Nella
seduta della Conferenza delle Regioni del 3 febbraio 2005 è stato
prodotto anche un documento riguardante gli accordi di programma
quadro e il Cipe.
Si
tratta di una relazione
tecnica dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti
pubblici, in accompagnamento agli interventi da inserire negli
Accordi di Programma Quadro ( Delibera Cipe n.20/2004) – Documento
elaborato dalla Rete NUVV e approvato dalla Conferenza dei
Presidenti del 3 febbraio 2005:
"Relazione
tecnica dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti
pubblici, in accompagnamento agli interventi da inserire negli
Accordi di Programma Quadro (Delibera Cipe n.20/2004)
Nota di
indirizzo approvata
dalla
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
il 3
febbraio 2005
ReteNUVV
Novembre2004
1. Obiettivi della nota e ruolo dei Nuclei
I Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVV)
delle amministrazioni regionali e centrali sono chiamati (ai sensi
della Delibera CIPE n.20/2004) a redigere una relazione tecnica di
accompagnamento all’elenco di interventi da finanziare con gli
Accordi di Programma Quadro (APQ) che l’amministrazione regionale o
centrale trasmetterà al Servizio centrale di segreteria del CIPE.
La relazione tecnica del Nucleo deve contenere (secondo quanto
disposto dalla Delibera CIPE):
-
elementi di valutazione circa la rispondenza della proposta ai
criteri di coerenza programmatica, la coerenza interna (la
coerenza dell’insieme della proposta formulata) ed esterna (la
coerenza della proposta rispetto agli altri strumenti con cui si
attua la politica di sviluppo di quella Amministrazione);
-
elementi informativi sui principali effetti economico-sociali
attesi dalla proposta;
-
una
sintesi delle valutazioni di fattibilità esistenti per gli
interventi proposti;
-
l’indicazione degli interventi di importo superiore a 10 milioni
di euro (quando reputato opportuno dalla Regione anche al di
sotto) per i quali appaiono opportuni, ai fini dell’attuazione
amministrativa, approfondimenti relativi alla fattibilità
tecnica, procedurale e/o economico-finanziaria prima della firma
dell’APQ, al fine di assicurare più adeguate condizioni di
realizzazione.
La nuova attività richiesta ai NUVV
ha natura di valutazione ex ante sia di programma che di progetto,
riguarda infatti tanto la coerenza del programma ed i suoi effetti
economici e sociali che la fattibilità dei singoli interventi
proposti. L’attività dei NUVV riveste dunque carattere strategico di
rilievo tanto a livello delle singole amministrazioni, per la
opportunità di accompagnare e rafforzare tecnicamente la formazione
delle proposte progettuali, che a livello nazionale, per la
possibilità di una lettura complessiva sulla coerenza ed i risultati
attesi degli APQ e sulla fattibilità degli interventi.
Scopo di questa nota (promossa ed elaborata dalla Rete dei Nuclei) è
quello di fornire una traccia di lavoro comune ai Nuclei nel loro
compito di valutazione ex ante degli APQ e degli interventi in essi
contenuti.
Questa nota definisce quelli che potrebbero essere le principali
finalità, contenuti e metodi delle relazioni di accompagnamento.
Tali definizioni hanno anche lo scopo di facilitare il lavoro delle
amministrazioni e degli operatori coinvolti nel processo di
elaborazione delle proposte, poiché si condividono ex-ante e si
portano a conoscenza dei soggetti rilevanti gli elementi necessari
da fornire o da acquisire per la redazione della relazione.
L’obiettivo che ha ispirato questa nota è quello della messa a punto
di indirizzi che siano:
-
condivisi dalle amministrazioni e sostanzialmente omogenei per
assicurare una leggibilità comparativa
-
efficienti cioè realizzabili con il minimo impiego di risorse e
tempi
-
efficaci per garantire una sempre migliore selezione complessiva
delle proposte
Va anche considerato che sebbene la
delibera del CIPE tratti del solo momento finale della istruttoria
(relazione di accompagnamento alla proposta) il ruolo dei Nuclei,
per poter dare un contributo più efficace e utile, è necessario e
opportuno che si esprima in forma di supporto (assistenza ed
accompagnamento) a tutto il processo decisionale degli APQ.
L’attività dei Nuclei non presenta infatti carattere di valutazione
esterna o di certificazione, ma piuttosto di aiuto alla decisione.
Ne consegue che, anche da un punto di vista strettamente temporale,
per non rallentare o interrompere il processo di formazione delle
proposte, il Nucleo dovrebbe poter accompagnare fin dall’inizio il
processo decisionale e non attendere di intervenire nel momento di
redazione della relazione. In questo modo dovrebbe essere possibile
per i Nuclei fornire alle amministrazioni un supporto mentre il
processo di definizione dell’APQ è in corso. Le singole
amministrazioni individueranno le migliori modalità organizzative
per raggiungere questo scopo.
