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Sommario |
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L'istat ha diffuso oggi (Prezzi
al consumo: dati definitivi) i
dati relativi alla
dinamica dei prezzi
nel nostro Paese. Nell'approfondimento
che l'Istat ha dedicato
all'andamento del carovita nelle regioni italiane negli ultimi tre anni,
emerge ''un significativo grado di variabilità regionale del fenomeno
inflazionistico''. L'istituto di statistica ha costruito degli indici regionali partendo da quelli dei comuni capoluogo di provincia che partecipano all'indagine sui prezzi al consumo e ha elaborato dei dati relativi al periodo compreso tra il 2001 e il 2004 per le regioni la cui copertura e' risultata non inferiore al grado di copertura dell'indice nazionale del 2004. Le regioni selezionate sono nove, tutte situate nel Centro-Nord. E cosi' emerge che se nel triennio 2001-2004 i prezzi sono cresciuti, a livello nazionale, del 7,6%, due regioni (Abruzzo +8,1% e Trentino Alto Adige +8,0%) si trovano al di sopra della media. Tutte le altre stanno invece sotto la soglia e la Valle D'Aosta brilla con un +6,1%. Subito dietro la piccola regione del Nord si piazzano la Lombardia (6,7%), la Toscana (+6,8%) e l'Emilia Romagna (+6,9%). Umbria (+7,1), Piemonte (+7,4%) e Marche (+7,5%), infine, sono sopra al 7%. Guardando all'andamento annuale, l'Istat sottolinea come le nove regioni possano essere suddivise in tre gruppi. Il primo, costituito da Piemonte, Valle D'Aosta, Lombardia e Marche è caratterizzato da una dinamica inflazionistica lineare con l'andamento medio nazionale (cioe' in accelerazione nel 2003 e in rallentamento nel 2004); il secondo, che include Trentino- Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Umbria evidenzia invece una sostanziale flessione del tasso di variazione medio annuo; e infine il terzo, rappresentato dal solo Abruzzo, il cui indice generale fa segnare una sensibile accelerazione del suo ritmo di crescita. Ecco una tabella con l'indice generale dei prezzi al consumo (cfr.Prezzi al consumo - serie on line sul sito dell'Istat) (red) |
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L’ambiente di vita del minore a Roma? Negli ultimi
sei anni è senz’altro migliorato sul piano della partecipazione attiva
di bambini e adolescenti alla vita democratica della comunità e della
co-decisione tra adulti e minori. I dati relativi a questa situazione
verranno forniti durante
il Convegno “In testa ai nostri pensieri”, organizzato dall’Istituto
di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr, insieme
all’Assessorato alle politiche sociali e per la salute del Comune di
Roma, e che si svolgerà nelle aule Convegni e Arangio Ruiz del Cnr a
Roma, martedì 22 febbraio dalle ore 9.00. Un’occasione per fare il
punto, a sei anni dalla sua attuazione, sul valore innovativo della
Legge 285/97 per
la promozione, nel Comune di Roma, dei diritti e delle opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza. “La nostra valutazione”, spiega
Antonella Rissotto dell’Istc-Cnr, “è stata effettuata a due livelli per
riflettere sui punti di forza, ma anche sugli aspetti critici della 285,
mediante il Progetto di valutazione dei ‘Piani territoriali per
l’infanzia e l’adolescenza’, una ricerca realizzata nell’ambito di una
convenzione tra l’Assessorato alle politiche sociali e per la salute del
Comune e l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione. “Da
un lato, si è posta l’attenzione sui ‘numeri’ della Legge e si è
scoperto così che dal ‘98 al 2003 sono stati sviluppati 176 progetti,
che dal ’97 al 2003 sono state impegnate risorse per 53.844.145 euro,
che sono state coinvolte 1.178 professionalità, che il 29% dei progetti
riguarda il tempo libero, il 25% la famiglia, l’8% la relazione tra il
bambino/adolescente e la città, il 3% l’handicap e che c’è un solo
progetto di sistema. Per fare qualche altro esempio, sono aumentati in
maniera significativa gli spazi ludico-ricreativi per l’infanzia: la
realizzazione di ludoteche rappresenta ben il 26% di tutti i progetti.
