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Sommario |
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Dopo le elezioni regionali, quindi ad
aprile, dovrebbe essere pronto il nuovo testo unico degli enti
locali. Entro mese dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri
per poi passare al vaglio, dopo le elezioni, in conferenza
unificata, e alla conferenza Stato-citta' e quindi alle
commissioni parlamentari. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Antonio D'Ali', intervenendo ai lavori del 14/o congresso nazionale dell'Uncem, Unione delle comunita' montane. ''Il testo unico - ha detto D'Ali'- riscrive le norme alla luce della riforma costituzionale e inserisce le Comunita' montane nel quadro dell'Unione dei comuni. Riafferma cosi' l'autonomia degli enti locali che, nelle forme associative di carattere volontario, potranno avere anche una geometria variabile. Il nostro obiettivo - ha spiegato D'Ali' - e' quello di un miglioramento della qualita' dei servizi offerti ai cittadini ed e' proprio questo il ruolo che ha l'associazionismo volontario dei comuni. Questo - ha ribadito - anche a conferma del fatto che tutte le autonomie e gli enti hanno pari dignita', a cominciare dalle regioni che esprimono una voglia di ingerenza sempre piu' pressante. Tra gli enti locali, fatti salvi i principi della solidarieta' e della sussidiarieta', non esistono gerarchie. Solo cosi' nel rispetto del nuovo assetto istituzionale, si intraprende un processo vero di modernita' del paese. Sia lo Stato, sia le Regioni, dovrebbero percio' incentivare economicamente le unioni dei comuni''. Enrico Borghi e' stato confermato all'unanimita' presidente dell'Uncem: ''Il voto all'unanimita' che ha portato alla rielezione del Presidente dell'Uncem e del Consiglio Nazionale - ha detto Borghi - e' la testimonianza di un'associazione unita e consapevole delle sfide che l'attendono''. (red) |
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Al
Bit, la Borsa internazionale del Turismo di Milano, l’assessore regionale
del Lazio Luigi Ciaramelletti ha sottolineato: «E’ un’edizione importante per la Bit, che compie venticinque anni, e lo è per la Regione Lazio, che si trova a tracciare
un bilancio di fine legislatura. Si tratta di un bilancio positivo e
confortante, sostenuto dai dati che ci indicano quale prima regione
italiana per l’aumento dei flussi turistici. Per quanto riguarda gli
obiettivi futuri una delle priorità è rappresentata dal mercato cinese,
verso il quale stiamo portando avanti una strategia che permetterà al
Lazio di cogliere la straordinaria opportunità rappresentata
dall’interesse
della Cina per la nostra cultura, la nostra storia, il nostro splendido
territorio». |
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Nuova legge elettorale in Toscana. Così per le elezioni regionali del 3 e
4 aprile in Toscana si votera' con la nuova legge elettorale che
cancella le preferenze, porta i consiglieri regionali da 50 a 65
e prevede per la prima volta primarie che si svolgeranno il 20 febbraio.
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Anche la società altoatesina sta
vivendo un progressivo invecchiamento, ma la popolazione maschile ha
un'aspettativa di vita decisamente elevata. Questa la notizia positiva
che emerge dalla Relazione relativa allo stato di salute della
popolazione maschile in Provincia di Bolzano presentato questa mattina
(venerdì 11 febbraio), il primo passo compiuto dalla Ripartizione Sanità
nella direzione di una politica sanitaria maschile orientata al futuro.
Lo studio, presentato dal professor Albert Goeschl, dal Direttore del
Dipartimento
Sanità e Politiche sociali Florian Zerzer, e dai responsabili
dell'Ufficio Ospedali Albert Tschager e Ulrich Seitz, traccia un quadro
dettagliato dei fattori che influiscono sullo stato di salute della
popolazione di sesso maschile. Facendo un paragone con il resto
dell'Italia settentrionale emergono dati positivi come la presenza
inferiore di malattie croniche (9,5% della popolazione maschile
altoatesina, contro il 13,% della media
nell'Italia del nord), e il grado di soddisfazione nei cofronti del
sistema ospedaliero. Il 57,8% dei maschi altoatesini giudica positiva
l'assistenza sociale e sanitaria, contro il 41,7% dell'Italia
settentrionale. Ad avere influssi benefici sullo stato di salute della
popolazione maschile in Provincia di Bolzano sono poi fattori diversi
tra di loro come uno stile di vita sano, una dinamica rallentata
nell'economia (meno stress sul lavoro significa più salute), e un
maggior rispetto del ruolo tradizionale maschile sia nella vita
professionale che nella vita familiare. |
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Tutti d'accordo sul federalismo fiscale
in Lombardia. Regione, Province, Comuni e comunita' montane, infatti, sono tutte d'accordo sul federalismo fiscale
e lo hanno messo nero su bianco in un documento firmato in
Regione.