2. Contenuti della relazione di
accompagnamento
In questo paragrafo sono esposti i possibili contenuti e la sequenza
di una relazione tipo (una relazione standard). Il grado di
approfondimento dei singoli punti e delle attività da svolgere potrà
variare in relazione ai casi concreti.
Nella impostazione e stesura delle relazioni di accompagnamento
potrebbe essere opportuno, pur perseguendo tutti i contenuti di una
relazione standard, attenersi a un “principio di proporzionalità”,
cioè di corrispondenza con la rilevanza dell’APQ (per dimensione
finanziaria; per importanza strategica; per innovatività; ecc.).
L’unità di riferimento standard della relazione non può che essere
l’insieme di interventi proposti per ogni APQ. Relazioni per singoli
interventi, per ambiti parziali di APQ o anche per più APQ sembrano,
in generale di scarsa efficacia
In linea di massima i contenuti della relazione standard possono
essere i seguenti.
A. Coerenza programmatica
L’analisi di coerenza potrebbe essere preceduta, se ritenuto
necessario, da un sintetico quadro sullo stato di attuazione della
programmazione della amministrazione che fornisca le indicazioni di
scenario e che metta in evidenza il ruolo delle Intese e degli APQ
(con particolare riferimento all’APQ oggetto della Relazione) nel
contesto generale.
In generale la valutazione di coerenza da effettuare è relativa
all’insieme degli interventi (o eventualmente per settori omogenei e
gruppi di interventi collegati, in un’ottica di sviluppo) piuttosto
che ai singoli progetti, e tratterà di elementi quali:
A.1 coerenza esterna (a seconda del
caso):
·
coerenza con le
priorità della programmazione comunitaria
·
coerenza con le
priorità della programmazione nazionale (generale e settoriale)
-
coerenza con le priorità della programmazione regionale
(generale e settoriale):
A.2 coerenza interna:
in generale può essere utile fare riferimento alla sequenza tecnico
procedurale con cui si è sviluppata la proposta (dalla analisi del
fabbisogno, alla individuazione degli obiettivi, alla definizione
degli interventi). Occorre comunque evidenziare: l’appartenenza
degli interventi a filiere, a interventi organici più ampi
(completamenti ecc.), l’esistenza di sinergie o collegamenti diretti
fra interventi (grado di interazione degli interventi:
sinergie/conflitti), gli eventuali nessi con precedenti interventi
promossi in APQ, ecc
Va tenuto conto del fatto che in molti casi il contenuto degli APQ è
determinato in base a scelte programmatorie già esistenti e che non
necessariamente l’APQ si presenta come un programma autonomo. Ne
consegue che la trattazione dei punti A1 e A2 non sarà
necessariamente di eguale peso. A seconda delle circostanze, alcune
delle indicazioni presentate sotto A2 potranno essere meglio
espresse se riassunte in A1.
B. Effetti economico sociali
Una volta ben definita la domanda da soddisfare con gli interventi,
dovranno essere evidenziati anche in termini quantitativi, gli
effetti diretti e indiretti degli interventi, con particolare
riferimento agli obiettivi cui gli interventi dell’APQ intendono
contribuire: sull’offerta di servizi, sul territorio e ambiente,
sulla qualità della vita, sul mercato del lavoro, sulla produzione e
sul reddito, ecc. Non sarà necessario considerare sempre tutte le
tipologie, ma solo quelle più rilevanti .
Elementi relativi al fabbisogno da soddisfare, all’idoneità degli
interventi e agli effetti previsti dovrebbero essere deducibili
dagli studi di fattibilità (SdF), in particolare per gli aspetti
trattati nella analisi economica. In assenza di SdF (vedi oltre
punto C) risulta indispensabile disporre per ogni intervento almeno
di una nota informativa minima (vedi successivo punto 3).
B.1 Gli effetti degli interventi
Gli effetti vanno riferiti, per sintesi di quelli dei singoli
interventi, all’insieme degli interventi dell’APQ o, se necessario,
per settori e gruppi di progetti omogenei, o esplicitamente
collegati. Laddove l’APQ presenti interventi collegati ad altri
interventi già realizzati o in corso (anche a mezzo di altri
strumenti di finanziamento), sarà utile farvi richiamo e definire
così in maniera chiara gli effetti attesi.
B.2 Gli eventuali ulteriori “effetti
di programma”
Nel caso in cui gli interventi di un APQ si configurino come un vero
e proprio programma (come un insieme integrato interagente di
progetti, che produce perciò effetti sinergici e complessivi,
diversi da quelli dei singoli progetti), si dovrebbe pervenire a
descrivere, e laddove possibile misurare, gli “effetti di
programma”, oltre ovviamente a esplicitare quelli di cui al punto
precedente.
C.
Sintesi delle valutazioni di fattibilità e proposte di
approfondimento
La parte della Relazione dedicata
alla fattibilità degli interventi e alle eventuali proposte di
approfondimento fornirà gli elementi per verificare la sussistenza
di adeguate condizioni di realizzazione degli interventi.
