrammazione degli interventi; d) assistenza giuridico-amministrativa; e) al Commissario nei rapporti operativi con le altre amministrazioni e negli obblighi di monitoraggio e di rendicontazione; f) gestione delle misure attuative del Programma, con particolare riferimento alle misure di aiuto; g) attuazione diretta di misure del Programma; h) supporto alle fasi operative presso l’ente Regione e presso enti diversi dal Commissario.
(red)

Trento: Dellai "chatta" con i cittadini

È confermato per venerdì prossimo, 25 febbraio, nella Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento la nuova chat del presidente Lorenzo Dellai.
Dalle 13.30 alle 14.30 il presidente delle Provincia autonoma di Trento risponderà "in diretta Internet" alle domande che i cittadini vorranno rivolgergli. Come la volta scorsa, anche questa chat avrà un tema portante: sarà quello della ricerca, dell’alta formazione, dell’internazionalizzazione del Trentino. Tra l’altro l’appuntamento di venerdì prossimo potrà contare anche sulla presenza del rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, proprio come si era ipotizzato nella chat del 24 gennaio scorso quando alcuni giovani studenti avevano sollevato la questione delle prospettive per i laureati.
Per partecipare alla chat è sufficiente collegarsi al sito
www.provincia.tn.it.
(red)

 

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