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Sommario |
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Il consiglio regionale dell'Umbria ha
approvato un disegno di legge che detta norme alle aziende sanitarie
umbre per il reclutamento del personale e sulle dotazioni organiche.
Mentre il tavolo del welfare del patto per lo sviluppo ha approvato il
regolamento di autorizzazione al funzionamento delle strutture rivolte a
tutelare i minori in difficolta' e a sostenere le famiglie d' origine
che non possono accudire ai figli. Si tratta di strutture residenziali a carattere socio-educativo ed assistenziale rivolte a minori che vivono situazioni di disagio e per i quali non sono proponibili o praticabili l' affido familiare, l' adozione od azioni di sostegno alla genitorialita'. Sono vere e proprie comunita' familiari che integrano o sostituiscono temporaneamente funzioni genitoriali compromesse ed in cui si permane per il tempo necessario alla conclusione del progetto psico-socio-educativo. In questa comunita' il minore trova accoglienza, protezione ed assistenza ma anche un ambiente che dovrebbe consentirgli di sviluppare ed esprimere la propria personalita' e le proprie attitudini. Il regolamento prevede la realizzazione di ''gruppi appartamento'' per giovani fino a 21 anni, per facilitarne il pieno reinserimento sociale e lavorativo. Particolare attenzione viene infine dedicata ai bambini di meno di 6 anni, accolti nelle strutture solo se l' allontanamento dal nucleo familiare e' motivato da carattere di urgenza o di pronto intervento assistenziale. ''In base alla legge 149 del 2001 - ha ricordato l'assessore Gaia Grossi - entro il 2006 dovranno essere chiusi gli istituti che ospitano un alto numero di minori. L' Umbria si presenta preparata a questo appuntamento grazie alle intese raggiunte ed alla stretta collaborazione tra la Regione Umbria ed i 6 istituti che operano sul territorio regionale. I progetti di riconversione in comunita' innovative dei questi istituti sono infatti praticamente conclusi''. Ecco gli ultimi comunicati della Regione: |
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La legge 328 del 2000 della regione
siciliana sul
sistema integrato di politiche sociali "ha
segnato una svolta epocale, specie sul piano culturale, nella tutela dei
diritti delle persone più deboli", sostiene l'Assessore Raffaele
Stancanelli: "La Famiglia e il volontariato sociale hanno visto
riconosciuto per legge il loro ruolo, per molti versi centrale,
nell’opera di assistenza e di recupero individuale e sociale delle
persone bisognose di tutela, al fianco delle istituzioni. |
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''La Calabria e' da oggi cosi' tra le
prime regioni a dotarsi di un piano energetico regionale'', ha così
commentato il presidente della regione, Giuseppe Chiaravalloti. |
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L'Emilia-Romagna investe per migliorare la
sicurezza del territorio, intende così prevenire e difendere la
popolazione e le attivita' economiche dagli effetti di frane, alluvioni,
smottamenti, eventi sismici. Per questo obiettivo la regione
Emilia-Romagna nel quinquennio 2000-2004 ha messo in campo un ''impegno
straordinario''. Si e' concretizzato in investimenti per 1142 milioni
(compresi i fondi - 81 milioni - erogati ai privati per i risarcimenti e
quelli per le attivita' di studio e monitoraggio, 56 mln) e 6254
interventi da Rimini a Piacenza. Un impegno economico - ha detto l' assessore regionale alla difesa del suolo Marioluigi Bruschini - circa doppio rispetto al periodo precedente. Ma quello che forse conta di piu' e' che si e' passati da un approccio ai problemi del territorio, frutto dell' emergenza ad un rapporto di costante attenzione per cercare di prevenire o mitigare gli effetti dell' evento dannoso. Ora l'insieme degli interventi per la difesa del suolo e' stato raccolto in un volumetto dal titolo ''Per la sicurezza del territorio'' che riassume nel dettaglio, provincia per provincia, quanto e' stato fatto in cinque anni ed offre anche un quadro del ''chi, dove e come'' che sara' utile ai tecnici ed agli studi professionali. Sono oltre 1400 gli strumenti attivi in regione per il monitoraggio della situazione meteoclimatica: dai pluviometri agli idrometri, dalle telecamere al telerilevamento laser per le aree soggette a subsidenza. Le frane monitorate sono state invece ben 33 mila e questo numero fa dell' Emilia una delle regioni italiane a piu' alto rischio in questo campo. Il Consiglio regionale ha inoltre approvato a larga maggioranza il progetto di legge che istituisce la figura