Per l’individuazione di tali
elementi, propri delle valutazioni di fattibilità (analisi della
domanda, fattibilità tecnica, compatibilità ambientale, modello di
gestione e manutenzione, sostenibilità finanziaria, convenienza
economico-sociale, fattibilità procedurale, elementi di rischio) è
possibile riferirsi a quanto previsto dalla “Guida per la
certificazione degli studi di fattibilità” già approvata ed in uso
presso le amministrazioni regionali per il ricorso ai prestiti della
CassaDDPP.
C.1
Valutazioni di fattibilità esistenti: la relazione dovrà evidenziare
in sintesi le valutazioni di fattibilità esistenti, siano esse
derivabili da veri e propri studi di fattibilità o da livelli
avanzati di progettazione che da informazioni sintetiche comunque
disponibili (vedi punto 3).
C.2 Approfondimenti sulla
fattibilità: indicazione degli interventi per i quali appaiono
opportuni approfondimenti (successivi alla presentazione delle
proposte, ma da realizzare prima della stipula) e precisazione
delle eventuali richieste specifiche
3. Informazioni minime per
intervento. Schema nota informativa
Tutti gli interventi dovrebbero
essere accompagnati da una nota contenente elementi informativi
minimi, ovvero da studi di fattibilità o progettazioni o altra
documentazione dai quali comunque sia possibile ricavare le medesime
informazioni.
Le informazioni minime da disporre
per ogni intervento possono essere le seguenti:
a)
Finalità intervento e domanda da
soddisfare: breve descrizione del settore di intervento e dei
bisogni che possono essere soddisfatti con l’intervento;
b)
Contenuti e descrizione
dell’intervento: esplicitazione degli elementi costitutivi del
progetto (attività, obiettivi di medio e di lungo periodo, fonti di
finanziamento, risultati attesi)
c)
Elementi per individuare coerenze
programmatiche sia esterne che interne (vedi precedente 2.A)
d)
Effetti economici e sociali (diretti e
indiretti) su offerta di servizi, mercato del lavoro, produzione e
reddito, territorio e ambiente ecc. (vedi precedente punto 2.B)
e)
Fattibilità tecnico progettuale
f)
Sostenibilità finanziaria
g)
Fattibilità procedurale amministrativa
h)
Rischi e criticità
i)
Livello di avanzamento dell’intervento
e tempi di realizzazione previsti per le diverse fasi ancora da
completare (progettazione, affidamento, realizzazione, entrata in
esercizio)
4. La sperimentazione nel primo anno
di applicazione (2005)
Il primo anno di applicazione di
questa nuova procedura di rafforzamento della valutazione ex ante
degli APQ, cioè il 2005, può essere considerato l’anno di
sperimentazione dell’attività di supporto dei Nuclei.
In particolare, in considerazione
soprattutto dei limitati tempi a disposizione per il primo ciclo, le
valutazioni (tanto degli effetti economici e sociali che di
fattibilità degli interventi) potranno essere espresse sotto il
profilo qualitativo e, solo ove possibile, quantitativo.
Il primo anno sarà dunque dedicato a
testare i presenti indirizzi e a sperimentare forme di cooperazione,
per ambiti tematici, tra nuclei delle amministrazioni centrali e
regionali. In questa linea, la ReteNUVV attiverà uno specifico
osservatorio sulle attività dei Nuclei, sui risultati raggiunti, sui
metodi adottati e le fonti informative utilizzate in modo da poter
disporre di un patrimonio conoscitivo comune per meglio delineare e
condurre a regime, a partire dal secondo anno, tali attività.
La Guida distingue quanto a contenuti e modalità della
fattibilità due livelli di approfondimento delle analisi, il
primo più “leggero”, relativo a interventi fino a 10 mln€ ed
il secondo, più completo, per progetti di importo superiore
a 10 mln€.
Per gli
aspetti legati alla analisi economica si può fare
riferimento anche della “Guida alla Analisi Costi e Benefici
dei Progetti di Investimento” predisposta dalla Commissione
Europea per il cofinanziamento, con i fondi strutturali, di
grandi progetti (almeno 50 mln€).
Nei casi in cui l’amministrazione regionale ritenesse, così
come previsto dalla delibera Cipe 20/04 di procedere ad
approfondimenti sulla fattibilità anche per interventi sotto
i 10 mln€ si potrebbe comunque utilizzare la soglia di
minima di 4 mln€ (soglia per l’accesso ai prestiti della
Cassa DDPP per il quale occorre uno studio di fattibilità).
In sintesi si può ricorrere al seguente schema:
-
interventi
sopra i 10 mln€: informazioni tipo studio di fattibilità
completo (vedi Guida)
-
interventi da 4
a 10 mln€: a scelta della Amministrazione, informazioni tipo
studio di fattibilità semplificato (vedi Guida)
-