Secondo il presidente Roberto Formigoni è stato così segnato "un colpo di gong sul federalismo fiscale per l'intero sistema nazionale"; "Parte dalla Regione Lombardia una riforma per ilfederalismo e parte una proposta forte per il Parlamento e ilGoverno nazionale. La nostra non e' una sfida ma una proposta". "Vogliamo un federalismo fiscale - aggiunge Formigoni - che significhi meno tasse da pagare, una ripartizione equa tra i diversiterritori del Paese e anche all'interno della Regione. Unaassoluta semplificazione perche' le tasse da pagare sono troppee complicate. In prospettiva quindi un federalismo fiscale che premi le regioni e i territori virtuosi e che spinga chi virtuoso non e' a diventarlo". Il documento si puo' sintetizzare in cinque principi, secondo l'assessore al Bilancio, Romano Colozzi: "quello della trasparenza perche' i cittadini devono sapere chi prende i soldi e dove vanno. Quello della semplificazione con una cartella unica per le tasse, quello della solidarieta' in base al principio della perequazione, la riduzione della pressione fiscale e la virtuosita' perche' non si puo' continuare a punire chi e' piu' virtuoso". Trasparenza, semplificazione, solidarieta', riduzione fiscale e virtuosita'. Sono queste le cinque parole chiave dell'intesa sul federalismo fiscale raggiunta tra Regione Lombardia, Unione delle Province Lombarde, Anci Lombardia e Comunita' Montane. Un accordo che fissa alcuni principi generali relativi alla finanza pubblica, ma anche alcune attuazioni concrete come, per esempio, la cartella unica. ''In prospettiva - ha aggiunto Formigoni - vogliamo un federalismo fiscale che significhi premiare le regioni e i territori virtuosi e spingere chi virtuoso non e' a diventarlo''. Il presidente lombardo ha quindi sottolineato che l'unita' raggiunta tra le autonomie locali in Lombardia ''pesera' molto sugli equilibri nazionali. Vogliamo che sul federalismo si passi dalle parole alle realizzazioni''. (red) |
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I turisti diversificano
la domanda durante il periodo natalizio. Lo rende noto l'Istat:
Movimento alberghiero Natale - Epifania
23 dicembre 2004 -
6 gennaio 2005 (14 febbraio 2005) ; Quasi sette turisti su dieci (66,4%) hanno scelto di trascorrere le vacanze natalizie, compreso il Capodanno e l'epifania, in montagna, al mare, al lago o in localita' termali e collinari del Paese, preferendo cosi' queste mete (che tuttavia hanno registrato un calo pari allo -0,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) alle citta' d'arte e ai capoluoghi, che hanno raccolto il restante 33,6% delle presenze. Lo rileva l'Istat sulla base dei dati campionari relativi all'attivita' alberghiera tra il 23 dicembre 2004 e il 6 gennaio 2005. In particolare, la quota di stranieri che ha optato per le citta' d'arte e i capoluoghi italiani e' stata pari al 43,5%, con una flessione (-0,9%) rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Il 70,5% della clientela italiana si e' invece recato nelle localita' montane, marine, lacuali, termali, collinari, facendo registrare anche in questo caso un calo del -0,9% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Altro dato, ma reso noto Seat Pagine Gialle: In Italia crescono gli alberghi a tre stelle (+ 10%) mentre sono in forte riduzione le pensioni (-23%) e gli alberghi a una (-17%) o due stelle (-9%). E' poi boom per gli hotel a cinque o quattro stelle (rispettivamente +50% e +20%) anche se numericamente marginali nella composizione globale dell'offerta. E' quanto emerge da un' indagine di Seat Pagine Gialle sul tessuto ricettivo nazionale condotta attraverso un'analisi sugli oltre 53.000 operatori del settore presenti nelle banche dati della societa' . L'indagine, relativa al periodo 2001-2004, evidenzia inoltre la crescita delle nuove forme di ospitalita': bed&breakfast e agriturismo registrano un +24%. Altro dato significativo e' il grande sviluppo delle strutture ricettive del Sud Italia e delle Isole con un +13% della Sicilia, +12% della Puglia, seguite da Calabria (+10%) e dalla Basilicata (+8). Il 21% delle strutture ricettive italiane e' fornito di piscina (ma in Sardegna gli hotel con piscina sono il 40%), ma solo il 3% puo' offrire ai propri ospiti un centro benessere (il 5,5% in Friuli Venezia Giulia). La media nazionale degli esercizi alberghieri attrezzati per ospitare in modo dedicato disabili e portatori di handicap si attesta sul 30% ma in Basilicata ben la meta' delle strutture e' adeguata. Sempre a livello nazionale, il 12% fornisce una postazione di accesso ad internet (anche qui si distingue la Basilicata: il 45% degli hotel ha postazione internet) mentre il 42% e' dotato di sito web. Infine il 51% degli esercizi accoglie animali (in Trentino Alto Adige e' il 70% degli esercizi alberghieri; la percentuale scende al 30 % in Basilicata, Lazio e Abruzzo). (red) |
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