periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.460- Roma, 12-13-14  febbraio 2005

Sommario

Nuovo testo unico enti locali

Salute: dati maschi altoatesini

Regioni alla Borsa internazionale del Turismo

Lombardia: regione ed enti locali d'accordo su federalismo fiscale

Toscana: nuova legge elettorale

Dati sulle attività alberghiere

Nuovo testo unico enti locali

Dopo le elezioni regionali, quindi ad aprile, dovrebbe essere pronto il nuovo testo unico degli enti locali. Entro mese dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri per poi passare al vaglio, dopo le elezioni, in conferenza unificata, e alla conferenza Stato-citta' e quindi alle commissioni parlamentari.
Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Ali', intervenendo ai lavori del 14/o congresso nazionale dell'Uncem, Unione delle comunita' montane.
''Il testo unico - ha detto D'Ali'- riscrive le norme alla luce della riforma costituzionale e inserisce le Comunita' montane nel quadro dell'Unione dei comuni. Riafferma cosi' l'autonomia degli enti locali che, nelle forme associative di carattere volontario, potranno avere anche una geometria variabile. Il nostro obiettivo - ha spiegato D'Ali' - e' quello di un miglioramento della qualita' dei servizi offerti ai cittadini ed e' proprio questo il ruolo che ha l'associazionismo volontario dei comuni. Questo - ha ribadito - anche a conferma del fatto che tutte le autonomie e gli enti hanno pari dignita', a cominciare dalle regioni che esprimono una voglia di ingerenza sempre piu' pressante. Tra gli enti locali, fatti salvi i principi della solidarieta' e della sussidiarieta', non esistono gerarchie. Solo cosi' nel rispetto del nuovo assetto istituzionale, si intraprende un processo vero di modernita' del paese. Sia lo Stato, sia le Regioni, dovrebbero percio' incentivare economicamente le unioni dei comuni''.
Enrico Borghi e' stato confermato all'unanimita' presidente dell'Uncem: ''Il voto all'unanimita' che ha portato alla rielezione del Presidente dell'Uncem e del Consiglio Nazionale - ha detto Borghi - e' la testimonianza di un'associazione unita e consapevole delle sfide che l'attendono''.
(red)

