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Sommario |
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www.conbassolino.it, come una ''piazza telematica". |
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''Conferma di una conferma: di
nuovo, dopo il primato raggiunto nel 2003, anche il 2004 ha
visto la Regione del Veneto eccellere davanti a Toscana,
Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano e Umbria nella gara per
l'utilizzo dei Fondi Europei previsti dall'Obiettivo 2
dell'Unione Europea''. Lo ha sottolineato il presidente del
Veneto Giancarlo Galan. |
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Si è aperto oggi il
XIV CONGRESSO NAZIONALE e ASSEMBLEA
GENERALE UNCEM “LA
MONTAGNA NELLA MODERNITA’: INNOVAZIONE E COESIONE” (Sheraton Roma,
10 – 11 – 12 febbraio 2005, Viale del Pattinaggio 100) E' un
appuntamento quinquennale dell’Unione Nazionale dei Comuni e delle
Comunità montane. Il rinnovo degli organi, il 12 febbraio, è preceduto
da una due giorni di Assemblea che vede sul piatto questioni complesse
come Europa e politiche di coesione, devolution, nuovo TUEL e legge
sulla montagna. |
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"E' urgente arrivare
rapidamente alle intese Stato-Regioni sulle risorse per il finanziamento
del Servizio sanitario 2005 e delle somme per i disavanzi pregressi
(anni 2001-2003). Le Regioni hanno trovato un accordo su tali
ripartizioni e le proposte sono state gia' illustrate e consegnate al
Governo". Cosi' il Presidente e il vicepresidente della Conferenza delle
Regioni, rispettivamente Enzo Ghigo e Vasco Errani,
spiegano in una nota le motivazioni che oggi hanno portato alla
cancellazione dell'incontro della Conferenza dei Presidenti delle
regioni e la successiva Stato-Regioni. Entrambi gli appuntamenti avevano oggi in calendario, per l'appunto, numerosi temi legati alla sanita'. "Le Regioni - proseguono - ritengono fondamentale fornire certezze finanziarie alle aziende sanitarie e ospedaliere per cui tali intese sono improrogabili. Siamo disponibili– hanno aggiunto Ghigo ed Errani - ad avviare il confronto tecnico e politico sulla ulteriore intesa per il rinnovo dell'accordo dell'8 Agosto 2001, per fissare modalita' e adempimenti per l'accesso alle risorse aggiuntive, previste dall'ultima legge finanziaria. Ma non accettiamo di sottoporre - avvertono - l'approvazione definitiva dei riparti ad un altro accordo fra Stato e Regioni che necessita di un'approfondita concertazioneistituzionale per raggiungere posizioni unitarie ed obiettivi comuni". Secondo Ghigo e Errani "sono questi i motivi che hanno spinto le Regioni a chiedere il rinvio della Conferenza Stato-Regioni. L'auspicio – concludono - e' che da un lato si proceda alla ripartizione delle risorse, nel rispetto della scadenza elettorale di fronte alla quale si troveranno, dopo il 16 febbraio, ben 14 Regioni, e dall'altro si avvii sul binario della concertazione l'intesa sulle modalità per l'accesso ai finanziamenti integrativi". (red) |
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C'e' assoluto bisogno di investire il
doppio di quanto si fa attualmente in un settore che rappresenta il
futuro del paese: la cultura, ossia la valorizzazione di tutto il
patrimonio artistico e paesaggistico di cui e' ricca l'intera penisola
italiana.
Lo ha detto il ministro per i Beni e le attivita' culturali Giuliano Urbani alla terza conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo in corso a Roma, e dall'eloquente titolo "Le citta' della cultura" da dove e' partita la sfida per il nostro paese ad essere piu' competitivo proprio sul terreno del "fare cultura". Il ministro Urbani ha sollecitato glòi enti locali insieme a Federculture,a scrivere con lui stesso un "libro bianco", da inviare agoverno e Parlamento nonche' alla societa' civile, dedicato alla cultura. "Ho bisogno del vostro aiuto - ha detto il ministro,rivolgendosi ai suoi interlocutori - cosi' come e' stato fatto per la stesura del codice: dobbiamo tutti assieme promuovere una iniziativa su tutto il territorio nazionale per la valorizzazione del patrimonio e del paesaggio". Insomma il messaggio che viene alla presenza del ministro dalla terza conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo e' quello di rilanciare fortemente il settore, oggi tra l'altro oberato da una manovra finanziaria che avra' conseguenze non positive sui bilanci delle Regioni e degli Enti locali, e di conseguenza su quelle quote di bilancio destinate ai 2 milamusei, alle oltre 6.500 biblioteche, ai 700 teatri e alle migliaia di iniziative culturali di cui si fanno carico le autonomie locali. (red) |
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Fondi per migliorare i servizi
ferroviari. E' quanto chiedono le Regioni Emilia-Romagna, Campania,
Toscana e Umbria. La richiesta al Governo è quella di erogare i fondi e
convocare il comitato tecnico centrale di monitoraggio. La necessita' di sviluppare questi servizi per contrastare l'inquinamento e la congestione del traffico veicolare e' evidente a tutti, sottolineano in una nota le quattro Regioni. ''Nei quattro anni dopo la riforma del settore, l'impegno delle Regioni per affrontare le proprie competenze e' stato massimo - si legge nella nota -: i servizi sono aumentati quantitativamente e le stesse Regioni hanno erogato consistenti incentivi per rinnovare parte del materiale rotabile. Ma questo non e' sufficiente se lo Stato e Fs non si impegnano in misura adeguata alle necessita'''. Il primo richiamo Emilia-Romagna, Campania, Toscana e Umbria lo rivolgono al Governo. ''I fondi per l'esercizio sono fermi al valore del 1999 - continua il comunicato congiunto -. Nessun finanziamento statale e' stato previsto per il materiale rotabile, malgrado la riforma prevedesse precisi doveri in questo senso. Addirittura i finanziamenti a Fs per la manutenzione e la sicurezza degli impianti sono stati tagliati a partire dalla Finanziaria 2003 in poi''. Il comitato tecnico centrale di monitoraggio, istituito dai ministeri dell'Economia e finanze e Infrastrutture e trasporti insieme alla Regioni ''non viene piu' convocato da un anno, dopo che l'ultimo incontro aveva prodotto una constatazione unanime dell'indispensabilita' di un aumento dei fondi per esercizio e investimenti'' aggiunge la nota, che si conclude con la considerazione che i ''provvedimenti finanziari dello Stato non possono piu' essere dilazionati: le necessita' sono state individuate e quantificate, ora bisogna che il Governo provveda ad erogare i fondi e che Trenitalia e Rete ferroviaria italiana attuino con la massima urgenza gli interventi''. (red) |
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