Ma ci sono state anche iniziative di sostegno alla genitorialità. Una
parte dei progetti, inoltre, mirava alla realizzazione di Centri di
aggregazione per adolescenti, in cui poter sia socializzare che trovare
adulti disponibili a soddisfare le loro diverse necessità”. Non meno
importante è stata l’attenzione per i bambini e i ragazzi in difficoltà,
come è testimoniato dalla creazione di un Centro di assistenza per
adolescenti ‘borderline’ e di un Centro di aiuto al bambino maltrattato
e alla famiglia. Un bilancio sicuramente positivo, dunque. |
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Si è tenuto a Bolzano un
incontro fra il presidente della giunta
provinciale Luis Durnwalder (nella foto) e Guido Bertolaso,
Direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Nel fine
settimana Bertolaso ha incontrato anche tecnici e funzionari provinciali
del settore. |
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Su quali temi dovrebbe essere impostato lo
Statuto della regione della Valle d'Aosta? I punti principali indicati
dall' associazione ''dix-huit mai'' dovrebbero riguardare alcune
fondamentali esigenze: Rinforzare il concetto di identità valdostana; adeguare la struttura istituzionale della Regione; definire organi in grado di esercitare in modo efficiente le proprie competenze; evitare un sistema basato sul centralismo regionale; dare la possibilita' ai cittadini di partecipare alle istanze. Sulla riforma dello Statuto valdostano, l' associazione ''dix-huit mai'' ha organizzato un dibattito pubblico al quale ha preso parte, tra gli altri, Guido Cesal (Uv), presidente della Commissione Istituzioni e Autonomia del Consiglio Valle, che ha fatto appello ''al principio dell' intesa Stato-Regioni per mitigare la conflittualità tra il governo centrale ed i governi regionali'', ma al tempo stesso ha messo in guardia dal pericolo ''di creare un centralismo regionale''. Da parte sua l'ex presidente della Giunta, Roberto Louvin, esperto di Diritto costituzionale comparato, ha sottolineato che ''ciò che vogliamo non e' un nuovo Statuto (concesso da Roma), bensi' una nuova Costituzione, scritta dal popolo valdostano, come simbolo di un ordine nuovo''. Per questo ha rimarcato che ''la Costituzione, a differenza dello Statuto attuale, dovra' essere un vero e proprio programma politico, uscendo dall' ambiguita' della previa intesa, abbiamo tutti i poteri per discutere della forma di governo che vogliamo dare alla nostra regione''. La sollecitazione a ''ripensare al ruolo che le Regioni a Statuto speciale possono avere nel contesto italiano ed europeo'' e' giunta da Giuseppe Detomas, deputato ladino che ha invitato le Regioni ad ordinamento speciale ''a lavorare in sinergia''. Perplessita' sulla possibilita' di giungere alla Costituzione valdostana sono state espresse da Roberto Nico, vice presidente del Consiglio regionale. (red) |
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Con
una
recente sentenza la Corte giudica incostituzionali le misure
previste dalle leggi di tre regioni, Calabria, Basilicata e Sardegna,
dettate dalla preoccupazioni che il loro territorio fosse interessato
dal passaggio o dallo stoccaggio di materiali radioattivi, potenziale
discarica di scorie nucleari provenienti da altre regioni italiane.
Secondo la Corte le tre leggi, quella della Sardegna 8/2003 (Dichiarazione della Sardegna territorio denuclearizzato); quella della Basilicata 31/2003 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 59/1995); e quella della Calabria 26/2003 (Dichiarazione della Calabria denuclearizzata. Misure di prevenzione dall'inquinamento proveniente da materiale radioattivo. Monitoraggio e salvaguardia ambientale e salute dei cittadini), rientrerebbero in materie, quella relativa all'ambiente, al governo del territorio e alla protezione civile, riservate alla competenza esclusiva dello Stato. La sentenza riguarda anche le competenze in materia sanitaria. I poteri della Regione nel campo della tutela della salute, secondo la Corte, non possono consentire, sia pure in nome di una protezione più rigorosa della salute degli abitanti della Regione stessa, interdizioni suscettibili di pregiudicare la salute e l'interesse pubblico in un ambito territoriale più ampio, quello statale, come avverrebbe in caso di impossibilità o difficoltà a provvedere correttamente allo smaltimento. Al tempo stesso la Corte da ragione alla Basilicata quando impugna il DL 314/2003 con le disposizioni urgenti per la raccolta, lo smaltimento e lo stoccaggio, in condizioni di massima sicurezza, dei rifiuti radioattivi. In questo caso la Corte dichiara costituzionalmente illegittimo il provvedimento laddove non prevede un diretto e necessario coinvolgimento, attraverso varie forme di collaborazione, delle Regioni sul cui territorio gli interventi sono destinati a realizzarsi. (red) |
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La
Unasco (l'Unione nazionale organizzazioni produttori olivicoli)
vuole difendere il mantenimento in tutta la grande Europa - anche dopo
il 2007 - dei fondi strutturali per ridurre il divario tra le aree e
le regioni più ricche e quelle più povere o in difficoltà, come il
nostro Mezzogiorno". "Ridurre le risorse finanziarie alla grande Europa
dopo il 2007, come richiesto da Francia, Germania, Olanda, Svezia,
Austria e Gran Bretagna, significherebbe per l'Italia perdere nove
miliardi di euro dicontributi europei tra il 2007 e il 2013 e una forte
penalizzazione della politica di coesione. Per il presidente
dell'Unasco, Elia Fiorillo, che aggiunge:"Poi c'è la questione del Patto
di stabilità, nella cui ridiscussione è impegnato il governo Berlusconi.
Non vorremmo - sottolinea Fiorillo - che dietro la disponibilità
dichiarata da Francia e Germania alla richiesta di Berlusconi di
ridefinire i termini del Patto si nasconda lo scambio tra riforma del
Patto di stabilità e ridefinizione dei fondi strutturali. Uno scambio 'scellerato'
che il Sud pagherebbero molto caro". Per Fiorillo, allora diventa
strategico fare sistema nel Mezzogiorno: "La nostra proposta insiste
sulla fiscalità di vantaggio, sulla politica infrastrutturale, il
rapporto banche-imprese, la ricerca e l'innovazione, la semplificazione
amministrativa. Grande rilievo bisogna dare anche alla cultura dello
sviluppo, alla legalità e sicurezza, alla lotta al sommerso. Poi c'è la
necessità di un migliore utilizzo sia delle risorse nazionali, sia dei
fondi strutturali per le regioni dell'obiettivo 1 (Abruzzo, Molise,
Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia)". (red) |
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