Regioni alla Borsa internazionale del Turismo

Al Bit, la Borsa internazionale del Turismo di Milano,  l’assessore regionale  del Lazio Luigi Ciaramelletti ha sottolineato: «E’ un’edizione importante per la Bit, che compie venticinque anni, e lo è per la Regione Lazio, che si trova a tracciare un bilancio di fine legislatura. Si tratta di un bilancio positivo e confortante, sostenuto dai dati che ci indicano quale prima regione italiana per l’aumento dei flussi turistici. Per quanto riguarda gli obiettivi futuri una delle priorità è rappresentata dal mercato cinese, verso il quale stiamo portando avanti una strategia che permetterà al Lazio di cogliere la straordinaria opportunità rappresentata dall’interesse della Cina per la nostra cultura, la nostra storia, il nostro splendido territorio».
Mentre la Toscana il rilancio dell’economia turistica passa anche attraverso progetti mirati. Lo scopo è di rivitalizzare le potenzialità di zone, come l'arcipelago toscano, con aiuti alle imprese, riqualificazione delle infrastrutture e sostegno alle attività di promozione turistica.  La Regione, in collaborazione con la provincia di Livorno, promuoverà specifiche occasioni di confronto con gli Enti locali e le associazioni di categoria per individaure i progetti che verranno realizzati e cofinanziati dagli enti pubblici per la creazione di infrastrutture complemantari alla ricettività, con una priorità per i progetti che riguardano il turismo congressuale, ambientale e culturale. Per questa azione è previsto un budget di 1,4 milioni di euro per il biennio 2005-2006. Sostegno alla qualificazione dell’offerta turistico-ricettiva. E’ previsto un sistema a “tutto campo” di aiuti alle piccole e medie imprese che operano nel settore turistico.
"Puntiamo su un'immagine forte e
unita della Regione Friuli Venezia Giulia. Non abbiamo piu' un' offerta separata su singole localita' per singoli prodotti ma siamo una Regione compatta che ha un'unica offerta turistica: il Friuli Venezia Giulia''. E' la convinta affermazione dell' assessore regionale al Turismo e Attivita' produttive, Enrico Bertossi.
L'offerta del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato Bertossi, significa ''mare, turismo nautico, spiagge, costa ma anche montagna d'estate e d'inverno e soprattutto la riscoperta della Regione attraverso tutte quelle forme nuove di turismo che vanno dal turismo enogastronomico alle escursioni in siti ambientali, al turismo culturale, ai grandi eventi sportivi, a tutte una serie di iniziative''.
In occasione sempre della BIT - Borsa del Turismo Internazionale di Milano, presso l’Area Servizi dello Stand Regione Piemonte - è stata presentata anche la Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali, con il patrocino di ENIT (Ente Nazionale per il Turismo) e TCI (Touring Club Italiano). La “Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali” in programma presso il Santuario e Sacro Monte di Oropa dal 23 al 26 giugno 2005 riunirà tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in questo particolare ambito dell’attività turistica. La manifestazione verrà organizzata successivamente a cadenza biennale: la Borsa di Oropa si propone infatti di diventare un punto di riferimento per gli operatori del Turismo Religioso nazionale e internazionale. L’impegno della Regione Piemonte in questo contesto è anche motivato dal recente inserimento del sito “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (luglio 2003). Il riconoscimento ha infatti sottolineato il “valore universale eccezionale” storico, artistico e scientifico del sito stesso, sollecitando l’impegno da parte delle amministrazioni interessate ad accrescere e qualificare l’attenzione internazionale nel rispetto dei valori e dei caratteri che ne garantiscono integrità, autenticità ed originalità.
Per la Valle d'Aosta ha partecipato l’assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche Alberto Cerise.
Dal 12 al 15 febbraio le Marche propongono alla 25a Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano uno spaccato del proprio territorio, mostrando il meglio di se stesse. All’interno del padiglione 19, lo stand della Regione ospiterà i Sistemi turistici locali, gli infopoint delle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro e Urbino, il Consorzio di Frasassi, l’Associazione marchigiana rievocazioni storiche, l’Associazione “Le Marche Segrete”, l’Aerdorica (aeroporto di Ancona), le associazioni regionali dei tour operator e della ricettività (alberghi, campeggi, agriturismo). “Un gioco di squadra per promuovere le Marche, aprirle ai nuovi mercati e ai nuovi turismi”, commenta l’assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi. I dati 2004 parlano di un movimento turistico vivace, con un incremento degli arrivi, nelle Marche, dell’1,3% (2.210.319 turisti), grazie soprattutto agli italiani (1.874.569 quelli venuti), aumentati del 2,1%. Il fatturato globale ha toccato 1 miliardo e 700 milioni di euro, di cui 290 milioni provenienti dai turisti stranieri. “La quota nazionale è quella prevalente – sottolinea Rocchi – Con la partecipazione alla Bit puntiamo a consolidarla, senza tralasciare i mercati internazionali, soprattutto quelli del Nord Europa e dell’Oriente. Su quest’ultimi abbiamo iniziato a lavorare con buoni risultati”.
Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all'agricoltura della Regione Lombardia, ha illustrato i  ''Mille chilometri di Strade del Vino e dei Sapori e oltre mille aziende agrituristiche in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza'': cosi' a margine della Bit, la nuova proposta della Lombardia, regione che per fatturato e produzione e' la prima regione agricola italiana.
''Nel 2004 le nostre Strade del Vino e dei Sapori - ha aggiunto Viviana Beccalossi - hanno fatto registrare circa 500.000 presenze tra turisti italiani e stranieri. Un dato di tutto rispetto, che rende perfettamente l'idea di come ormai non si possa piu' ragionare per comparti stagni, ma ci si debba orientare verso forme di promozione territoriale estese a trecentosessanta gradi''.
(red)