di ''operatore professionale naturopata del benessere''. Si istituisce così una nuova figura professionale. Il 'naturopata' e' un operatore che stimola le risorse naturali dell' individuo con pratiche mirate al benessere della persona e alla rimozione di disagi psicofisici. Il pdl prevede in particolare un percorso formativo: un corso base propedeutico(400 ore), uno di approfondimento specialistico (naturopata, operatore Shiatsu o di trattamenti cinesi Tuina e altri) e il conseguimento del titolo professionale. Ecco infine alcuni degli ultimi comunicati della Regione: - Comunicato Regione- progetto Sonda - RICERCA E TERRITORIO. DOMANI A BOLOGNA CONVEGNO CON L'ASSESSORE REGIONALE ALLE ATTIVITA' PRODUTTIVE CAMPAGNOLI - Comunicato Regione- Piano sicurezza stradale e finanziamenti regionali sulle strade BO - DISABILI - INCONTRO TRA PARLAMENTARI, UNIVERSITA', ASSOCIAZIONI, UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E REGIONE PER I CORSI DI SPECIALIZZAZIONE PER GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO. BASTICO- "OCCORRE COLMARE IL GRAVE DEFICIT E STABILIZZARE I DOCENTI" - IL SISTEMA DELLO SPETTACOLO IN EMILIA-ROMAGNA NEL RAPPORTO DELL'OSSERVATORIO REGIONALE 2002-2003 (red) |
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Nuova legge sul commercio nelle Marche
approvata dal consiglio regionale.
Dopo il voto sulla legge del commercio, l' assemblea è passata all' esame del piano energetico ambientale regionale (Pear). Dai dati parziali sinora comunicatoci dal Ministero dell’Interno per l’anno 2003, siano in grado di fornire un primo aggiornato quadro sull’evoluzione del fenomeno criminale nella nostra Regione. I dati, che nei prossimi mesi saranno completi come assicurato dal Viminale, ci consentiranno di elaborare il compendio statistico sulla criminalità nelle Marche relativo agli anni 1998-2003. Fatta questa premessa, i dati statistici relativi al 2003 evidenziano che nel corso di detto anno sono stati denunciati all’A.G. - dalla Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza – n. 51.236 delitti con un incremento di 8.658 - rispetto ai 42.578 del 2002 – con una variazione percentuale tra il 1998 e il 2003 pari a +38,8%. Un incremento sensibile che però non deve alimentare allarmismo, atteso che il 2003 è stato caratterizzato da un aumento esponenziale quanto emblematico delle truffe denunciate. Si è, infatti, passati dalle 1.031 truffe denunciate nel 2002 alle 6.539 del 2003, con una variazione percentuale tra il 2000 e il 2003 pari al + 729,8%. Tutte le province delle Marche state interessate, in modo più o meno uniforme, da detto incremento che il Ministero dell’Interno segnala essere presente su tutto il territorio nazionale e che può essere in larga parte attribuito all’allarmante uso dei mezzi informatici. Un moltiplicasi di comportamenti criminali nella rete internet che individuano fattispecie di reati, dalle frodi telematiche e telefoniche alle violazioni del diritto alla privacy e del diritto d’autore, alla pornografia minorile, all’aggressione dei sistemi informatici di aziende ed imprese con danni economici incalcolabili. Tornando alle truffe informatiche esse normalmente si realizzano mediante la vendita di merci virtuali a fronte del pagamento reale effettuato dalla vittima. Truffe normalmente per piccoli importi ma che coinvolgono un gran numero di persone per importi finali elevatissimi. Le truffe ai danni degli utenti internet si manifestano attraverso le: 1) modalità dei programmi DIALER, che modificano la connessione telefonica del computer collegandolo ad internet su utenze a valori aggiunti all’insaputa del navigatore; 2) vendite ingannevoli di merci nelle aste on line; 3) truffe piramidali, adattamento moderno della vecchia “catena di S.Antonio”. Un fenomeno che impone una riflessione, un approfondimento e la ricerca di modalità di prevenzione mirata non solo in campo nazionale ma anche in ambito regionale. I cittadini necessitano di maggiore informazione e sensibilizzazione rispetto ai rischi che corrono utilizzando lo strumento informatico, specie le categorie più indifese come quella dei minori. (red) |
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Non accusate i medici per l'aumento della
spesa farmaceutica. E' quanto chiedono i medici Fnomceo-Fimmg, il
sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di categoria dopo le
dichiarazioni di ieri del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che
aveva puntato il dito sulle troppe prescrizioni dei medici:
''prescrivono farmaci non indispensabili e non in prontuario''. |
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