Toscana: nuova legge elettorale

Nuova legge elettorale in Toscana. Così per le elezioni regionali del 3 e 4 aprile in Toscana si votera' con la nuova legge elettorale che cancella le preferenze, porta i consiglieri regionali da 50 a 65 e prevede per la prima volta primarie che si svolgeranno il 20 febbraio.
Il presidente della Toscana Claudio Martini ha firmato l'entrata in vigore del nuovo Statuto toscano. Martini ha quindi indetto i comizi elettorali che partono dal 12 febbraio.
''Siamo molto soddisfatti ed anche un po' emozionati - ha detto il presidente della giunta - Non capita spesso di promulgare uno Statuto, forse una volta nella vita. E saremo una delle poche Regioni che con un nuovo Statuto ed una nuova legge elettorale andranno al voto ai primi di aprile: un motivo anche di grande orgoglio per l'ottimo lavoro svolto dal Consiglio regionale e da tutta la Regione''.
Le primarie, fissate per il 20 febbraio, si svolgeranno in 603 sezioni distribuite in tutti e dieci i collegi toscani e in tutti e 287 i comuni della regione. Saranno aperte dalle 8 alle 20 della domenica. Sono previst
e due schede, una (verde) per i candidati presidenti ed una (grigia) per i candidati consiglieri. L'elettore puo' richiederle tutte e due oppure solo una. I Ds svolgeranno le primarie solo per i candidati consiglieri, presentando una lista che prevede un numero di candidati superiore di un' unita' rispetto al numero di seggi disponibili nel collegio. Saranno quindi 18 a Firenze, 7 ad Arezzo, 5 a Grosseto, 7 a Livorno, 8 a Lucca, 4 a Massa Carrara, 8 a Pisa, 6 a Pistoia, 5 a Prato e 5 a Siena. Toscana Futura partecipera' invece alle primarie solo per scegliere il candidato presidente.
(red)

Salute: dati maschi altoatesini

 Anche la società altoatesina sta vivendo un progressivo invecchiamento, ma la popolazione maschile ha un'aspettativa di vita decisamente elevata. Questa la notizia positiva che emerge dalla Relazione relativa allo stato di salute della popolazione maschile in Provincia di Bolzano presentato questa mattina (venerdì 11 febbraio), il primo passo compiuto dalla Ripartizione Sanità nella direzione di una politica sanitaria maschile orientata al futuro. Lo studio, presentato dal professor Albert Goeschl, dal Direttore del Dipartimento Sanità e Politiche sociali Florian Zerzer, e dai responsabili dell'Ufficio Ospedali Albert Tschager e Ulrich Seitz, traccia un quadro dettagliato dei fattori che influiscono sullo stato di salute della popolazione di sesso maschile. Facendo un paragone con il resto dell'Italia settentrionale emergono dati positivi come la presenza inferiore di malattie croniche (9,5% della popolazione maschile altoatesina, contro il 13,% della media nell'Italia del nord), e il grado di soddisfazione nei cofronti del sistema ospedaliero. Il 57,8% dei maschi altoatesini giudica positiva l'assistenza sociale e sanitaria, contro il 41,7% dell'Italia settentrionale. Ad avere influssi benefici sullo stato di salute della popolazione maschile in Provincia di Bolzano sono poi fattori diversi tra di loro come uno stile di vita sano, una dinamica rallentata nell'economia (meno stress sul lavoro significa più salute), e un maggior rispetto del ruolo tradizionale maschile sia nella vita professionale che nella vita familiare.
(red)

Lombardia: regione ed enti locali d'accordo su federalismo fiscale

Tutti d'accordo sul federalismo fiscale in Lombardia. Regione, Province, Comuni e comunita' montane, infatti, sono tutte d'accordo sul federalismo fiscale e lo hanno messo nero su bianco in un documento firmato in Regione.
Secondo il presidente Roberto Formigoni è stato così segnato "un colpo di gong sul federalismo fiscale per l'intero sistema nazionale"; "Parte dalla Regione Lombardia una riforma per ilfederalismo e parte una proposta forte per il Parlamento e ilGoverno nazionale. La nostra non e' una sfida ma una proposta".
"Vogliamo un federalismo fiscale - aggiunge Formigoni - che significhi meno tasse da pagare, una ripartizione equa tra i diversiterritori del Paese e anche all'interno della Regione. Unaassoluta semplificazione perche' le tasse da pagare sono troppee complicate. In prospettiva quindi un federalismo fiscale che premi le regioni e i territori virtuosi e che spinga chi virtuoso non e' a diventarlo".
Il documento si puo' sintetizzare in cinque principi, secondo l'assessore al Bilancio, Romano Colozzi: "quello della trasparenza perche' i cittadini devono sapere chi prende i soldi e dove vanno. Quello della semplificazione con una cartella unica per le tasse, quello della solidarieta' in base al principio della perequazione, la riduzione della pressione fiscale e la virtuosita' perche' non si puo' continuare a punire chi e' piu' virtuoso".
Trasparenza, semplificazione, solidarieta', riduzione fiscale e virtuosita'. Sono queste le cinque parole chiave dell'intesa sul federalismo fiscale raggiunta  tra Regione Lombardia, Unione delle Province Lombarde, Anci Lombardia e Comunita' Montane. Un accordo che fissa alcuni principi generali relativi alla finanza pubblica, ma anche alcune attuazioni concrete come, per esempio, la cartella unica.
''In prospettiva - ha aggiunto Formigoni - vogliamo un federalismo fiscale che significhi premiare le regioni e i  territori virtuosi e spingere chi virtuoso non e' a  diventarlo''.
Il presidente lombardo ha quindi sottolineato che l'unita'  raggiunta tra le autonomie locali in Lombardia ''pesera' molto  sugli equilibri nazionali. Vogliamo che sul federalismo si passi  dalle parole alle realizzazioni''.
(red)

Dati sulle attività alberghiere

I turisti diversificano la domanda durante il periodo natalizio. Lo rende noto l'Istat: Movimento alberghiero Natale - Epifania 23 dicembre 2004 - 6 gennaio 2005 (14 febbraio 2005) ; Il turismo nel 2004.
Quasi sette turisti su dieci (66,4%) hanno scelto di trascorrere le vacanze natalizie, compreso il Capodanno e l'epifania, in montagna, al mare, al lago o in localita' termali e collinari del Paese, preferendo cosi' queste mete (che tuttavia hanno registrato un calo pari allo -0,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) alle citta' d'arte e ai capoluoghi, che hanno raccolto il restante 33,6%
delle presenze. Lo rileva l'Istat sulla base dei dati campionari relativi all'attivita' alberghiera tra il 23 dicembre 2004 e il 6 gennaio 2005.
In particolare, la quota di stranieri che ha optato per le citta' d'arte e i capoluoghi italiani e' stata pari al 43,5%, con una flessione (-0,9%) rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Il 70,5% della clientela italiana si e' invece recato nelle localita' montane, marine, lacuali, termali, collinari, facendo registrare anche in questo caso un calo del -0,9% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno.
Altro dato, ma reso noto Seat Pagine Gialle: In Italia crescono gli alberghi a tre stelle (+ 10%) mentre sono in forte riduzione le pensioni (-23%) e gli alberghi a una (-17%) o due stelle (-9%). E' poi boom per gli hotel a cinque o quattro stelle (rispettivamente +50% e +20%) anche se numericamente marginali nella composizione globale dell'offerta.
E' quanto emerge da un' indagine di Seat Pagine Gialle sul tessuto ricettivo nazionale condotta attraverso un'analisi sugli oltre 53.000 operatori del settore presenti nelle banche dati della societa' .
 L'indagine, relativa al periodo 2001-2004, evidenzia inoltre la crescita delle nuove forme di ospitalita': bed&breakfast e agriturismo registrano un +24%. Altro dato significativo e' il grande sviluppo delle strutture ricettive del Sud Italia e delle Isole
con un +13% della Sicilia, +12% della Puglia, seguite da Calabria (+10%) e dalla Basilicata (+8).
Il 21% delle strutture ricettive italiane e' fornito di piscina (ma in Sardegna gli hotel con piscina sono il 40%), ma solo il 3% puo' offrire ai propri ospiti un centro benessere (il 5,5% in Friuli Venezia Giulia). La media nazionale degli esercizi alberghieri attrezzati per ospitare in modo dedicato disabili e portatori di handicap si attesta sul 30% ma in Basilicata ben la meta' delle strutture e' adeguata. Sempre a livello nazionale, il 12% fornisce una postazione di accesso ad internet (anche qui si distingue la Basilicata: il 45% degli hotel ha postazione internet) mentre il 42% e' dotato di sito web. Infine il 51% degli esercizi accoglie animali (in Trentino Alto Adige e' il 70% degli esercizi alberghieri; la percentuale scende al 30 % in Basilicata, Lazio e Abruzzo).
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
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